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Consiglio disposizione sala da pranzo

Giovanna Romita
il mese scorso

Buongiorno a tutti, vorrei un consiglio su come ottimizzare questa sala da pranzo.
Mi piacerebbe creare una piccola zona smartworking lavorando io da casa, anche a “scomparsa”, avevo pensato di invertire la posizione del divano e tv e tirare il divano avanti e creare una libreria con tavolino? Utilizzare la sedia del tavolo e nel caso richiudere e mettere il divano attaccato al muro così da ritrovare spazio. Non vorrei nemmeno affollare la stanza.
Non saprei proprio.
Mi piace lo stile japandi/wabi sani quindi qualcosa che richiami ma che sia funzionale.
Idee? 😵

Commenti (41)

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Io porterei il divano avanti e posizionerei il tavolo a dove ora si trova il divano, o proverei a spostare solo il tavolo più verso il divano ma nella stessa linea dove si trova adesso.

    Oppure: tavolo dove è disegnato il divano, il divano per capirci dove si trova il tavolo e la parete difronte dove si trova la porta da 80.

  • Giovanna Romita
    Autore originale
    il mese scorso

    Grazie!

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  • Rosita Simeoli
    il mese scorso

    Le consiglio un mobile tipo secreter, ci sono molti modelli e con diverse opzioni con o senza libreria per esempio.


  • Rosita Simeoli
    il mese scorso



  • Rosita Simeoli
    il mese scorso



  • Rosita Simeoli
    il mese scorso



  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    il mese scorso

    non compri oggetti inutili e alla moda, la semplicità è la cosa più complessa che si possa immaginare , contiene ogni spazio necessario per il fruitore del presente continuo , per raggiungerla è necessario pensiero e discernimento , i due ingredienti base di un qualsiasi progetto che da A ( un bisogno) conduca in B (la soluzione).

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Se ti fosse possibile intervenire sulla porta della cucina spostandone la posizione

    penserei ad un modulo girevole per la tv con la stessa finitura dei due pilastri che delimitano la grande finestra. In questo modo il modulo tv farà un pò da filtro tra l'ingresso e il tavolo ed essendo girevole potrai posizionarlo a tuo piacere secondo necessità.

    Due moduli divani contenuti anzichè uno solo grande (dovrai verificare bene le dimensioni) rivolti verso l'esterno, tavolo tondo e posizione smartworking verso la zona notte









  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    No vabbè..credo che davvero siamo alla frutta con queste soluzioni..! 😩😫

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso

    Inoltre se tu potessi, aprirei la cucina sul soggiorno mantenendola però separata utilizzando una vetrata in ferro vetro con porta di accesso scorrevole. In questo modo la cucina avrà maggior luce naturale, dalla cucina puoi vedere sia la zona living che l'ingresso e darai maggior profondità a tutta la zona giorno.





    alcune ns. realizzazioni


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    PARETE VETRATA INDUSTRIALE CON PORTA A BATTENTE · Maggiori informazioni


  • Laura M.
    il mese scorso

    Se devi riutilizzare i tuoi mobili e non intervenire oltre, disporrei il divano o di spalle alla finestra o sulla parete dove c'è ora il mobile TV (aggiungendo un poggiapiedi/pouf ), invertendo cioè le posizioni divano e mobile. Un tavolo tondo sarebbe meglio.

    Se vuoi rinnovare di più starebbe effettivamente bene il raddoppio della porta della cucina con due antoni scorrevoli a riquadri di vetro come ti ha detto Maria Grazia. Metterei però la TV su mobile basso lato porta cucina e dei mensoloni libreria pensili lungo la parete a lato della porta che conduce immagino alla zona notte.

    In ogni caso l'angolo smart working lo farei a lato della finestra dove c'è quella piccola rientranza. Mi sembra perfetto per un piano a sbalzo per pc e qualche mensola sovrastante per appoggi vari.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    spostando la porta come già puoi anche inserire il tavolo rettangolare. La posizione smart working su ruote può essere posizionata a piacere



    Ma la posizione smartworking serve occasionalmente o hai necessità di uno spazio più articolato?

  • Giovanna Romita
    Autore originale
    il mese scorso

    Grazie a tutti! La posizione Smart è importante perché io lavoro full remote ogni giorno e anche il mio compagno, ma abbiamo una stanzetta quindi lui avrà quella e io cercavo il mio spazietto avendo “meno lavoro”.
    Non so se la soluzione della tv mobile mi piaccia sinceramente.
    La porta della cucina non posso spostarla ma l’idea della vetrata molto bella grazie.
    Lo Smart potrei mettere un tavolino a scomparsa in quella nicchia li, avete idee di modelli? Considerando che sul lato c’è la porta scorrevole della cucina.
    Penso che la soluzione che mi piaccia di più sia divano e tv invertiti e tavolo tondo oppure pensavo di invertirli, girare il divano più avanti e fare una libreria dietro con un appoggio per pc. Il mobile postato su non mi piace lo trovo molto classico e poco affine allo stile che vorrei dare

  • Laura M.
    il mese scorso

    Fai una cosa di questo genere. pulita, neutra. Il piano di lavoro può anche debordare un po' dalla rientranza e può essere un semplice mensolone oppure avere un cassetto. Puoi anche infilarci sotto uno sgabello per uso occasionale e utilizzare poi una sedia del tavolo quando ci stai più a lungo. È da realizzare su misura ma credo ne valga la pena. Comunque non è un lavoro molto costoso.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso

    Giovanna nella nicchia non c'è il calorifero?

    Se così fosse fai la scrivania su ruote così da poterla scostare quando il calorifero è acceso


  • Laura M.
    il mese scorso

    Non so quanti sia profonda la nicchia, ma puoi anche debordare un po' con il piano di lavoro. Comunque secondo me un piano di lavoro prof. 40/45 Ca per 100/120 di lunghezza è già funzionale. Le mensole sovrastanti ti aiutano a tenerlo sgombro da accessori vari. Puoi anche realizzare il tutto in cartongesso e mettere una protezione in plexiglass sul piano di lavoro.

  • Giovanna Romita
    Autore originale
    il mese scorso

    Si, nella nicchia c’è il fancoil! Potrei metterci su un mobile/ma sola da lavoro e chiuderlo quando è acceso? Oppure mobile come?

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    il mese scorso

    sul fancoil non metterei nulla sia per la manutenzione che per la funzionalità tecnica. con una foto si potrà essere più precisi. Nota sul "punto lavoro"/ non deve essere una sofferenza e allo stesso tempo non devono esserci intorno oggetti o attività che limitino la concentrazione. Per questo suggerivo un supporto mobile su ruote. sia per adattare lo spazio all'uso con il variare del tempo e delle necessita, sia per poterlo considerare apporto strumentale cosi come suggerivo per la tivù, ovvero renderli connessi così da aumentarne le prestazioni.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Due moduli divani a chaise lounge, quello a parete più grande e quello verso la porta balcone più piccolo a cui accostare la scrivania su ruote, che quando non in uso diventa a servizio per il divano. Tavolo ovale con panca contenitiva. La sedia nell'angolo della cucina sia a servizio della scrivania che del tavolo al bisogno






  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    😩😫

  • a_bandini
    il mese scorso

    Si potrebbe avere qualche foto dei mobili esistenti? Sono curioso soprattutto di vedere come è fatto il mobile giorno / porta tv.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso

    Non avevo capito che ci fossero arredi esistenti. Puoi dirci quali e le dimensioni?

  • Elisa
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Ciao, non sono un Pro ma credo bisognerebbe partire dalle dimensioni e dall'utilizzo della postazione lavoro. Deve essere confortevole, pratica ed ergonomica. La scrivania va dimensionata in base alle dimensioni del computer, al tipo di lavoro svolto, alle ore di utilizzo. Se deve ospitare solo un portatile, spazio per documenti da consultare o altro. Lavorare per alcune ore in maniera scomoda non è consiglòiabile, dover fare "traslochi" ad ogni utilizzo è davvero scomodo.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Gentilissima Mariagrazia, questi sono i tipici errori di chi vuole strafare e crede come dico spesso, che basti fare due rendering per mostrare che ci siano arredi consoni agli ambienti. Lasciate fare il lavoro a chi ne ha le competenze e fate quel per cui siete idonei e bravi. Così si ha una crescita, ma non improvvisandosi e sostituendosi impropriamente ad altri. 😉

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Brava Elisa, ma la correggo solo su una cosa: è vero si che una scrivania va dimensionata in base all’utilizzo, ma è anche vero che per definire un ambiente in modo ergonomico, bisogna avere delle basi e delle conoscenze, non basta usare qualche libreria di arredi di qualche app per poter dire io credo possa funzionare così, ma deve rivolgersi ad un professionista. Così si crea solo una maggiore confusione, non che dubbi in alcuni casi, in chi dovrebbe avere dei consigli. 🙂

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    ti posto le mie considerazioni sulle diverse soluzioni indicandone quelle che ritengo essere delle criticità che mi hanno portato alla mia ultima indicazione considerato che non puoi spostare la porta:

    Tavolo in vista sull'ingresso e tv in zona di passaggio verso la zona notte



    tavolo tondo davanti alla porta della zona notte fa da ostacolo ai passaggi e il divano non comunica verso il terrazzo perdendo la vista sull'esterno mentre sei in relax. Inoltre la vista verso l'esterno darà una visione più ampia dello spazio piuttosto che guardare una parete.


    puoi ovviare utilizzando un tavolo ovale con panca come ti ho indicato nella mia soluzione che ostacola meno ma ti resterà il divano che non comunica con la vista sul terrazzo



    passaggio ristretto tra tavolo e divano. Meglio se opti anche in questo caso per tavolo ovale con panca (anche se il tavolo sembra un pò in castigo)


    a mio avviso due moduli senza un bracciolo posizionati uno fronte l'altro lasciano maggior spazio di movimento alle sedie del tavolo e almeno uno dei divani guarda verso l'esterno.

    Il modulo più piccolo verso l'ingresso senza il bracciolo finale sarà accogliente sull'ingresso


  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Maria Grazia lei ha in gran parte posizionato gli arredi come avevo consigliato io tranne 1 o due soluzioni

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Ma comunque non si improvvisa come glielo devi dire ???????

  • Elisa
    il mese scorso

    Architetto Fiorillo certo, la mia era una "postilla" se vogliamo, da inserire nel "racconto" di questo spazio. Mi capita di vedere soluzioni per spazi di lavoro qui su Houzz ma anche altrove, su cataloghi anche, veramente carine e smart, ma poi mi chiedo se dovessi calarle nell'uso quotidiano quanto pratiche risulterebbero.. sarà che io quando mi metto al computer per lavoro o per hobby ho bisogno di spazio di appoggio, per gli occhiali, la tazza di the o scartoffie..

    Poi che dire, come scrive l'architetto @RAIMONDO MASU TEAM lo spazio è movimento, funzioni che variano durante il giorno e luce che cambia, quindi certamente va studiato con cognizione di causa e competenze precise.

    Indagare e proporre qui su Houzz per chi lo fa in maniera amatoriale può fornire idee interessanti che prima non si erano prese in considerazione, io ad esempio leggo così le proposte di Officine, che comunque portano avanti un confronto e aprono a nuovi spunti, che tuttavia andranno per forza realizzati e studiati da un professionista a mio avviso.

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Lasciate fare il lavoro a chi ne ha le competenze e fate quel per cui siete idonei e bravi. (citazione)
    Stando qui ho imparato che ogni questione che riguarda l'abitare può essere trattata anche come canzonette, pero bennato avverte che non possono essere che canzonette. Anche le verità in questo contesto....Ciò non vuol significare che abitare deve cedere il passo , cioè non dover essere sostenuto dalla correttezza formale, e da professionalità che non solo usano protocolli coerenti, ma operino secondo un principio invalicabile,: l'abitare non può essere trattato come questione per se stessi. Si, una casa non è per il progettista, è per il portatore del problema. , nessuno può essere progettista per se stesso, nessuno può srotolare completamente una domanda come un osservatore che messosi in posizione sufficientemente staccata può intravedere la soluzione coincidere con il problema. Qui siamo come tre amici al bar , il committente non deve aspettarsi una soluzione coerente, il progettista non può essere tale se confuso fra le innumerevoli possibilità offerte da mere opinioni. Una canzonetta è un canzonetta , anche questo mio pistolotto e quello precedente, con l'unico scopo di avvisare che il semaforo qui è sempre giallo, lampeggiante e giallo, per attraversare l'incrocio della scelta bisogna fare molta attenzione. La ragione è semplice un progettista per poter accendere il rosso o il verde su una soluzione deve essere accettato non semplicemente coinvolto in una conversazione. Un progetto è un progetto nella responsabilità del discernimento, la canzonetta è una canzonetta e basta, a cantarla, potrà essere un professionista o un dilettante...

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    forse Giovanna Romita dopo i miei due lunghi interventi si arrabbierà un poco, penserà che ho rubato tempo al dibattito e alle proposte, , per compensarla della sua disponibilità oltre le indicazioni date sottopelle, mi fermerei un attimo ancora sul tatami. L'idea nasce dalla sua richiesta di semplicità, ma la semplicità è soprattutto difficile da mantenere, è come il peso forma, arrivarci non è difficile, complicato, a volte doloroso, è mantenerlo., Il progetto sembra serva proprio a questo a introiettare il cambiamento attraverso piccole e costante i trasformazioni. Il tatami, normalmente è un oggetto che chiede progetto costante per i successivi cambiamenti dello spazio alle necessità, i Giapponesi sono maestri, noi purtroppo ne abbiamo fatto una stile e la riconoscibilità ci frega, noi al movimento opponiamo stabilità, a ogni costo. noi non abbiamo la gioia di vivere come finalità, bensì la stabilità della ricchezza, Tatami potrebbe voler dire usare il pavimento come seduta, non usare le scarpe in casa, e altro ancora .... lei è disponibile? buona fortuna

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Carissimo Raimondo, innanzitutto un affettuoso saluto sincero e sai che ti stimo tanto.
    Sicuramente si può trattare come una canzonetta, ma da dj produttore e non da architetto ti dico: la musica è come l’architettura e un progetto che ha tante variabili, la disposizione, l’arredo, l’oggetto etica, i colori e tutto questo si sposa con l’ambiente e chi lo vive, ma a creare ciò è quel musicista, quel direttore chiamato architetto..lo stesso accade con la musica, fatta di armonia, intonazione, cori, stesura di un brano..e il risultato è qualcosa di bello o brutto da ascoltare.
    Un fabbro non può suonare e comporre se non ha le basi. Un architetto non può saldare se non conosce il metodo, un musicista non può fare un progetto se non conosce le basi dell’architettura. Non si improvvisa insomma.
    Qui molti utenti si aspettano soluzioni e idee, grazie proprio a chi occupa un ruolo diverso e si impone impropriamente di fare il fabbro essendo musicista e l’architetto essendo fabbro.
    Morale di queste chiacchiere..?
    Non basta essere appassionati per arrogarti l’onere di proporre e poi sottolineare che bisogna affidarsi ai professionisti.
    Un abbraccio.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    P.S.
    L’architettura sta diventando come un mercato della frutta. Tutti che spendono ovunque e nessuno che vuole spendere per un architetto. Tutti che pensano che per progetto siano soldi spesi inutilmente e speculano. Questo grazie proprio ai low-cost ed, a chi si sostituisce a basso costo e gratis a certe professioni.

  • Giovanna Romita
    Autore originale
    il mese scorso

    Grazie a tutti, mobili non ce ne sono, è un prospetto questo essendo casa nuova costruzione. Appunto volevo dei consigli.
    Non vorrei che dalla porta si vedesse l’angolo del divano.. non so, non mi piacerebbe come ingresso.
    Tavolo ovale molto bello ma con la panca lo vedo molto poco pratico, la panza andrebbe bene solo per una persona perché necessariamente l’altro sarebbe troppo distante dal tavolo per mangiare ed usarlo.
    Io sono programmatrice, capirete che quindi la zona Smart è piuttosto importante, ho un portatile e un altro schermo di 24’’.
    Lo stile Japandi (amando la cultura orientale) mi affascina e vorrei quando più possibile richiamarlo quindi si assolutamente senza scarpe in casa e ciò che altro necessita. Anche seguire le regole del feng shui come arredamento e colori.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    il mese scorso

    Cosa ti affascina della cultura orientale?

    Lo stile Japandì a mio avviso ha ben poco della cultura orientale, è uno stile occidentalizzato più legato a tecniche commerciali che a stile di vita.

    Se cerchi qualcuno che ti accompagni in un cambiamento dell'abitare verso una cultura a noi distante ma che ci affascina perchè trasporta in una dimensione più intima, dovresti affidarti ad un progettista.

    Tra quelli intervenuti un Pro ha cercato di darti spunti sul quel tipo di Abitare, perciò quello che ti propongo è provare a fare un consulto telefonico con quel professionista per cercare di capire con lui dove si vuole spingere questo tuo sentire, questa tua ricerca di semplicità.

    Sono certa che troverai un professionista che sa ascoltare ed anche generoso nel rispondere semplicemente perchè io stessa ho avuto modo di attingere alle sue competenze e al suo ascolto

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    il mese scorso
    Ultima modifica: il mese scorso

    Giovanna Romita _le faccio i complimenti- per le chiare e interessanti premesse , compreso il feng shui. Proprio per queste premesse, anzi , a maggior ragione, le confermo l'opinione di chi le suggerisce un progettista qualificato, Sono necessari molte informazioni e una stretta collaborazione e visione d'insieme per riuscire ad arrivare in approdo. Il feng shui , come lei sa, non è un fatto formale è una cultura comportamentale.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Japandi..uno stile sciapido, senza stile né anima, infatti i due diaigner Isamu Noguchi e Isamu Kenmochi, hanno semplicemente mischiato qualche paio di stili creando questo arredamento minimal che non sa di nulla. E che in un certo senso va arredato e contornato a sua volta da oggetti e particolari perché semplice e a tratti inutile. Oltretutto credo che non centri nulla con il Feng Shui, ma è un mio personale pensiero.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Devo contraddire la signora Mariagrazia..ma semplicemente perché è creato da designer orientali che hanno cercato di imitare quelli occidentali creando qualcosa che non sa di nulla.

  • PRO
    RAIMONDO MASU TEAM
    il mese scorso

    Bartolomeo, ti ho scritto una lettera , forse da te no è arrivato il postino(rido) ecco il link LETTERA APERTA ALL'ARCHITETTO BARTOLOMEO FIORILLO (houzz.it) ...


    Ottima la tua precisazione su ciò che sembra avere sapore di giapponeseria (rido) Stili e mode spesso sono pericolose e non solo perché passano ma insistono sulle decorativismo formale di facciata. Tuttavia quando qualcuno me lo propone , non ostacolo e lo spingo a indagare a fondo andando a coglierne i principi eleganti. Due possono essere in importanti per la nostra cultura: a) la semplicità, b) il principio d'eternità. Iò primo purtroppo è stato tradotto con minimalismo facendone una superfetazione barocca, il secondo con non fragile che ostenta ridondanza. Mentre coltivare la Semplicità è esercizio di fluidità essenziale allo scorrere dell'Abitare , la seconda deve essere soprattutto consapevolezza del cambiamento che è insito nello scorrere della vita e dunque individuare i punti di cambiamento frequenti e quelli di maggior durata. non vado oltre ma mi viene prima di chiudere citare Munari che il Giappone conosceva bene, Ho fatto un lavoro insieme a lue e a proposito del pulire, dei detergenti ...etc disse: é curioso noi abbiamla smania del pulire e produciamo molti saponi, i giapponesi invece non sporcano... ad maiora .

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    il mese scorso

    Raimondo, ho letto la lettera e mi trovi al pieno d’accordo con i tuoi pensieri che probabilmente per molti devono essere interpretati come analizzare un testo. Peccato che anche chi a te vicino non arriva a comprendere che la differenza tra una margherita ed un papavero è davvero tanta. 😉

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