Impianto riscaldamento e condizionamento appartamento
Buongiorno a tutti,
sono alla fase progettuale per la ristrutturazione completa di un appartamento attualmente al grezzo (presenti solo gli scarichi fognari). Premesso che siamo naturalmente seguiti da architetti, con i quali ci siamo trovati in generale molto bene, in corso d'opera mi stanno venendo dei dubbi su alcune soluzioni di impiantistica per riscaldamento e raffrescamento proposte per i quali gradirei un'opinione esterna. L'appartamento è termo autonomo. In origine avremmo desiderato un sistema il più moderno e invisibile possibile e quindi idealmente riscaldamento e raffrescamento a pavimento. Questi sono stati esclusi per via di un'altezza a grezzo di ca 295cm, che scendono a 280 nella zona della cucina/bagno. Ci è stato quindi proposto un sistema ibrido a pompa di calore e caldaia a gas, con termosifoni di nuova generazione e dimensionati in maniera adeguata da permettere in situazioni "normali" di gestire il riscaldamento tramite pompa di calore (acqua a 50°) con eventuale subentro della caldaia in caso di necessità. Per il condizionamento, sempre nell'ottica di un sistema discreto e nascosto, avremmo desiderato un impianto canalizzato, ma la soluzione proposta è un impianto ibrido con split nelle camere e canalizzato nella sala e studio. Questo perché tra salone/studio e camere corre un muro portante che si eviterebbe così di forare per permettere il passaggio delle tubazioni del canalizzato. Arrivo ai dubbi:
- Praticare fori sulla muratura portante (ad esempio sopra a porte già esistenti) per il passaggio delle tubazioni di un canalizzato richiede effettivamente l'intervento di uno strutturista e risulta di fatto particolarmente dispendioso in termini di pratica edilizia e tempi (per il momento gli architetti hanno progettato in modo da escludere questo coinvolgimento e a loro parere portare il canalizzato a tutte le stanze lo renderebbe invece indispensabile)?
- Il vantaggio di un sistema di riscaldamento tradizionale a termosifoni in termini di comfort abitativo è realmente tangibile? Altrimenti, nell'ottica di minore complicazione e invasività, non si potrebbe riscaldare tramite il canalizzato? Sbaglio o è questo il modo in cui vengono riscaldate camere d'albergo e uffici e anche appartamenti/case (ad esempio negli Stati Uniti ma anche nei paesi del nord Europa)?
- Attualmente il disegno del canalizzato prevede griglie di mandata da un lato e di ripresa al lato opposto del salone (ca 40mq), quindi la necessità/espediente anche estetico di un finto trave che gira tutto intorno al salone. In molti interventi che ho visto online e su riviste, però, si vede che il canalizzato arriva da un disimpegno ribassato e se ben capisco, le/la griglia di ripresa viene localizzata nel medesimo disimpegno/corridoio, con un impatto minore in termini di opere e estetica sulle stanze di rappresentanza. In termini di efficienza questo approccio è meno consigliabile? Ringrazio chi vorrà darmi un parere!
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Caterina Martini
casadolcecasaAutore originale
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