Interazione Scalda salviette con ingresso doccia

Dj Me

2 anni fa

Quanto è largo il bagno?
Quanto dista lo scalda salviette dal box doccia?
Grazie!

Casa vacanza mq 100 · Maggiori informazioni

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Commenti (5)

PRO
Molteni e Tornaghi architetti
2 anni fa
Buongiorno il bagno ha larghezza di 180 cm e il termoarredo a circa a 60 cm dalla doccia.

Grazie mille

Simona
PRO
Diletta Evangelisti
2 anni fa
Brava .
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bagno
Q
(2) commenti
Buongiorno, io in genere non amo differenziare il pavimento del bagno dal pavimento del resto della casa, però in questo caso non so se sia possibile estendere il pavimento del resto della casa... In alternativa, senza rimuovere il pavimento, consiglierei la realizzazione di un pavimento in resina colorata (colore da valutare...), che ha pochissimi millimetri di spessore. Sarebbe bellissimo "girare" la resina anche sulle pareti, ottenendo un effetto "volumetrico"... Cordiali saluti - arch. Oreste Batori
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scaldasalviette elettrico con riscaldamento a pavimento
Q
(20) commenti
Buongiorno Mode, non so se ho capito bene la sua domanda ma provo a risponderle comunque. Prima di tutto un radiante a pavimento è fatto da diversi circuiti (quelli che lei chiama linee insomma), diciamo almeno un circuito a stanza ed in quelle più grandi anche più di un circuito per ragioni fisiche. A prescindere da quanti circuiti lei abbia in una certa stanza, la temperatura desiderata, in ogni ambiente viene dettata da un cronotermostato dedicato a quella particolare stanza. Quindi non un solo cronotermostato ma uno per ambiente. La differenza tra termostato e cronotermostato è che sul termostato lei può scegliere solo la temperatura desiderata per quel particolare ambiente, con il cronotermostato lei può scegliere diverse temperature in diverse ore del giorno (ad esempio abbassare, una volta fatti i dovuti programmi su ciascun cronotermostato, la temperatura delle camere da letto di giorno per alzarla in automatico di notte e quelle della zona giorno di notte per alzarla in automatico di giorno). Con i termostati dovrebbe farlo a mano ogni volta. Economicamente ciascun cronotermostato costa in media circa una ventina di euro in più rispetto al termostato, ma se fa il giochino che le ho appena descritto nell'esempio, va da se che recupera quei venti euro in un battibaleno. Bene, fino ad ora, nella mia descrizione, non le è servita ancora alcuna termovalvola: quelle servono per dividere un impianto a vettori fluidi (quindi anche il radiante a pavimento) in più zone alimentate dallo stesso generatore, non più circuiti della stessa zona perché per quelli, come le ho appena scritto, basta il cronotermostato dedicato. Ricapitolando: cronotermostati in ambienti in cui il fluido vettore è in circolo, ma a temperature diverse, termovalvola quando ci sono due zone e si vuole decidere se mandare il fluido vettore in circolo in una sola zona, solo nell'altra zona o in entrambe. In genere si usano le termovalvole, quando una parte della casa è fruita solo sporadicamente e quindi non avrebbe molto senso riscaldare costantemente ambienti fruiti di rado, lo si fa solo quando serve insomma. Infine veniamo al bagno. Abbiamo detto che la temperatura del bagno, in ciascuna ora del giorno e della notte la detterà il programma che lei farà, secondo le sue abitudini, sul cronotermostato di quel bagno e fino a qui ci siamo, poi la sua compagna vuole lo scaldasalviette che immagino sarà alimentato dallo stesso generatore, quindi avrà anch'esso un suo circuito ed avrà la sua valvola termostatica o dato che nel suo caso sarebbe del tutto ininfluente, andrebbe bene anche una valvola normale, anche se ormai non si usano più. Semplicemente lei chiuderà la valvola termostatica quando non le serve lo scaldasalviette, per aprirla quando le serve, anche se, parliamoci chiaro, in genere tutti la lasciano perennemente aperta. Questo perché intanto la temperatura richiesta del fluido vettore è di circa 40 gradi per il radiante, 60 per i radiatori e quindi, salvo non si usino collettori con attacchi anche ad alte temperature, finisce che il vettore in circolo gira alla temperatura del radiante e non a 60 gradi. Ne consegue che lo scaldasalviette riscalderà meno del dovuto, diciamo quanto basta per asciugare quello che la sua compagna vorrà asciugare, ma non abbastanza per riscaldare l'ambiente: a quello ci pensa il radiante. La valvola termostatica chiuderà in automatico il circuito dello scaldasalviette quando avrà letto che si è raggiunta la temperatura impostata su di essa. Non la tedio oltre, le scrivo solo che la temperatura che dovrà impostare sulla termovalvola dello scaldasalviette deve essere più alta di quella impostata nel cronotermostato del bagno, altrimenti lo scaldasalviette non andrà quasi mai in funzione.
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Ristrutturazione bagno piccolo
Q
(9) commenti
Salve Aliandr Rossi, La disrtibuzione del bagno potrebbe essere rivista ponendo la doccia sulla parete da 144.5, prendendo una profondità di 80 cm. Soffione e miscelatore dove ora ha il mobile di legno. Dove ora ha la corda della tapparella ricaverebbe una nicchia realizzando una mazzetta per risquadrare il piatto doccia. La nicchia potrebbe arredarla con mensole e/o con un elemento contenitivo facendo realizzare degli sportelli. Il comando della tapparella dovrebbe farlo elettrico e spostarlo più o meno dove ora ha la pulsantiera della geberit, dopo la nicchia di nuova realizzazione. I sanitari dovrebbe lasciarli sulla stessa parete di ora spostandoli però verso l'ingresso ricentrandoli sui 150 cm circa che le rimarrebbero su quella parete. Il lavabo è ok sulla parete attuale ma lo traslerei leggermente verso il nuovo box doccia e valuterei la possibilità di prenderne uno di profondità minore o, meglio ancora, valuterei di farne uno su disegno in corian in modo tale da accompagnare l'ingresso e la fruibilità del bagno. La porta eviterei di girarla ma in caso di ristrutturazione completa sposterei il termoarredo sulla parete da 73, oppure lo metterei come portasalviette sopra al bidet.
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bagno 3.5 mq soluzione doccia
Q
(6) commenti
non riesco a leggere le misure, ma, se lo spazio lo permette, potresti pensare di usare l'attuale spazio doccia , come vano chiuso da un'anta a libro . Avresti uno spazio dove collocare la lavatrice e con funzioni di piccolo ripostiglio, magari con delle mensole poste nella parte superiore. La doccia la sposterei nella zona finale, di fronte alla finestra, occupando tutto lo spazio tra parete e parete . Il resto, sanitari e lavabo lo puoi spostare in direzione della porta. Infine lo scalda salviette, va posizionato vicino alla doccia.
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PRO
Molteni e Tornaghi architetti
2 anni fa
Grazie 🙏
Giulio Spoto
l'anno scorso
Buonasera, bello, complimenti. Larghezza bagno 180 cm? Avrei detto non oltre 150-160 dalla foto. Ma forse è un'illusione ottica.
PRO
Molteni e Tornaghi architetti
l'anno scorso
Grazie mille

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