Problema umidità Cantina condominiale
brigantelucano
4 anni fa
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Commenti (17)
Giada
4 anni fabrigantelucano
4 anni faDiscussioni simili
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(5) commentiQuella di togliere la parete tra attuale cucina e camera mi sembra un ottima idea, in modo da creare un open space cucina/soggiorno, inoltre ti consiglio di chiudere le due porte che adesso legano il soggiorno con camera e cucina, in modo da lasciare l'ingresso della nuova camera solo sul corridoio. Infine aprire una porta d'ingresso all'open space sul corridoio, dove adesso c'è quella nicchia. Per quanto riguarda l'umidità di risalita proverei con iniezioni, per creare una barriera chimica. Se la mia consulenza è stata utile può lasciarmi una recensione sul mio profilo? grazie... mostra di piùumidità
(2) commentiBuongiorno Anna, oltre che intervenire per risolvere il problema dell'umidità di risalita, comune nei locali interrati , potreste pensare di valorizzare questo ambiente ambientando una wine room. Creare un locale conviviale, dove portare amici , parenti o clienti a scegliere la bottiglietta di vino giusta, da stappare e consumare in compagnia! Noi progettiamo e realizziamo cantine in ambito residenziale, che vengono studiate in funzione del contesto nel quale si inseriscono e richieste/gusti della committenza. Rispettando i microclimi ideali che la residenza delle vs etichette richiede ! Sopralluogo e idee realizzative / preventivo senza impegno. https://www.houzz.it/pro/winest www.winest.it... mostra di piùIsolare soglia finestra
(4) commenti@Michele Abate: corretto, in realtà si tratta di una copertura, una sorta di cappotto interno. In realtà non si crea molta muffa e la soglia (intendo il davanzale) andrà ricoperta comunque perché post lavori è rimasta nello stato grezzo. Concordo in linea di principio sul taglio termico. Purtroppo quando ho fatto montare gli infissi nuovi (di recente, 2 anni fa circa) feci presente la questione all'ingegnere dell'azienda che ha eseguito i lavori, il quale mi ha rassicurato circa il fatto che il problema dell'umidità e della muffa sarebbe sparito già solo con il montaggio dei nuovi infissi. Mettermi ora a staccare gli infissi per fare il taglio e rimettere gli infissi francamente è un passo che non vorrei fare, anche perché ripeto, la muffa non è poi tanta. D'inverno, con lo sbalzo termico prodotto dal davanzale rispetto alla temperatura interna, si creano delle macchie nere sulla parete bianca circostante il davanzale che, ripeto, dovrà comunque essere ricoperto. In un altro post ho letto che per questi casi potrebbe essere indicato l'utilizzo di lastre in silicato di calcio. Da quello che ho letto mi sembra convincente, sembrerebbe fare al caso mio, trattandosi ripeto di una problematica tutto sommato circoscritta. Ha esperienza in merito? @Arkeos: vivo in un appartamento in un condominio. Il ponte termico è dato dai davanzali in pietra che dall'esterno "entrano" in casa senza alcun taglio termico. I davanzali del lato nord si raffreddano quindi in inverno e creano lo sbalzo termico in casa direttamente sotto le finestre. Comunque appena posso pubblico una foto, che forse rende meglio l'idea.... mostra di piùNuovo impianto caldo/freddo per piccolo condominio del nord Italia
(10) commentiFranco, abito anche io, per ora, in un condominio con riscaldamento centralizzato. Un po' più recente del vostro, ma penso che la classe energetica e la zona climatica corrispondano. Esposizione est/ovest anche il nostro, senza ombreggiatura da parte di altri edifici limitrofi. Abbiamo sostituito la caldaia da circa due anni, passando ad una a condensazione, anzi, due caldaie, in cascata. Spesa molto più alta, più di 60 mila €, ma per 30 appartamenti di metrature maggiori dei vostri, 110 mq i più grandi, laterali, 75 mq quelli interni. Comprendeva anche la messa a norma del locale caldaia, la pulizia/lavaggio dell'impianto, tutte le pratiche di conformità e la parcella dell'ingegnere termotecnico per la diagnosi energetica. Per ora, a livello di consumi/costi, nonostante la contabilizzazione con termovalvole, non abbiamo notato grandi differenze. Ovvio, dipende anche dagli inverni. Tornando al vostro caso, per prendere una decisione a maggioranza (ovvero passare da impianto centralizzato a impianti autonomi) e per decidere tutti quanti di adottare lo stesso sistema, che vi permetterebbe di diminuire il costo di ogni singolo impianto autonomo, qualunque esso sia, acquistandone 10 insieme, vi conviene chiedere la consulenza di un ingegnere termotecnico. Intanto, informatevi se per legge, per passare dal vecchio impianto a uno nuovo, dovrete farvi calcolare il fabbisogno termico del condominio ("diagnosi energetica", obbligatoria solo se la potenza termica nominale dell'impianto è = o > a 100Kw). In ogni caso, il calcolo del fabbisogno energetico, anche qualora non fosse obbligatorio, vi permetterebbe di fare una scelta più informata e consapevole, e determinare quale tipo di impianto riscaldamente/raffreddamento sia più conveniente e adatto al vostro tipo di condominio in base a clima, classe energetica, ecc. L'ingegnere termotecnico dovrebbe poi essere invitato in assemblea condominiale a relazionare, a rispondere a tutti i dubbi, a consigliare le alternative più valide, in modo che poi voi possiate prendere una decisione senza sorprese.... mostra di piùArchitetto Michele Abbate
4 anni fabrigantelucano
4 anni fabrigantelucano
4 anni faArchitetto Michele Abbate
4 anni faHermann
4 anni faArchitetto Michele Abbate
4 anni faHermann
4 anni faArchitetto Michele Abbate
4 anni faHermann
4 anni faHermann
4 anni faUltima modifica: 4 anni fabrigantelucano
4 anni faHermann
4 anni faUltima modifica: 4 anni faArchitetto Michele Abbate
4 anni farossellavip
3 anni fa
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Architetto Michele Abbate