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laura_grosso27

Fan coil... Aiuto!

Marzia Marino
4 anni fa

Salve a tutti. Nella mia futura casa è previsto il riscaldamento a pavimento alimentato da una pompa di calore. Adesso il costruttore del mio immobile mi sta proponendo di gestire l'aria fredda attraverso i fan coil.
È un prodotto che non conosco, cosa ne pensate?

Commenti (23)

  • PRO
    Studio Typo
    4 anni fa

    Buongiorno Marzia, perché non optare per il raffrescamento a pavimento? Essendo un sistema radiante è più piacevole ed efficace di uno ad aria; poi l'impianto c'è già, si tratta di aggiungere qualche altro "pezzo" e ha un sistema completo.

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  • Marzia Marino
    Autore originale
    4 anni fa

    Grazie per le risposte. Ho capito che posso utilizzare lo stesso impianto per il raffrescamento aggiungendo degli apparecchi ma per una serie di motivi anche di natura economica preferiamo evitare questa cosa. Quindi ci è stato proposto di lasciare il riscaldamento a pavimento e gestire il fresco con i fan coil (o convettori ventilconvettori) inserendo anche uno scambiatore con recuperatore di calore (vmc)
    Che ne pensate?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Ma i fan coil mica te li danno gratis. Con i soldi per comprare quelli prendi un deumidificatore, isola bene i collettori e non dovrebbe servirti più nulla se l'impianto per il caldo è fatto bene. Ma almeno così hai unimpianto che in termini di gradevolezza non ha nulla a che vedere con sistemi convettivi: è nettamente meglio. A dire il vero nemmeno lontanamente paragonabile.

  • Marzia Marino
    Autore originale
    4 anni fa

    Grazie Architetto, forse non mi sono spiegata bene. Il riscaldamento a pavimento rimane. I ventilconvettori li utilizzeremo solo per il fresco.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    No Marzia, ti sei spiegata benissimo. Forse sono io che non riesco a farmi capire.

    La pompa di calore che comprerai, sarà invertibile, quindi già perfettamente in grado di farti circolare sia acqua calda che acqua fredda nell'impianto, senza che tu compri altro, anche perché immagino che i vari sensori e i termostati già li avrai. Cosa mancherebbe allora? Mancherebbe solo un deumidificatore per il raffrescamento a pavimento o l'intero impianto se vuoi farlo diversamente. In qualche modo cioè i soldi per il fresco dovrai spenderli, ma dato che hai già comprato quasi tutto per il raffrescamento a pavimento ...... perché non farlo?

  • Federica Giovannetti
    4 anni fa

    Salve Architetto Abbate,lei ha ragione, purtroppo però anche nella mia casa, il costruttore ha ragionato diversamente, mettendo riscaldamento a pavimento e fan coil, e tra l' altro,per ora, non mi pare raffreddi granché. Come mai secondo lei, ha optato per questa soluzione? E qual è la differenza in termini di comfort tra fan coil canalizzato e raffrescamento a pavimento? Grazie mille

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Beh! Oddio Federica, Bisogna capire meglio come funziona il tuo impianto. Cioè cosa alimenta i ventilconvettori? Se anche a te, come faranno per Marzia, li alimentano con una pompa di calore invertibile aria acqua allora, in sostanza, anche economicamente parlando, il raffrescamento a pavimento lo hai già. Mancherebbe solo qualche interruttore nel quadro elettrico per commutare da caldo a fresco e viceversa, i collettori coibentati affinché non generino condensa e un deumidificatore (ma dato che hai già i fan coil potresti sfruttare quelli al posto del deumidificatore, non è il modo più corretto per eliminare la condensa ma al nord, li usano ancora, forse perché li si soffre meno il caldo), i cronotermostati stanza per stanza dovresti già averli, le sonde pure.

    Come mai in genere si opta per soluzioni diverse rispetto al raffrescamento a pavimento quando si ha gia quasi tutto per farlo? Beh! Le ragioni sono molteplici. Si va dal fatto che i nostri impiantisti sono abituati a fare solo ciò che conoscono per non avere potenziali problemi (che non esistono) dopo e questo tipo di impianto nelle aree più fredde d'Italia è poco conosciuto, al fatto che raffrescare per convezione costa meno che raffrescare per irraggiamento (ovviamente partendo da zero per gli impianti, il discorso comincia ad essere diverso se si decide di fare comunue un impianto ad irradiazione, fino ad arrivare al caso di Marzia che ha sostanzialmente già tutti i costi del raffrescamento a pavimento senza però averlo, nel senso che per un deumidificatore parliamo di circa due o tremila euro: dipende dal tipo, dalle sue dimensioni, dalla sua capacità di coprire più o meno metri quadri. Da quella cifra Marzia deve scalare il costo dei fan coil che dovrebbe comprare, mentre tu, avendoli già comprati non puoi farlo. Poi c'è il fatto che il deumidificatore, in genere, viene posizionato a soffitto nel corridoio ed ha delle canalizzazioni che raggiungono ogni stanza. Macchina e canalizzazioni vanno mascherate con controsoffitti e sono, usando i costi che abbiamo qui, circa altri 50 euro a metro quadrato, ma spesso si controsoffitta a prescindere dalla presenza o meno del deumidificatore e delle canalizzazioni e quindi anche questo costo bisogna capire se bisogna considerarlo in più oppure no. Infine gli impianti, tutti gli impianti, andrebbero calcolati ed i relativi calcoli depositati in comune: la cosa è ormai ampliamente accettata e fatta per il caldo ma non per il fresco dove si va spesso a spanne: ho tot metri quadri da raffrescare mi servono tot btu, poi se i metri quadri, per esagerare, sono ad uno dei due poli o all'equatore è perfettamente la stessa cosa :)

    Poi, la maggior parte delle case nuove sono poste sul mercato dai costruttori: è ovvio che loro dendano ad abbattere i costi per massimizzare il loro profitto. e lo fanno anche su poche centinaia di euro, semplicemente perché ciò che costa meno si vende prima.

    La differenza in termini di confort è la stessa che c'è in inverno tra un impianto a radiatori ed uno a pavimento, solo che in estate la gradevolezza la senti di più. Non c'è aria fresca in movimento ma solo una temperatura più bassa, senza venticelli in giro di qua e di la. Anche l'umidità relativa è sotto controllo. E' come passare dall'afa estiva ad una gradevole giornata primaverile senza vento. Ma se non si entra in un ambiente con questo tipo di impianto, la gradevolezza che si ha, per quanto la si descriva, non si riesce a comprendere. Infine non hai terminali appesi ai muri che sono quindi maggiormente arredabili.

    Ovviamente ci sono anche i contro però: se come me, si ama camminare scalzi, bene, con un impianto a pavimento in raffrescamento scordati di camminare scalza,anche se poi, puoi farlo sempre d'inverno.

    Domanda fuori tema. Hai poi risolto il problema della condensa sulla porta d'ingresso?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Dimenticavo Federica. Giusto per farti capire meglio la gradevolezza del raffrescamento a pavimento, sappi che ormai su dieci impianti che progetto 8 hanno il raffrescamento a pavimento: ormai mi richiedono quel tipo di impianto, anche senza sponsorizzazioni da parte mia. Poi, per come sono fatto io, a casa ultimata, di tanto in tanto, almeno dove posso più facilmente, ci passo per vedere se un po' tutto è a posto, se tutto funziona correttamente, se i miei clienti sono entrati nell'ottica dell'uso corretto delle nuove tecnologie, se arieggiano correttamente ecc. Bene, a impianto acceso in raffrescamento, dopo quattro chiacchiere, l'effetto che ho è che sembra che l'impianto non funzioni, che sia spento, che si sia in una di quelle giornate in cui si sta bene con l'impianto spento. Poi però, appena salutied esci fuori di casa, ti accorgi che l'impianto funzionava in maniera egregia.

  • Federica Giovannetti
    4 anni fa

    Grazie mille Architetto Abbate, sempre molto competente e molto esaustive le sue spiegazioni. Io ho in casa una pompa di calore aria/ acqua ad inverter monofase da kW 8 e un fan coil nel controsoffitto con bocchette in ogni stanza. Potrei quindi avere l' opzione del raffrescamento a pavimento con delle modifiche? P.s. per quel che riguarda la porta, hanno riempito di "schiuma" il telaio esterno e hanno sostituito la profilatura esterna che era in metallo con una cornice in legno. Dopo la sostituzione avvenuta a marzo, non ho avuto problemi, ma diciamo che le temperature si erano alzate...aspettiamo l' inverno per dare una risposta definitiva!!! Grazie mille ancora per la sua disponibilità!

  • Federica Giovannetti
    4 anni fa

    Mi scuso per l' uso di termini non propriamente tecnici, spero di essere stata chiara!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Beh! Se ho capito bene il tuo impianto funziona già anche in fresco. Devi solo farti spiagare come abbassare la temperatura dell'acqua che mandi in circolo. Il fan coil a soffitto fa da deumidificatore. Probabilmente, non sapendo come abbassare la temperatura dell'acqua di mandata, fino ad ora tu usavi il solo fan coil che un pochino, ma proprio pochino di fresco dovrebbe fartelo comunque, ma in realtà dovrebbe funzionare da deumidificatore demandando alla pompa di calore la capacità di far circolare aria fresca nei circuiti. Prova a sentire l'impiantista, chiedigli come fare a mandare acqua fredda in circolo nell'impianto dalla PDC e fammi sapere.

    Credo che si sia risolto anche il prolema porta, ma ne sapremo di più in inverno.

    Sei stata abbastanza tecnica, almeno spero di aver capito bene il tuo impianto che ripeto: di fatto è già anche in raffrescamento.

  • Federica Giovannetti
    4 anni fa

    In effetti il fan coil manda aria a 15 gradi circa raffreddata dalla pompa di calore ( così almeno mi ha spiegato il tecnico) e per abbassare la temperatura interna della casa di un solo grado occorrono moltissime ore. Preferisco spegnere tutto ed aprire le finestre! Sono rimasta davvero delusa da questo sistema... a questo punto chiederò informazioni per il raffrescamento a pavimento, grazie ancora!!!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Ah! ok. ora è più chiaro. Devono solo trovarti il modo di invertire la temperatura di mandata (in genere lo si fa con un interruttore apposito nel quadro elettrico). Poi setta la PDC a 18 o 20 gradi in mandata e fai collegare un igrometro al fan coil in modo che possa funzionare da "deumidificatore". Se non ce la dovesse fare ad asciugare la condensa allora va sostituito o con un deumidificatore (è quello che farei io) o con una VMC. Se tutto va bene, dovresti cavatrela con poche centinaia di euro, salvo sostituire il fan coil con qualcosa di più performante.

    Si, il sistema a fan coil non è il massimo, ma se lo utilizzi solo come deumidificatore e funziona demandando il raffrescamento all'impianto radiante, allora sei a cavallo.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Dimenticavo, anche i sistemi radianti non sono velocissimi. Un impianto a pavimento in raffrescamento impiega ore o giorni per arrivare a regime. Ma questo tu già lo sai dato che lo utilizzi per il caldo. Ovviamente va lasciato acceso e si gioca con la temperatura che potrai impostare dai vari cronotermostati che avrai sparsi per casa: porti la temperatura di una certa stanza (ad esempio camera da letto di giorno a circa la temperatura esterna per consumare poco e quelle delle camere in cui vivi abitualmente di giorno alla temperatura desiderata. Di notte fai il contrario). Ovviamente programmi i cronotermostati una sola volta, poi fanno tutto da soli.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    A dirla tutta, pur non sapendo la potenza del tuo fan coil, a spanne uno solo mi sembra pochino. Probabilmente,per non dire quasi sicuramente, lo sarà anche facendolo funzionare solo come deumidifuicatore.

  • Federica Giovannetti
    4 anni fa

    Comunque Architetto Abbate, leggendo i suoi commenti così dettagliati, credo proprio che il mio impianto non sia il massimo, infatti ho un solo termostato nel corridoio per impostare la temperatura!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Beh! Dai, quelli si aggiungono. Ecco, se fai la somma di tutte le cose che ci stiamo dicendo e che mancano, capisci il perché pur avendo già un impianto radiante in raffrescamento, non te lo fanno funzionare. Dai, però hai già quasi tutto, basta davvero poco per farlo funzionare come si deve. i cronotermostati ti costeranno un pochino, siamo nell'ordine di un centinaio di euro l'uno a salire, ma se li metti stanza per stanza e fai come ti ho descritto, nel giro di qualche anno si ripagano da soli. Ovviamente vanno settati anche in inverno e comunque è bene per le tue tasce che ci siano pertanto ti consiglio di metterli.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Ma credo sia utile che tu contatti un termotecnico. Così il collega viene in loco si guarda bene bene l'impianto e ti dice cosa aggiungere. Non so, qui cose di questo tipole facciamo quasi sempre gratis, ma pur dovendo pagare per quattro chiacchiere cosa mai potrebbero chiederti i colleghi?

  • Federica Giovannetti
    4 anni fa

    io non so come ringraziarla, cercherò quanto prima di seguire i suoi consigli! Grazie, grazie, grazie!!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Ma non c'è alcun bisogno di ringraziarmi Federica:per me è un piacere.

  • Alex Ziz
    3 anni fa

    Buonasera, scusate se m'intrometto in questa discussione trovata per caso durante le mie "ricerche" sulla scelta degli impianti sulla mia nuova abitazione in costruzione.

    Sig. Abbate, lei parla dell'impianto a pavimento da utilizzare anche per il rinfrescamento come equivalente a quello per il riscaldamento (che è la stessa identica cosa che pensavo io all'inizio delle mie ricerche) e quindi senza l'aggiunta di alcuna spesa, invece diversi addetti ai lavori hanno corretto questo mio pensiero, sostenendo che una funzione differisce dall'altra anche in termine di "posa delle tubazioni/serpentine", maggiore o minore, più stretta o più larga, più vicina a ponti termici come le finestre o meno.. cosa ne pensa lei in proposito?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Beh! Oddio. Senza spese aggiuntive non è possibile. Vanno usati accorgimenti "anti condensa" per il raffrescamento. Accorgimenti che non sono gratuiti, basti pensare, per cominciare, alla necessità di avere, ad esempio, un deumidificatore che non sarebbe necessariamente richiesto per il solo caldo per finire ad accorgimenti sui collettori tali da evitare anche su di loro la formazione di condensa.

    La posizione, l'infittimento ed il diametro dei circuiti viene fuori da un preciso calcolo termotecnico in cui i ponti termici e non solo quelli, sono sempre tenuti in considerazione. Questo sia in riscaldamento che in raffrescamento. Cioè, non è che un ponte termico ci sia in una particolare stagione e sparisca in un'altra. Ovviamente, se è tutto calolato, come d'altra parte è obbligatorio, non c'è alcun problema, nel senso che i circuiti termici sono esattamente gli stessi, sia in caldo che in freddo.

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