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Che fare quando i professionisti si comportano scorrettamente?

Freccia
5 anni fa

Sperando che mi possiate aiutare vi scrivo per chiedere un parere e un consiglio sul come procedere in merito ad una vicenda per me assurda.
Ho chiesto ad un architetto se poteva aiutarmi nell'apertura di un negozio, e se era possibile avere una formula di "chiavi in mano", dandogli già un budget preciso di quello che potevo sborsare per i lavori e le tempistiche alle quali ero legato, mi ha riferito a voce che lo facevano sempre e che era certamente possibile. Abbiamo quindi fissato l'appuntamento e si è presentato con un arredatore e con il referente dell'impresa. Ho spiegato cosa di base avevo in mente (il negozio è un bar- tavola calda) e loro tutti e tre mi hanno detto che non sarebbe stato un problema.
Questo succedeva nei primi giorni di maggio, qualche giorno dopo l'architetto è uscito per fare il rilievo e mi ha mandato due ipotesi di disegno, sostenendo che la distribuzione degli spazi doveva essere fatta in quella maniera per via della normativa asl che imponeva l'ingresso nello spogliatoio dal punto vendita, e non era possibile entrare dal retro, ovviamente mi rendo conto che questo comporta lo spostamento del bagno già esistente, ma prendo atto della cosa, anche perché mi sono rivolto ad un professionista proprio per fare tutte le cose a regola d'arte e a norma. Mi ha quindi mandato una piantina con le misure rilevate e con la versione nuova. Mi manda il suo preventivo insieme a quello della sicurezza e a me vanno benissimo. Arrivano anche i preventivi dell'impresa e dell'arredatore e non vanno per niente bene, troppo esosi, chiedo quindi di rivedere questi preventivi chiedendo di abbassarli per rientrare nel budget di cui li avevo fin da subito informati. Mi si tratta come un poveraccio perché non voglio spendere 50€ al mq per le piastrelle della cucina, per intenderci quelle bianche. Avvengono molti scambi di parole sul fatto che i preventivi dell'impresa e dell'arredatore non vanno per niente bene, fino a che questi non mi rispondono più. Parlo con l'architetto e chiedo se possiamo cambiare impresa e arredatore, e lui mi risponde che lui lavora con loro.
Ovviamente ho iniziato a guardarmi altrove per capire come fare, e quindi ho incontrato un altro architetto, che mi ha detto che non era per niente vero che lo spogliatoio dovesse essere ubicato in quella posizione, che potevamo lasciarlo dove era, e che ovviamente questo avrebbe abbassato non di poco il preventivo dei lavori.
Ora il primo architetto mi presenta una parcella di 2500€ per il lavoro svolto.
Sono rimasto molto deluso, perché gli accordi verbali che ci eravamo fatti erano per un lavoro di chiavi in mano, e se quindi non valgono perché non c'era nulla di scritto, allora non essendoci nessun accordo scritto nemmeno con lui non dovrei corrispondergli nulla.
Cosa che non succederà ovviamente, perché so che ha fatto sia i rilievi che la piantina, ma questo comportamento non mi sembra deontologicamente corretto, anche perché mi ha dato un'informazione errata, e su questa dovrei basare i lavori, ma soprattutto perché ha legato la sua opera agli altri due, che però non stanno rispettando gli accordi sul budget.
Che fare ora?

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