Precedenti edilizi

6 anni fa

Ultima modifica:6 anni fa

Salve ho richiesto i precedenti edilizi al comune x un immobile da acquistare ( poiché anche al catasto vi erano state variazioni) e nel prenderne visione abbiamo riscontrato solo un fogli con il perimetro dell' immobile e senza neppure i bagni.Insomma tutto bianco.Questo immobile era già stato oggetto di compravendita.Il mio tecnico sostiene che è alquanto anomalo e nn gli è mai capitato e si sono richieste delucidazioni in comune ...A qualcuno di voi è mai capitato? Cosa fare? Mi crea ansia tutto ciò!! Grazie a chi vorrà inviarmi dei suggerimenti

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Arch Sara Pizzo - Studio 1881
6 anni fa
Ultima modifica: 6 anni fa
Capita, non molto spesso in effetti, che in Comune non ci siano pratiche.

Se in Comune non ci sono le planimetrie e non ci sono planimetrie neppure allegate agli atti precedenti il catasto diventa probatorio.

Se poi ci sono difformità tra lo stato attuale e le planimetrie occorre procedere con un accertamento di conformità in sanatoria (se possibile) le cui spese e rischi sono a carico della parte venditrice.

Il mio consiglio è quello di chiedere la documentazione di conformità urbanistica alla parte venditrice e chiedere che sia tutto in ordine prima dell'atto.
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Arch Sara Pizzo - Studio 1881
6 anni fa
Forse questo articolo di potrebbe essere utile:

[La Casa che Vorresti Comprare ha Difformità Edilizie? No Panic![(https://www.houzz.it/magazine/la-casa-che-vorresti-comprare-ha-difformita-edilizie-no-panic-stsetivw-vs~79105360)
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E' la prassi più consigliabile per qualsiasi acquisto immobiliare, tutela da molte sorprese. Intanto da quanto mi dice è possibile che il palazzo sia stato costruito prima dell'entrata in vigore della legge che rendeva obbligatorio l'antibagno, o due porte tra locale wc e stanza in cui si cucina e si soggiorna. Però la planimetria di quell'angolo di casa è stravagante, lo spazio non è stato sfruttato al meglio. Il progettista a cui affiderete la ristrutturazione saprà armonizzare al meglio la cucina e il bagno della zona giorno, eliminando quegli spazi sacrificati. Visti i suoi desiderata, si informi riguardo alla possibilità di staccare l'impianto di riscaldamento dell'appartamento da quello centralizzato. Chieda all'amministratore, magari ci sono già stati casi precedenti nel condominio e in questo caso la strada sarebbe semplificata. Gli altri condomini potrebbero opporsi solo se, rendendo il vostro impianto autonomo, si verificassero notevoli squilibri di funzionamento all’impianto centralizzato e/o aggravi di spesa per gli altri condomini. Per prevenire questa situazione serve la consulenza preventiva (perizia) di un ingegnere termotecnico, e può essere una pratica costosa.
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Impianti di riscaldamento con termo autonomo in ciascun appartamento: avendo, la maggior parte dei Condomini sostituito la loro caldaia, questi non sono certo attratti dall'idea di sostituirla nuovamente (e come dargli torto). Da quel poco che ho sentito, letto (e inteso) qua e là, in ogni caso la caldaia (in ottica Ecobonus e salto di 2 classi energetiche) deve rispondere requisiti ben precisi). Inoltre, se non ho farinteso, la sostituzione dell'impianto termico non concerne sola la caldaietta in sé, bensì anche: tubature, terminali (elementi riscaldanti(?!), ovvero termosifoni(?!). Tra l'altro, a quanto pare, se si vogliono cambiare i terminali non è che si deve distruggere la casa, ma basta mettere un pannello radiante sopra al pavimento esistente. In tal caso è ragionvole segnalare che, ammesso che un inquilino abbia fatto solo la sostituzione della caldaia, può ancora avvalersi degli incentivi Ecobonus, per la sostituzione degli altri elemeti dell'impianto termico, a parte? Nel caso, voglia il cielo che ciascun appartamento possa agire apportando le modifiche sensate in relazione alla propria situazione, ovvero che non si debba agire in blocco (cosa assurda, ma a quanto pare valida per quanto riguarda la sostituzione infissi). Grazie
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Sostituzione porta blindata e bonus mobili
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Sulla Guida al Bonus Mobili qui https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_Bonus_Mobili_02_2020.pdf/be2e6bb2-62e1-ace7-6c30-3d23da2a137c, alla fine di pagina 3, nell'elenco dei lavori di manutenzione straordinaria che danno diritto al Bonus Mobili compare anche la voce "sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso", quindi la porta blindata nuova vi rientra se si giustifica l'acquisto e l'installazione con autocertificazione perché non necessita di CILA, pagandola con BB parlante e conservando la fattura e la certificazione delle sue caratteristiche nettamente migliorative rispetto alla porta precedente. Ovviamente, se anche la porta precedente era blindata non è detraibile, si tratta di semplice sostituzione, con la stessa tipologia di infisso, senza miglioramenti, e non da diritto al bonus mobili.
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Buon pomeriggio Fabio Partendo dal presupposto che odio i bagni senza finestra, presumendo che spostare scarichi e allacci vari faccia lievitare i costi di una ristrutturazione, ma soprattutto ignorando su quali muri del tuo appartamento è possibile posizionarne dei nuovi (normative da rispettare ecc..) . Ho messo giù questi schizzi tenendo, più o meno, conto degli allacci presenti. La zona giorno, in questo caso, rimane dov'è, si accorpa l'ingresso e si crea un antibagno. Nel disegno n°1 il piano cottura/lavello sono addossati ad un muretto basso, il lato di fronte al divano , forse, potrebbe essere usato per la TV (alzandolo il giusto per non togliere luce. Prova a dare un'occhiata e tienici informati. Sono sicura che appena incaricherai il tecnico che si occuperà della ristrutturazione saprà proporti la soluzione più idonea. Un saluto e una buona serata. Ps i quadratini nel disegno li ho considerati da 20 cm
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CAFElab Studio
6 anni fa
Purtroppo capita anche troppo spesso,
dipende molto dall'età dell'edificio

il fatto che sia stato già oggetto di compravendita non vuol dire nulla, prima della legge 47 del 1985 non era necessario riportare gli estremi della licenza edilizia e anche successivamente a un notaio poco coscenzioso è sufficiente la dicitura "ante 67" per la procedere,

Per la pubblica amministrazione però la dichiarazione "ante 67" non vale *nulla* se non è accompagnata da prove concrete: per esempio, foto aeree dell'IGM periziate
se non si trova nulla la l'amministrazione può tranquillamente decidere di considerare l'edificio abusivo e ingiungerne la demolizione ed è il privato a doverne dimostrare la legittimità
e sono cose che succedono di continuo

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