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bonus ristrutturazione 2018 e atto di notorietà

Ale
6 anni fa

Buonasera ho un dubbio di questo tipo.

Per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni la normativa indica che "

  • le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili" Fonte Agenzia Entrate

La mia domanda è capire in quale situazione ci possiamo trovare quando la normativa dice che è sufficiente la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà a differenza dell'apertura della CILA, CIL ecc.

Dovrei eseguire alcuni piccoli interventi ma che risultano di natura straordinaria e mi darebbero il permesso di poter accedere al bonus ma non capisco l'atto di notorietà è sufficiente o no.

Qualcuno mi sa dare chiarezza?

Grazie

Commenti (1,3k)

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Ciao Bartolomeo. Le varianti in senso lato, sarebbero oggi abolite o almeno non applicabili alla CILA, ecco perché ho parlato di integrazioni. Ma l'abolizione delle varianti alla CILA è così tanto un'idiozia legislativa che tutti i SUE con cui ho a che fare, di fatto, te la fanno modificare tranquillamente.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    4 anni fa

    Si Michele..ma hai capito bene cosa volevo intendere..infatti ho scritto in modo semplificato per far capire anche chi legge e sottolineando che va comunque parlato con l'ufficio ed il responsabile prima di fare qualsivoglia variante o modifica, o integrazione.

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    Mi fa piacere che il sole le abbia fatto visita :-) Per quanto riguarda i miei dubbi, sono andata a cercarmi l'articolo della nuova legge di bilancio inerente la proroga del bonus mobili .. Purtroppo dice: 3. Al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, sono apportate le seguenti modificazioni: b) all'articolo 16, concernente detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia: 1) al comma 1, le parole: «31 dicembre 2017» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2018»; 3) al comma 2, le parole: «1º gennaio 2016» sono sostituite dalle seguenti: «1º gennaio 2017», le parole: «anno 2017» sono sostituite dalle seguenti: «anno 2018», le parole: «anno 2016», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «anno 2017» e le parole: «nel 2017» sono sostituite dalle seguenti: «nel 2018»; Uff... io spero ancora di sbagliare, ma più indago peggio è... da http://biblus.acca.it/la-legge-di-bilancio-2018-e-legge-le-novita-per-professionisti-ed-edilizia/ Bonus mobili Prorogato al 31 dicembre 2018 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+; la detrazione spetta solo in riferimento agli interventi di ristrutturazione iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017. Mah.... no comment! Se qualcuno può smentire quanto sopra, indicandomi il relativo articolo, gliene sarei molto grata!
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    (7) commenti
    ciao Anna, per quanto riguarda questo tipo fo lavori e pe ril comune di Milano, l'atto di notorietà va solamente conservato nel caso in cui te lo dovessero chiedere, inoltre quando compilerai la pratica tramite Enea, inserirai i dati di inizio r fine lavori
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  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Certo Bartolomeo: ho specificato per far capire meglio a Franco.

  • Franco2018
    4 anni fa

    Grazie arch. Abbate e Fiorillo. Mi informo quanto potrebbe esser la spesa per vedere se ne vale la pena “cca nulla è gratis” ;-)

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Si Franco, ma si va in detrazione anche per le competenze tecniche.

  • Franco2018
    4 anni fa

    Altre due domandine:

    1) che succede se una Cila va a cavallo di due anni, ossia inizia in un anno e termina il successivo? Come si applicano le detrazioni in questo caso?

    2) Che relazione temporale ci deve essere fra Cila e Bonus Mobili, e Bonus Elettrodomestici?

    Grazie

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    1. Se ad esempio hai fatto lavori iniziando lo scorso anno e finendo quest'anno, cominci quest'anno a portarti in detrazione quelloche hai pagato lo scorso anno e l'anno prossimo quello che paghi quest'anno. Quindi finirai tra 10 anni per ciò che hai pagato lo scorso anno, tra 11 quello che paghi quest'anno.

    2. per il bonus mobili ed elettrodomenstici (è lo stesso bonus, non due diversi), allo stato delle cose devi aver iniziato i lavori non prima del 2018 e puoi fare acquisti entro il 31/12/2019, salvo ulteriori proroghe.

  • Franco2018
    4 anni fa

    OK grazie.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Di nulla Franco

  • Franco2018
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Scopro adesso che è l’elettricista che chiede 250 € in più per il POS . Ma io ho già un responsabile di cantiere che si occupa della sicurezza/ direzione lavori. Non basta già quello? Serve un POS da ogni impresa diversa? Anche muratore ed idraulico?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    E ci risiamo Franco. Certo che tutte a te capitano. Non per altro ma giusto per capire dove operano questi tizi, grosso modo la tua area qual'è?

    Veniamo però alla tua domanda. come il Durc, il POS è un documento richiesto all'impresa, ad ogni impresa per ogni cantiere ed anche in assenza di PSC. In pratica descrive modi e maniere in cui ogni operaio si muove in cantiere e come effettua in sicurezza ogni lavorazione prevista. Non è un qualcosa che devi pagare tu, riguarda l'impresa: è lei che sa come fa ogni lavorazione, come agisce in sicurezza. Lei è obbligata a farlo e non può chiederti soldi in più per un qualcosa che deve obbligatoriamente fare per poter lavorare. Anche qui, lo fa? Bene. Non lo fa? dato che dovresti controllare o direttamente o attraverso la D.L., se non lo fa dovresti cambiar semplicemente ditta, pena multe anche per te. Non so come farti un esempio pratico con altre attivività per farti capire, ma è come, per rimanere nelle bontà della mia terra, se andassi dal panettiere per comprare del pane e questo mi risponde che se voglio il pane devo compragli il forno. Ovviamente esempio poco calzante e sovradimensionato rispetto al POS, ma spero renda l'idea. Se vuoi lavorare, ti metti in regola con tutto ciò che occorre per fare quel determinato lavoro. Non lo fai? Bene, non puoi fare quel mestiere.

  • Anna Bianco
    4 anni fa

    Buongiorno, dovrei sostituire la porta di ingresso con una blindata. Sapete dirmi se anche per il 2020 sono previsti incentivi fiscali per questo tipo di interventi?

  • VALERIO
    4 anni fa

    Hai perfettamente ragione sul POS, @ Architetto Michele Abbate. I problemi nascono nel contesto di disagio in cui ti trovi e spesso si scende in compromessi. Che il campo dell'edilizia, compresi altri correlati, sia spesso soggetto ad inchieste giudiziarie lo si sa. Spessissimo è popolato da operatori di pochi scrupoli e frequentemente improvvisati o che tendono al risparmio... I ricatti sono all'ordine del giorno e quando vai per vie giudiziarie potrebbero nascere anche problemi di salute oltre che a un salto nel buio. Insomma, è l'Italia e se tornassi indietro mai e poi mai mi metterei in questa avventura! Roba da piangere e non dormire di notte. Con questa gente, l'Italia non ha futuro e già siamo ad un passo dal baratro.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Si Anna: tutto prorogato dalla finanziaria, quindi puoi accedere tranquillamente.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Capisco Valerio, ma l'Italia è fatta da noi italiani .......

    Capisco tutto quello che hai scritto, ma se per avere un qualcosa devi rispettare determinate regole c'è poco da fare: o le si segue ricevendo in cambio quel qualcosa o non le si segue e non si ha in cambio nulla. Circa il futuro dell'Italia, le scrivo nuovamente che sta a noi costruirlo e non serve a nulla riconoscere il punto in cui siamo se poi ciascuno di noi continua a fare sempre le stesse scelte.

  • Tiziana Iuvara
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    @ Architetto Michele Abbate buon pomeriggio, finalmente ho finito i lavori della nuova casa e da fine ottobre ci vivo anche. A metà febbraio ho chiuso la cila con la chiusura lavori. Volevo chiederle una precisazione: la ristrutturazione ha interessato due appartamenti attigui e ho fatture sia per un interno che per l'altro, il geometra che ha curato la pratica ha provveduto alla unificazione dei due immobili in uno solo, A questo punto debbo fare due distinte dichiarazioni all'Enea entro 90 giorni dalla chiusura lavori? Grazie mille per la sua consueta disponibilità.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Certamente Tiziana. E' tutto corretto. Infatti l'AdE, ha da lungo tempo chiarito che l'importro da portare in detrazione dipende dal numero di unità immobiliari prima dell'intervento e non dopo. Più precisamente lo ha fatto con la Circolare n. 121 del lontanissimo, in termini fiscali, 11/05/1998. Al punto 3, ultimo paragrafo.

    In altri termini, lei, indipendentemente dal numero di unità immobiliari che ha ottenuto a fine lavori, deve per forza fare riferimento alla situazione pre intervento, altrimenti come farebbe a dimostrare che ha diritto al raddoppio del bonus (uno per ogni appartamento pre intervento)?

  • Tiziana Iuvara
    4 anni fa

    Architetto la ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Di nulla Tiziana

  • Tiziana Iuvara
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    @Architetto Michele Abbate AIUTOOOOOO ho visto il sito dell'Enea oltre a spaventarmi per tutti i dati richiesti mi è sorto un dubbio.

    Io ho svolto dei lavori dentro casa ma ho pagato con bonifico parlante con motivazione per il risparmio energetico solo quelli riguardanti gli infissi, mi domando, nel sito enea devo dichiarare solo quelli riguardanti gli infissi o tutti i lavori anche quelli edili che ho pagato anch'essi con bonifico parlante ma per ristrutturazione edilizia? e che documenti devo allegare? giaccè io ho solo la fattura con la descrizione di :" fatt. a saldo per la fornitura ed installazione di infissi in pvc colore……. e celini coibentanti completi di ……. certificabili dgls 311 risparmio energetico. Lavori eseguiti presso l'immobile in via…………" e la ricevuta del bonifico parlante? Grazie infinite ma mi sono scoraggiata. Ho paura di non farcela.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Non si spaventi Tiziana, benvenuta nel mondo burocratico italiano :)

    Nel sito ENEA per ecobonus, deve dichiarare solo i lavori svolti e pagati con i relativi bonifici. Pertanto deve rispondere solo a ciò che riguarda quel particolare lavoro che lei ha fatto fare. Ad esempio se lai ha cambiato gli infissi in ecobonus è la parte relativa a quell'intervento che deve compilare, assolutamente no quella relativa ad altri interventi, come può essere ad esempio la sostituzione di un generatore o altro. Quello che compila però, deve essere suffragato di tutto, in particolar modo deve inserire la trasmittanza documentatamente dichiarata dal suo fornitore infisso per infisso. E fino a qui credo che sia tutto chiaro. Cosa rimarrebbe?

    Rimarrebbero tutti gli altri lavori che consentono un risparmio energetico, anche se non espressamente certificati ma di fatto ottenuto con l'esecuzione dei lavori stessi e pagati con bonifico parlante per ristrutturazioni. Bene, nell'eventualità che lei abbia fatto svolgere anche lavori di questo tipo, deve dichiararli nell'altro portale ENEA, quello per le ristutturazioni. Li vanno, ad esempio, dichiarati gli elettrodomestici eventualmente acquistati con il bonus mobili ed aventi i requisiti richiesti per poter fruire delle detrazioni specifiche.

    Tutti gli altri lavori, quelli pagati con bonifico per ristrutturazioni e che non consentono un risparmio energetico non vanno dichiarati da nessuna parte (ad esempio rifacimento di massettti, di tramezzi ecc).

    Però mi scusi se mi permetto Tiziana, ma la rifressione mi sorge spontanea, non tanto per mera curiosità, ma per darle un aiuto provocativo in più. In genere le schede ENEA o le compila chi le ha fornito i beni sostituiti (nel suo caso chi le ha fornito gli infissi) o se non capace, il direttore dei lavori. Mi sembra di capire che nel suo caso entrambi si siano lavati le mani, mi perdoni se le faccio presente questa cosa, ma non funziona così o almeno non dovrebbe. Chi fa un lavoro, sia materialmente che intellettualmente, è pagato per farlo fino in fondo, senza lasciare il cliente in balia di schede ENEA così come hanno lasciato lei. In altre parole Tiziana, faccia presente ad entrambi che ha difficoltà a compilare le schede e soprattutto che toccherebbe a loro, anche se non esplicitamente scritto da nessuna parte, compilarle, così come qualsiasi venditore ed istallatore di infissied anche qualsiasi tecnico con un minimo di serietà professionale farebbero.

  • Tiziana Iuvara
    4 anni fa

    @Architetto Michele Abbate la ringrazio sentitamente e concordo con lei circa la serietà dei professionisti, ma purtroppo…….

    le chiedo inoltre qual è l'altro sito Enea per il bonus elettrodomestici?

    Grazie ancora e mi scusi per il disturbo

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Questo per i lavori che consentono comunque un risparmio energetico senza entrare nell'ecobonus (elettrodomestici ecc)

    https://bonuscasa2020.enea.it/index.asp

    Questo per l'ecobonus

    https://ecobonus2020.enea.it/index.asp

  • Tiziana Iuvara
    4 anni fa

    Grazie come sempre.


  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Come sempre di nulla Tiziana.

  • Utente-792522857
    3 anni fa

    Salve, ho scritto un messaggio qualche minuto fa, ma ci sono errori di battitura, quindi riformulo la richiesta. In caso di ristrutturazione edilizia con rifacimento impianti tutti, wc, pavimenti, sostituzione infissi e climatizzatori, con fatture intestate alla ditta realizzatrice dei lavori, pagate con bonifico parlante, desideravo sapere se per beneficiare della detrazione al 50%, basta presentare l'ammontare delle fatture in dichiarazione dei redditi oppure ho obbligo di presentazione a Enea per infissi e climatizzatori. Ringrazio anticipatamente

  • Hermann
    3 anni fa

    Utente-792522857, le ho risposto sul suo post. Buongiorno :)

  • Utente-792522857
    3 anni fa

    Grazie mille

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Ha 90 gg. di tempo a partire dalla fine dei lavori per compilare o far compilare le schede nel portale ENEA per ecobonus o in quello per le ristrutturazioni (dipende dal tipo di bonifico parlante che ha utilizzato per pagare gli infissi e i climatizzatori), relativamente agli anfissi ed ai climatizzatori. Otterrà così due schede, una per ogni tipologia dei due interventi, contenente ciascuna il relativo numero di CPID. Chiascuna scheda CPID va firmata e conservata per essere esibita in caso di controlli, insieme alle altre cose richieste, tra cui aanche le stampe delle mail di conferma di invio delle schede CPID all'ENEA.

  • VALERIO
    3 anni fa

    scusate, non c'è nessuna discussione che riguardi il superbonus 110% settore condominio?

  • Franco2018
    3 anni fa

    Si ma non so come linkarla con l’app ... cerca nelle mie discussioni

  • D&O
    3 anni fa

    Buonasera tutti PRO, soprattutto all' @Architetto Michele Abbate,

    se ricorda già ci siamo sentiti qualche mese fa per la questione sostituzione infissi tramite CILA per usufruire di bonus mobili, discussione che poi si risolvemmo con alcuni chiarimenti

    delle AdE.

    Sono a porgerle un altro quesito: ho appena comprato un altro immobile completamente da ristrutturare, mi sono affidato ad un PRO per progettazione e ad una ditta che esegue (quasi) tutti i lavori, quelli edilizi e di impianti, ma ho bisogno anche di altri fornitori come il "solito fornitore" per gli infissi che non potrò (non so il motivo) far passare tramite la ditta edile.


    Mi chiedevo: per la sostituzione infissi (attività non coperta dalla ditta che esegue tutte le altre opere) devo comunque includere il fornitore e posatore in CILA oppure, visto che è un attività che si può fare in edilizia libera, come dicemmo tempo fa, può rimanere fuori?

    La domanda ha duplice scopo:

    a) coordinamento sicurezza di piu ditte

    b) problemi con fatturazioni, pagamenti e richiesta bonus nel caso non fosse dichiarata in CILA


    Oppure: visto che sto valutando anche la ri-apertura di una finestra che fu chiusa tempo fa, oltre la CILA per la ristrutturazione, sarai costretto a richiedere una SCIA; in questo caso potrei associare alla SCIA la sola ditta di fornitura e montaggio infissi? in questo caso sarebbe tutto piu pulito?


    Spero di essere stato chiaro, grazie di un chiarimento.

    Daniele.


  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Buona domenica. Si è stato chiarissimo.

    Il problema sta nel fatto che ogni ditta, in fase di sua costituzione, dichiara una serie di lavorazioni che può fare. Se la posa in opera di infissi non è tra quelle dichiarate, non può assumere un serramentista al suo interno. Quindi o trav una ditta che possa farle il tutto, infissi compresi oppure:

    a) le serve il PSC e tutto ciò che ne consegue, coordinamento compreso. Allo scopo le ricordo che anche le spese relative andrebbero indetrazione;

    b) riuscirebbe comunque ad avere le fatturazioni, a pagarle con i relativi bonifici parlanti ed anche ad andare in detrazione, ma se le facessero un controllo, la mancanza della notifica preliminare, PSC e coordinamento, di fatto farebbe si che le toglano il beneficio.

    D'altra parte se deve riaprire una bucatura, oltre a servirle un titolo che potrebbe anche essere superiore alla SCIA (dipende dai vincoli sull'immobile, dal regolamento comunale edilizio ecc), affinche il suo tecnico possa chiuderle i lavori, questi ultimi devono risultare finiti. Non solo, essendo la bucatura che farà "nuova", l'infisso che ci metterà sarà ex novo e quindi come tale, non beneficerebbe di alcun bonus. Fin qui la procedura corretta, quella che non le da alcun problema se non il dover fare anche il PSC.

    L'unico modo che in questo momento mi viene in mente per poter far si che:

    1. non faccia il PSC;

    2. vada in detrazione anche per il nuovo infisso,

    presuppone che la ristrutturazione che lei si accinge a fare non preveda gli obblighi di cui alla ex legge 10/91 e che il suo serramentista abbia un vecchio infisso, tolto da qualche altra parte, non ancora smaltito e compatibile per dimensioni (e forse anche per colore) con quelli che metterà. Se così, in teoria, non avendo l'obbligo della legge 10, lei potrebbe finire i lavori senza sostituire gli infissi e mettendo momentaneamente l'infisso procurato nella nuova bucatura: nessun controllore potrebbe obiettare che lei avesse da parte un vecchio infisso che ha deciso di recuperare.. Cioè il suo tecnico potrebbe tranquillamente chiuderle i lavori con i vecchi infissi più l'infisso recuperato, ma ripeto: non deve esserci legge 10 perché se c'è non si può par nulla. Poi, fa passare un po' di tempo e procede alla sostituzione di tutti gli infissi in edilizia libera con la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

    Come vede un modo maccheronico per stare all'interno delle norme senza PSC e non avere problemi c'è, ma tra fastidi, persone da ringraziare e congiunture che dovrebbero verificarsi ..... per me fa prima a seguire l'iter giusto, anche perchè potrerebbe in detrazione tranquillamente anche il PSC, nel senso che, a conti fatti, forse le costerebbe meno il PSC dei "fastidi" che avrebbe nell'altro caso (iter più lungo, mancanza di legge 10, operai in casa a "puntate", possibile trasloco più in la nel tempo ecc)

  • D&O
    3 anni fa

    Perfetto grazie.
    Ma nel caso in cui NON VOLESSI riaprire la nuova finestra potrei andare per la sola sostituzione degli infissi in edilizia libera, senza passare per la CILA?

    Del resto la sostituzione di infissi è o no in attività che posso fare in edilizia libera? Quindi posso farlo fare ad un altro soggetto che non sia dichiarato il CILA?

    Ad esempio ho appena deciso di cambiare anche tapparelle nell’immobile in cui feci la CILA per la questione del Bonus mobili, ho chiesto ad un altra ditta la SOLA FORNITURA senza INSTALLAZIONE che farò io. Il pagamento delle tapparelle l’ho fatto usufruendo del bonus energetico ma non ho modificato la CILA. Sono in regola no?

    Grazie per il chiarimento
    Buona domenica a lei

  • Ale
    Autore originale
    3 anni fa

    Buongiorno a tutti, vedo che il post che ho aperto ha suscitato un sacco di argomentazioni ed è stato utile a risolvere qualche dubbio :)

    Ho trovato questo articolo circa la possibilità di poter avere uno "sconto" o "detrazione" per l'acquisto di elettrodomestici (frigoriferi) pur non avendo fatto il lavoro di ristrutturazione.

    Sinceramente non trovo riscontro sul sito Ade ma mi domando se qualcuno di voi ne ha sentito parlare

    Ecco la fonte: https://www.proiezionidiborsa.it/lagenzia-delle-entrate-chiarisce-come-ottenere-sconti-del-50-sullacquisto-di-lavatrici-frigoriferi-lavastoviglie-e-grandi-elettrodomestici/ 

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Ciao Ale. Non trovi riscontri perché hai letto male l'articolo, nel senso che, leggendolo, non trovo scritto da nessuna parte che avresti diritto al bonus anche senza lavori di ristrutturazione. Trovo scritto che hai diritto al bonus mobili, anche quando fai una ristrutturazione su una abitazione e compri i mobili per un'altra abitazione. Ma la ristrutturazione devi sempre farla, non necessariamente in quella casa, ma la devi fare. Altro non c'è scritto e ciò è perfettamente in linea con quanto stabilito ufficialmente dall'AdE.

    Poi, se per sconto e detrazione intendi la cessione del credito o lo sconto in fattura, devi sapere che ormai è possibile optare per tali forme per tutte le tipologie di bonus che ci sono in Italia. Tutti, vecchi e nuovi, tranne due grossi esclusi che sono il bonus verde e proprio il bonus mobili. Ciò però non esclude la possibilità che un rivenditore possa ingegnarsi con sue particolari offerte interne che facciano sembrare all'acquirente di beneficiare di uno sconto in fattura, ma in realtà, non è così, anche se, nella forma, potrebbe sembrare.

  • Househunting
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Buongiorno a tutti, vi chiedo aiuto in quanto non sono riuscita a risolvere un dubbio in merito al bonus mobili + cambio caldaia.

    Nel 2020 ho proceduto con la sostituzione della caldaia beneficiando della detrazione del 50% (nel bonifico la tipologia è "Risparmio energetico legge 296/2006"). Secondo quando scritto presso la Guida Bonus Mobili dell'Agenzia delle Entrate ho notato che la sostituzione della caldaia con annesso risparmio energetico permette di accedere al bonus mobili per l'acquisto degli elettrodomestici. La guida cita "Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà". Come produrre questo atto? lo devo fare io (es. fac-simile che trovo online) oppure chi mi ha venduto la caldaia? Deve essere presentato al comune?

    Inoltre la detrazione per risparmio energetico al 50% mi permette di usufruire del bonus mobili?

    Sono un po' confusa!

    Grazie mille a tutti!

  • Franco2018
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    La cosa interessa anche me, fatto esattamente uguale, ma ho già usufruito del bonus mobili nel 2020 per ristrutturazione nel 2019. Nel 2020 fatto la caldaia (con pratica ENEA) e volevo usufruire almeno degli extra 6000 euro che il nuovo bonus permette (se poi si potesse arrivare fino a 16000, tanto meglio).

    Hai presentato la pratica ENEA?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Si. Per la dichiarazione sostitutiva basta una qualunque (la trovi tranquillamente on-line) devi dichiarare la data di inizio dei lavori di sostituzione della caldaia, la data di fine lavori ed il perché l'intervento è in edilizia libera (D.Lgs. 222/16). C'è stata una circolare AdE che ha di fatto equiparato la sostituzione della caldaia esistente con una nuova a condensazione che consenta cioè un risparmio energetico ai lavori in manutenzione straordinaria e quindi l'intervento consente l'accesso al bonus mobili ed elettrodomestici.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Ciao Franco. al momento non so rispondere al se sia possibile usufruire dei seimila euro residui. Non ho visto la nuova guida, in verità non ho nemmeno avuto il tempo per vedere se sia uscita.

  • Elisa Di Montegnacco
    2 anni fa

    Buongiorno a tutti. Ho letto in questi giorni tutte le risposte a questa discussione.
    So che probabilmente porrò dei quesiti ai quali è già stato risposto, ma continuo a non aver chiara una cosa riguardante l’associazione tra sostituzione caldaia e bonus mobili.

    Nel mio caso, sostituzione caldaia, la ditta mi farà lo sconto in fattura al 65%.
    La stessa sostiene in questo modo il mio diritto ad accedere anche al bonus mobili ( cosa confermata dal commercialista di mio marito).

    La mia commercialista invece, analizzando insieme le guide dell’ade, riconduce il diritto al bonus mobili solo nel momento in cui la caldaia venisse inserita nel bonus casa al 50% (no ecobonus)

    Vi sarei grata se qualcuno potesse darmi delucidazioni in merito.
    Riporto sezione della guida al bonus mobili che non mi è chiara.

    Grazie mille a chi potrà essermi d’aiuto.

  • a_bandini
    2 anni fa
    Ultima modifica: 2 anni fa

    Prima della tabellina che hai riportato dovresti leggere questa cosa:

    "ESEMPI DI LAVORI SU SINGOLI APPARTAMENTI O PARTI CONDOMINIALI CHE DANNO
    DIRITTO AL BONUS
    Manutenzione straordinaria
    • installazione di ascensori e scale di sicurezza
    • realizzazione dei servizi igienici
    • sostituzione di infissi esterni ....

    ...
    − l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a
    pompa di calore
    • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente
    essenziale dell’impianto di riscaldamento.
    "


    Quanto alla percentuale della detrazione, questo articolo sembra dare ragione alla tua commercialista: https://www.corriere.it/pensioni-investimenti-risparmi-esperto-risponde/06-04-2021/cambio-caldaia-bonus-mobili_7fcc8df2-7f62-11eb-b700-62d4180eb118.shtml

  • nonnetta
    2 anni fa

    mi sembra però una interpretazione opinabile...

    la scheda dell'Ag. delle Entrate lega il bonus mobili alla tipologia di intervento effettuato, non al tipo di detrazione di cui si è usufruito


    https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_Bonus_Mobili_012021.pdf/08565088-428b-ba64-1ce9-1823d86cbef4




  • a_bandini
    2 anni fa

    Non sono un tecnico, anzi direi sono un non tecnico, ma mi sembra invece una interpretazione ragionevole: il bonus mobili è legato alle ristrutturazioni e alle manutenzioni straordinarie, non al miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio.

    Un po' come accade per il superbonus sisma 110%, che da diritto al bonus mobili, a differenza di quanto accade per il superbonus eco 110% che non da diritto al bonus mobili.

  • nonnetta
    2 anni fa

    onestamente può essere ragionevole ma sempre interpretazione è.

    ritengo che non si debbano intendere più cose di quelle scritte.

    sulla guida del bonus mobili è citato come intervento ammesso a fruire del bonus mobili

    "la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.".

    non c'è scritto che la fruizione del bonus dipende da quale detrazione sarà scelta in dichiarazione dei redditi.

    a meno che non ci sia una circolare di chiarimento dell'ag. delle entrate in merito.


  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    2 anni fa
    Ultima modifica: 2 anni fa

    Infatti. Se la sostituzione della caldaia, intesa come componente essenziale dell'impianto termico, dia diritto oppure no al bonus mobili, non lo stabilisce certo né la commercialista, né io né altri, ma solo l'AdE che è l'organo ufficiale in materia. L'agenzia si è espressa in merito nel ormai lontano 2016, con la corcolare n. 3 al punto 1.5.

    https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getPrassiDetail.do?id=%7BBE25FA09-4445-4B1E-9962-8507FB6873A3%7D

    E quindi che la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione ed intesa come componente essenziale dell'impianto termico dia diritto al bonus mobili non ci piove.

    Ora il casino dove nasce? Nasce qualche anno fa, 2 se non vato errato, quando il governo prese un po' di lavori in ecobonus al 65% e li portò, sempre in ecobonus, al 50%. questo comportò, in prima battuta, che tutti, essendo le percentuali di detrazioni uguali tra ecobonus e ristrutturazioni, non compilasserò più le schede CPID nel portale ecobonus (che era l'unico portale ENEA che ci fosse). Facendo così però, lo stesso governo che aveva fatto la ca..ata, perdeva i dati sull'efficientamento energetico, tanto cari per cose tipo protocollo di Kyoto ecc. Così forzarono l'ENEA ad istituire un nuovo portale: quello per le ristrutturazioni in cui bisoganva e bisogna inserire tutto ciò che non può essere inserito nel portale ENEA ecobonus, anche cose che di fatto danno un risparmio energetico. Ma allora come si fa a capire in quale portale inserire cosa?

    Semplice: dipende dal tipo di ristrutturazione che si fa e cosa si sostituisce. Se la ristruttrazione è semplice, non si hanno particolari obblighi di legge sui componenti degli impianti da installare, viceversa se la ristrutturazione è più importante, la normativa distingue tra ristrutturazioni importanti di primo e di secondo livello, dettando verifiche termiche da fare e tabelle da rispettare. Facciamo l'esempio dei climatizzatori (non parlo di caldaie a condensazione perché ormai sono tutte a norma diciamo ecobonus). Ora, se compro un climatizzatore (PDC invertibile aria-aria) dal centro commerciale sotto casa, quelli da qualche centinaio di euro per intenderci, ecco che ho diritto al bonus 50 ristrutturazioni e posso solo inserirlo nel portale ENEA per le ristrutturazioni perché se tentassi di inserirlo nell'altro portale mi ritroverei con valori di COP ed EER non conformi e lo stesso portale non mi consentirebbe di chiudere la scheda. Mi bloccherebbe propio. Come accennavo prima, per le caldaie a condensazione il problema non sussiste perché ormai sono tutte, ma proprio tutte tutte a norma. E allora? In quale portale si inserisce la caldaia a condensazione per avere diritto al bonus mobili? Sembra indifferente, ma in realtà non è così. Se è vero come è vero che nel portale ristrutturazioni metto cose nuove, che mi consentono comunque di risparmiare, ma non esattamente a norma D.Lgs 192/05 (parlo di generatori ovviamente, va da se che per altre cose questo discorso non vale), allora perché dovrei mettere una caldaia a condensazione rispettosa del D. Lgs. 192 nel portale ristrutturazioni? Non c'è assolutamente nessun motivo, tanto più che la possibilità di accedere al 65% inserendo anche un dispositivo evoluto di controllo, oltre la caldaia e le valvole termostatiche c'è solo nel portale ecobonus. In ogni caso, per concludere, sia che si faccia accesso al bonus ristrutturazioni, sia se si faccia accesso all'ecobonus, il bonus mobili spetta: non mi risulta cioè che l'AdE abbia, successivamente al 2016, smentito se stessa. Ciò che conta è che la caldaia da sostituire sia a condensazione e sia anche un componente essenziale dell'impianto termico, un componente cioè senza del quale l'impianto non funziona. Oltre a questo, bisogna mettere anche le valvole termostatiche su ogni corpo scaldante e se si vuole il 65% anche il dispositivo evoluto.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    2 anni fa

    Michele sei sempre sul pezzo......nonostante sarai super impegnato.....buona serata!! ;)

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    2 anni fa

    Grazie Maria Grazia. Felice serata anche a te e ai tuoi cari

  • Franco2018
    2 anni fa

    Mah, io intanto le fatture dei mobili le sto raccogliendo: prossimo anno vedremo cosa decide di fare il CAF che mi segue.

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