Caloriferi o riscaldamento a pavimento?
8 anni fa
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Legno o ceramica se si ha il riscaldamento a pavimento
(1) commentiIn teoria il legno è isolante mentre la ceramiche conduce calore e sarebbe preferibile per i consumi in fase di accensione e alzamento temperatura; di fatto il riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione non consente alti sbalzi termici durante il giorno (ci vuole troppo tempo e troppa energia a rialzare la temperatura della casa una volta abbassata!) perciò a temperatura pressochè costante la scelta è equivalente... puoi metere anche i tappeti....... mostra di piùChe pavimento mettere sul riscaldamento a pavimento
(9) commentigrazie ,ma vorrei con un precisione che mi si consigliasse il pavimento migliore "perfetto "per il riscaldamento a pavimento, visto che devo sceglierlo, nel capitolato proposto posso scegliere tra legno, lamellato ,o gress porcellanato tra cui piastrelle effetto legno . avrei bisogno di qualche prezioso consiglio grazie ...... mostra di piùParquet o riscaldamento a pavimento?
(8) commentiBuongiorno, visto lo stato dei lavori concordo che sarebbe il momento giusto per un impianto a pavimento. Capisco il problema delle porte, ma sottoponga le sue perplessità al suo artigiano che le sta costruendo. Non conosco la tipologia, ma potrebbe predisporre da subito un massello un po' più alto nella parte inferiore, in modo da non compromettere nulla in caso di un taglio futuro. Se ben fatto potrebbe anche essere non necessaria una eventuale rilaccatura. Mi permetto poi di chiederle di riflettere bene sui costi parquet/piastrella. Esistono sul mercato buoni parquet a prezzi concorrenziali, e deve considerare che la posa di un parquet prefinito ha un costo inferiore rispetto a quella delle piastrelle. Spendere oggi per una piastrella già pensando di coprirla domani con un parquet, vuol dire raddoppiare i costi. Se è abituata al legno vero, nessun surrogato le darà mai la stessa sensazione. Come ho già avuto occasione di dire, le imitazioni dei materiali naturali che il mercato offre oggi sono strepitose, ma se il gres ci inganna facilmente con i marmi e le pietre, proprio non compete con il legno. Ai miei clienti che non vogliono rinunciare all'effetto parquet consiglio piuttosto vinilici LVT (i migliori prodotti sul mercato hanno un'ampia gamma di formati, colore e finiture: considerata anche la posa, hanno un costo pari a quello di un gres medio posato).... mostra di piùRiscaldamento a pavimento: parquet prefinito o massello?
(6) commentiLe incollo una definizione dei due parquet, ma le dico che con un radiante cambiano leggermente solo i massi e i collanti...buona scelta...!!! PARQUET IN LEGNO MASSELLO ( O TRADIZIONALE) I listelli di parquet in legno massello sono costituiti interamente da legno nobile ricavato da un unico blocco con uno spessore che raggiunge i 22 mm, per una lunghezza compresa tra 220 mm e 2000 mm; i supporti di legno nobile possono essere realizzati adottando differenti essenze lignee, ovvero: la betulla, che garantisce maggiore stabilità, tipologia che viene montata sovrapponendo tanti strati, al fine di garantire alte prestazioni meccaniche; le sue caratteristiche sono sinonimo di alta qualità, ma al contempo di prezzo elevato; l'abete e il pioppo sono le essenze più impiegate per le loro caratteristiche di stabilità; essi possono essere montati anche sull'impianto di riscaldamento a pavimento; il frassino e il pino sono, invece, impiegati, per la realizzazione di parquet di tipo economico; mdf o hdf, vengono utilizzati per la realizzazione di supporti a pavimenti in legno laminato, impiegati per la pavimentazione di attività commerciali e capaci di resistere all'usura del calpestio. PARQUET IN LEGNO MASSELLO Il lungo e costoso lavoro di finitura del parquet in legno massello è dovuto, non solo alla qualità dell'essenza legnosa impiegata, ma anche al lavoro della messa in posa e della successiva levigatura e verniciatura manuale (almeno 2 mani). La messa in posa del parquet tradizionale, solitamente, viene realizzata in non meno di 40 giorni, a differenza della velocità con cui viene realizzato il parquet prefinito. Si procede con l'incollaggio dei listoni al pavimento, oppure si sceglie di posare il parquet con i chiodi su un fondo in travetti. Quest'ultima è la soluzione che viene solitamente scelta quando si è in presenza di listelli molto lunghi, o quando si cerca di ripristinare il massello ormai rovinato e scadente: il risultato sarà quello di un leggero scricchiolìo quando si calpesterà il parquet. In un parquet tradizionale, la prima lamatura viene effettuata almeno entro i 10-15 anni successivi alla posa e solo dopo questo procedimento la successiva verniciatura sarà possibile valutare il colore definitivo e la lucentezza del legno. PARQUET PREFINITO Il parquet prefinito, invece, possiede solo uno strato superiore di legno nobile, con uno spessore che varia dai 3.0 ai 4.0 mm, il quale viene a sua volta incollato su un supporto di legno povero o in multistrato e conoscerne la qualità e lo spessore, in quest'ultimo caso, è importante al fine di determinare la stabilità e il prezzo. Gli spessori dei supporti variano dai 7 ai 14/15 millimetri, i listelli raggiungono lunghezze da 180 a 220 cm per una larghezza che va da 18 a 20 cm. PARQUET PREFINITO I vantaggi del parquet prefinito, rispetto a quello in massello, risiedono soprattutto sul costo inferiore della posa e nella maggiore resistenza: queste caratteristiche derivano dal fatto che il parquet prefinito viene trattato industrialmente e verniciato per resistere ai graffi (6-7 mani). Il colore e la lucentezza del parquet prefinito sono già visibili anche prima della messa in posa, tranne il caso in cui si impiegano essenze legnose soggette ad un naturale processo di ossidazione a contatto con la luce: solitamente il legno risulterà più scuro. La messa in posa del parquet prefinito è molto più semplice e veloce rispetto a quella del parquet tradizionale: infatti, è possibile calpestare e praticare il pavimento in legno già subito dopo 1 o al massimo 3 giorni; essa avviene tramite incollaggio oppure per mezzo della posa flottante, ovvero applicando sul pavimento uno strato di poliuretano espanso da 2 mm, dalle caratteristiche fonoassorbenti e, qualora fosse necessario, anche un tappetino di plastica, strategicamente posizionato per prevenire l'umidità. Su questi due strati vengono appoggiati i listoni di parquet, seguendo l'incastro maschiato che va incollato preoccupandosi di ricoprire tutta la superficie. Questa tecnica è ampiamente impiegata quando al di sotto del parquet si vuole tutelare il pregio di un pavimento, o addirittura quando si vuole impiegare e nello stesso tempo conservare temporaneamente il parquet per traslochi futuri. Per questa tipologia di parquet, la prima lamatura viene fatta entro un tempo differente rispetto a quello tradizionale e raggiungere, in questo caso, i 20-25 anni.... mostra di più- Silvia F. ha ringraziato Studio di Architettura Sostenibile FASANO
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