Stylist per un Giorno: La Tavola di Natale di Stefania
Una mise en place “traboccante d’oro” elegante e creativa, frutto di una profonda passione per il Natale
Le tavole di Natale hanno sempre una certa allure magica e speciale. Ma ce ne sono alcune in cui traspare qualcosa di più: conquistano non solo per una magnifica combinazione di bei piatti, tessuti e accessori, talvolta evocano ricordi di famiglia e tutta la personalità di chi le ha apparecchiate. Come questa splendida tavola dominata dall’oro, di cui vi raccontiamo la storia.
Stefania Di Giosaffatte è socia di un ristorante a Lonato del Garda (BS), ma tre anni fa ha deciso di seguire la sua passione più grande dedicandosi ad allestimenti e decorazioni. Per il Natale ha una predilezione particolare, un amore che ha radici nell’infanzia, quando la madre apriva la sala da pranzo solo per le rare occasioni speciali (assolutamente off limits nel resto dell’anno). Sebbene in realtà fosse una stanza abbastanza modesta, caratterizzata da un grande lampadario a gocce, lei si ritrovava incantata di fronte a tanta magia e “preziosità”.
Stefania Di Giosaffatte è socia di un ristorante a Lonato del Garda (BS), ma tre anni fa ha deciso di seguire la sua passione più grande dedicandosi ad allestimenti e decorazioni. Per il Natale ha una predilezione particolare, un amore che ha radici nell’infanzia, quando la madre apriva la sala da pranzo solo per le rare occasioni speciali (assolutamente off limits nel resto dell’anno). Sebbene in realtà fosse una stanza abbastanza modesta, caratterizzata da un grande lampadario a gocce, lei si ritrovava incantata di fronte a tanta magia e “preziosità”.
Ricevi spesso ospiti?
«Uno dei miei divertimenti preferiti è cenare con amici, con un gruppo in particolare ci vediamo abbastanza spesso e soprattutto a casa mia perché nella bella stagione possiamo cenare anche all’aperto. Ci sono poi le ricorrenze di famiglia e le feste, ho un tavolo che si allunga e riusciamo a starci anche in 14».
Come prepari la tua casa in queste occasioni?
«Quando invito le persone a cena, mi piace occuparmi di tutto. Di solito prendo la giornata libera, la mattina mi dedico alla preparazione del menù e il pomeriggio alla tavola. Parto sempre da un oggetto e poi costruisco attorno tutto il resto: la scelta della tovaglia giusta, il colore dei bicchieri, i piatti, la creazione di un centrotavola e dei segnaposti per l’occasione. Mi piace coordinare con qualcosa anche sulla consolle o alle pareti: magari al posto di un quadro metto un ramo carico di foglie preso in giardino».
«Uno dei miei divertimenti preferiti è cenare con amici, con un gruppo in particolare ci vediamo abbastanza spesso e soprattutto a casa mia perché nella bella stagione possiamo cenare anche all’aperto. Ci sono poi le ricorrenze di famiglia e le feste, ho un tavolo che si allunga e riusciamo a starci anche in 14».
Come prepari la tua casa in queste occasioni?
«Quando invito le persone a cena, mi piace occuparmi di tutto. Di solito prendo la giornata libera, la mattina mi dedico alla preparazione del menù e il pomeriggio alla tavola. Parto sempre da un oggetto e poi costruisco attorno tutto il resto: la scelta della tovaglia giusta, il colore dei bicchieri, i piatti, la creazione di un centrotavola e dei segnaposti per l’occasione. Mi piace coordinare con qualcosa anche sulla consolle o alle pareti: magari al posto di un quadro metto un ramo carico di foglie preso in giardino».
Quali sono gli accessori indispensabili in una tavola di festa?
«Immancabili i centrotavola e i segnaposti. Mi piace preparare la tavola seguendo la stagionalità del momento, ad esempio non compro mai i centrotavola, li creo di volta in volta. Ricordo una cena di fine estate, passeggiando avevo trovato dei funghi enormi (le cosiddette mazze di tamburo), ho aggiunto alcuni rami, muschio e fiori di campo; alla fine con qualche candela e un po’ di ghiande è risultato bellissimo! Amo vestire con un segno anche il tovagliolo: a volte basta un nastro e un ciuffo di bacche, un rametto di rosmarino o degli uccellini di polistirolo, come nel caso di questa tavola».
Qual è l’errore da non commettere?
«I centrotavola non devono mai impedire la conversazione fra gli ospiti, quindi se ne abbiamo uno alto o un vaso importante non dobbiamo mai metterlo al centro ma all’inizio della tavola. Non dimentichiamoci che deve esserci spazio sufficiente anche per le pietanze. Io solitamente allungo il tavolo considerando sempre due posti in più per fare spazio alle decorazioni senza riempire troppo la tavola».
«Immancabili i centrotavola e i segnaposti. Mi piace preparare la tavola seguendo la stagionalità del momento, ad esempio non compro mai i centrotavola, li creo di volta in volta. Ricordo una cena di fine estate, passeggiando avevo trovato dei funghi enormi (le cosiddette mazze di tamburo), ho aggiunto alcuni rami, muschio e fiori di campo; alla fine con qualche candela e un po’ di ghiande è risultato bellissimo! Amo vestire con un segno anche il tovagliolo: a volte basta un nastro e un ciuffo di bacche, un rametto di rosmarino o degli uccellini di polistirolo, come nel caso di questa tavola».
Qual è l’errore da non commettere?
«I centrotavola non devono mai impedire la conversazione fra gli ospiti, quindi se ne abbiamo uno alto o un vaso importante non dobbiamo mai metterlo al centro ma all’inizio della tavola. Non dimentichiamoci che deve esserci spazio sufficiente anche per le pietanze. Io solitamente allungo il tavolo considerando sempre due posti in più per fare spazio alle decorazioni senza riempire troppo la tavola».
Cosa non deve mancare nella tua tavola di Natale?
«La magia! Indipendentemente dal colore che si sceglie bisogna ricordarsi un po’ di infanzia e poi a Natale si può osare di più, niente è eccessivo».
E cosa invece non vedremo mai?
«Una cosa che assolutamente evito è usare tovaglioli di carta e naturalmente piatti e bicchieri usa e getta. Tutti i giorni mangiamo velocemente nei fast food, credo che il piacere della tavola sia oltre che il gusto del palato, anche la preparazione».
«La magia! Indipendentemente dal colore che si sceglie bisogna ricordarsi un po’ di infanzia e poi a Natale si può osare di più, niente è eccessivo».
E cosa invece non vedremo mai?
«Una cosa che assolutamente evito è usare tovaglioli di carta e naturalmente piatti e bicchieri usa e getta. Tutti i giorni mangiamo velocemente nei fast food, credo che il piacere della tavola sia oltre che il gusto del palato, anche la preparazione».
Dov’è nata l’ispirazione per questa tavola?
«Amo il Natale e mi piace sperimentarlo nei vari colori, l’oro è un grande classico e penso che le feste in famiglia devono avere anche il sapore del passato, quindi piatti, posate o tovaglie di altri tempi mi ricordano quando mia madre apriva la sala da pranzo per le occasioni, non c’erano grandi cose ma tutto mi sembrava prezioso. Volevo ricreare quell’atmosfera e sono partita proprio dai piatti di mia madre».
Raccontaci la tua tavola: come e perché ti rispecchia?
«Questa tavola mi ricorda la mia infanzia, mi rispecchia per i colori e per la grande cura nei dettagli che trasmette. Non uso mai decorazioni troppo costose, preferisco guardarmi intorno e utilizzare oggetti di tutti i giorni, trasformandoli per l’occasione sperimentando con il fai da te».
«Amo il Natale e mi piace sperimentarlo nei vari colori, l’oro è un grande classico e penso che le feste in famiglia devono avere anche il sapore del passato, quindi piatti, posate o tovaglie di altri tempi mi ricordano quando mia madre apriva la sala da pranzo per le occasioni, non c’erano grandi cose ma tutto mi sembrava prezioso. Volevo ricreare quell’atmosfera e sono partita proprio dai piatti di mia madre».
Raccontaci la tua tavola: come e perché ti rispecchia?
«Questa tavola mi ricorda la mia infanzia, mi rispecchia per i colori e per la grande cura nei dettagli che trasmette. Non uso mai decorazioni troppo costose, preferisco guardarmi intorno e utilizzare oggetti di tutti i giorni, trasformandoli per l’occasione sperimentando con il fai da te».
Quali idee possiamo copiare dalla tua tavola?
«Ho sviluppato questa tavola partendo dai piatti di mia madre, nei toni del bianco e dell’oro. Poi ho realizzato i seguenti elementi.
«Ho sviluppato questa tavola partendo dai piatti di mia madre, nei toni del bianco e dell’oro. Poi ho realizzato i seguenti elementi.
- Centrotavola con candele. Per realizzarlo ho comprato tre piccole coroncine da mettere intorno alle candele e poi ho cominciato a depredare l’albero di Natale (che devo dire è sempre molto carico, quello in foto infatti è solo abbozzato e non finito). Ho messo insieme le foglie grandi e le palle di vetro soffiato con doratura in foglia d’oro. Creare un centrotavola non è complicato, parto da un oggetto e poi accosto altre cose intorno, le nostre case sono piene di vasi, candele, lanternine, si può usare anche la frutta, le erbe aromatiche, insomma si sperimenta ogni volta.
- Decorazioni con foglia e palline. Anche qui ho usato le foglie e le palline prese dall’albero, le ho unite insieme e sparse qui e là nella tavola.
- Segnaposti con uccellini. Colleziono da anni gli uccellini, ne ho di vari colori e dimensioni. Inizialmente li avevo avvolti al tovagliolo con un nastro creando un fiocco, poi ho preferito la semplicità. A volte basta semplicemente un piccolo animaletto (cervi, scoiattoli…) o una ghirlandina.
- Decorazioni sospese. Ho utilizzato le palline in vetro soffiato prese dall’albero di Natale. Le ho semplicemente appese al lampadario per creare continuità e aggiungere un punto focale.
- Decorazioni extra nei mobili vicini. Ho infine addobbato la consolle aggiungendo lo specchio (ovviamente con cornice dorata) per riflettere la tavola e dare profondità all’ambiente. Ho anche aggiunto un vaso con dei rami in tinta».
Guardiamoci intorno, tra gli scaffali in casa, in giardino o in campagna, troviamo un oggetto che ci piace e da lì accostiamo tutto il resto, sperimentando le nostre doti. Stefania consiglia anche di «partire dall’albero di Natale, alleggerirlo un po’ e utilizzare le decorazioni di troppo per realizzare una tavola coordinata. Per una piena atmosfera di festa, si possono spostare i mobili o togliere un quadro per fare spazio a un ramo dall’effetto decorativo».
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Chiaramente Stefania esprime questa spiccata passione anche tra le mura domestiche. Adora i momenti di convivialità e in queste occasioni si diletta a preparare la casa con decorazioni creative e coordinate, che si snodano dalla tavola alle pareti. Per lei ogni serata è a sé, e ogni volta si diverte a sperimentare nuove decorazioni con i tanti oggetti collezionati negli anni ma anche e soprattutto uscendo in giardino e lasciandosi ispirare dai materiali offerti dalla natura.