Idee di Veronica
8. Rivestirlo con una textureIl pilastro c’era e probabilmente era snello, ma insignificante. È stato inglobato in una parete di maggior spessore, per ingannare e nascondere alla vista altri spazi. Rendendo il tutto più gradevole, con una fodera in mattoni a facciavista, dipinti e illuminati da faretti incassati a pavimento. L’ampliamento della travatura superiore con lastre di cartongesso consente un ulteriore effetto scenico di penetrazione, confondendo così le vere funzioni strutturali e senza obbligare la partitura orizzontale dei mattoni. Sul retro si potrebbe ricavare un alloggio per scaffali o mensole da utilizzare nell’ambiente attiguo.
4. Come estremità di un tavoloQui il pilastro è stato utilizzato come spalla al tavolo da pranzo e quindi allargato a tale scopo. È stata così creata una separazione visiva parziale con la zona cucina, lasciandone però sapientemente “a vista” una parte sufficiente per la sua individuazione. La controsoffittatura corrispondente al lato maggiore del pilastro ne conferma la volontà di forte partecipazione nell’arredo. Probabilmente sul profilo superiore è inserita una fonte di luce che snellisce il tutto.
3. Circondarlo di verdeAnche questa soluzione ha aspetti originali e scenografici. Il pilastro è stato ampliato nelle giuste dimensioni, affinché potesse accogliere un contenitore con il terriccio, chiuso superiormente da scatolatura illuminata. Anche l’incrocio delle travi superiori è stato abilmente risolto con un gioco di luci incassate con lastre di cartongesso. Il pilastro diventa una piccola “quinta” ecologica di separazione.
Lampade soffitto
10. Vedo-non-vedo Il pilastro è troppo vicino alla porta, che fare? Basta camuffarlo tinteggiandolo dello stesso colore, ma solo da quel lato lì, per ingannare l’occhio.Un funzionale mobile contenitore è stato poi addossato fra il pilastro e l’ingresso, occupando dello spazio che altrimenti sarebbe rimasto inutilizzato.
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