Rapporti aeroilluminanti

3 mesi fa

Buongiorno, vorrei creare una cucina soggiorno, inglobando l'ingresso, però purtroppo i rapporti aeroilluminanti non sarebbero rispettati perché la superficie è troppo grande. È possibile secondo voi creare per una porzione un ribassamento a 2,6 m in modo da considerare quell' area non abitabile e scomputarla dal calcolo?

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Commenti (17)

pollicina2017
3 mesi fa
Direi proprio di no. Secondo RLI Lombardia tu hai una superficie totale di 1,3*1,6*2+0.8*2=5,76mq sufficienti per una superficie di 46 mq (non mi sembra che un eventuale balcone soprastante abbia aggetto maggiore di 120 cm), capisco anche che la profondità del locale supera di 2,5 volte l'altezza del voltino (6,5 m), ma ti rimarrebbe un potere aeroilluminante (da portare al 25% e non solo all 12,5%) per un ulteriore superficie di 2 metri quadri abitabili. Se imposti i locali in questa maniera realizando una dispensa/ripostiglio per la cucina e una lavaderia per la zona notte dovresti farcela:
PRO
Architettura&Vita
Autore originale
3 mesi fa
Se ho capito bene quindi suggerisci di creare all' ingresso un ribassamento di 2 mq, corretto?
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(20) commenti
A mio avviso ti conviene ragionare sua una pianta arredata, non e' detto che un antibagno non giovi anche alla disposizione della cucina, per esempio per collocare il frigorifero. A parte l'aspetto normativo, comunque importante, non trovo funzionale ed elegante una bagno che apre su una cucina. Anche sul lato opposto all'angolo cottura una piccola porzione di muro puo' aiutarti a collocare una libreria o un tavolino vicino al divano, Insomma insisto sulla necessita' di disegnare angolo cottura ed arredi, se non addirittura i punti luce, prima di decidere
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Elena Draghetti se come lei dice può bastare un allargamento dell'apertura tra ingresso e soggiorno, è importante verificare se il muro in questione sia portante. Se lo è, va verificato da un ingegnere il tipo di intervento, in genere si realizza la cosiddetta "cerchiatura", ovvero un telaio in ferro che perimetra il vano apertura e garantisce la continuità strutturale del setto murario. Se l'intervento strutturale è limitato solo a questo, si tratta di "intervento locale" e il deposito del progetto strutturale è più agevole che in altri casi più complessi. Relativamente alla polemica, le chiedo scusa per aver invaso la sua discussione, ma avevo bisogno di fare precisazioni per difendermi; ho comunque provveduto a segnalare il commento irrispettoso nei miei confronti alla redazione di Houzz. Cordiali saluti arch. Oreste Batori
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Elisabetta, siccome per realizzare il soppalco (che non è in edilizia libera, in quanto aumenta la superficie calpestabile, di conseguenza la rendita catastale, e deve rispondere a norme edilizie e di sicurezza) deve per forza rivolgersi a un architetto o a un geometra, il quale presenterà il progetto in Comune e la variazione in Catasto, ne approfitti per avvalersi di lui/lei anche per l'assistenza tecnica, sia per quella preliminare che per quella in corso d'opera. Il professionista farà un sopralluogo, e saprà darle un parere più specifico rispetto a quello di un impresario/muratore. I soppalchi, come strutture, se non ospitano impianti e servizi, sono facili da realizzare, e può decidere se farle in legno o metallo. L'altezza del locale si presta a realizzarlo, ma dipende dai regolamenti comunali, che possono variare di zona in zona. Molto vincolante è l'altezza minima che deve essere mantenuta per i locali sottostanti (inferiore quella del bagno, maggiore quella della cucina). I parapetti dei soppalchi devono essere alti come minimo 110 cm, per sicurezza, e non permettere la caduta di oggetti nella zona sottostante. Anche la scala deve rispondere a determinati requisiti, sia di igiene che di sicurezza. L'alzata e il parapetto chiusi, perché non ricada polvere sulla cucina sottostante. Riguardo al benessere abitativo dei soppalchi, particolare attenzione va posta al riscaldamento invernale e al raffrescamento estivo, soprattutto quando sono destinati a zona notte, in quanto soffrono del cosiddetto "effetto camino" (l'aria calda che sale verso l'alto fa aumentare la temperatura verso il soffitto). Se invece il riscaldamento è a pavimento, sul soppalco potrebbe fare più freddo e sarebbe necessaria una integrazione localizzata.
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(17) commenti
Buongiorno, effettivamente mi rendo conto che senza sopralluogo e da una semplice planimetria, tra l'altro disegnata da me, risulti difficile. Ma siete davvero bravi e veloci, si vede l'impronta PRO !!! Una premessa che non ho fatto: l'appartamento dovrei rogitarlo a settembre. Il condizionale è d'obbligo visto il periodo di totale incertezza che stiamo tutti vivendo. Nel frattempo vorrei raccogliere idee e ho scoperto piacevolmente questo sito, pieno di professionisti e idee. Gentile Silvia, ora mi è chiara la sua idea. Ho tuttavia bisogno che un tecnico faccia un sopralluogo. Il gradino effettivamente va valutato opportunamente, soprattutto dalla moglie. Gentile Bartolomeo, grazie anche a lei per lo spunto. Tuttavia non vorremmo stravolgere l'appartamento, che si trova al 4° piano di un condominio in cemento armato di 5 piani. In cucina c'è tra l'altro una porta finestra che affaccia sul balcone; inoltre c'è un pilastro a metà appartamento, dalla mia planimetria effettivamente non si capiva!!! Anche a me personalmente non fa impazzire un bagno stretto e lungo ma non so se è una buona idea ridurre ulteriormente la camera, anche solo parzialmente, per aumentare la larghezza. Una delle idee che ci era venuta era di mettere la doccia al fondo, ma anche qui serve sopralluogo. Grazie e buon 25 aprile
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pollicina2017
3 mesi fa
No, nessur ribassamento, quella è la superficie per cui dovrai avere un potere illuminante al 25% (dai miei calcoli grossolani per coprire la maggior parte della superficie che dovrebbe essere di 42 mq ti bastano 42/8 (ovvero 12,5%)=5,25 mq di finestre. Ti rimangono 5,76-5,25=0,51 mq di finestra che però possono essere utilizzati moltiplicandoli per 4 (25%)= 2mq perchè vai a illuminare una parte di locale molto profonda per cui la normativa ti chiede di illuminarla con il doppio della superficie finestrata. Devi prima ridisegnare il tutto e vedere se una volta creata la dispensa hai 44 mq di ambiente unico. Di questo ambiente la maggior parte (ovvero quella di profondità fino a 2,5 i voltini finestre che sono di h. 2,6m ovvero 6,5 ) la illuminerai con la percentuale standard del 12,5% (1/8) la parte più profonda con il 25% (1/4). Ti mando stralcio normativa Lombardia.

https://www.indicenormativa.it/sites/default/files/2017-08/RLI_Melegnano.pdf pag 20-21-22
pollicina2017
3 mesi fa
Guarda se nella tua regione la normativa è la stessa. Riporta stralcio della normativa. Fai tutti i calcoli in progetto evidenziando le due superfici e l'ufficio tecnico non potrà che accettare.
Cuiprodest?
3 mesi fa
magari sbaglio, ma qui leggo che il valore minimo deve essere superiore a 0,125 https://www.studiobazzichi.it/blog/rapporto-aeroilluminante-cose-e-come-si-calcola/ e che si calcola dividendo la superficie finestrata per quella dei pavimenti.

Ora, tu come superficie finestrata hai 1,30x1,60=2,08 + 1,30x1,60=2,08 +0,80x2,60= 2,08, che in totale fa 6,24.

i mq dei pavimenti sono 24,96+10,53+6,86=42,35

6,24:42,35=0,147 che è superiore a 0,125

Quindi se non ho sbagliato il calcolo direi che sei a norma. Perché dite di no?
Cuiprodest?
3 mesi fa
Ultima modifica: 3 mesi fa
in ogni caso io manterrei l'ingresso, inglobarlo non ti porta nessun vantaggio. Magari potresti fare due aperture a tutta altezza, tipo così, con o senza vetrate, più o meno larghe.

APT TESTACCIO · Maggiori informazioni

MARTESANA · Maggiori informazioni

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ti verrebbe una specie di setto centrale come questo
Vista sulla quinta divisoria che separa il living dalla zona pranzo/cucina · Maggiori informazioni
Laura M.
3 mesi fa
Anch'io manterrei l'ingresso separato esattamente come suggerito da Sunp, sfruttandolo sulla sinistra con una armadiatuta. In zona nonne cercherei di inserire una colonna lavanderia integrata in una armadiatuta.

Tuttalpiu' se prevedi interventi più invasivi, ridurrei l'ingresso per fare un vano ripostiglio accessibile dall'ingresso e un vano lavanderia accessibile dalla zona notte. Ciò comporta spostare l'ingresso alla zona notte. Valuterei di accorciare il bagno quel poco che basta per sfruttare meglio anche lo spazio armadi in camera (vedi disegni blu per mobili e rosssi per pareti).
Laura M.
3 mesi fa
Zona "nonne" è carino mi si addice !
pollicina2017
3 mesi fa
@sunp quello che riporti tu è la norma generica che va benissimo, ma poichè l'Italia è frammentata normativamente bisogna vedere i RLI della regione e appurare anche che il singolo comune non applichi norme ulteriormente restrittive. In Lombardia i primi 60 cm da terra non si possono contare come illuminanti inoltre quando il locale ha una profondità maggiore di 2,5 l'altezza dei voltini delle finestre l'illuminazione deve essere integrata con una superficie finestrat pari o superiore al 25% del pavimento che è presente oltre quella profondità.
Cuiprodest?
3 mesi fa
Ultima modifica: 3 mesi fa
pollicina2017 detta così per me è già troppo complicata :)))

Ma le norme variano da regione a regione o da comune a comune?

In ogni caso io non aprirei l'ingresso, come ho scritto, o solo parzialmente, magari allargando la fessura o alzandola fino al soffitto
PRO
Architettura&Vita
Autore originale
3 mesi fa
Ringrazio tutti per i commenti, molto utili. L'appartamento è a Milano. Il regolamento edilizio del comune di Milano non mi dà il discorso di illuminazione integrativa se non vado errato...
pollicina2017
3 mesi fa
Trovato sul web appura che sia quello vigente:

https://www.comune.milano.it/documents/20126/434769049/Regolamento+di+igiene+titolo+III.pdf/d733fcfc-ceaa-9027-3dc3-4b7ca44a4e8a?t=1557474420897 a pag. 26.

https://www.comune.milano.it/documents/20126/200621618/Igiene+Titolo3.pdf/5c9896de-ba51-7363-3493-70edf7b6c35f?t=1551176679450 pag 30.

in sintesi i primi 60 cm da terra finestrati non si contano, ma puoi moltiplicare la finestratura per 10 fino alla profondità di 6,5 m, poi per 8 per la parte più profonda, quindi il regolamento non è restrittivo ma ampliativo rispetto a quello della Lombardia.

Tuttavia non capisco la frase " Laddove non sia possibile modificare le pareti perimetrali esterne, la conservazione delle minori superfici trasparenti esistenti è consentita a condizione che non vengano peggiorati i rapporti di illuminazione già esistenti."

Quindi calcoli alla mano potresti aprire tutto e ti avanza ancora del potere aeroilluminante, MA SONO DEL PARERE CHE UN LOCALE RIPOSTIGLIO/LAVANDERIA SIA LA COSA MIGLIORE DA REALIZZARE. Facci sapere come va a finire, spero che qualche pro di Milano confermi quanto sopra.
pollicina2017
3 mesi fa
p.s. non ho mai capito se a Milano l'antibagno è obbligatorio..o dove sta scritta questa deroga
Laura M.
3 mesi fa
Pollicina2017 forse vuol dire che se già i rapporti esistenti prima della ristrutturazione non erano a norma di legge, qualora non sia pissibile intervenire sulle pareti perimetrali aumentando la superficie vetrata, è consentito ristrutturare senza dover necessariamente adeguare i rapporti aerolluminanti alle norme vigenti, ma non fare interventi peggiorativi.
Cuiprodest?
3 mesi fa
Ultima modifica: 3 mesi fa
pollicina2017 l'ultimo regolamento edilizio di Milano è questo, non quello linkato da te

https://www.comune.milano.it/documents/20126/3813098/regolamento+edilizio+-++approvato+con+deliberazione+del+consiglio+comunale+n.+27+del+2+ottobre+2014+e+successive+modificazioni+ed+integrazioni.pdf/02e04741-4c68-35ca-4155-eccffd7fc6e4?t=1558544993206

inoltre hanno scritto che volevano inglobare l'ingresso, non il disimpegno notte (dove volendo potrebbero fare il ripostiglio e la lavanderia)

P.S. l'antibagno è obbligatorio solo se si apre su un locale cucina o su un open space con cucina a vista (quindi su un locale cucina). Io per esempio oltre ad avere il bagno nel corridoio (anche se aperto), ho la cucina è separata che ha la sua porta, quindi non era necessario

https://www.comune.milano.it/documents/20126/462499738/Vademecum+per+idoneit%C3%A0+abitativa++2018+-+2019.pdf/fdab907b-1228-c256-1c24-aec5f250b4dd?t=1672148499413

dal regolamento

Ma secondo il regolamento di igiene nazionale, mi aveva spiegato tempo fa l'architetto Abbate, non sono a norma i bagni in camera, secondo l'articolo 71 del D.M. 05/07/1975 per cui "le latrine non potranno mai aprirsi direttamente nella cucina o IN ALTRA CAMERA DI ABITAZIONE"
pollicina2017
3 mesi fa
grazie @sunp! mi sembrava che averlo trovato subito era troppo facile. Comunque riportano i dati dei precedenti regolamenti:

Grazie anche per la delucidazione riferita agli antibagno!

Si, si ho scritto in grande che è meglio realizzare un locale lavanderia/ripostiglio e anche una dispensa in questo appartamento, l'ultimo disegno era solo per far vedere che poteva aprire tutto senza fare inutili e fuorvianti ribassamenti.
Cuiprodest?
3 mesi fa
io sono negata in queste cose e proprio per questo ho fatto fare il progetto all'architetto :)

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