RICHIESTA URGENTE DI AIUTO: PIATTO DOCCIA LESIONATO!

3 anni fa

Ultima modifica:3 anni fa

Buonasera a tutti!

Chiedo il vostro aiuto per cercare di capire quali potrebbero essere le possibili cause per un piatto doccia nuovo e già lesionato e quali le possibili soluzioni.

Mi sono trasferita ieri nella mia nuova casa, dopo una ristrutturazione estenuante durata mesi, con vari errori, ritardi, difetti di progettazione.

Questa mattina nel pulire la doccia, utilizzata appunto per la prima volta, mi sono accorta di una crepa che corre per circa 30-40 cm lungo lo spessore del piatto doccia. Giuro che mi sono messa a piangere!

Ho chiesto subito l'intervento in cantiere di idraulico, muratore, posatore piastrelle e le architette che in teoria (molto in teoria!) avrebbero dovuto svolgere con diligenza la direzione lavori.

Qui è partito, come purtroppo temevo, uno scarico di responsbailità tra chi dice che era viziato il piatto doccia (piatto doccia in ceramica della ditta Cielo), chi sostiene che è stato sbagliata la base sotto del piatto doccia, chi dà la colpa al posatore delle piastrelle (le pareti della doccia su tre lati sono ricoperta con maxi lastre di gres porcellanato). In tutto ciò le mie architette, cioè coloro che dovrebbero tutelarmi, sono rimaste zitte.

Ora, per non dover togliere e rifare tutto il box doccia, mi propongono di posare sul piatto lesionato una lastra di gres, come quella delle pareti, dopo - se ho ben capito - avere rafforzato la base sottostante.

Questa soluzione, veloce, mi consentirebbe di non dover trasferirmi fuori casa nel tempo dei lavori, ma renderebbe impossibile accertare le cause del problema e, se non dovesse funzionare, a quel punto tutti si tirerebbero indietro, come purtroppo stanno già facendo.

Cosa ne pensate? Potete consigliarmi?

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Commenti (26)

Cuiprodest?
3 anni fa
La prima cosa che mi viene in mente (pensando alla mia ristrutturazione di 20 anni fa) è che il saldo dei lavori l'avevo corrisposto a sei mesi dalla fine di tutto. Se così fosse anche per te, non gli pagherei più nulla a meno che non risolvano il problema rifacendo quanto c'è da rifare. Qualsiasi cosa mal fatta ti farà piangere sempre, negli anni a venire, quindi meglio "litigare" adesso, se proprio non si trova una via amichevole, che odiare la casa per sempre. E avendo tu pagato una direzione dei lavori direi che le responsabili, in primis, sono le 3 architette, che a loro volta si rifaranno su chi ha fatto l'errore, secondo me ;)
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
Purtroppo, ho pagato praticamente tutto, comprese le architette.
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Q
(46) commenti
Facciamo un po' di chiarezza, anche se nella sostanza il lavoro resta lo stesso, indipendentemente da come si chiami nei vocabolari o nella pratica corrente. La lingua italiana ha delle regole, che poi l'uso comune della lingua le stravolga e le disattenda, perché è una lingua viva, parlata, con influenze dialettali, questo si sa, ed è ovvio. Se guardiamo sui curricula di linkedin o sugli annunci di lavoro, ad esempio nel settore nautico, troviamo sia resinista che resinatore. E' fuor di dubbio che nessuno dei due termini si presta a fraintendimenti, entrambi indicano chiaramente di quale lavoro si tratti. Tuttavia, secondo le regole consolidate e incontrovertibili della Lingua il suffisso -tore e il suffisso -ista rispondono a criteri diversi, non sono improvvisati là per là. Il suffisso -tore, -trice e -sore dei sostantivi d'agente nasce dalla declinazione dei verbi latini nel tempo participio passato, quando questo termina con le consonanti -t- o -s-, mentre il suffisso dei sostantivi -ista deriva dal greco -istes, che identifica colui che svolge una attività o segue una ideologia. Poiché il verbo resinare in latino non esisteva ancora, e quindi non esiste una declinazione di tale verbo nel tempo participio passato, ecco spiegato il motivo per cui, nei vocabolari, esiste resinista (colui che svolge una attività legata alla resina) e non resinatore. Scusate la lezione, ma alla lingua italiana, con tutta la fatica che ha fatto per arrivare fino ai giorni nostri, un po' di rispetto e conoscenza sono dovuti.
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Q
(39) commenti
Ciao Ni Verga, finalmente sono riuscita a dare un'occhiata al tuo dilemma e ho chiaramente approfittato dei colleghi che ti hanno dato consigli prima di me. Ti propongo due soluzioni: nella prima ci sono due camere grandi e una più piccola per un ospite o una tata, i letti sono sovrapposti come ti ha suggerito Home Lifting Studio ma quelli sopra sono più arretrati rispetto a quelli sotto,per avere l'effetto nicchia senza esserne soffocati, soprattutto quando si cresce. I due bagni, entrambi di dimensioni dignitose, sono vicini ma con accessi diversi, il secondo potrebbe beneficiare di luce sostituendo ai mattoni della parte alta del muro una vetrata, magari apribile. Nella seconda soluzione ho sviluppato l'idea che hai pubblicato tu, ma mi permetto di fare due osservazioni: 1. hai due camere per i bambini che hanno dimensioni e caratteristiche diverse e - se sono come i miei che protestano per presunte iniquità nella distribuzione del succo di frutta - sarà difficile farli scegliere; 2. il secondo bagno è piuttosto lontano dal primo e se anche avete abbattuto tutto, dalla pianta direi che si tratta di un appartamento e non una casa isolata, la posizione della colonna fecale risulta comunque vincolante: anche impiegando un trituratore di liquami a pompa mi pare ci siano difficoltà tecniche a meno che tu non voglia far passare gli scarichi nel controsoffitto, cosa che io sconsiglio sempre. Naturalmente sono degli spunti, con dimensioni approssimative, e come tali vanno considerati. In bocca al lupo!
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Q
(57) commenti
E comunque il primo architetto, quello del preventivo da 3000 e rotti euro più iva, mi aveva consigliato un posto a oltre 40 km da qui per le piastrelle dicendomi di andare assolutamente. Convinco il marito recalcitrante (abitiamo a Milano, c'è bisogno di andare quasi fuori provincia per delle piastrelle?!?) e vado. Lì mi dicono che vengono 6 euro al mq, avendo già visto da sola altri posti dove si parlava di ben altre cifre (ma nemmeno Leroy Merlin me li metteva così bassi!) mi stupisco un pò e chiedo come mai un prezzo così basso... "Ma signora, questo è uno spaccio dove abbiamo solo il materiale di seconda scelta: le fabbriche ci passano il materiale difettato e noi lo rivendiamo praticamente a prezzo di costo!". Insomma, mi spari un preventivo di oltre 3000 euro per disegnarmi un bagno e poi me lo fai piastrellare con il materiale di scarto delle fabbriche?!? A me è sembrato un tantino incoerente... Non racconto la faccia del marito che tanto avevo penato a convincerlo quando ha capito che aveva guidato per oltre un'ora, sperdendosi nelle campagne, per niente!
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Q
(57) commenti
Allora mi sembra che tu sia a un ottimo punto rispetto all'inizio del post! In effetti se saranno tutte colonne non avrai problemi a trovare spazio per l'aspirapolvere ^ ^ Ma l'idea che ti aveva proposto l'architetto nella prima soluzione (sembrava una quinta per dividere l'ingresso da tavolo) non potrebbe essere utile per risolvere il tuo dubbio sul fatto che all'entrata ci si imbatte subito nel tavolo? Se invece cambi idea sui libri magari dietro al divano ci starebbe una libreria essenziale tipo airport di cattelan.
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Cuiprodest?
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Secondo pensiero che mi viene in mente, nel caso in cui tu abbia fatto tutto in regola, è che in teoria dovresti avere una qualche garanzia, se non ricordo male 5 anni per impianti idraulico ed elettrico, forse due anni per materiali e lavori. Non ne avevi parlato con le architette? Io chiederei a loro oppure a un avvocato :)
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
Il problema è che nessuno vuole assumersi la responsabilità.

L'ipotesi più realistica è che la lesione sia stato determinata dallo strato sotto il piatto doccia (non so tecnicamente come definirlo), che per ammissione dello stesso muratore non è pieno, ma presente dei vuoti. Tuttavia, il muratore nel sopralluogo di oggi ha cercato di scaricare su altri la responsabilità e le architette sono rimaste in silenzio.
Cuiprodest?
3 anni fa
Ho capito, però tu hai assunto degli architetti per dirigere i lavori e la responsabilità è loro. Chiama un avvocato e tutela i tuoi interessi :)
Maury
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Quanto costerebbe, in definitiva, cambiare il piatto doccia? Naturalmente facendo controllare, prima di sostituirlo, che la base sottostante sia adeguata. Non penso che costi una follia, in ogni caso gli architetti hanno una polizza assicurativa, come tutti i professionisti, che copre i danni, e non penso che convenga nemmeno a loro ricorrere per vie legali, un avvocato per un nonnulla fattura certo di più del valore di un piatto doccia. Il muratore, naturalmente, dovrà fare il lavoro gratis, come minimo, anche se gli toccherebbe pagare i danni per non aver fatto un lavoro a regola d'arte. Cerca di conciliare, e se le professioniste continuano a fare orecchie da mercante, telefona all'ordine degli architetti a cui risultano iscritte per segnalare questo comportamento poco professionale e chiedere come veder tutelati i tuoi diritti. Altrimenti cosa li nominiamo (e paghiamo) a fare, i direttori dei lavori?

Hai un contratto, o almeno una lettera di conferimento dell'incarico alle architette? Cosa c'è scritto sopra, in merito ai loro obblighi?
Maury
3 anni fa
Trascrivo da questo sito https://www.ediltecnico.it/65112/direttore-lavori-responsabilita/

<<Le principali fattispecie in cui è ravvisabile la responsabilità del direttore dei lavori sono, pertanto, riconducibili ai seguenti ambiti:
– mancata sorveglianza durante lo svolgimento dei lavori;
– eventuali danni derivanti da mancate o erronee direttive;
– vizi dell’opera per omessi controlli sui lavori o materiali;
– ritardi o errori nella gestione della contabilità e tempi di liquidazione;
– responsabilità per infortuni solo nel caso di ingerenza diretta del d.l. con direttive sbagliate;
– mancata osservanza delle norme edilizie e urbanistiche;
– situazioni connesse all’attuazione delle prove in fase di collaudo (finale o in corso d’opera)>>
Maury
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Ancora un consiglio: segnala il danno sempre in forma scritta e dimostrabile, subito. Via PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno. Non so quanti giorni ci siano dal momento della scoperta del danno, non sono molti (leggo ora otto giorni, sempre sullo stesso sito), quindi agisci subito, vai in posta domattina o manda la PEC, sia alle architette che al muratore. Allegando le foto. Se non avrai riscontro, tornerà comunque utile, in futuro, se dovrai avvalerti di un avvocato, o se dovrai ricorrere all'arbitrato dell'ordine degli architetti.
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Certo, ho mandato oggi stesso contestazione scritta.

Il problema non è solo la sotituzione del piatto doccia, non sarebbe niente, ma la necessità di intervenire sulle lastre di gres che erano montate sui tre lati, peraltro lastre importanti della Florim, sul muretto della doccia che era a filo con il mobile lavanderia, sulla porta in cristallo che era stata fatta su misura, tutto questo in una casa con parquet finito, mobili montati, armadi pieni... insomma un delirio. Salvo procedere con la soluzione proposta di posare il gres sul piatto doccia, ma anche qui le architette non mi hanno detto se è fattibile e funzionale

Ma soprattutto vorrei capire quale può essere la causa tecnica. Le architette non dicono nulla, ho chiesto loro di indicarmi almeno se la base del piatto doccia doveva essere piena o vuota e anche qui nessuna risposta.

La mia richiesta al gruppo era innanzitutto per chiarirmi le idee da un punto di vista tecnico. Se qualcuno potesse almeno darmi qualche indicazione su questo. Poi è chiaro che cercherò di tutelarmi al meglio, ma con la consapevolezza che quando ci sono tanti soggetti coinvolti, tutti cercano di cavarsi da responsabilità
Maury
3 anni fa
Il comportamento di chi si rimpalla le responsabilità è sempre poco professionale, anzi, per niente. Ora che hai mandato la segnalazione del danno in forma scritta, devono risponderti per iscritto anche loro. Se non lo fanno, un punto in meno ulteriore a loro sfavore, che non deporrà bene nei confronti dell'ordine degli architetti. Se non ricevi risposta in pochi giorni, avvisa le architette per correttezza, informandole, sempre in forma scritta, oltre che telefonica, che se non ti rispondono entro tre giorni ti rivolgerai all'ordine, così capiranno che fai sul serio. Se il silenzio perdura, telefona all'ordine, chiedi che ti passino l'ufficio contenzioso con i committenti, chiedi consiglio e, semmai, avvia una procedura disciplinare.
Maury
3 anni fa
Comunque non ho capito bene come sia il sottofondo della doccia, è una di quelle con il gradino alto, e non col piatto doccia posato direttamente sul pavimento?
Rosmarino
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
A chi hai affidato l'incarico, con chi hai preso accordi? Immagino con le architette, perciò la responsabilità è loro: se hanno scelto maestranze non adeguate e non hanno sorvegliato i lavori la responsabilità è loro.

Se occorre intervenire anche sul rivestimento laterale è tutto a carico loro, tu non devi sostenere nessuna spesa aggiuntiva.

Mi unisco a chi ti ha già risposto, immediatamente una PEC o una raccomandata con ricevuta di ritorno (non una mail semplice, o una lettera semplice), dove descrivi il danno e chiedi la riparazione. Ho fatto così per la cucina, hanno cambiato subito atteggiamento.
Rosmarino
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
"La mia richiesta al gruppo era innanzitutto per chiarirmi le idee da un punto di vista tecnico. Se qualcuno potesse almeno darmi qualche indicazione su questo": così perdi tempo e basta. Prima fai la contestazione formale, dopo ti occupi delle questioni tecniche.

Diffidale a eseguire i lavori entro tot giorni, se non lo fanno altro che procedura disciplinare, vai diritta dritta di avvocato.
Maury
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Da come lo descrivi, sembra che sia un piatto doccia appoggiato non sul pavimento, come oramai si fa, ma su una sopraelevazione in mattoni, e pure messi solo qua e là. Il motivo? Hai ristrutturato un appartamento molto vecchio, dove non era possibile inserire il sifone della doccia nel solaio, per cui lo spazio per il sifone di scarico è stato ricavato rialzando il piano della doccia?

Il piatto doccia di Cielo ha, sulla confezione, delle istruzioni e raccomandazioni di montaggio, in cui si fa notare la sua fragilità, ad esempio, e l'indicazione che non può essere montato sospeso?
Maury
3 anni fa
A quale collezione di Cielo appartiene il piatto in ceramica? Sul sito di Cielo, sulle collezioni Infinito, Venticinque, Sessanta e Settanta leggo che i piatti sono adatti ad una installazione sia da appoggio che a filo pavimento. Quindi sono indicati e garantiti per questa posa. Forse ha ragione il muratore e c'era un difetto di produzione del piatto? Segnala la cosa anche al rivenditore.
Rosmarino
3 anni fa
Così le confondiamo le idee e basta. Anche se ci fosse stato un difetto di produzione oppure il piatto si fosse lesionato durante il trasposto avrebbero dovuto controllare e non avrebbero dovuto montarlo. Perciò @eli_righi44 ti sconsiglio di cercare di individuare il soggetto responsabile, responsabile nei tuoi confronti è solo la persona a cui hai affidato l'incarico.
Maury
3 anni fa
Be', non direi, il difetto è uscito dopo aver fatto la prima doccia, non prima, quindi significa che non ha retto il peso. Possibile che un piatto doccia robusto, previsto per essere posato anche in appoggio, si rompa immediatamente, al primo uso, anche ammesso che il sottofondo non fosse tutto pieno? Se invece il sottofondo non era adeguato, fa bene a chiedere come dovrebbe essere un sottofondo corretto. Il muratore, poi, era così inesperto? Una fila di mattoni in più non è che costi poi così tanto da indurlo a risparmiare sul materiale o a fare la cresta. Però sono tutte domande a cui dovrebbero rispondere le sue architette, che hanno il polso della situazione, sanno come andava posizionato il piatto, i problemi che c'erano, il perché della scelta del piatto in appoggio anziché direttamente sopra il pavimento.
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
La casa ha quindici anni, i pavimenti sono stati posati su quelli esistenti. La doccia è stata allargata, ma mantenuta nello stesso punto. Non so tecnicamente come si è proceduto. Però, il piastrellista mi ha detto che colpendo il piatto doccia, "suona a vuoto"; quindi, dice lui, vuole dire che il fondo del piatto doccia non è pieno, ma presenta dei vuoti che a contatto con il calore e balzi di temperatura generati da utilizzo della doccia hanno probabilmente fatto emergere la lesione.

L'idea che avevo era: a) di capire da un tecnico come andava fatta la base e non ricevendo risposta dalle architette, mi rivolgerò ad altro professionista (altre spese!); b) di verificare se c'è una tecnica per vedere come è fatta sotto la base del piatto doccia senza spaccare tutto, anche perchè nel momento in cui dovessi intervenire prima di una chiara assunzione di responsabilità, mi verrebbe senza dubbio obiettato che ho alterato lo stato dei luoghi e che l'eventuale errore non è più verificabile.

Nel merito contrattuale, io avevo accordo con architette per progettazione e direzione, loro mi hanno indicato gli artigiani, che però ho incaricato io e ogni artigiano ha fatto un pezzo del lavoro, da qui il rimballo alquanto indegno di colpe.

In tutto questo caos, avevo almeno chiesto alle architette che mi confermassero che posso usare la doccia senza rischio di causare infiltrazioni al piano di sotto e non lo hanno fatto (si sono limitate a girarmi ok personale dell'idraulico) perchè loro - testuali parole - come architette queste cose tecniche non le conoscono. E hanno studiato al Politecnico di Milano!!!
Maury
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Non chiamare tu un altro tecnico, lo manderà l'ordine degli architetti, se arriverete al provvedimento disciplinare, o lo nominerà il tribunale, se arriverete in giudizio. Risparmia i soldi, per ora.

Certo che hai trovato delle professioniste alquanto bizzarre, perché all'università ci sono i corsi specifici proprio sui materiali e i prodotti per l'edilizia, finiti e semilavorati, con le relative caratteristiche e prestazioni, li ho seguiti anche io nel mio corso di laurea.
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
Si, questo in un mondo ideale. Purtroppo, impattano anche i tempi e impatta anche il morale, la casa è un investimento anche sentimentale, almeno per me lo è, e dopo tanto tempo, tanti errori, ritardi, non sentirmi ancora sistemata è logorante
Maury
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Leggi questo se può esserti utile. Oltre alle cause delle rotture di un piatto doccia, spiega come restaurarlo. https://www.pianetadesign.it/fai-da-te/come-riparare-piatto-doccia-lesionato.php

Per l'aspetto morale, ti capisco. Io ho ancora il cantiere in casa, avevamo tutto in ritardo a causa covid, ma abbiamo dovuto traslocare lo stesso. Quindi metà casa è abitabile, metà no, viviamo nelle poche stanze pronte, il resto è tutto polvere e rumore, molto è ancora imballato e i disagi sono tanti. Unico vantaggio, posso sorvegliare i lavori ;)

Però, fino ad ora, il direttore dei lavori non ci ha deluso, è molto pignolo e da precise indicazioni alle maestranze, inoltre pretende di essere tassativamente chiamato e interpellato in caso di dubbi, prima che prendano loro autonomamente decisioni inopportune.
Franco2018
3 anni fa
Hai guardato la scheda tecnica del piatto? Viene spiegato per filo e per segno come va montato e come deve essere il sottofondo.
Franco2018
3 anni fa
Ci sono anche appositi video. Questo è del mio

https://www.disenia.it/video-istruzioni-box-doccia-e-piatti-doccia/
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
Grazie per suggerimento, verificherò!
eli_righi44
Autore originale
3 anni fa
E girerò il tuo video alle mie architette, forse impareranno qualcosa, dato che alla lezione universitaria sul "piatto doccia" erano evidentemente assenti
Franco2018
3 anni fa
Spero che le architette siano in numero dispari ... altrimenti "hai voglia di metterle d’accordo"! :D

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