Sostituzione vecchio videocitofono interno in un edificio condominiale

3 anni fa

Salve, oggi ho chiesto ad un rivenditore di elettronica se si potesse cambiare in il vecchio videocitofono interno (cornetta) con uno di nuova generazione (tutto schermo) e mi ha detto di no. Tuttavia, facendo un po'di ricerche ho notato che c'è gente che ha effettuato la sostituzione, però non ho trovato informazioni ben specifiche. Qualcuno mi saprebbe aiutare? Ovviamente il videocitofono è condominiale, quindi potrei soltanto sostituire quello interno... ma come lo scelgo? Grazie in anticipo a chi mi aiuterà.

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Commenti (10)

vecchiosetter
3 anni fa
Primo, devo vedere se è un impianto vecchio multifilo o nuovo a 2 fili, devo prenderlo uguale.

secondo, per esser compatbile dev esser stessa marca

qiondi puoi prender qualsiasi modello della stessa marca del L impianto condominiale miltifilo o due fili in base a com è l impianto
Franco2018
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
Manco a farlo apposta ho anch'io lo stesso problema, con un videocitofono sempre della Urmet il cui video non funziona più. È come il tuo con un bel cinescopio come quelli di una volta, Il tuo si accende però, da me lo schermo resta chiuso. Immagino sia un multi-fili e non quelli nuovi a 2 fili.

Il tuo è un DIS1202-D001 ma cercando non è che si trovi molte informazioni in giro. :-(

Ovviamente, se la telecamera sui campanelli è in bianco e nero, anche se metti un apparecchio ultra figo a colori, sempre in bianco e nero vedrai!

Su https://www.plcforum.it ci sono una decina di discussioni che lo citano.
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Ci sono molti luoghi comuni sulle case in legno, quest’ultime vengono spesso accomunate da determinate caratteristiche (positive o negative) che in realtà rappresentano solo una visione a dir poco semplificata. Detto questo sfatiamo subito un mito; le case in legno non costano meno di quelle in muratura, o quantomeno non dovrebbero costar di meno, dico questo consapevole delle mirabolanti offerte di case in legno che vengono proposte a prezzi stracciati, ma il mio consiglio in questo caso è quello di recepire tali proposte con lo stessa aspettativa di una pillola per far crescere i capelli o per dimagrire. Oggi come non mai, il sistema costruttivo in muratura è senza dubbio il modo più economico per costruire un edificio, e questo per vari aspetti, ma i macro-motivi sono essenzialmente tre 1) Utilizzo di materiali meno pregiati = + economici 2) Bassa ingegnerizzazione del sistema costruttivo = il processo produttivo non necessità di alta specializzazione 3) Settore in profonda crisi da diversi anni = prodotto inflazionato Oltretutto bisogna riconoscere che il sistema in muratura è molto più transigente del sistema a legno, dando la possibilità, nel caso di incappare in un operatore per così dire non proprio competente, di commettere errori senza creare troppi danni. Il sistema a legno è decisamente più complesso, per ottenere risultati soddisfacenti necessita di operatori specializzati, con installatori debitamente formati e competenti, ma con le dovute premesse il risultato finale è tutta un'altra cosa, e se si riesce ad elevare lo sguardo oltre questi livelli ci si rende conto che il sistema in muratura è molto lontano dai risultati e dalle prestazioni che si possono ottenere con un buon sistema prefabbricato in legno.
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Buonasera Marcella, ormai il traversino si tende a non mettere più nelle porte finestre se non nei rari casi vincolati dalle belle arti o da particolari vincoli paesaggistici. ed oramai è d’obbligo il vetro antisfondamento o bodysafe su tutta la superficie degli infissi indipendentemente dall’altezza. Il traversino si inseriva sui serramenti di una volta perchè avevano un vetro molto sottile e servivano a strutturare l’intelaiatura in legno, i serramentii oggi hanno una struttura completamente diversa ed hanno doppio e a volte triplo vetro , vetro che è strutturale, pertanto il traversino non solo non occorre più per impedire l’imbarcamento al serramento o sopperire alla stabilità del vetro sottile, ma addirittura penalizza il valore dell’isolamento termico, pertanto è già questa una buona motivazione per eliminarlo se si trova in un condominio senza particolari vincoli di facciata e se gia si trova al 2° piano il balcone resta già talmente poco visibile da terra che non si vedrebbe neanche. Gli latri condomini prima o poi quando cambieranno i serramenti si adegueranno all’evoluzione dei serramenti. È un po’ come cambiare macchina chiedendo di mettere la carrozzeria degli anni 70!!!, si fa di solito nelle case d’epoca per rispettare lo stile della facciata. In ogni caso, se qualcuno le dice di mettere il traversino per stabilità, ammenochè non abbia porte finestre da oltre 2,9 metri di altezza e molto strette, diffidi della qualità. Le auguro buona serata!
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Che mi dite del raffrescamento a pavimento?
Q
(54) commenti
Una domanda ulteriore: come già detto, io vivo in un appartamento all'interno di un condominio che mi sto avviando a ristrutturare. Considerando che appunto vorremmo mettere l'impianto radiante con pompe di calore, ha senso secondo voi utilizzare le pompe di calore anche per la produzione di acqua calda sanitaria? Ho visto che in genere questo viene fatto con pompe aria/acqua e viene consigliato più che altro per nuove costruzioni, quindi mi chiedevo se invece sia potenzialmente applicabile anche al caso di un appartamento(l'idea finale sarebbe mettere a induzione anche i fornelli ed eliminare l'utenza del gas, considerando che sul piano a induzione siamo già abbastanza convinti e non so se abbia senso a quel punto tenere la caldaia solo come scalda acqua). In questi casi gli accumulatori di acqua sono interni come i classici scaldabagni o possono essere messi anche esternamente, tipo su un balcone?
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lucamariotta
Autore originale
3 anni fa
Purtroppo sembra un problema molto comune... per lo più di compatibilità. Francamente non so se sia o meno multifilo o 2 fili, ma credo più la prima data la matassa di fili che arrivano dal tastierino giù. Dovrò provare a contattare un elettricista, quantomeno per capirne qualcosa in più. Tuttavia, Franco2018 (da quel che ho capito) credo che si possa rimettere lo stesso identico videocitofono, senza problemi, e lo schermo dovrebbe funzionare, ma a parer mio sarebbe un po' sprecato comprarne uno identico, dato il design parecchio datato... in ogni caso se il mio elettricista di fiducia mi darà più informazioni provvederò a scriverlo in questa discussione, visto che non se ne parla molto di questo argomento.
lucamariotta
Autore originale
3 anni fa
Inoltre non so se la telecamera sia in bianco e nero, ma credo di sì, a causa della cromatura bluastra del display come da foto.
vecchiosetter
3 anni fa
Non è due fili, devi cercare un multifilo urmet
lucamariotta
Autore originale
3 anni fa
Grazie Vecchiosetter! ma dovrei optare per un multifilo particolare o qualsiasi va bene?
Franco2018
3 anni fa
Ultima modifica: 3 anni fa
In questa discussione

https://www.plcforum.it/f/topic/201716-sostituzione-vecchio-videocitofono-urmet-1202/

viene consigliato di sostituire quel modello (e relativa staffa al muro) con"

"1740/40 Signo lcd a colori con la staffa 1740/90"

Il primo lo trovi su Amazon a 200 €

https://www.amazon.it/URMET-1740-40-Videocitofono-predisposto/dp/B00CYAXMPO

Così almeno ti fai un'idea.

Hai provato a chiedere agli altri del condominio o all'amministratore? Magari qualcuno ha dovuto cambiare: dopo tanti anni il cinescopio parte!

(*) La staffa dovrebbe essere la parte avvitata a muro: mi stupisce che abbia una sigla a parte. Evidentemente la Urmet fa (o faceva) delle staffe compatibili con più modelli di videocitofoni ma invece di vendere tutto come un blocco unico, li vendeva (o lo fa ancora) come pezzi separati.
Franco2018
3 anni fa
Per togliere ogni dubbio puoi provare a sentire il servizio clienti (privati)

https://www.urmet.com/it-it/contatti/servizio-clienti
vecchiosetter
3 anni fa
@lucamariotta ti ho già risposto, solitamente sono compatibili con qualsiasi modello ( che non sia a due fili ) della stessa marca.
lucamariotta
Autore originale
3 anni fa
Grazie millee!!

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