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pompa di calore e termoarredi.

Manuela
3 anni fa

salve a tutti. I lavori di casa mia proseguono e oggi ho scoperto una cosa che non sapevo. Stiamo per fare l' impianto con pompa di calore e riscaldamento a pavimento e mi hanno detto che non mi conviene mettere termoarredi poiché non arriverebbero mai ad una temperatura elevata ecc. Qualcuno di voi ne sa qualcosa in più? Devo eliminare i termoarredi?

Commenti (83)

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Andrea perdonami ma continuò a non essere d’accordo con te e non capisco perché continui a fare esempi sulla ne ha casa.

    Negli ultimi anni ho terminato tre lavori a tre ville su tre livelli ognuna di essa con impianto radiante e scalda salvietta come ho detto e nessuno ha i consumi che dici tu. un Impianto eseguito con pompa di calore e gli altri due con caldaia a circuito di acqua tutte con iL solare termico ed una sola delle tre con anche un impianto fotovoltaico da 4,5 kw.

    Non lasciamo passare dei messaggi sbagliati solo perché magari tu hai in esperienza non proprio positiva. dipende da tanti fattori riferiti al tipo di impianto, al dimensionamento magari sbagliato, all’isolamento dello stesso. Tutte e tre le famiglie Sono contentissime dei costi che hanno e nessuna di lamenta di costi eccessivi. Le tre case sono realizzate due in Toscana ed una in Campania. Quindi non parlo solo perché magari tu pensi che stiamo tutte al sud..e sto completando una casa unifamiliare su tre livelli attualmente ed un appartamento su unico livello con gli stessi impianti..!

  • vecchiosetter
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    @Bartolomeo Fiorillo come ho detto è fattibilissimo anche come dici tu, Io lo ritengo inutile per uno scaldasalviette e ne ho argomentato le motivazioni, sbaglierò io come centinaia di termotecnici che la pensano come me... però non hai scritto nessuna argomentazione sui vantaggi concreti di collegare irraggiamento e convezione

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    Buongiorno Elsa, sarebbero molto molto utili delle foto.. In ogni caso credo che potresti "mascherare" gli impianti con dei pannelli "tipo frangisole" ovvero con lame parallele che lasciano passare aria ma coprono visivamente. Oppure potresti tentare di coprire con il verde, rampicanti per es. Cordiali saluti - arch. Oreste Batori
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    Infatti. Se la sostituzione della caldaia, intesa come componente essenziale dell'impianto termico, dia diritto oppure no al bonus mobili, non lo stabilisce certo né la commercialista, né io né altri, ma solo l'AdE che è l'organo ufficiale in materia. L'agenzia si è espressa in merito nel ormai lontano 2016, con la corcolare n. 3 al punto 1.5. https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getPrassiDetail.do?id=%7BBE25FA09-4445-4B1E-9962-8507FB6873A3%7D E quindi che la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione ed intesa come componente essenziale dell'impianto termico dia diritto al bonus mobili non ci piove. Ora il casino dove nasce? Nasce qualche anno fa, 2 se non vato errato, quando il governo prese un po' di lavori in ecobonus al 65% e li portò, sempre in ecobonus, al 50%. questo comportò, in prima battuta, che tutti, essendo le percentuali di detrazioni uguali tra ecobonus e ristrutturazioni, non compilasserò più le schede CPID nel portale ecobonus (che era l'unico portale ENEA che ci fosse). Facendo così però, lo stesso governo che aveva fatto la ca..ata, perdeva i dati sull'efficientamento energetico, tanto cari per cose tipo protocollo di Kyoto ecc. Così forzarono l'ENEA ad istituire un nuovo portale: quello per le ristrutturazioni in cui bisoganva e bisogna inserire tutto ciò che non può essere inserito nel portale ENEA ecobonus, anche cose che di fatto danno un risparmio energetico. Ma allora come si fa a capire in quale portale inserire cosa? Semplice: dipende dal tipo di ristrutturazione che si fa e cosa si sostituisce. Se la ristruttrazione è semplice, non si hanno particolari obblighi di legge sui componenti degli impianti da installare, viceversa se la ristrutturazione è più importante, la normativa distingue tra ristrutturazioni importanti di primo e di secondo livello, dettando verifiche termiche da fare e tabelle da rispettare. Facciamo l'esempio dei climatizzatori (non parlo di caldaie a condensazione perché ormai sono tutte a norma diciamo ecobonus). Ora, se compro un climatizzatore (PDC invertibile aria-aria) dal centro commerciale sotto casa, quelli da qualche centinaio di euro per intenderci, ecco che ho diritto al bonus 50 ristrutturazioni e posso solo inserirlo nel portale ENEA per le ristrutturazioni perché se tentassi di inserirlo nell'altro portale mi ritroverei con valori di COP ed EER non conformi e lo stesso portale non mi consentirebbe di chiudere la scheda. Mi bloccherebbe propio. Come accennavo prima, per le caldaie a condensazione il problema non sussiste perché ormai sono tutte, ma proprio tutte tutte a norma. E allora? In quale portale si inserisce la caldaia a condensazione per avere diritto al bonus mobili? Sembra indifferente, ma in realtà non è così. Se è vero come è vero che nel portale ristrutturazioni metto cose nuove, che mi consentono comunque di risparmiare, ma non esattamente a norma D.Lgs 192/05 (parlo di generatori ovviamente, va da se che per altre cose questo discorso non vale), allora perché dovrei mettere una caldaia a condensazione rispettosa del D. Lgs. 192 nel portale ristrutturazioni? Non c'è assolutamente nessun motivo, tanto più che la possibilità di accedere al 65% inserendo anche un dispositivo evoluto di controllo, oltre la caldaia e le valvole termostatiche c'è solo nel portale ecobonus. In ogni caso, per concludere, sia che si faccia accesso al bonus ristrutturazioni, sia se si faccia accesso all'ecobonus, il bonus mobili spetta: non mi risulta cioè che l'AdE abbia, successivamente al 2016, smentito se stessa. Ciò che conta è che la caldaia da sostituire sia a condensazione e sia anche un componente essenziale dell'impianto termico, un componente cioè senza del quale l'impianto non funziona. Oltre a questo, bisogna mettere anche le valvole termostatiche su ogni corpo scaldante e se si vuole il 65% anche il dispositivo evoluto.
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    Ciao Andrea, gli split rimangono ad oggi la soluzione migliore soprattutto per una questione di manutenzione. Io di solito installo Mitsubishi Kirigamine Zen. Design pulito, essenziale e lineare. Per i termoarredi potresti farti fare un preventivo con fornitura Antrax o Cordivari. Non saprei aiutarti sulla questione della potenza radiante. La camera così disegnata non è a norma di legge. La superficie minima per la matrimoniale è di 14mq. Per ovviare potreste presentare il disegno senza porta tra cabina armadio e zona letto. A proposito del letto, mi sembra molto largo. Un materasso da 180 è più che sufficiente e vi permette di guadagnare quei 10 cm per lato di passaggio.
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  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Andrea caro non ho mai amato le competizioni conoscitive tra addetti ai lavori..io sono uno di quelli che dice sempre che il cavallo di razza si vede quando arriva e non quando parte...e personalmente io vendo risultati non servizi e consulenze che sono quelle che la maggioranza di voi fanno e danno qui su Houzz......non amo, ne devo fare il professore, ne devo dare lezioni di come si fa un impianto o una progettazione, Ne lo farei con i clienti seduti difronte a me in studio. Do però le giuste direttive per il soddisfacimento del fabbisogno sia energetico, sia progettuale che funzionale di ciò che faccio. Ma voglio precisare che la tua sarcastica e provocatoria affermazione non serve comunque a dare risposte ne a Manuela ne a nessuno. Ma sai bene che nel caso specifico stai anche tu facendo il professore ed io in questo caso farò “l’allievo“ che ha studia (Forse) ed è interrogato:

    - esiste una differenza tra conduzione/convezione rispetto all’irraggiamento..E che la riproduzione del calore nel caso dell'irraggiamento non avviene né per contatto né per trasporto di materia. Quindi penso che con questo possiamo anche terminare questa interrogazione, semplicemente perché ti sei convinto (troppo) di ciò che dici (Ma unici riferimenti li fai sulla tua casa), E poche non è bravo chi ce l’ha più grosso ma chi lo sa usare...io parlo in modo empirico per quanto mi riguarda è per i lavori eseguiti che sono la dimostrazione su differenti zone e clima..e non sulla mia casa...! 😉

  • vecchiosetter
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    La mia casa era solo un esempio per @franco, indipendentemente da questo ritengo in generale oggettivamente inutile collegare uno scaldasalviette ad un impianto radiante, hai espresso la tua Idea ma Non ne hai specificato i vantaggi... se vuoi indicarli puo Essere un ulteriore spunto per Manuela che ha chiesto info, ogni altra polemica è inutile

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa

    Andrea ma di quali vantaggi parli..? Stai continuando con l’interrogazione..tu vedi i tuoi vantaggi un altro vede i suoi..ma ciò non significa che bisogna influenzare o mettere dubbi a chi sta valutando di fare una cosa..! Quindi sei inopportuno secondo me con queste presuntuose e personalI affermazioni.

    Sono più di dieci anni che nei miei lavori e faccio eseguire Impianti radianti e nessuno ha trovato svantaggi. Quindi ripeto tieni per te le motivazioni personali..fai sempre l’esempio di casa tua non solo sugli impianti, ma anche su altre cose come accaduto in altri dilemmi. Se tu puoi dimostrare i vantaggi di cui parli in altri differenti case, allora ne parliamo..! Altrimenti cambiamo pure argomento che stiamo sciando chi legge..!

    ho finito la scuola da anni..! 😉

  • vecchiosetter
    3 anni fa

    In questa lunga discussione ritengo di aver ampiamente argomentato i vantaggi di avere uno scaldasalviette separato, tu hai solo scritto per offendere chi la pensa diversamente da te senza nessuna argomentazione della tua teoria se non la soddisfazione dei tuoi clienti... quindi trovo più inopportuno il tuo intervento che il mio, ma è solo opinione personale ovvio!

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Specifica però che è un fatto tuo personale non generale. È una tua esperienza che non significa sia funzionale con tutti. Ti sbagli Andrea non sto offendendo ma sottolineando che tu parli per tua personale esperienza..io per lavori eseguiti e senza mai una sola lamentela da parte dei clienti E/o malfunzionamento di un solo impianto..! Andrea i clienti sono la prova nonché la dimostrazione..ma Che dici..?


    ...un medico che ti da una cura e ti cura è la dimostrazione di aver fatto bene e il paziente è soddisfatto di ciò che ha ricevuto non del sentito dire..io offendo chi la pensa diversamente...no ti sbagli..io dico solo quello che pensò e e non impongo mai i miei pensieri ed idee e credo che ormai dovreste conoscermi..A Napoli si dice che chi si offende e fetente 😉 ma dai...non ti arrampicare sui muri d’acqua..!

  • Franco2018
    3 anni fa

    Architetto Fiorillo per l’impianto che descrive usa caldaie speciali fatte ad hoc o li realizza sempre con le caldaie tradizionali? Per portare l’acqua ai termo in bagno prevede un circuito separato?

  • vecchiosetter
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Più che esperienza personale è perchè realizzo in media una decina di impianti all anno, ma non è importante...

  • vecchiosetter
    3 anni fa

    @Franco2018 la fonte di calore è la stessa, c è chi collega lo scaldasalviette all impianto Comunque tarato a bassa temperatura Per l irraggiamento, e quindi è solo tiepido, oppure esistono collettori con una mandata ad alta temperatura, per farlo funzionare come Dovrebbe... dipende se Lo si vuol considerare come semplice riscaldatore per le salviette o come elemento integrante nel riscaldamento del bagno.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Franco nessuna caldaia speciale, ma caldaie adatte a ciò che si realizza. Questa per esempio una caldaia a basamento peexhe avevamo un locale tecnico.. Ma dove non c’è un locale tecnico anche delle caldaie murarie per esigenza di spazio.




  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Gli impianti che sono stati eseguiti nelle due abitazioni che sto completando hanno entrambi caldaie murarie poste in appositi alloggi a scomparsa di spessore minimo, ma di prestazioni uguali alla daikin su postata.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Ecco una delle abitazioni, la casa su tre livelli..questo uno dei bagni



  • Franco2018
    3 anni fa

    In soldoni, realizzarlo costa di più o costa uguale (sopratutto nel caso di circuito d’acqua separato ad alta temperatura)?

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa

    Questa una stanza


  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Questo il masso sopra impianto

    https://www.facebook.com/bartolomeo.fiorillo/videos/10220118343331352/?d=n

    queato il risultato


    e poi questo


  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa

    in questo caso è stata montata una caldaia vaillant a condensazione che gestisce tutto l’impianto, i termo arredo dei bagni e i pannelli solari..!

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Andrea lo vedi che vuoi dare lezioni...mi spieghi che senso avrebbe considerare uno scalda salviette elemento integrante del riscaldamento se nel bagno viene effet auto l’impianto a pavimento. Questa soluzione la si fa quando nei bagni non si posa il radiante (cosa che può accadere per volontà dei clienti) e per tanto il termo arredo o scalda salviette diventa riscaldamento. ma solo un folle ed un impiantista incompetente farebbe un impianto con lo scalda salviette con funzione di termosifone..!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Ahhhh!!!! Quanto mi piace Houzz quando ci sono discussioni in cui tutti dicono cose sacrosantemente vere fcendo di fatto, salire le conoscenze su una o più materie tecniche di chi ci legge. Mi permetto di intervenire, quasi a mo'di riassunto su ciò che è stato già scritto perché, forse, ora Manuela ha ancora meno chiaro il da farsi.

    Dunque Manuela, per me, il punto di partenza è la distinzione tra impianto a irraggiamento ed impianto a convezione. Il classico impianto a irraggiamento è il pavimento radiante mentre il tipico a convezione è un impianto a radiatori. Bene, in un moderno impianto a irraggiamento puro, l'acqua calda circola ad una temperatura di circa 40° (grado più, grado meno), mentre in un moderno impianto a covezione l'acqua dovrebbe circolare intorno ai 60°. Detta così la cosa, sembrerebbe che se si mette uno scladasalviette su un impianto radiante, non girando l'acqua a 60° ma a 40°, lo scladasaviette non scalderà mai il bagno. Sostanzialmente, il più delle volte è così: il bagno te lo riscalda il radiante e lo scladsalvitte fa esattamente quello che il suo stesso nome dice. Ma nel 2020 è possibile che non ci siano modi per far arrivare l'acqua a 60° agli scaldasviette se si ha in prevalenza un impianto radiante? La risposta è si: esistono diversi modi per far si che uno scaldasalviette arrivi a scladare a sufficienza e per, inciso, non costano nemmeno chissà quanto in più. Ma allora perché spesso si sceglie di non usarli? Lo si fa per un principio alla base delle due diverse tecniche di riscaldamento. L'irraggimento ofre una gradevolezza, in termini di confort termoigrometrico, che non si ha con la covenzione. Detta così, si è portati a pensare che non ha alcun senso mettere uno scaldasalviette in bagno e aggiungo, sarebbe anche vero se non fosse per il fatto che lìirragiamento puro o la convezione pure, in realtà non esiste. Cioè, in un impianto ad irraggiamento, c'è sempre una quota parte di convezione. E qui entra in ballo una prima scelta che ciascuno di noi dovrebbe fare. In un impianto a irraggiamento quanta parte, ciascuna persona che vive o vivrà in quella casa è disposta ad accettare? lo scaldasalviette in bagno "sporca" poi così tanto l'irraggiamento nello stesso ambiente al punto di farne perdere fino a non più percepire la sua gradevolezza? beh! Alla prima domanda si può rispondere con uno studio specifico, anche se, i nostri legislatori, hanno ritenuto non renderlo obbligatorio per le civili abitazioni, ma solo per altri tipi di costruzioni. Nulla vieta però di farlo comunque. Rispondere alla seconda domanda è un tantino più complicato perché intervengono una serie di variabili che portano a scelte completamente diverse a seconda di dove si vive, come si usa l'impianto, persino come si sta vestiti in casa o se quel bagno è più utilizzato da donne o da uomini a volere essere propio pignoli. In linea di massima qui (ti scrivo da Matera), tutti i miei clienti, posti da me davanti al dilemma scaldasalviette si o no optano per il si, decidendo di demandare all'impianto a pavimento il riscaldamento del bagno e lasciare allo scladalsviette solo il compito di scaldare gli asciugamani. Ovviamente tutto ciò si traduce in un piccolo scaldasalviette, decisamente sottodimensionato per quell'ambiente, nel senso che solo lui, già soltanto per caratteristiche e dimensioni, non potrebbe mai e poi mai riscaldare sufficientemente il bagno, in una certa unità di tempo. In verità, nulla vieterebbe di progettare uno scaldasalviette di dimensioni opportune a farcela ed in cui giri acqua alla giusta temperatura e poi, agendo sui relativi dispositivi di regolazione, decidere quanta parte di riscaldamento affidare ad un sistema e quanto all'altro. Ma ovviamente, per ciò che ti ho scritto, quest'ultima cosa non si fa mai. Ma torniamo a noi, qui a Matera, quasi sempre montiamo collettori normali, senza uscitaad alta temperatura per gli scaldasalviette: tanto, come già scritto, non sono loro a dover scaldare il bagno. Addirittura qualche tempo fa, si vendevano degli orrendi scaldasalviette a forma di sculture, non so se i colleghi se li ricordano ma io li trovavo brutti davvero. Erano di dimension ridicole proprio perché non servivano a chissà cosa oltre che svolgere il compito per cui sono chiamati con il nome che hanno. A Matera, come nella maggior parte d'Italia il clima è mediterraneo, le mezze stagioni non esistono più e la mattina presto ad aprile, piuttosto che ad ottobre non fa poi così freddo da avvertire la necessità di accendere una fonte di calore per farsi una doccia. Probabilmente, sotto le Alpi, il discorso cambia: non saprei. Di sicuro io ti consiglierei di mettere gli scaldasalviette, poi che dimensioni debbano avere, come devono essere alimentati, che uso farne, dipende da te. Ora però hai tutti gli elementi che possono aiutarti a ragionare meglio in merito.


  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa

    Grazie Michele, quello che ammiro e stimo di te è la volontà e la pazienza che hai nel scrivere in dettaglio certe cose. E mi fa piacere che tu lo abbia fatto su di un argomento dove ci siamo confrontati anche altre volte e che molti lasciano passare come una sorta di sapienza, volendo fare in te rogazioni ad personam quasi a voler far credere di sapere più di qua to si possa sapere su un argomento vastò e a tratti diverso per molti versi.

  • vecchiosetter
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Ciò che ho asserito non è di fare un impianto ad irraggiamento con un elemento elettrico al fine di riscaldare il bagno, ovvio che il bagno sia riscaldato dal radiante, bensì che uno scaldasalviette “autonomo” in bagno ha maggiori ha maggiori vantaggi che collegato all impianto radiante ( es asciugare velocemente un costume da bagno nel mese di agosto), ciò che non tollero è un utente che per il desiderio di esternare con maleducazione la propria presunta saccenza perseveri a prevaricare la possibilità di altri di esternare concetti differenti, peraltro motivati e corretti. Poi Come ha giustamente detto Michele ugnuno trae le sue conclusioni!

  • Franco2018
    3 anni fa

    Architetto Abbate una caldaia a doppio circuito/doppia temperatura costerà grossomodo il 20/30 % il più di una “tradizionale” . Portare una seconda serie di tubi dalla caldaia ai bagni avrà un suo costo non irrisorio. Inoltre il funzionamento del bagno (che è un locale molto particolare, per abbigliamento e magari orari di fruizione - io ho coinquilini che si alzano alle 4 ma impianto centralizzato parte alle 6:30 se ricordo bene) rimane intimamente legato all’impianto centrale mentre un certo grado di autonomia potrebbe esser gradito. E tutto questo per evitare una presa elettrica in più in un bagno che di sicuro qualcuna ce l’ha già? Cui prodest?

  • vecchiosetter
    3 anni fa

    @Franco2018 la caldaia è la stessa.. un uscita in più sul collettore, un elettrovalvola e qualche metro di tubo sono qualche centinaia di euro, non è una gran cifra rapportata al totale di un impianto.. Cui prodest? A nulla, infatti pochissimi lo fanno.

    P.s. Uno scaldasalviette elettrico con la spina è inguardabile, meglio prevedere il punto elettrico nella posizione corretta e fare il collegamento diretto così il filo non lo vedi.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    No @Franco2018 parlo di una comunissima caldaia a condensazione. Vede: uno degli aspetti che a me piace degli impianti a irraggiamento e che li alimenti con qualsiasi cosa. Come ho già scritto in quel tipo di impianti l'acqua gira a 40° e quindi ......

    Poi negli impianti radianti con una uscita ad alta temperatura non è certo il generatore ad essere particolare. Basterebbe un semplice collettore (che costa quanto un normale collettore) e qualche valvola in più. Insomma nulla di proibitivo per intenderci, ma costi abbordabilissimi.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    @vecchiosetter. Si vero. Può avere i suoi vantaggi. Per questo gli impianti dovrebbero essere "cuciti addosso" a chi poi utilizzerà quella casa. Cioè dovessi progettare l'impianto di casa tua, sicuramente ti metterei uno o più scaldasalviette elettrici perché sarebbe una tua espressa richiesta. Ma se lo facessi per casa mia farei un banalissimo impianto radiante, senza alcuna uscita ad alta temperatura, ci metterei comunque gli scaldaslviette nei bagni, sicuramente sottodimensionandoli, con la consapevolezza che devono solo essere in grado di scaldare gli asciugamani, nulla di più. Costo in più rispetto a non metterli proprio? Il costo materiale dello scaldasalviete, due pezzi di tubazione del diametro opportuno, una termovalvola ed un detentore. Praticamente "a spanne" 300 euro?

  • Franco2018
    3 anni fa

    Mi faccia capire : come faccio ad alimentare il radiatore a 60 gradi se dalla caldaia ne escono 40? Trascurando tutte le perdite ovviamente per semplificare. L’unico modo che mi viene in mente è far funzionare la caldaia a 60, mescolarla con la fredda per abbassarla a 40 per l’impianto radiante e mandarla invece “pura” al radiatore. Ma dubito di faccia in una maniera così inefficiente!

  • Franco2018
    3 anni fa

    Leggo adesso il suo ultimo commento dove tiene tutto a 40 ed il radiatore é solo di ausilio: in quel caso sono d’accordo con lei! Basta fare i conti giusti ma questo per lei non è certo un problema! :D

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    @Bartolomeo Fiorillo. Sono io che ringrazio te per l'immotivata positiva opinione che hai di me. Come già sai per me in una casa, tutto deve avere un suo progetto, in modo da poter rispondere, di volta in volta, alle particolari esigenze che un determinato committente ha. Anche gli impianti radianti. Per questo motivo è ovvio che non possa esistere una "ricetta" univoca, una che vada bene sempre e comunque. Esistono solo una serie di obiettivi da perseguire con la consapevolezza che altri non potranno essere perseguiti. Una sorta di equilibrio tra quel che si vuole e si può avere e quello a cui bisogna rinunciare per qualche motivo, anche magari semplicemente perché in conflitto con altri obiettivi perseguiti.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Si @Franco2018 Il più delle volte, per non scrivere sempre, lo scaldasalvietteè un "pezzo in più". Se c'è o non c'è, non si ha alcuna differenza in termini di riscaldamento. Non è esso che riscalda il bagno, semplicemente gli è richiesto di tener caldi gli asciugamani. Tutto qua.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Michele il problema che spesso si incontra su Houzz e che utenti e non utenti vogliono per forza entrare nel merito di cose che sono da associare a chi le sa fare. Tutti siamo in grado di fare un impianto radiante, come nella maggioranza dei casi fanno tutte le Imprese e non solo. Basta avere uno schema di impianto e vi..cosa ben diversa da un progetto di impianto. E come vedete la parola progetto torna sempre in ogni caso. E vabbè..!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Si @Bartolomeo Fiorillo sai bene come la penso in merito agli schemi d'impianto fatti dai termotecnici dele ditte produttrici di componenti per impianti. Ne abbiamo parlato tempo fa in un altro post.. Ovvio che il progetto è altro ed è sempre e sottolineo sempre, cucito addosso al committente.

  • Franco2018
    3 anni fa

    Grazie architetto Abbate adesso è tutto chiaro: spero lo sia anche per l’autrice della discussione.

  • vecchiosetter
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    @Bartolomeo Fiorillo qui non c è nessun problema relativo ad impianti progettati male, l unico problema evidente è la tua immensa maleducazione nell esserti permesso di dirmi di non ”far passare messaggi sbagliati”. Premesso che io di sbagliato non ho detto nulla, ma indipendentemente da questo dovresti renderti conto, che l unica cosa sbagliata In questo post è stato il tuo modo di porti maleducato e sarcastico, assolutamente inadeguato... è un consiglio, poi la vita è tua e di come ti comporti ne subisci le conseguenze.

    Con questo chiudo l ot è mi scuso con @Manuela per averle sporcato la discussione, ma io tanta ignoranza proprio non la tollero.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Andrea ad ogni azione corrisponde una reazione...Te lo dico ancora e non c’è nessuna maleducazione..non far passare e messaggi sbagliati perché chi non sa e legge le tue parole crede che io o sia un incompetente..quindi attento a ciò che dici e non riceverai quelle risposte..semplice..! Il professore non l’ho fatto io..personalmente mi sono limitato a rispondere alla tua presunta sapienza..! 😉

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Ti ha risposto anche Michele , solo che è lui è stato più diplomatico nell’esprimere dei concetti e non ti ha offeso.!! 😜

  • Manuela
    Autore originale
    3 anni fa

    Da dove iniziare !!! per prima cosa ringrazio tutti voi per i consigli. Vorrei rispondere al gentilissimo architetto Abate : sono della provincia di Salerno e quindi poco freddo, è una casa di nuova costruzione con particolare attenzione alla struttura realizzata per evitare ogni ponte termico ( non so se dice così) , cappotto esterno, infissi monoblocco e altri particolari che non sto a elencare ( anche perché non saprei nemmeno elencarli 🤣) il mio dubbio partiva dal fatto che ora vivo in un un'appartamento dove in alcune giornate freddine ma che non necessitano di dover accendere l impianto di riscaldamento in tutta la casa per poter fare una doccia (soprattutto mia figlia) bisogna ricorrere ad una stufa. Mi chiedevo quindi nel caso in cui dovessi sentire la necessità di riscaldare solo i bagni come fare ? Anche se spero che dopo tutti i soldi che sto spendendo non mi succeda. Non so se sono stata capace di spiegarmi . Ultima cosa : ma si può "litigare" per un impianto di riscaldamento ??? fra l'altro mio non vostro !!! 😜

  • Franco2018
    3 anni fa

    Beh, però adesso hai capito, no?

  • Manuela
    Autore originale
    3 anni fa

    Più o meno !!!

  • Silvia Rossi
    3 anni fa

    nell'appartamento che ho abitato per 10 anni c'era l'impianto di riscaldamento a termosifoni ma nei 3 bagni non c'era nessun termo ma delle specie di split tipo quelli dell!aria condiziona montati sopra alle porte,ognuno con il proprio telecomando che facevano solo aria calda. ma la cosa stranissima,per me,è che ogni bagno aveva il proprio termostato e funzionava con la caldaia ,cioè io credo che dentro girava acqua calda .difatti dovevi riscaldare prima l'ambiente perché quando aprivi l'acqua calda si spegnevano. poi ad un certo punto per riscaldare l'ambiente velocemente ho preferito usare una stufetta elettrica come già fa Manuela. penso che l'aria calda sia la maniera più veloce ed efficace per riscaldare un piccolo ambiente a mio parete

  • Franco2018
    3 anni fa

    Allora, hai parlato di stufa quindi ti serve un aggeggio che riscaldi anche quando l’impianto principale è spento ... ergo, devi mettere il
    termoarredo elettrico. Immagino che sia abbastanza sofisticato da spegnersi automaticamente quando l’impianto principale a pavimento (conferma che è presente anche in bagno altrimenti tutto cambia) è spento.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Manuela se la casa è si muova costruzione, con le caratteristi che ha elencato di isolamento può fare serena che non sentirà ne freddo, ne caldo d’estate se tutto viene rispettato ed eseguito secondo i criteri del corretto isolamento. Quindi non ha di che preoccuparsi..se non godersi poi la nuova casa con tutti si suoi confort..!

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Ma di nulla @Manuela. Figurati. Ti ho scritto che sono di Matera, ma conosco bene sia Salerno (mia madre è originaria di li) sia la sua provincia. Ci ho anche vissuto per qualche anno: la mia prima laurea l'ho conseguita a Fisciano e poi ho vissuto a Napoli per la laurea in Architettura. Quindi conosco bene quelle zone. Di Salerno ad esempio ricordo che quando cominciava a piovere non la finiva più per diversi giorni e continuava a piovere anche quando a Napoli c'era il sole e faceva caldo. Quindi so che Salerno è relativamente più fredda di Napoli, (per quello che possa significare la parola freddo detta per città come Salerno o Napoli). Detto questo veniamo al dunque.

    La casa in cui vivi ora in che classe energetica è? Di sicuro non avrà tutte le accortezze che metterai in "campo" nella nuova casa che per legge deve già averli e quindi, di fatto, la nuova casa sarà già più calda in quelle giornate a cui tu ti riferisci. Se basterà a tua figlia quell'aliquota di calore in più che avrai, ovviamente non posso saperlo ma posso risponderti con una provocazione però.

    Le ipotesi di impianto che stai valutando sono due:

    1. Impianto radiante senza alcun scaldasalviette;

    2. impianto radiante con scaldasalviette sottodimensionato e che non sarà mai in grado di riscaldare da solo l'intero bagno, nemmeno in quelle giornate freddine che dici tu.

    Ora sia che scegli la soluzione 1, sia la scelta della 2, implicano che in quelle giornate, dovrai fare diversamente. Ossia se l'impianto radiante è spento ....... c'è poco da fare: ti serve altro e conoscendo la zona, ti serve davvero moooooooolto poco. Tipo quelle stufette elettriche che gettano aria calda e che trovi ovunque a poche decine di euro. Non certo uno scaldasalviette opportunamente dimensionato per riscaldare il bagno, indipendentemente da come sia alimentato

    Ma ripeto, non devi pensare allo scaldasalviette come elemento di riscaldamento: non è quella la sua funzione conl'impianto che stai per metter su. La sua funzione è solo quella di dare un minimo di calore agli asciugamani in inverno (che tra l'altro non è nemmeno chissà cosa li).

    Devi soltanto porti la domanda che a mo'di provocazione ti suggerisco tra poco con la consapevolezza che a riscaldare il bagno sarà sempre e solo il radiante e mai e poi mai lo scaldasalviette. Almeno se l'impianto è progettato come penso io. Se è così, cioè se il radiante arriva in bagno e lo riscalda, la domanda è: "Hai piacere ad avere asciugamani sempre "asciutti" e caldi in bagno durante l'inverno? Ci rinunceresti o per te è importante averli"? Se la risposta tua è che vorresti averli, anche a scapito dello spendere qualche centinaio di euro in più a bagno, mettili, ma scordati che saranno loro a riscaldarti il bagno nelle giornate freddine a impianto spento. A SA e prov. ti basta davvero poco in una casa nuova e se ne avrai bisogno, per riscaldare il bagno in quelle giornate li.

  • User
    3 anni fa

    Ora sono curiosa di sapere cosa farà Manuela e se metterà dei termoarredo, e quali, nei suoi bagni.

    Sinceramente mi sarei fermata a Vecchiosetter, mi era parso così chiaro! Ma non voglio riaprire la polemica...Manuela, che hai deciso di fare alla luce di questi utili tecnicismi?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    :) e vai @User : si accettano scommesse. Io scommetto sul si, li metterà. Ma per onestà devo anche dirti che è una risposta quasi scontata. Diciamo che tra le provincie di BA, TA, MT, PZ e SA non ho mai visto un'impianto radiante senza scaldasalviette nei bagni. Anche tra quelli non progettati da me. Capita decisamente più spesso di trovare vecchie case del tutto prive di qualsiasi impianto, ovviamente non in prov di PZ ma nelle altre si. Addirittura in prov di CE si trovano case con un unico enorme camino, davvero mooooooolto grande che prevede una prima parte in cui si siedono le persone (si hai capito bene, nel camino) ed una seconda parte in cui c'è il vero e proprio camino. Unica fonte di calore. Questo per farti capire,Lucania esclusa per ovvie ragioni climatiche, quanto possa far freddo nelle restanti provincie citate.

  • vecchiosetter
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    La soluzione te l ha suggerita il tuo progettista prima che chiedessi qui, e te l abbiamo indicata all inizio di questo post io @Caterina Martini ed altri, uno Scaldasalviette elettrico è quanto di più versatile per adempiere a varie funzioni, avere gli asciugamani asciutti e caldi quando Vuoi, asciugare velocemente anche d estate un indumento e, perché no, soddisfare un desiderio personale di immediato calore anche quando l impianto e spento... pensaci :-)

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    3 anni fa

    Si Andrea, sicuramente è un’ottima soluzione li a Milano. D’altra parte se la sceglie Caterina non ho dubbi che sia così. A Milano però. Anche in zone più fredde sicuramente si. Ma qui parliamo di Salerno e fidati. Sarebbe davvero sprecato li, con il clima che hanno, mettere un performante scaldasalviette , a prescindere da come sia alimentato, da utilizzare per qualche giorno all’anno forse. Già, forse, perché molto probabilmente il problema Manuela nella nuova casa non lo avrà proprio.

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa

    Ecco Andrea..finalmente lo ha detto anche Michee e spero che almeno ora eviterai con le tue insistenze..!

  • Manuela
    Autore originale
    3 anni fa

    Ho deciso. Non metterò nulla. 🤞

  • PRO
    Bartolomeo Fiorillo
    3 anni fa
    Ultima modifica: 3 anni fa

    Il costo per tutto l’impianto non varia molto e quindi fossi io lo metterei..poi può sempre chiuderlo e usarlo come porta asciugamani magari..!

  • Franco2018
    3 anni fa

    Concordo con Fiorillo: io ho speso 470 + IVA per il termoarredo (IRSAP FLAUTO) Se il fabbisogno termico del bagno viene calcolato correttamente hai comunque un oggetto a 40° che ti asciuga asciugamani e roba varia in inverno. E se poi dovesse arrivare una botta di freddo polare puoi sempre mettere per due giorni il classico “caldo bagno” ;-)

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