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cristina_lisi82

Consiglio su Raffrescamento a pavimento

Cristina Li
4 anni fa

Buonasera,

sto costruendo casa in campagna e a breve dovrò scegliere la ditta che mi farà l'impianto radiante di riscaldamento e raffrescamento. Su quest'ultimo sento e leggo diversi pareri fin dall'inizio del progetto.

Economicamente è certamente più esoso, ma mi convinceva l'idea del risparmio futuro e soprattutto della qualità dell'aria e dell'ambiente quando è in funzione rispetto ai classici condizionatori.


Tuttavia mi sento spesso dire che non ne vale la pena e che, stando in campagna, la temperatura è più fresca e lo userei pochissimo. Infine temo che il deumidificatore non basti e alla fine mi ritrovo a "slittare" dentro casa a causa della condensa.


Chiedo un parere ai pro, sono abbastanza convinta della scelta ma, dovendo stare molto attenta al budget temo di sprecare soldi e toglierli ad altro di utile.


La casa non è enorme, parliamo di circa 75mq con una serra bioclimatica.


Grazie mille a chi vorrà aiutarmi.


Cristina

Commenti (25)

  • vecchiosetter
    4 anni fa

    L eventuale eccesso di umidità e condensa è un problema ben più grave di “slittare”, creerebbe a lungo termine degrado della costruzione, quindi nel progetto la deumidificazione dev essere necessarismente adeguata!


    casa in campagna significa che ci vivi o è una seconda casa per vacanza e week end?

    Considera che con questo impianti di raffrescamento l effetto all accensione non è immediato, sono fatti per esser sempre accesi, se ci devi andare la domenica per passare la giornata è più efficace uno split... considerato anche che oltrè Al costo dell impianto di riscaldamento per farlo funzionare anche in raffrescamento estivo devi aggiungere una pompa di calore, inoianto di deumidificazione, sensori igrometrici (altri 5000/6000 euro minimo) se è una seconda casa io valuterei seriamente quanto valga la pena.

  • Cristina Li
    Autore originale
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Ciao Vecchiosetter, sarà la casa dove andrò ad abitare con il mio compagno.

    Date le temperature sempre più alte mi sembra un buon investimento (ricordo che fino a qualche anno ci si disperava con 30° mentre adesso stiamo sempre verso i 40).


    Come prima casa invece conviene?

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    ... mostra di più
  • Cristina Li
    Autore originale
    4 anni fa

    Grazie mille del confronto.

    Noi non abbiamo il cappotto, il DL ci ha detto che non era necessario avendo usato per la costruzione il poroton da 38 cm.

    Preferisco molto la frescura diffusa che la botta di fresco perché già in ufficio è difficile mantenere una temperatura dignitosa senza passare dai tropici al polo da una stanza all'altra o tra interno e esterno (e questo sia d'estate che d'inverno).

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Ciao Cristina. Diciamo che su 10 impianti ad irraggiamento che progetto otto sono anche in fresco. Ormai me li richiedono quasi tutti così. Immagino sia per l'indiscutibile maggior gradevolezza che si ha con questo tipo di impianto rispetto ad altri in raffrescamento.

    Si economicamente costa di più e non ne farei nemmeno una questione di risparmio economico futuro: il fatto è che quella maggior gradevolezza che da ha, ovviamente un costo, bisognerebbe capire quanto si è disposti a pagare per avere un maggior confort climatico. Questa però, è una cosa che devi decidere tu, senza lasciarti influenzare da nessuno, secondo me.

    Non so se in campagna tua ci sia una temperatura che ti consenta di usare poco i sistemi di raffrescamento, quello che sicuramente so è che come tutti gli impianti di climatizzazione estiva, ha la possibilità (meglio le possibilità) di regolare le temperture e l'umidità relativa stanza per stanza. Ovvio che se temperatura ed umidità relativa desiderate per un certo ambiente si avvicinano a quelle esterne il sistema non va in funzione: nessun altro sistema lo farebbe. Cosa dirti in merito? Che se vivete poco la casa, dovete considerare che non è un sistema che una volta accesso arriva a regime subito: ci mette un bel po'di tempo per raggiungere i valori desiderati e ciò, di fatto, fa si che sia per me sconsigliabile, per chi non passa molte ore in casa. Se lo userai pochissimo oppure no non mi è dato di saperlo, ma se la temperatura sale parecchio anche li, al punto di richiedere macchine in grado climatizzare gli ambienti ........

    Il deumidificatore, come tutto l'impianto va calcolato attentamente da un termotecnico: se tutto è ben proporzionato problemi non se ne hanno. Il fatto è che spesso non ci si rivolge ad un termotecnico, gli impianti vengono predisposti sulla falsa pista di altri simili in zona, spesso su consigli che poco hanno a che vedere con le leggi fisiche e quindi è ovvio che su impianti fatti "per sentito dire" i problemi di scivolamento potresti averli. Assolutamente no se tutto è progettato, proporzionato per bene e installato per bene.

    Circa i costi in più, poi bisogna anche vedere che tipo di generatore userai per il caldo. Mi spiego meglio. Se userai una PDC per far circolare acqua calda nell'impianto radiante d'inverno, la stessa macchina fa circolare anche acqua fresca d'estate e quindi il costo in più (che poi non è tanto in più, poi ti scrivo anche il perché) è quello del deumidificatore e dei controssofitti per nascondere le tubazioni relative. Se invece in inverno userai una caldaia a gas o altro generatore incapace di generare anche fresco, allora dovrai comprare oltre al deumidificatore, anche una PDC che userai prevalentemente per il fresco. Ma mettiamoci nel caso in cui tu decida di usare per l'inverno una caldaia a condensazione, quindi nel caso in cui le spese per poter fare anche il fresco siano le maggiori possibili, in termini di ulteriori macchine da acquistare. Supponiamo che tu decida, in conseguenza di queste maggiori spese di utilizzare il radiante per il solo caldo. D'estate cosa faresti? Acquisteresti degli split? Quanti? Ciò che sto tentando di farti capire è che spesso si fa l'errore (almeno i miei clienti lo fanno spessissimo) di considerare l'acquisto della PDC e del deumidificatore come spese in più, ma non è un cacolo proprio correttissimo. Non lo è perché dal totale in euro necessario per l'acquisto di PDC e deumidificatore, bisogna togliere il totale in euro dell'acquisto e posa in opera degli spilt che intendiamo installare per l'estate e se gli spit cominciano ad essere 4 o 5, il minor costo del radiante solo in riscaldamento, rispetto ad uno in riscaldamento e raffrescamento, ce lo siamo quasi giocato già in partenza.

    Non so, al momento non mi viene in mente altro, ma se chiedi appena posso ti rispondo.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Si Hermann, scrivevamo a Cristina in contemporanea e quindi leggo solo adesso il tuo commento. Ovviamente si, meglio è isolata la casa, meno disperdi ciò che produci all'interno, sia esso caldo oppure fresco, non fa differenza. Ovviamente se la casa è mal isolata, il generatore "pompa di più" e quindi si raggiungono le temperature desiderate meno facilmente, le macchine lavorano di più e si disperde anche prima. Ovviamente tutto ciò si traduce in un maggior costo in fatture energetiche, ma le temperature desiderate, prima o poi le raggiungi lo stesso. A che costo però.

  • vecchiosetter
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Michele è questo il vero dilemma, mio come di altri migliaia di persone, il fatto che di giorno purtroppo lavoriamo! :-)

    Se usciamo di casa alle 7 del mattino e torniamo alla 20 della sera, a Milano, con Il mio impianto che conosci (ne abbiamo parlato abbastanza :-D ), il controsoffitto gia fatto e sai bene che per me modificarlo non sarebbe un costo, ora è alimentato d inverno con caldaia a condensazione, ha senso implementarlo in raffrescamento (pdc e deumidif) e quindi farlo andare 24/24 per 12 mesi/anno solo per le serate di afa estiva?

    O metto due split, uno in soggiorno ed uno in camera?


    P.s. Non. Mi riferisco all acquisto della pdc deum igrometri, ma proprio ai consumi d esercizio e comfort, ha senso se siamo casa solo la sera?

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Ripeto: se si vive poco la casa, per me non ha senso: decisamente meglio due spilt.

    Se invece si vive molto la casa, allora il discorso cambia. Certo anche in questo caso si potrebbe risolvere con gli split, ma se si tengono accesi per un bel po' allora i risparmi dell'utilizzo degli split cominciano a non esserci più. Senza contare che non avrai mai la stessa gradevolezza: con gli split hai sempre quest'aria fredda in movimento che non è che sia molo salutare.

    Beh! Si lavora ovunque, non solo a Milano :) Ma ci sono le rinnovabili però, ecco forse in questo siete svantaggiati: a conti fatti non riuscite a fare le stesse produzioni che facciamo noi, ma è per questo che Dio vi ha dato anche temperature più miti (d'estate intendo) e giornate più lunghe :D

    Scherzi a parte, volevo solo dire che un fotovoltaico, risolverebbe il dilemma e potrebbe anche essre istallato in un secondo momento.

  • vecchiosetter
    4 anni fa

    Milano era un riferimento per il clima, non per l Impegno lavorativo :-))))))

  • vecchiosetter
    4 anni fa

    Tanto la ristrutturazione è praticamente terminata.. sto montando gli arredi.. il controsoffitto è fatto e predisposto, ho anche fatto a parete le predisposizioni per gli split... ora ci abitiamo e ci godiamo il pavimento caldo :-) in primavera deciderò il da farsi...

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Si, lo era anche nella mia risposta un mero riferimento. In pratica avevo preso in prestito il tuo :)

    Si se è tutto predisposto devi solo mettere il deudificatore immagino. O devi pure coibentare i collettori e comrare la PDC?

  • Cristina Li
    Autore originale
    4 anni fa

    Buonasera Architetto, non c'è il gas ed è prevista la pompa di calore. Avremo fotovoltaico e solare.
    La casa si vivrà principalmente la sera e nel fine settimana, sempre per via degli orari di lavoro.

    Avendo quindi la pdc, per poter avere un pavimento che oltre a riscaldare raffreschi, che cosa mancherebbe a livello di impianti? Solo il deumidificatore? O per il raffrescamento devo prevedere qualche intervento in più?

    Perché se così fosse la differenza, almeno nel mio caso, inizia ad essere irrelevante.

  • vecchiosetter
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Ti manca la deumidificazione, ma non è proprio irrilevante! l ideale è un impianto di deumidificazione canalizzato ( un po’ come gli impianti clima con la macchina e le bocchette a controsoffitto però non raffresca ma deumidifica) con vari sensori igrometrici, il costo indicativo per questo impianto di deumidificazione è dai 3000 ai 4000 euro più i controsoffitti nel caso non li avessi... poi potresti anche non farlo, controllare manualmente il livello di umidità ed aprire le finestre, o metter tanti deumidificatori singoli sparsi per la casa, ma solo col primo che ti ho specificato hai il reale controllo dell umidità nell appartamento.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Si, infatti. Io eviterei i tanti deumidificatori e ne metterei uno solo centralizzato, con un unico igrometro, magari posizionato, nella camera "più a rischio condensa". Poi ci sono le tubazioni che partrono dal deumidificatore e raggiungono ogni stanza, i controsoffitti per nascondere le tubazioni (in genere il deumidificatore si mette a soffitto nel corridoio, in modo che da li si raggiungono facilmente con le tubazioni tutte le stanze e quindi si controsofitta solo il corridoio). In più, se non già previsto, vanno isolati meglio i collettori (o si prendono di materiale idoneo a evitare che trasudino condensa.

    Si, il costo indicativo è quello che ti ha scritto Andrea nel messaggio precedente, io ci metterei anche qualcosina in più, ma come ti ho scritto prima, se prendi tre o quattro split buoni (non quelli da supermercato insomma) e consideri anche il costo della manodopera per installarli, non dico che sei li li, ma davvero cominiciamo a ragionare su pochissime migliaia di euro di differenza che, per il maggior confort che si avrebbe con il radiante, io spenderei tranquillamente. La differenza è quel fastidio che avverti quando sei al lavoro contro una calda giornata estiva in cui in casa hai semplicemente una temperatura ed un'umidità relativa da te impostate, niente aria fredda direzionata di qua o di la. Semplicemente trasformi l'afosa estate in una gradevolissima primavera mite e senza vento. Questa la differenza, però scordati di camminare scalza per casa d'estate :)

  • vecchiosetter
    4 anni fa

    “Si se è tutto predisposto devi solo mettere il deudificatore immagino. O devi pure coibentare i collettori e comrare la PDC?” Michele se questo è riferito a me la risposta è SI, per ora ho messo caldaia condensazione, multistrato (ovviamente coibentato fino al collettore) e impianto... per implementarlo dovrei coibentare i collettori e fare impianto deumidificazione, io continuo A pensare che per come è composto l immobile si potrebbe evitare un canalizzato :-)



  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Tentar non nuoce Andrea, ma se in estate vedi acqua sul pavimento sai il perché :)

    Vabbè mi fai sapere la prossima estate? :)

  • vecchiosetter
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    No no non intendevo non Deumidificare!

    Essendo l appartamento molto “aperto“, praticamente ho una soggiorno di 70 mq ed una zona notte/bagno di 50 mq, entrambi ambienti open space ed ho impianto elettrico domotico, pensavo e due deumidificatori singoli ( uno per area ) con due sensori igrometrici, e due attuatori collegati alla domotica che li fanno partire all occorrenza...non credi potrebbe esser una soluzione ottimale e anche meno costosa di un canalizzato?

  • vecchiosetter
    4 anni fa


    È concettualmente schematizzato così...

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Si certo. E' una buona soluzione. Ma la domotica però, se non si è molto pratici, finisce per complicare le cose. Ecco perché progongo il classico centralizzato. Considera che già li, devi programmare i cronotermostati e gli igrometri, sembra semplice ma non hai idea di quanta gente si impappina già così.

  • vecchiosetter
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Anche nell impianto radiante ho messo delle elettrovalvole ed attuatori sui collettori per sezionarlo in zone e gestirlo con la domotica, in ogni zona ho messo un sensore di temperatura, mi basterebbe aggiungere anche i sensori igrometrici.. ma che deumidificatori posso montare come elementi singoli.. hai qualcosa da consigliarmi?

  • Cristina Li
    Autore originale
    4 anni fa

    Grazie davvero per le risposte dettagliatissime!

    Una ulteriore domanda pratica ... ma la ditta che mi farà l'impianto considera già tutte queste cose o gli vanno esplicitate?

    Scusate la domanda molto banale ma mi sto rendendo conto che non si può dare nulla per scontato... neppure l'installazione di un igrometro :)

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Purtroppo no: calcolo con quello che hanno gli impiantisti scelti. Di solito sono Misubishi, Daikin, Rehau. Queste le marche, ma la dimensione ........

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Scusa Cristina: stavamo scrivendo in contemporanea e quasi mi era sfuggito il tuo ultimo messaggio.

    In genere l'impiantista dovrebbe seguire un progetto fatto da un termotecnico. Quest'ultimo o il D.L. dovrebbe assicurarsi che tutto sia posto in opera correttamente, secondo progetto. Uso il condizionale perché, come al solito siamo italiani :) e quindi spesso gli impianti si fanno per "sentito dire". Ovvio che in quest'ultimo caso ti può andare bene oppure ritrovarti con un impianto sovradimensionato (e quindi che ti costerebbe di più) oppure peggio, con uno sottodimensionato che sarebbe costretto a lavorare di più per farti ottenere il clima che imposti (con conseguenti aumenti economici in fatture energetiche). La migliore cosa da fare è scegliere un bravo termotecnico (io aggiungerei della tua zona) in modo che possa visionare il tutto, anche se tutto è solo ancora in fase progettuale, studiarsi per benino la situazione e darti le dimensioni giuste di ogni cosa o leggermente più performanti. Certo, è un costo in più, ma te lo ripaghi in fatture energetiche nel giro di qualche anno.

  • vecchiosetter
    4 anni fa
    Ultima modifica: 4 anni fa

    Aggiungo una cosa a unto ti ha detto michele, ogni fornitori di impianti ( io uso solitamente henco ) ha un proprio termotecnico che fa i progetti gratis ai propri clienti... evita!!!

    Fanno solitamente impianti assolutamente sovradimensionati, progettano anelli avunque, sotto ai sanitari, sotto ai muri, pure sotto terra se potessero :-) pur di vendere qualche metro di tubo in più!!!

    Mi associo al consiglio di michele, cerca tu un bravo ingegnere termotecnico, fatti fare il Progetto, che poi darsi all impresa che scegli per fartelo realizzare.

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    4 anni fa

    Si: infatti. Ne abbiamo parlato in un'altra discussione. Ricordi Andrea? Ovviamente ogni tecnico fa l'interesse di chi lo paga e se a pagarlo è la ditta e non il friutore della casa .............. ecco che l'impianto è eccessivamente sovradimensionato, spesso (se a pavimento) irrealizzabile per via dei troppi tubi che inseriscono. Se interessa segue il link a quella discussione.

    https://www.houzz.it/discussions/5795248/massetto-su-impianto-radiante

    Poi però c'è anche quello che succede da me e credo succeda in tutti i piccoli centri, ma non ne ho la certezza. Qui ogni impiantista è esclusivista di uno o più marchi, tutti montano qualsiasi marchio gli chiedi, ma se usi i prodotti di cui sono esclusivisti, hai un prezzo migliore. Tutti, indipendentemente da se la committenza ha un suo termotecnico oppure no, ricevono i progetti gratis dalle ditte di cui sono fornitori, ma poi, se c'è un termotecnico incaricato, realizzano il progetto fatto da quest'ultimo, se non c'è, dato che il progetto fornto dalla ditta è spesso irrealizzabile, vanno avanti ad "orecchio", con i conseguenti maggiori costi energetici in fattura per il committente. Ma questo credo si evinca chiaramente dai commenti fatti nel post di cui c'è il link sopra.

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