Pavimentazione in stucco
Marzia Bonicelli
5 anni fa
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Commenti (9)
Marzia Bonicelli
5 anni faDiscussioni simili
Posa pavimento.
(9) commentiInfatti Marco, come le ha anche detto il collega, la fuga non ha nulla a che vedere con il riscaldamento. Premesso ciò io credo che questo venditore sia un dilettante alle prime armi inconsapevole delle cavolate che dice. La fuga di quel pavimento serve solo a rendere meno visibili le mattonelle..! Mi spiego: più è larga la fuga, più si capisce che è una mattonella e non un legno. Se vuole un consiglio è ancora non ha acquistato il pavimento: guardi altro e non i finti legni. Ci sono dei gress meravigliosi. Ultimamente io feci posare un 120x120 bianco opaco e le posso assicurare che è uno spettacolo.... mostra di piùPavimentazione zona cucina nella mansarda
(6) commentiGrazie molte. Mi hanno proposto un AC4 spessore 0,8 mm. o 1 cm.- La casa madre garantisce il pavimento per 25 anni. Per quanto riguarda la reazione agli acidi mi hanno anche suggerito uno stucco da mettere tra le fughe nella zona cucina.. Per quanto riguarda il tappetino ne prenderò uno ad alta trasmittanza termica dato che il riscaldamento è a pavimento, mi hanno detto che è apposito per i riscaldamenti a pavimento, e non costa neppure poco al mq. ... Accetto sempre però nuovi suggerimenti.... mostra di piùFughe molto chiare
(26) commentiBuongiorno a lei Maria e a chiunque sia su Houzz. Le fuge sono o a base cementizia o epossidiche. Per entrambe, di ecologico, sinceramente ci vedo poco o nulla. Diciamo che oggi la tendenza di chi produce materiali per l'edilizia è quella di aggiungere al nome dato ad un certo prodotto la sigla eco o bio o cose del genere. Sarà un problema mio, ma sinceramente come possa un collante o un fugante essere eco mi lascia fortemente dubbioso. Come ho avuto modo di scrivere svariate volte, io ormai, nei miei cantieri, faccio usare solo il fugalite di Kerakoll. Mi trovo benissimo con questo fugante per una serie di motivi (meno o per nulla poroso quindi più igienico, non cambia colore ecc.). Le note dolenti sono il prezzo: questo epossidico costa cinque volte in più di un fugante a base cemento, necessita di dircreti posatori e di ottima prima pulizia. In genere i posatori sono poco avvezzi ad usarlo perché si fatica un pochino di più a metterlo ma il risultato, anche ad un solo anno di distanza dalla sua posa, rispetto ad un fugante cementizio, si vede tutto. Il cementizio tende a diventare scuro (grigio nero), il fugalite rimane quasi così com'è. Il quasi è dovuto al fatto che il materiale è fotosensibile. Un po' di più in alcune coloroazioni, meno in altre, ma nulla di che. A dirla tutta, recentemente mi hanno contattato alcun clienti che lo hanno fatto posare qualche anno fa, lamentando il fatto che si era un po' scurito in alcuni punti, ma ho scoperto qual'era il problema. Era che il panno usato per lavare, non arrivava "alla perfezione" a pulire le fughe. Il tutto si è risolto passando una spugnetta bagnata in tre parti di acqua ed una di aceto bianco. Tutto è tornato come il primo giorno di posa. Scusa, ma ho scritto questa cosa non tanto per te, ma per quanti hanno lo stesso problema. Bene, detto questo, devo dirti che la Kerakoll, produce una intera serie di fugalite, grosso modo nelle più diffuse colorazioni dell'effetto legno. Si chiama Fugalite bio paqruet. Trovi le colorazioni tranquillamente on line. Io però ti consiglierei di fare altro. In primis, di parlare con il tuo posatore: se non lo ha mai posato, lascia perdere l'epossidico e accontentati del cementizio. Se lo ha posato, la keracoll, fornisce per il fugalite bio parquet, dei piccoli campioni a forma di distanziatori per piastrelle: una volta che il tuo posatore si è procurate quelle, semplicemente aprendo un pacco di mattonelle, posandole per terra ed accostando i distanziatori, vedi la differenza tra le varie colorazioni. Fai spostare il tutto per le varie stanze, perché gli effetti cromatici cambiano in funzione della luce ed anche del modo in cui essa colpisce la pavimentazione. Viceversa, se sarai obbligata ad avere una fuga cementizia, allora considera già che da qui ad un anno comincerà a scurirsi e quindi tanto vale abbinare già una colorazione tendente allo scuro. In sostanza, con il fugalite io ti consiglierei di andare il più possibile tono su tono, con un cementizio, in contrasto, tendendo ad avere fughe sullo scuro.... mostra di piùPosa pavimentazione 120 x 60 in tutta la superficie...
(15) commentiA gusto personale e per motivi tecnici escludo la 3. Per questioni estetiche, come posa la trovo meno moderna, inoltre mette più in evidenza le fughe, che è proprio la cosa contraria che si vuol fare scegliendo un grande formato. Dal punto di vista tecnico, per esperienza, considerando che le piastrelle non sono mai perfettamente piane, nemmeno quelle di alta qualità, più il formato è grande e più si nota, perché si formano i fastidiosi dentini, e la posa sfalsata evidenzia il difetto. La posa 1 e 2 non sono giuste o sbagliate di per sé, va fatto un piano di posa su misura per la stanza e le sue caratteristiche peculiari, bisogna preliminarmente verificare se ci sono pareti fuori squadra, e a seconda della finitura della piastrella vedere quale direzione di posa valorizza di più il formato, la quantità e direzione della luce naturale, la grana superficiale. Ad esempio, i famosi "gradini" di cui sopra si notano di più nella posa parallela alle finestre: la luce scorre radente e crea quell'effetto sole sulle onde. I maestri posatori tendono a posare i formati lunghi con i lati lunghi paralleli alle pareti lunghe, perché ci sono meno sfridi (tagli e sprechi di materiale) e perché le piastrelle sono sottoposte a minori sollecitazioni strutturali. Guardano anche la direzione dei giunti di dilatazione del massetto, che si spera siano stati ben eseguiti e ben localizzati, soprattutto nelle stanze più grandi, e cercano di posare le piastrelle nello stesso senso. Queste sono questioni tecniche che i posatori preparati conoscono bene, e sanno come intervenire. A noi committenti interessa solo che il lavoro venga eseguito a regola d'arte e che il risultato finale sia soddisfacente, quindi parlatene col posatore prima di iniziare, anche fino allo sfinimento, vagliate ogni cosa, meglio prevenire che doversi poi accontentare di un risultato mediocre o scadente. Consiglio anche io, come ha scritto Casadivale, di fare prove di posa e vedere quale effetto fa la luce nelle diverse condizioni e direzioni. Poi usate tutte le precauzioni di posa che la moderna tecnologia e la professionalità di posatori preparati consentono: distanziatori livellatori con cunei, ottimi materiali per colla e stucco, precisione nel seguire le istruzioni di preparazione, i tempi, e avrete buoni risultati.... mostra di piùmaniarchitetti
5 anni faMarzia Bonicelli
5 anni faMarzia Bonicelli
5 anni famaniarchitetti
5 anni faMaria Delinavelli
5 anni famaniarchitetti
5 anni faMarzia Bonicelli
5 anni fa
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