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monica_beggi

perché nelle nuove costruzioni i tetti sono tutti in legno?

Monica
6 anni fa
sembra che i tetti in cemento non si facciano più. personalmente li trovo più sicuri specie se nell'abitazione si metterà un camino. credo anche che il costo di un tetto in legno sia più caro. Vi ringrazio in anticipo

Commenti (40)

  • PRO
    Fonte del Rustico
    6 anni fa

    Buongiorno Monica! Non so se sono tutti in Legno, ma se lo sono ne sono ben Felice! Preferisco sentire il Profumo del Bosco che nuotare in un Mondo di Cemento! :-)

    Buona Domenica!

    Piero

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  • Monica
    Autore originale
    6 anni fa
    grazie mille architetto come al solito dà risposte esaustive e competenti. Le inoltro 10 mi piace. Ma la cosa importante mi ha convinto. grazie mille
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Grazie mille Monica, ma sono io a dover rirgraziare lei sia per le belle parole, sia per avermi dato da possibilità di rispondere ad una domanda davvero fatta bene. Le ripeto, dovrebbero essere tutte così belle, non dovrebbero mai cadere nel dimenticatoio e forse Houzz dovrebbe trovare il modo per valorizzare maggiormente sia la domanda, sia la risposta e sia chi risponde, ma purtoppo non credo si possa fare molto di più in merito a questa cosa.

  • PRO
    MakeUpYourHouse di Monica Taroni
    6 anni fa
    la ringrazio molto Michele per questa e tantissime altre spiegazioni: uno dei validi motivi per cui penso valga la pena spendere il mio tempo su houzz.
    e' riuscito a spiegare in maniera semplice argomenti molto complessi.
    non sono riuscita a realizzare il mio sogno della casa in legno una decina di anni fa quando mi sono trasferita ma spero nella vita di avere un' altra occasione. nel frattempo mi ha fatto molto piacere leggere quello che ha scritto
  • Paola
    6 anni fa
    Sempre gentilissimo con tutti e molto preparato e meticoloso. Bravo architetto!
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Grazie mille Monica: in realtà ho omesso un bel po'di cosette come ad esempio che una trave, oltre a reggere ciò che ha sopra di essa, sorregge anche se stessa. Ne deriva che il calcestruzzo cementizio armato, pesando circa 7 volte di più del GL24h, ha bisogno di una sezione nettamente più grande per adempiere agli scopi citati. Quindi, a tetto fatto, avendo il legno bisogno di sezioni molto minori, il rapporto sul peso non rimane di 1 a 7 ma diventa ancora più ampio.

    Sei giovanissima: vedrai che prima o poi ce la farai e seguendo ciò che consigli qui su Houzz, sono convinto che sarà una bellissima casa in legno.


    Grazie Paola, in tutta franchezza ed onestà però, credo che non ci sia alcuna differenza tra me e qualsiasi altro collega. La verità è che le facoltà italiane di Architettura, soprattutto alcune, sfornano quotidianamente professionisti preparatissimi ed apprezzatissimi in tutto il mondo, meno che in Italia purtroppo.


  • Laura Molteni
    6 anni fa

    Certo che possiamo fare qualcosa, possiamo farne un articolo! Grazie per il suggerimento. La Redazione

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Grazie mille Laura: il legno lo merita davvero.

  • Paola
    6 anni fa
    Non intendevo sminuire nessuno!!!
    Volevo solo dire che sei sempre presente, preciso e paziente.
    Saluti
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Si Paola, penso sia chiaro a tutti il tuo intendo, esattamente così come lo hai scritto ora: il mio era solo uno sfogo nei confronti del fatto che con tutti i bravissimi architetti che abbiamo in Italia, per molte cose, spesso anche discutibili, si debba ricorrere ad architetti di altre nazioni. Mi riferivo ad opere pubbliche non al tuo graditissimo e chiaro commento. Grazie mille ancora.

  • Paola
    6 anni fa
    Purtroppo siamo i primi, in generale, a tirarci la zappa sui piedi da soli e questo non vale solo per architettura ed archistar.
    Saluti.
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Verissimo anche questo Paola :-) Altra cosa che ci riesce benissimo in Italia.

  • Livia
    6 anni fa

    Cari Pro attenti! Tra il serio e il faceto l'architetto Abbate ha in tempi brevissimi scalato la vetta e piantato bandiera nei nostri cuori!!

    Scherzo, naturalmente, Houzz Italia è pieno di professionisti bravissimi e competenti e spesso molto pazienti.....


  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Ah ah ah!!!! Beh! L'arch. Abbate non può che essere contento di aver piantato bandiera nei vostri cuori. In verità in quelli femminili, decisamente meno (per non dire affatto) in quelli maschili :-)

    Sempre scherzi a parte, ripeto, il livello degli architetti in Italia è davvero altissimo. Questo in generale, a prescindere dall'ottimo Houzz. Io di questo sono fermamente convinto e sono felice di essere semplicemente uno dei tanti.

  • alice beltrame
    6 anni fa
    Complimenti Architetto, per la competenza, la disponibilità e l'ottimo italiano con cui scrive!!
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa
    Ultima modifica: 6 anni fa

    Grazie mille Alice, troppo buona. Sorvolerei sulla competenza e soprattutto sull'italiano (ero perennemente rimandato a settembre ai tempi del liceo). Circa la disponibilità credo sia una di quelle prerogative proprie della figura dell'architetto. Insomma nulla in più o in meno rispetto a qualsiasi altro collega. Anzi, se parliamo di lingua italiana, come le ho appena scritto, decisamente in meno :-)

  • Lucy Ann
    6 anni fa
    Complimenti architetto Abbate per la Sua ottima risposta, molto esaustiva. Anch’io mi ero spesso posta la domanda cui lei ha brillantemente risposto.
    Vivo da alcuni anni in una casa con il tetto costruito con travi in legno lamellare (non so di quale tipologia di lamellare si tratti anche se mi piacerebbe saperlo) e avendo anche un caminetto al piano terra mi son sempre chiesta se, nel caso malaugurato di incendio, il tetto non sarebbe andato subito a fuoco, e perché il costruttore avesse optato per il tetto in legno, visto che le pareti e il resto sono in mattoni e cemento.
    Grazie al suo post-articolo”, ho rivalutato il tetto della mia abitazione, che le assicuro appena venuta ad abitare in questa casa mi aveva infastidito alquanto.
    Posso confermare per esperienza che, in effetti, come lei ha giustamente detto, il punto debole del tetto in legno è proprio lo scarso isolamento acustico. Per ovviare a questo, che si è subito rivelato essere un vero problema, abbiamo dovuto dapprima sostituire le vetrocamere delle finestre della camera al piano superiore dove dormiamo, con dei tripli vetri, e siccome neppure questo è stato sufficiente a ridurre i rumori provenienti dall’esterno, abbiamo dovuto far realizzare un cartongesso e far inserire tra le travi e lo stesso un materiale fonoassorbente, per riuscire ad abbassare a sufficienza i rumori provenienti dall’esterno. Tutto ciò per dire che il problema acustico, non deve assolutamente essere sottovalutato.
    La professionista che aveva realizzato il progetto (un architetto figlia del costruttore delle case del complesso), non aveva tenuto in debita considerazione questo aspetto (forse anche per una questione di costi, suppongo) anche perché l’obbligo di rispettare i parametri acustici non era ancora entrato in vigore (mancava circa un mese alla legge).
    La riduzione del rumore la si poteva ottenere solamente aumentando la massa della copertura e l’intervento lo abbiamo dovuto fare realizzare alcuni mesi dopo l’acquisto, a nostre spese, solo in una camera. Spero che venga realizzato un articolo grazie al suo contributo perché potrebbe essere molto utile a chi si accinge a comprare o costruire ex novo e anche come semplice informazione per gli utenti di Houzz. Un caro saluto
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Grazie mille Lucy, in realtà trovo valga molto di più il suo intervento che il mio. Le mie sono solo parole, le sue rispecchiano il quotidiano vivere in un'abitazione con tetto in legno. La ringrazio anche per avere completato una parte della mia risposta: quella sull'acustica e per avermi dato lo spunto per spendere qualche parola sull'importanza della figura del direttore dei lavori. Ma andiamo con ordine. L'acustica di fatto, in Italia, rispetta una normativa che c'è, ma nel contempo, non c'è. Si fa la legge e poi si fa in modo che la stessa non venga presa in considerazione nel giusto modo che merita. Oggi si fa una semplice autodichiarazione, spesso non suffragata da alcun calcolo ed attestante che i requisiti minimi sul rispetto della normativa acustica sulle abitazioni, sono rispettati. Tanto poi chi controlla? Il punto è che la stessa normativa ha individuato le figure tecniche preposte al controllo: i cosidetti tecnici esperti in acustica. A nulla vale, come si è portati a credere, l'essere davvero esperto sull'uso in acustica dei materiali: per essere tecnico esperto in acustica devi poter dimostrare che hai frequentato dei corsi ad hoc (o almeno di aver pagato per quei corsi) e/o dimostrare di aver effettuato un certo numero di misurazioni inerenti l'acustica (anche qui basta che sia dichiarato da qualcuno in possesso dei requisiti e quindi, in fin dei conti, basterebbe pagare). Ogni regione ha la sua bella leggina in merito con il relativo bell'elenco di tecnici esperti in materia. Ne consegue che, essendo in pochissimi, i prezzi di un rilievo fonometrico di controllo costi un botto. Il tutto anche perché, gli strumenti utilizzati per il rilievo, devono essere rigorosamente tarati, con frequenza annuale, da appositi centri e questa cosa costa un bel po'. Di conseguenza un ipotetico proprietario di un'abitazione che pensa non siano rispettati i requisiti minimi acustici, sentite le cifre del rilievo, il più delle volte desista dal farlo. Quei pochi che, avendo ragione, continuano, arrivati in tribunale ricevono, alla fine, una mezza ragione. Ricevono cioè una certa cifra che li compensa del torto subito, ma nello stesso tempo si vedono anche declassare il valore economico della propria abitazione: ci sono fiumi di sentenze in merito. Questo perché, spesso, ad abitazione finite, non è possibile intervenire, con costi accettabili, per risolvere le problematiche legate all'acustica e quindi, oltre al danno, la beffa.

    Si, l'elemento da tenere in considerazione per l'acustica di un certo materiale è la sua massa. Ma si può in Italia costruire con materiali con molta massa? Che so, ad esempio e per esagerare, costruire case di piombo? Assolutamente no, c'è un altro aspetto da tenere in conto: quello sismico. Qui, in linea di massima, è l'esatto contrario: una struttura meno pesa meglio è. Ecco perché rabbrividisco ogni volta che su Houzz o anche nel mio studio si sentono frasi del tipo: "Salve, vorrei sovrapporre un nuovo pavimento a quello esistente". Certo, lo si può anche fare, ma è un risparmio sulla tua pelle e su quella delle persone più care che hai. Ma torniamo a noi. E ma allora come si fa a soddisfare acustica e sismica contemporaneamente? Semplice: si cerca o si dovrebbe cercare il giusto compromesso tra i due aspetti suffragato da precisi calcoli in entrambi i rami. Perché spesso non si fanno? Beh! Alcuni motivi li abbiamo citati qualche rigo fa, altri vanno ricercati proprio nella mancanza di chiarezza in merito a questi aspetti: non si conoscono e non conoscendoli, la nostra disponibilità a pagare un tecnico per avere calcoli acustici, statici ed aggiungo anche termici per casa nostra è pari a zero. Dall'architetto si va solo per avere una casa bella e non per altro. Poi c'è l'aspetto della direzione dei lavori, come nel suo caso. Il direttore dei lavori è colui che, in maniera professionale, verifica che, ad esempio, una casa, sia costruita come si deve. Ha anche il compito di correggere, se ci fosse il bisogno, i vari progetti posti alla base di una qualsiasi costruzione lui diriga. Quindi non solo progetti architettonici e statici, anche acustici, termici ecc. Ma se, come nel suo caso, il direttore dei lavori coincide, in un certo modo, con l'impresa esecutrice? Credo sia inutile rispondere: tutti siamo in grado di capire da soli cosa possa significare quasi sempre. La ringrazio ancora Lucy e ricambio il suo caro saluto.

  • Lucy Ann
    6 anni fa
    Grazie di nuovo a lei arch. Abbate per l’ulteriore contributo. Scusi se non ho risposto subito ma volevo aggiungere ancora qualche precisazione e mi serviva qualche momento in più.
    Purtroppo quando abbiamo deciso di acquistare casa non abbiamo immaginato di doverci rivolgerci a qualche ulteriore professionista che ci aiutasse, visto che la casa era quasi “preconfezionata” pensavamo che l’architetto dell’impresa fosse sufficiente a garantire un buon risultato. Le villette erano già state progettate e la architetto ci ha interpellato piu volte ma solamente per la scelta dei materiali in capitolato. Un paio di acquirenti nostri vicini, si sono invece rivolti a un loro amico architetto (di un’altra zona d’Italia), il quale li ha aiutati a realizzare alcune modifiche sul progetto, per quanto riguarda la suddivisone degli spazi e la distribuzione dei locali, cosa che ha migliorato sensibilmente il risultato finale. Nonostante questo ulteriore intervento il problema acustico anzidetto è rimasto irrisolto (il loro amico non ci ha pensato? Non poteva ovviamente visionare i lavori sul posto). Alla fine i vicini sono andati in causa col costruttore per altri problemi emersi durante la costruzione. Col senno di poi ritengo che abbiano fatto bene ad avvalersi di un ulteriore architetto e che avremmo dovuto farlo anche noi.
    Per tornare alla questione di partenza, Io e mio marito siamo entrati nella nostra casa parecchio tempo dopo la fine della costruzione e quando ci siamo accorti che il problema dei rumori dall’esterno (traffico, pioggia) era comune a tutte le villette ci siamo arrangiati a trovare una soluzione (informandoci con altri tecnici) senza più chiedere nulla ne’ al venditore ne alla figlia. Purtroppo la realizzazione di una casa non è semplice e ritengo che la collaborazione tra i vari professionisti tecnici, architetti, costruttori, che vi intervengono sia indispensabile per massimizzare il risultato ed evitare errori anche grossolani. Quindi agli acquirenti (ma anche ad alcuni architetti giovani) consiglierei di rivolgersi a più esperti e tecnici professionisti dei diversi settori (a meno che non abbiano una buona esperienza sul campo) anche solo per un confronto, e ritengo che siti come questo siano molto utili a tutti per informarsi e che sarebbero molto apprezzate anche delle guide realizzate dai migliori sul campo.
  • Paola
    6 anni fa
    Argomenti che meritano di essere trattati in modo approfondito e tematico.
    Quanto alle discussioni, per quanto accese e scoppiettanti (non in questo design dilemma), alla fine sono sempre interessanti perché portano a confronto informazioni e punti di vista diversi e questo non può che arricchire la visione dell'insieme.
    Buona giornata
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Ma figurati Lucy Ann, come vedi ti do del tu e gradirei fosse fatto lo stesso anche da tutti voi nei miei confronti: in fondo siano come degli amici, seduti ad un tavolino di un bar, che discutono su alcuni argomenti davanti ad un ottimo caffè, inoltre titoli vari ecc., secondo me, alla fine, lasciano spesso il tempo che trovano.

    Chiaro è che ognuno risponde quando ne ha il tempo, ci mancherebbe altro.

    Ovviamente non era mia intenzione dirti che avresti dovuto rivolgerti a qualcun altro (pur volendo non avresti potuto per via di alcune norme che vietano l’ingresso in cantiere a figure non direttamente coinvolte), volevo solo far capire quanto importante fosse la figura del direttore dei lavori in una generica costruzione. Il mio scopo, in altre parole, era quello di dire, in qualche modo, che è bene essere un pochino diffidenti nei confronti di “pacchetti” che non possono prevedere la presenza di un tecnico che curi fino in fondo gli interessi del potenziale acquirente. Non che non si debba acquistare, ma farlo semplicemente sapendo che la direzione dei lavori ha seguito il cantiere curando gli interessi del costruttore e non dell’acquirente. Non è detto che ci sia per forza qualcosa che non va, ma almeno avere la consapevolezza che potrebbe anche esserci qualcosa su cui l’impresa ha voluto risparmiare. Il più delle volte, va detto che accade in buona fede: per quanto riguarda un tetto in legno, ad esempio, si ritiene spesso, anche da ditte serie, che isolarlo dal punto di vista termico, coincida con l’isolarlo sotto tutti i punti di vista e quindi anche dal punto di vista acustico. Ma non è così. Credo sia sicuramente il tuo caso perché isolare acusticamente un tetto in legno quando lo si sta montando, ha dei costi così tanto irrisori che non si potrebbe pensare altro. Ma allora perché non è stato fatto? Secondo me perché esistono alcuni aspetti della progettazione che sia dal punto di vista legislativo, sia in quello esecutivo, sono puntualmente messi un pochino da parte. Quello che si nota più spesso è proprio l’acustica, ma ce ne sono tanti altri: le barriere architettoniche, gli impianti idrici, elettrici ecc. Sapevate, ad esempio, che c’è l’obbligo legislativo della progettazione dell’impianto elettrico di un’abitazione da parte di un professionista iscritto all’albo solo se l’appartamento è più grande di 400mq.? La legge c’è ed ovviamente fa riferimento ad altri aspetti, quelli sulla sicurezza degli impianti, che ora non ci interessano, ma in quante case succede che se si accende una lampadina da qualche parte, appena se ne accende un’altra, si nota un leggero calo, per un attimo, su quella accesa prima? Nulla di male: tanto è un attimo, ma peccato che quell’attimo è indicativo di alcune cosettine che ci portano ad avere fatture un pochino più alte. E non è antipatico vedere un calo di pressione dell’acqua potabile da un rubinetto appena se ne apre un altro? Beh! Noi pro queste cose le sappiamo tutti, non importa se abbiamo più o meno esperienza, siamo tutti perfettamente in grado di fronteggiarle e di risolverle, ma semplicemente non ci viene mai richiesto e se le proponiamo sembra quasi che vogliamo solo spillare altri soldi al nostro committente. Voglio dire che non c’è alcun bisogno di una laurea o di una particolare esperienza per capire che l’acustica di un materiale, se parliamo di quelli “classici”, è legata, in primo luogo, alla sua massa. E’ ovvio poi che esistono altre variabili in acustica, come la forma, l’elasticità, le frequenze, la velocità, la porosità ecc., che sono sfruttate da un tecnico per esulare dalla sola massa, per non appesantire le case, ma il concetto sul peso mi è chiaro oggi, mi era chiaro appena laureato e mi era chiaro anche prima. La stessa cosa ovviamente vale per tutti i pro ed anche per tutti coloro che semplicemente ne hanno sentito parlare, quindi non serve un tecnico esperto, ma semplicemente uno che curi gli interessi del committente fino in fondo e che faccia presente tutto ciò che è possibile progettare, lasciando poi al committente la decisione sul se ha bisogno oppure no di un determinato progetto. Nel mio spazio Houzz ho due recensioni, una fatta da D. Bronzino e l’altra da Antonietta, che sono due chiari esempi di quanto sto scrivendo: degli aspetti della progettazione, a torto o a ragione, in qualche modo trascurati. Oggi succede decisamente meno quello che è capitato alla sig.ra Antonella, ma problemi come quello del sig. Bronzino, purtroppo ancora capitano soventemente. In definitiva, quindi, serve semplicemente un professionista che ci informi, che ci faccia capire cosa rischiamo e cosa no nel farci fare o meno un certo progetto e che possa seguire ogni fase della costruzione in cantiere curando i nostri interessi, per l’appunto il direttore dei lavori.

    Si Paola, tutti noi facciamo del nostro meglio almeno nel tentativo di far capire che esistono determinate tematiche, ben diverse dall’estetica, che andrebbero considerate nella costruzione di una casa. Ovvio è che, pur volendo, non riusciamo ad approfondire più di tanto gli argomenti. Volendo si potrebbe parlare, nel caso specifico, della legge di massa ecc. ma sarebbero solo una serie di belle furmulette e numerini che richiedono (queste si), una preparazione tecnica specifica in materia. Secondo me serve solo sapere che è possibile calcolare quasi tutto nella costruzione di una casa e che affidarsi ad un tecnico che, godendo della nostra fiducia, curi i nostri interessi nell’iter realizzativo, non fa mai male. Che i soldi che spendiamo per lui, in realtà li risparmiamo dopo e comunque, il prodotto finale, risente sicuramente della sua presenza regalandoci un qualcosa in più che spesso non si vede ma che ci migliora la vita. Certo, non posso darti torto, nel dire che una conoscenza minima di base sia necessaria a tutti almeno per capire che esistono anche questi aspetti, che sono o sarebbero da mettere in conto nella costruzione di una casa e forse, anche nella scelta del nostro tecnico di fiducia, sulla sua preparazione, la sua onestà ecc.

    Grazie. Buona domenica anche a te e a chiunque legga il post.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    6 anni fa
    Ho letto con piacere ed interesse. Si dice che più spende, meno spende. Buona domenica anche a lei e grazie per averci donato parte del suo tempo e del suo sapere :) grazie davvero!!!
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa
    Si Vittorio, ciao: è proprio vero. Grazie a te per aver letto, ma ti è sfuggita una parte importantissima :-). Quella sul darmi del tu.
  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    6 anni fa

    Grazie Michele della tua gentilezza

    Dalle recensioni dei tuoi clienti si vede il tipo di rapporto che riesci ad instaurare con loro e la tua competenza a 360°, sei un professionista attento, disponibile e di cuore: un progettista che pensa alla sua figura professionale come a un ruolo sociale prima che professionale!

    Un caro saluto, Grazia

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa
    Grazie a te per le belle parole nei miei confronti Vittorio.
  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    6 anni fa
    però ....mi chiamo Grazia ;) Vittorio era mio padre ed è stato lui a dare vita all'azienda che io, mio fratello e mio marito stiamo portando avanti col suo nome. Buon lavoro Michele
  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    6 anni fa

    Scusami tanto allora Grazia e piacere di conoscerti.

    Grazie. Auguro un buon lavoro anche a voi tutti Grazia.

  • PRO
  • Laura Molteni
    5 anni fa

    Buongiorno a tutti,

    dalla redazione segnaliamo che è online l'Ideabook che tratta la tematica sollevata in questa discussione: [È Meglio un Tetto in Legno o in Cemento?[(https://www.houzz.it/magazine/e-meglio-un-tetto-in-legno-o-in-cemento-stsetivw-vs~107381752)

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa
    Ultima modifica: 5 anni fa

    Grazie mille Laura e grazie mille Greta.

  • PRO
    INTERIOR'S STYLE di Maurizio Ravasi
    5 anni fa

    bel risultato Architetto Michele bravo, la tua competenza e professionalità la apprezzo in ogni post che pubblichi, buon lavoro

    che il prossimo caffè che gusterai sia sempre più buono

    Maurizio

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Grazie Maurizio, anch'io apprezzo la tua.

    Ovviamente, se passi da qui, oltre a vedere i Sassi di MT, il caffè e non solo quello è già pagato.

    Grazie ancora e buon lavoro anche a te e comunque sono semplicemente Michele.

  • PRO
    INTERIOR'S STYLE di Maurizio Ravasi
    5 anni fa
    Ultima modifica: 5 anni fa

    ho un tale rispetto per la tua bravura che concedimi, senza ironia e/o presa in giro, di chiamarti Architetto Michele e spero davvero di venire a vedere un giorno la tua Terra che mi affascina ma dove ci sono solo transitato, buona vita e spero a presto

    Maurizio

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Bene Maurizio: ti aspetto io e ti aspetta la mia terra.

    Grazie ancora per le belle parole nei miei confronti e ripeto: tu non sei da meno.

  • Giulia
    5 anni fa
    a me l'hanno consigliato perché costa meno ed è maggiormente coibentante.. e poi ha il suo perché!!
  • PRO
    CAFElab Studio
    5 anni fa
    Ultima modifica: 5 anni fa

    Non è vero nè che costa meno nè che è maggiormente coibentante, :)

    anzi, non avendo massa sufficiente, sotto il manto di copertura va inserito un generoso strato isolante per raggiungere quell'inerzia termica che dà sfasamento

    buona giornata

    cafelab architetti

    www.cafelab.it

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Ciao colega Emanuela, grazie buona giornata anche a te.

    Cos'è? Per una volta io è l'ottimo CFElab Studio non siamo dello stesso parere? Di solito sembriamo come due copie di una stessa pagina di uno stesso libro :-)

    I costi del montaggio di un tetto in lamellare, ma anche quelli della sua fornitura sono più bassi di uno in calcestruzzo cementizio armato: non hai tutti i puntelli, i casseri, betoniere, pompe ecc che hai per il cls. armato. Non ha la stagionatura in cantiere, lo metti in opera in un batter d'occhio. Tutto ciò si traduce in costi che forse non hai considerato ma che ci sono tutti. E questo è palesemente vero, secondo me ed anche, consentimi, verosimilmente ampiamente condivisibile.

    Massa e massa termica o inerzia termica, anche se, di fatto, lo sfasamento a cui fai riferimento c'è, sono però concetti fisici differenti che vanno considerati differentemente. Non trovi? E poi dimmi per quale materiale, con le norme termiche che abbiamo oggi non sei costretta ad aggiungere altri strati di altri materiali.

  • PRO
    CAFElab Studio
    5 anni fa
    Ultima modifica: 5 anni fa

    Sicuramente, però, la stratigrafia di un tetto ventilato in legno è molto più complessa di una in laterocemento e quindi più soggetta ad errori.

    anche usando quella che secondo me è la schematizzazione più semplice a prova di stupido, cioè sistemi di pannelli isolanti prefiniti con già le guide per la ventilazione, per raggiungere prestazioni paragonabili con il tetto in legno ho bisogno di un pannello extra di legno mineralizzato da 8-10 cm extra che va pagato, trasportato in cantiere, alzato e fissato e quindi nastrature ecc
    con un tetto in legno hai il problema della tenuta all'aria

    poi, se faccio una casa con il tetto a vista potrei non voler vedere la trave di lamellare di larice, potrei volere il castagno, c'è anche chi chiede il rovere bruciato e in quel caso i costi non sono neanche paragonabili

    PS

    alle volte non scrive Emanuela ma Fabio, siamo un team :)


    buona giornata

    cafelab architetti

    www.cafelab.it

  • PRO
    Architetto Michele Abbate
    5 anni fa

    Dipende sempre dalla prestazione termica che vuoi raggiungere, secondo me ed indipendentemente da se la struttura è in legno o in calcestruzzo cementizio armato. Converrai con me che il tetto ventilato può essere posto in opera sia su un tetto in legno che su uno in cls armato con, sempre secondo me, le stesse possibilità di errore.

    Sempre parlando della schematizzazione più semplice, a prova di stupido, con un tetto in legno ventilato cosa porti in cantiere, pagato, alzato ecc.? Le travi, il perlinato, la ferramenta per gli ancoraggi, il coibente, l'isolante e gli strati di finitura. In ogni caso tutta roba "abbastanza" leggera e cumunque l'elenco (sempre stupido) è tutto qua e con i relativi costi.

    Stesso esempio ma in calcestruzzo cementizio armato. Cominci a portar su puntelli e casseri, poi devi montarli, poi portati su l'acciaio, montalo. Ti faccio notare che ti serve necessariamente un mezzo meccanico per portare su l'acciaio, mentre per il lamellare non è detto. Prima economia? Certo che no: è la seconda. La prima l'hai avuta quando hai innalzato la struttura portante che sorregge il tetto: pesando meno il tetto in lamellare, hai già risparmiato un bel po' di soldoni a cominciare dalle fondazioni e proseguendo per la parte portante in elevazione. Ti faccio notare ancora che fino a quando monti l'acciao e a voler esser buoni mettiamo anche i laterizi, il tetto in legno è già perfettamente montato, finito e puoi già, in linea teorica, fruire dei sottostanti locali: terza e quarta economia e se già fruisci dei locali sottostanti ci scappa pure la quinta. Ma continuiamo nella stupida elencazione. Quando finalmente hai montato tutto l'acciaio, i laterizi ed i casseri, scendi un attimo al piano o ai piani sottostanti e controlla i puntelli ad uno ad uno (altra fase non prevista per il lamellare semplicemente perchè non ci sono). L'operaio non lo fa mica gratis. Poi finalmente puoi chiamare le betoniere e la pompa (paghi oltre al calcestruzzo ed al suo trasporto) anche il nolo di ciascuna macchina ed il calcestruzzo che rimane nella pompa, se blocchi il traffico paghi anche quello. Ancora una volta tutti costi che non hai con il lamellare.

    Infine portati su, come per il lamellare, coibente, isolante e finiture. Senza prenderci in giro: sono gli stessi o almeno hanno più o meno gli stessi costi. Ci sarà pure il problema della tenuta all'aria (che si risolve abbastanza pacilmente e senza esosi costi) ma certamente non è un ponte termico da trattare come quello in calcestruzzo cementizio armato.

    Infatti: con il tetto in legno puoi decidere di tenerlo a vista oppure no quello in latero-cemento devi per forza almeno intonacarlo e tinteggiarlo. Altra economia? Se poi vuoi un qualcosa di particolare, beh: è normale, secondo me che la paghi, ma se parliamo di cls armato e di lamellare di media qualità sei meglio di me che non è come dici tu.

    PS. Madonna! E adesso con chi dei due mi ritrovo sempre d'accordo? :)

    Ok, facciamo così, intanto chiedo scusa se ho sbagliato persona e ricambio il vostro buona giornata.

    Ciao, Michele.

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