Mi piace questo parquet. Di che brand e di che linea si tratta? Grazie

Chiara P

7 anni fa

RESIDENZA BETULLE · Maggiori informazioni

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Commenti (5)

PRO
Studio Seritti
7 anni fa
Ci provo. Dunque anche se la foto è distorta, immagino che le doghe siano dritte! Pertanto, direi che dalle dimensioni abbastanza importanti, siamo nella classificazione denominata "Plance di legno" e quindi probabilmente sono parquet prefiniti, ovvero essenza "pregiata" su spessore di stratificato orientato e maschiato (per il contenimento delle dilatazioni). Ammesso comunque che sia vero legno, poiché esistono Ditte di ceramica che fanno dei falsi che, senza il tatto ed una visione accurata, sono difficili da distinguere, l'essenza di base dovrebbe essere rovere "trattato". Valutando la fiammatura evidente e differenziata. Oggi comunque molto apprezzata. Un tempo invece meno fiamme o striature o nodini c'erano e più aumentava il costo (perché la "scelta" era determinate: meno "difetti"= più raro). E' difficile stabilire con precisione di che essenza si tratta, in quanto, come già detto, attualmente si danno colori e trattamenti alle essenze (Rovere, Faggio, ecc), per ottenere effetti sbiancanti, "grigiati", toni scuri o chiari, sempre su basi tipo Rovere o simili. Le essenze una volta più pregiate, quelle cosiddette "Esotiche" sono sempre più rare (dal Teak al Ipè) e quindi più costose. Inoltre la lavorazione per grandi dimensioni è molto più complessa (a causa della loro "durezza"). Se per Brand intende la marca, direi che impossibile individuarla. Le posso dire che ci sono centinaia di marche Italiane, che garantiscono il prodotto nella stagionatura e nei trattamenti (molto importante) tra le quali una delle più conosciute è il "Listone Giordano", poi c'è Garofali, Gazzotti e tanti altri "brands" che garantiscono il prodotto. Eviterei i cosiddetti paquet d'importazione, poiché non hanno sufficienti garanzie sui trattamenti, necessitano di procedimenti di "seconda" stagionatura in cantiere prima della posa, ecc. Io mi preoccuperei di andare da un rivenditore di fiducia, fargli vedere la tonalità dell'Essenza gradita, indicargli le dimensioni (listello, listone, plancia) e la tipologia di posa ( a correre - come nelle foto, oppure diagonale, con intarsi, frange o altro), quindi farsi consigliare il prodotto (vedrà un'ampia scelta di sfumature) ed anche IL POSATORE, poiché, alla fine dei lavori, altrimenti nessuno si assume la responsabilità su eventuali difetti o problemi. in ultimo mi sento di avvisarLa che se posato al piano terra, andrebbe verificata a priori la fattibilità. Non sempre è consigliabile e comunque vanno presi provvedimenti preventivi e necessari! Infine Le segnalo la tendenza attuale delle plance di Bamboo. Sono molto più resistenti all'urto (con le fibre di bamboo in Oriente ci armano anche il cemento), resistono per molto tempo all'immersione in acqua e non si deformano. Ora riescono anche a colorarle nelle tonalità di moda. Hanno una grana compatta, senza fiammature e si differenziano solamente per la disposizione delle fibre ( a taglio o piatte). Io le ho progettate anche in seminterrati con ottimi risultati di resistenza all'umido (flottanti o galleggianti). Spero di essere stato utile. Se ha dubbi mi chieda pure e per quello che posso Le rispondo.
Chiara P ha ringraziato Studio Seritti
PRO
Studio Seritti
7 anni fa
PS ovviamente il progettista che ha pubblicato la foto saprà sicuramente il Brand e la linea...
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Ciao Ilaria.io in casa ho mobili in noce,compreso il corrimano;la parete ingresso l ho fatta arancio,nella quale ho appeso quadri oro e legno,appendini avorio tipo pietra,e inserito una consolle con specchio dello stesso colore degli appendini; il camminetto( che ha la base e le nicchie sempre noce) l ho fatto color salmone spugnato, le pareti del soggiorno gialle,è uno spettacolo,il colore non incupisce affatto e tutti si complimentano.dopo 8 anni non mi sono ancora stufata.
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Sarò di parte ma tra parquet e ceramica la scelta è abbastanza semplice: parquet! Parquet perché è un materiale naturale, è ripristinabile con interventi di manutenzione straordinaria ogni 20-25 anni, è un pavimento più caldo e mantiene il calore, è il primo componente di arredo di una casa, è estremamente versatile potendo essere montato in ogni ambiente (con alcune accortezze). Di contro il parquet ne ha pochi soprattutto se scelto e valutato attentamente in funzione del materiale, del costo e dei locali dove va posato: un parquet in formato plancia come quello in foto è bellissimo ma richiede un ambiente consono per valutarlo al meglio in tutta la sua bellezza dimensionale (quelle plance in una camera da letto di 15/16 Mq sono sprecate perché verranno coperte dagli arredi) e soprattutto non costa poco (se dovesse costare poco le consiglio di starne alla larga). Provi a cercare un negozio specializzato in parquet o qualche posatore di parquet della sua zona per valutare una gamma toccandola con mano e non in foto: il parquet ha molteplici sfaccettature e anche i campioni in esposizione potrebbero differire dal materiale che le arriva. Saluti
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Non ho proposto le sedie Adde per la loro forma, robustezza, qualità.....ma solo come sedie provvisorie che possano tornare utili anche un domani per maggiori ospiti e senza doversi svenare. Sono sedie semplici, carine, simpatiche e poco ingombranti, da interno ma anche da esterno e le trovo anche indicate esteticamente per il tavolo proposto. (una curiosità: per quanto riguarda la robustezza pare che l'unico problema nel lungo periodo siano le viti che andranno strette, ma per quel prezzo le riavvito volentieri). Io trovo molto carine e pratiche le YPPERLIG di ikea che ti ho già proposto ma bisognerebbe capire l'altezza bracciolo con il tavolo (purtroppo sul sito ikea non trovo l'altezza del bracciolo utile per capire se entra sotto il tuo tavolo da 75cm però il cavalletto usato per il tavolo rosa della foto sembra essere il Lerberg ridipinto in bianco che è alto 70cm e quindi la sedie dovrebbe poter entrare con i braccioli sotto il tuo tavolo) comunque le pieghevoli Seletti (di cui non sapevo dell'esistenza) faranno il loro servizio egregiamente in attesa del nuovo acquisto ;)
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Si certo Virginie, scelta anche bio, nel senso che non utilizzando collanti vari ......... un po' lo è. Ma in verità il concetto di bio in edilizia mi fa un po' rabbrividire, nel senso che sono drastico. Per me non c'è bio nel momento in cui almeno un componente di un certo lavoro edile, non lo è. Ad esempio, se considero la posa a secco del parquet che le ho descritto e poi sotto ci metto fogli di guaina che è derivata dal petrolio e a lungo andare rilascia oli o sostanze varie che proprio salutari non sono ........... Che bio è? Insomma, generalizzando, per una qualsivoglia tecnica costruttiva moderna si consideri, alla fine, del cemento, del collante, dele malte ecc. si usano sempre. Hanno voglia i produttori a scrivere bio sulle confezioni che la chimica dice altro. Nelle mie zone lo scarso successo del parquet è dovuto ad una pluralità di fattori. Si comincia con il clima che è decisamente più mite di altre zone per passare agli aspetti economici. Ovunque, per costruire una casa ci si impagna il sudore di una vita intera e se si ha a che fare prevalentemente con famiglie mono reddito, indipendentemente dalla zona in cui si vive, il parquet diventa un "diamante", un "sogno" che "vorresti ma non puoi". All'aspetto economico, poi va a collegarsi quello culturale con il: "se proprio devo spendere tot anni del mio sudore per un pavimento, deve durare una vita". Così muore in concetto del parquet vissuto, bello proprio perché racconta ogni singolo istante della tua vita in quella casa, a vantaggio del gres, spesso finto legno, a volte anche più costoso del parquet, del marmo a macchia aperta ecc. Insomma, alla fine, magari si scelgono anche materiali costosi, ma che abbiano una maggiore resistenza all'usura, scartando proprio quella che, secondo me, è la migliore caratteristica che abbia il parquet: il raccontare di te. Magari arrivasse l'influenza vietrese. Vietri dista da qui 200 km. Non sono tantissimi km, ma sono quanto basta per usare poco anche le maioliche vietresi. Poi Virginie, Raimondo ha ragione da vendere. La tecniche costruttive storiche, l'uso sapiente che si faceva illo tempore dei materiali, le forme usate sotrattutto in tempi lontanissimi, quelli dell'Urbe, ci insegnano moltissimo, hanno del sorperndente. Loro non potevano conoscere determinati concetti scientifici di tecniche costruttive, le reazioni di un certo componente ad un certo carico eppure le forme ed i materiali che usavano erano più che coerenti con i concetti scientifici nati molto dopo. Addirittura assottigliavano i materiali dove lo sforzo era ed è minore. Infine, penso che il vero motivo per cui si è smesso, nel secolo scorso, di usare il parquet a secco è legato prorpio ad aspetti strutturali. Mettere pesi superflui, non giustificati o comunque evitabili in una casa, non fa bene alla sismica. Almeno lo sconsiglierei ad un mio cliente per questo motivo, oltre che al mio drastico pensiero sul bio in edilizia.
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Chiara P
Autore originale
7 anni fa
Grazie per la dettagliatissima risposta, molto utile!
PRO
Studio Seritti
7 anni fa
Sono lieto di esserLe stato utile. Il mio era solo un tentativo per introdurla nella maniera corretta nel vasto "mondo" del parquet!
PRO
PERIMETROCASA
7 anni fa
Buongiorno, il parquet è rovere tinto noce. In commercio ormai ce ne sono davvero tanti con dimensioni ed effetti molteplici. Questo è flottante . Studio Seritti ha fornito informazioni decisamente esaustive.

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