Lapis Architettura

Avere dalla propria parte uno studio come Lapis è di per sè una vera e propria fortuna: giovani professioniste che dalla loro hanno la freschezza di chi fa questo lavoro con passione e la professionalità di chi agisce come da una maturità rotta alla disciplina e al mestiere. Uno studio che agisce con una perfetta simmetria finale di visioni, nel mentre ora concordi ora intelligentemente critiche le une delle altre, in maniera tale che l'esito sia la sommatoria felice di criticità risolte, di gusti soppesati, di soluzioni attentamente valutate nei pro e contro, a partire dalle sensibilità differenti e dalle competenze assortite di chi opera (badando sempre a chi commissiona). Nessuna operazione di ideologia, teoria estrinseche o indurite. O ruffiane concessioni a mode passeggere. Una rara capacità di ascolto della casa e dei proprietari. L'intervento tanto importante nella misura in cui necessario era riattare un immobile con impianti ora vetusti ora inesistenti, tanto delicato sì da non snaturarne i connotati, ha trovato nello Studio il garante di un equilibrio che, ora che la ristrutturazione ha avuto un esito felice, potrebbe pure sembrare naturale, ma tale rischiava di non potersi rivelare, compressa la storia dell'intervento tra le esigenze dell'abitare contemporaneo e la storia della costruzione, da vigilare, senza dubbio, ma non vegliare come cosa morta, tra eccessi caricaturali, leziosità, soluzioni stucchevoli o orpellanti. Sulla fiducia reciproca - delle professioniste nei confronti della committenza quando essa non aveva da offrire che nude mura e una idea confusa con desideri affini alle velleità dell'amatore, digiuno della severità dei canoni imposti dall'esercizio della disciplina realissima (nel costante confronto con il sostanziale sottratto agli appetiti semplici dei "mi piacerebbe"), e la reciproca, nei confronti di poche parole e tanti intendimenti ragionati e volti a tradurre idee in materiali, spazi, colori, arredi da concupire adesso con perdonabile - crediamo - soddisfazione. Di avere scelto bene fabbrica e architettrici (con la coda relativa di collaboratori discreti e professionali). Lascia il segno questo Lapis, altroché. Due piccole stelle cui spetta di diritto una porzione di cielo sempre più luminosa.