Architettura e design
Il Buon Vecchio Legno è il Materiale del Futuro? 9 Case lo Dimostrano
Si tende ad associare il legno alle case tradizionali, ma questi edifici di ultima generazione testimoniano come sia sempre all’avanguardia
L’interesse per le case contemporanee in legno è sempre più forte in tutto il mondo. Tra i principali fattori che contribuiscono ad alimentare tale tendenza vi è il fatto che questo materiale possa essere di provenienza locale o persino di recupero, favorendo una società sostenibile; la facilità di lavorazione e la possibilità di realizzare strutture ad elevata modularità; oltre alla capacità di fondersi armoniosamente con la natura.
Le popolazioni di tutto il mondo hanno utilizzato il legname per costruire le loro abitazioni fin dai tempi più antichi. Con il suo calore organico, la sensazione di morbidezza intrinseca, e molte proprietà ecologiche straordinarie – tra cui la capacità di isolamento e accumulo termico, così come il controllo dell’umidità – il legno è il materiale da costruzione ideale anche per il futuro.
Qui di seguito nove esempi di case in legno che potrebbero dare una svolta alla storia dell’architettura.
Le popolazioni di tutto il mondo hanno utilizzato il legname per costruire le loro abitazioni fin dai tempi più antichi. Con il suo calore organico, la sensazione di morbidezza intrinseca, e molte proprietà ecologiche straordinarie – tra cui la capacità di isolamento e accumulo termico, così come il controllo dell’umidità – il legno è il materiale da costruzione ideale anche per il futuro.
Qui di seguito nove esempi di case in legno che potrebbero dare una svolta alla storia dell’architettura.
Perché il legno?
Le proprietà del legno sono state sfruttate in un modo molto naturale per creare questa abitazione innovativa. Pareti, tetto e pavimento del secondo livello sono costruiti con un legname spesso 12 centimetri, normalmente utilizzato per elementi strutturali – come ad esempio colonne, travetti e travi. Di conseguenza la casa è molto più forte strutturalmente ed è più resistente al fuoco rispetto alle abitazioni in legno costruite in maniera tradizionale.
Tale spessore permette anche di assorbire abbastanza calore e la casa rimane a una temperatura confortevole tutto l’anno, tant’è che la madre del architetto, che abita qui, racconta di non aver «mai sentito estremamente freddo o caldo».
Il legno è stato lasciato allo stato grezzo (a parte il trattamento antitarlo), rendendo il riutilizzo futuro più facile dopo una parziale demolizione e garantendo il basso impatto ambientale al momento dello smaltimento.
Le proprietà del legno sono state sfruttate in un modo molto naturale per creare questa abitazione innovativa. Pareti, tetto e pavimento del secondo livello sono costruiti con un legname spesso 12 centimetri, normalmente utilizzato per elementi strutturali – come ad esempio colonne, travetti e travi. Di conseguenza la casa è molto più forte strutturalmente ed è più resistente al fuoco rispetto alle abitazioni in legno costruite in maniera tradizionale.
Tale spessore permette anche di assorbire abbastanza calore e la casa rimane a una temperatura confortevole tutto l’anno, tant’è che la madre del architetto, che abita qui, racconta di non aver «mai sentito estremamente freddo o caldo».
Il legno è stato lasciato allo stato grezzo (a parte il trattamento antitarlo), rendendo il riutilizzo futuro più facile dopo una parziale demolizione e garantendo il basso impatto ambientale al momento dello smaltimento.
La casa conta il triplo della quantità di legname in genere utilizzato in un’abitazione tradizionale. Si trattava di uno stock in disuso con basso valore di mercato poiché visivamente irregolare a causa di fessure e angoli arrotondati. Ma, dopotutto, l’irregolarità è proprio ciò che aggiunge carattere a queste pareti.
«A causa di un mercato del legname che privilegia prodotti standardizzati, così come il fatto che i consumatori generalmente preferiscono legno esteticamente migliore, una grande quantità non viene utilizzata», dice Amino. «Abbiamo acquistato questo stock direttamente da una segheria, quindi i nostri soldi sono andati alle persone della zona che lavorano nella segheria e nel bosco».
Guarda la galleria di foto sul progetto
«A causa di un mercato del legname che privilegia prodotti standardizzati, così come il fatto che i consumatori generalmente preferiscono legno esteticamente migliore, una grande quantità non viene utilizzata», dice Amino. «Abbiamo acquistato questo stock direttamente da una segheria, quindi i nostri soldi sono andati alle persone della zona che lavorano nella segheria e nel bosco».
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2. Blocco multipiano completamente in legno, in Svezia
Dove: Sundbyberg, contea di Stoccolma, Svezia
Architetto: Gert Wingårdh
Costruttore: Folkhem
Punti di forza principali: metodo di costruzione modulare veloce; alla Svezia basta un minuto per far ricrescere la quantità di legname utilizzato nell’edificio
Strandparken a Sundbyberg, appena fuori Stoccolma, ad oggi è la più grande struttura in legno della Svezia. L’edificio di otto piani è stato progettato dal famoso architetto Gert Wingårdh e costruito a moduli da Folkhem, un’impresa di costruzioni specializzata nella realizzazione di edifici interamente in legno: dalle strutture portanti alle finiture interne, fino alle facciate.
La ditta ritiene che il legno sia l’unico materiale adatto per un futuro ecologicamente sostenibile, considerando che a Stoccolma e dintorni la popolazione cittadina sta crescendo e il boom edilizio non accenna a diminuire.
Dove: Sundbyberg, contea di Stoccolma, Svezia
Architetto: Gert Wingårdh
Costruttore: Folkhem
Punti di forza principali: metodo di costruzione modulare veloce; alla Svezia basta un minuto per far ricrescere la quantità di legname utilizzato nell’edificio
Strandparken a Sundbyberg, appena fuori Stoccolma, ad oggi è la più grande struttura in legno della Svezia. L’edificio di otto piani è stato progettato dal famoso architetto Gert Wingårdh e costruito a moduli da Folkhem, un’impresa di costruzioni specializzata nella realizzazione di edifici interamente in legno: dalle strutture portanti alle finiture interne, fino alle facciate.
La ditta ritiene che il legno sia l’unico materiale adatto per un futuro ecologicamente sostenibile, considerando che a Stoccolma e dintorni la popolazione cittadina sta crescendo e il boom edilizio non accenna a diminuire.
Perché il legno?
«Molto semplicemente, il legno è il miglior materiale da costruzione che esista», dice Sandra Frank, direttore marketing di Folkhem. «Vivere in una casa in legno è salutare, e questo materiale crea un’atmosfera calda e accogliente. L’acustica è ottima, e sai che stai contribuendo a un futuro sostenibile».
Il fatto che la Svezia vanti una lunga storia nelle costruzioni in legno può non sorprendere considerando le vastissime foreste e l’abbondante disponibilità del materiale. Ma l’aspetto interessante è che nel XIX secolo, a causa dei numerosi incendi che colpivano gli edifici in legno, era stato applicato il divieto di costruire strutture in legno alte più di due piani. Revocato nel 1994 (quando la Svezia ha aderito alla UE), gli edifici interamente in legno sono stati reintrodotti, purché soddisfino alcuni requisiti come la resistenza al fuoco.
Oggi gli architetti svedesi stanno espandendo i confini delle costruzioni in legno, con edifici sempre più alti, più grandi e più innovativi.
«Molto semplicemente, il legno è il miglior materiale da costruzione che esista», dice Sandra Frank, direttore marketing di Folkhem. «Vivere in una casa in legno è salutare, e questo materiale crea un’atmosfera calda e accogliente. L’acustica è ottima, e sai che stai contribuendo a un futuro sostenibile».
Il fatto che la Svezia vanti una lunga storia nelle costruzioni in legno può non sorprendere considerando le vastissime foreste e l’abbondante disponibilità del materiale. Ma l’aspetto interessante è che nel XIX secolo, a causa dei numerosi incendi che colpivano gli edifici in legno, era stato applicato il divieto di costruire strutture in legno alte più di due piani. Revocato nel 1994 (quando la Svezia ha aderito alla UE), gli edifici interamente in legno sono stati reintrodotti, purché soddisfino alcuni requisiti come la resistenza al fuoco.
Oggi gli architetti svedesi stanno espandendo i confini delle costruzioni in legno, con edifici sempre più alti, più grandi e più innovativi.
«Abbiamo raccolto una serie di evidenze sul perché pensiamo che l’edilizia in legno sia il futuro. Una delle più rilevanti è il tasso di crescita del legno svedese. È sufficiente un minuto affinché nelle foreste svedesi ricresca la quantità di materiale utilizzato in questo edificio di otto piani. Un solo minuto!», afferma Frank.
La Folkhem ha intenzione di costruire 6.000 abitazioni entro il 2024. L’impresa ha commissionato alcuni architetti famosi per progettare edifici mozzafiato da guardare e confortevoli da vivere.
«Uno dei nostri obiettivi principali è quello di ridurre la quantità di anidride carbonica emessa durante il processo di costruzione. Realizzando 6.000 case in legno piuttosto che in cemento, risparmieremo 600.000 tonnellate di anidride carbonica», dice Frank.
Guarda il video sul progetto Strandparken di Folkhem
«Uno dei nostri obiettivi principali è quello di ridurre la quantità di anidride carbonica emessa durante il processo di costruzione. Realizzando 6.000 case in legno piuttosto che in cemento, risparmieremo 600.000 tonnellate di anidride carbonica», dice Frank.
Guarda il video sul progetto Strandparken di Folkhem
3. Cottage prefabbricato minuziosamente, in Scozia
Dove: Dumfries & Galloway, Scozia
Architetto: Sam Booth di Echo Living
Punti di forza principali: metodo di costruzione modulare, ma sembra fatto su misura, quasi artigianalmente
Questa abitazione, nota come Brockloch Bothy, è totalmente autonoma sotto il profilo energetico, grazie ai pannelli solari e alla capacità di isolamento del legno. Gode di abbondante luce naturale e ambienti ben riscaldati, è stata progettata per sfruttare al massimo la sua metratura minuscola.
L’interno è rifinito con pannelli in legno massiccio di abete importati dall’Italia che, avendo uno spessore di 27 mm e misurando ben 5 x 2,05 metri, consentono di rivestire un’intera parete con un unico pannello.
Dove: Dumfries & Galloway, Scozia
Architetto: Sam Booth di Echo Living
Punti di forza principali: metodo di costruzione modulare, ma sembra fatto su misura, quasi artigianalmente
Questa abitazione, nota come Brockloch Bothy, è totalmente autonoma sotto il profilo energetico, grazie ai pannelli solari e alla capacità di isolamento del legno. Gode di abbondante luce naturale e ambienti ben riscaldati, è stata progettata per sfruttare al massimo la sua metratura minuscola.
L’interno è rifinito con pannelli in legno massiccio di abete importati dall’Italia che, avendo uno spessore di 27 mm e misurando ben 5 x 2,05 metri, consentono di rivestire un’intera parete con un unico pannello.
Perché il legno?
La società di progettazione ha costruito la struttura prefabbricata nella propria sede, poi ha trasportato il cottage sul sito una volta completato. Questo ha permesso di ottenere una finitura più raffinata, simile ai lavori di ebanisteria piuttosto che alle tradizionali case in legno costruite in loco.
L’esterno è rifinito con pannelli in tavole di larice scozzese locale, montati creando un’alternanza tra listelli verticali e orizzontali per enfatizzare la modularità della struttura.
La società di progettazione ha costruito la struttura prefabbricata nella propria sede, poi ha trasportato il cottage sul sito una volta completato. Questo ha permesso di ottenere una finitura più raffinata, simile ai lavori di ebanisteria piuttosto che alle tradizionali case in legno costruite in loco.
L’esterno è rifinito con pannelli in tavole di larice scozzese locale, montati creando un’alternanza tra listelli verticali e orizzontali per enfatizzare la modularità della struttura.
«La finitura interna in legno crea un’atmosfera accogliente e risulta decisamente più piacevole al tatto rispetto alle classiche pareti in intonaco», afferma l’architetto Sam Booth. «Ha anche la capacità di regolare l’umidità dello spazio e immagazzinare calore attraverso la sua massa termica, riscaldando l’ambiente in modo più uniforme».
«Grazie alle mie esperienze precedenti nel campo della falegnameria ed ebanisteria, vedo i progetti del mio studio, Echo Living, più come grandi arredi collocati in un paesaggio dove le persone possono vivere, piuttosto che edifici convenzionali», dice.
Scopri altre foto di questo cottage prefabbricato
«Grazie alle mie esperienze precedenti nel campo della falegnameria ed ebanisteria, vedo i progetti del mio studio, Echo Living, più come grandi arredi collocati in un paesaggio dove le persone possono vivere, piuttosto che edifici convenzionali», dice.
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4. Casa rivestita in larice per evadere (comodamente) dalla città, in Germania
Dove: Wandlitz, vicino a Berlino, Germania
Architetto: 2D+ Architekten
Punti di forza principali: arredi integrati progettati dagli architetti insieme all’edificio
I proprietari in precedenza vivevano in un appartamento berlinese di 200 m² e hanno deciso di lasciare la città per vivere in campagna, ma con tutti i comfort di una casa di nuova costruzione. Per soddisfare i loro desideri, gli architetti hanno disegnato l’abitazione come un grande pezzo di arredamento, con numerosi contenitori integrati nelle pareti.
Ad eccezione di un tavolo e due divani, i proprietari non hanno dovuto portare alcun mobile in fase di trasloco. Inoltre, grazie all’integrazione di un caminetto, una sauna con ampia finestra affacciata sul giardino, e una cucina su misura, possono facilmente mantenere il loro stile di vita urbano.
Dove: Wandlitz, vicino a Berlino, Germania
Architetto: 2D+ Architekten
Punti di forza principali: arredi integrati progettati dagli architetti insieme all’edificio
I proprietari in precedenza vivevano in un appartamento berlinese di 200 m² e hanno deciso di lasciare la città per vivere in campagna, ma con tutti i comfort di una casa di nuova costruzione. Per soddisfare i loro desideri, gli architetti hanno disegnato l’abitazione come un grande pezzo di arredamento, con numerosi contenitori integrati nelle pareti.
Ad eccezione di un tavolo e due divani, i proprietari non hanno dovuto portare alcun mobile in fase di trasloco. Inoltre, grazie all’integrazione di un caminetto, una sauna con ampia finestra affacciata sul giardino, e una cucina su misura, possono facilmente mantenere il loro stile di vita urbano.
Perché il legno?
La casa è costruita interamente in legno: è dotata di una struttura portante in legno di larice, un sistema di isolamento in fibra di legno e mobili integrati rifiniti con legno impiallacciato di rovere sbiancato.
La casa è costruita interamente in legno: è dotata di una struttura portante in legno di larice, un sistema di isolamento in fibra di legno e mobili integrati rifiniti con legno impiallacciato di rovere sbiancato.
«Abbiamo avuto a che fare con uno spazio ridotto in un appezzamento di piccole dimensioni. Non volevamo creare ambienti che sembrassero piccoli e stretti, quindi abbiamo utilizzato il legno anche all’interno per ottenere un’atmosfera più accogliente», spiega Markus Bonauer, uno dei due architetti responsabili del progetto.
«Potremmo dire che abbiamo pensato una casa di legno in modo olistico. È interamente in legno, dentro e fuori: fabbricata, isolata e rifinita con il legno. Inoltre, il legname è stato lasciato quasi allo stato grezzo – lo abbiamo appena oliato e verniciato – quindi è completamente biodegradabile».
Guarda tutte le foto di questa casa interamente in legno
«Potremmo dire che abbiamo pensato una casa di legno in modo olistico. È interamente in legno, dentro e fuori: fabbricata, isolata e rifinita con il legno. Inoltre, il legname è stato lasciato quasi allo stato grezzo – lo abbiamo appena oliato e verniciato – quindi è completamente biodegradabile».
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5. Una cupola come rifugio per i weekend, in Russia
Dove: Zelenograd, un’ora a nord da Mosca, Russia
Architetto: Skydom
Punti di forza principali: la capacità di sopportare pesanti carichi di neve grazie alla sua forma
Questa insolita cupola era la casa dei sogni del proprietario. Con un diametro di 9 metri, ha un interno spazioso e un’atmosfera semplice e accogliente – proprio il luogo ideale per trascorrere il tempo libero.
L’abitazione a forma sferica, costruita in soli due mesi, è due volte più robusta di una casa normale delle stesse dimensioni, grazie al guscio che la costituisce. L’esterno è rivestito in legno di larice siberiano mentre la struttura e gli interni sono realizzati in legno di pino. Le giunzioni di pino, fondamentali per assicurare la resistenza strutturale, sono state progettate da ingegneri aerospaziali e realizzate con tecnologia all’avanguardia. La casa è in grado di sostenere fino a 700 kg di neve per metro quadrato.
Dato che non ci sono muri portanti, il layout interno è molto flessibile. I costi di riscaldamento sono stati dimezzati grazie alla forma dell’edificio e alla bassa perdita di calore.
Dove: Zelenograd, un’ora a nord da Mosca, Russia
Architetto: Skydom
Punti di forza principali: la capacità di sopportare pesanti carichi di neve grazie alla sua forma
Questa insolita cupola era la casa dei sogni del proprietario. Con un diametro di 9 metri, ha un interno spazioso e un’atmosfera semplice e accogliente – proprio il luogo ideale per trascorrere il tempo libero.
L’abitazione a forma sferica, costruita in soli due mesi, è due volte più robusta di una casa normale delle stesse dimensioni, grazie al guscio che la costituisce. L’esterno è rivestito in legno di larice siberiano mentre la struttura e gli interni sono realizzati in legno di pino. Le giunzioni di pino, fondamentali per assicurare la resistenza strutturale, sono state progettate da ingegneri aerospaziali e realizzate con tecnologia all’avanguardia. La casa è in grado di sostenere fino a 700 kg di neve per metro quadrato.
Dato che non ci sono muri portanti, il layout interno è molto flessibile. I costi di riscaldamento sono stati dimezzati grazie alla forma dell’edificio e alla bassa perdita di calore.
Perché il legno?
«Uno stile di vita ecosostenibile non implica solo trattare la natura con rispetto, ma anche usare in modo corretto e appropriato le risorse per il nostro comfort. Sono assolutamente certo che il futuro sia orientato verso decisioni intelligenti, e questo è ciò che fa Skydom», afferma soddisfatto il proprietario di casa.
Scopri tutte le foto della cupola
«Uno stile di vita ecosostenibile non implica solo trattare la natura con rispetto, ma anche usare in modo corretto e appropriato le risorse per il nostro comfort. Sono assolutamente certo che il futuro sia orientato verso decisioni intelligenti, e questo è ciò che fa Skydom», afferma soddisfatto il proprietario di casa.
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6. Casa al mare con legno di recupero, in Nuova Zelanda
Dove: Penisola di Mahia, Nuova Zelanda
Architetto: Julian Guthrie
Punti di forza principali: recupero di legno locale proveniente dalla proprietà del cliente
Gli edifici in legno sono tipici dell’architettura vernacolare della Nuova Zelanda, il legno rappresenta il materiale da costruzione dominante, utilizzato da sempre dalla popolazione indigena originaria ma anche dagli europei arrivati più tardi. Oggi stiamo assistendo a una tendenza globale verso l’utilizzo sostenibile del legname sia per applicazioni esterne e interne sia per la realizzazione di strutture innovative.
Dietro alla costruzione di questa casa sulla spiaggia nella penisola di Mahia, c’è un curioso aneddoto: durante i lavori, un enorme albero di kahikatea cadde sulla residenza cittadina del cliente, il quale chiese all’architetto Julian Guthrie di sfruttarlo in qualche modo per il progetto in corso. Così, è stato frantumato per realizzare dei pannelli interni che riecheggiano il rivestimento esterno in legno di cedro.
Dove: Penisola di Mahia, Nuova Zelanda
Architetto: Julian Guthrie
Punti di forza principali: recupero di legno locale proveniente dalla proprietà del cliente
Gli edifici in legno sono tipici dell’architettura vernacolare della Nuova Zelanda, il legno rappresenta il materiale da costruzione dominante, utilizzato da sempre dalla popolazione indigena originaria ma anche dagli europei arrivati più tardi. Oggi stiamo assistendo a una tendenza globale verso l’utilizzo sostenibile del legname sia per applicazioni esterne e interne sia per la realizzazione di strutture innovative.
Dietro alla costruzione di questa casa sulla spiaggia nella penisola di Mahia, c’è un curioso aneddoto: durante i lavori, un enorme albero di kahikatea cadde sulla residenza cittadina del cliente, il quale chiese all’architetto Julian Guthrie di sfruttarlo in qualche modo per il progetto in corso. Così, è stato frantumato per realizzare dei pannelli interni che riecheggiano il rivestimento esterno in legno di cedro.
Perché il legno?
Guthrie ha scelto il legno come materiale esterno dominante per diversi motivi. Primo fra tutti perché l’invecchiamento del legno contribuisce a integrare armoniosamente l’edificio nel paesaggio naturale circostante.
I pannelli in cedro leggermente trattato sono un materiale a bassa manutenzione ideale in un ambiente costiero rigido: l’oliatura evita che il legno si secchi e lo protegge dal deterioramento fungino, migliorando la durabilità della struttura e al contempo favorendo l’invecchiamento naturale del legno. Se il legno di cedro non viene trattato, assume un tono grigio-argento nel giro di pochi anni.
Guthrie sceglie regolarmente il legno come materiale primario per i suoi progetti. «È molto versatile, sia lasciato naturale che verniciato», spiega. «Le caratteristiche naturali del legno conferiscono calore organico agli edifici; aspetto importante in una società sempre più complessa e urbanizzata».
Guarda altre foto di questa casa sulla spiaggia
Guthrie ha scelto il legno come materiale esterno dominante per diversi motivi. Primo fra tutti perché l’invecchiamento del legno contribuisce a integrare armoniosamente l’edificio nel paesaggio naturale circostante.
I pannelli in cedro leggermente trattato sono un materiale a bassa manutenzione ideale in un ambiente costiero rigido: l’oliatura evita che il legno si secchi e lo protegge dal deterioramento fungino, migliorando la durabilità della struttura e al contempo favorendo l’invecchiamento naturale del legno. Se il legno di cedro non viene trattato, assume un tono grigio-argento nel giro di pochi anni.
Guthrie sceglie regolarmente il legno come materiale primario per i suoi progetti. «È molto versatile, sia lasciato naturale che verniciato», spiega. «Le caratteristiche naturali del legno conferiscono calore organico agli edifici; aspetto importante in una società sempre più complessa e urbanizzata».
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7. Abitazione modulare in pallet e materiali di recupero, in Cile
Dove: Curacaví, Regione Metropolitana di Santiago, Cile
Architetto: James&Mau Arquitectura (Jaime Gaztelu e Mauricio Galeano), partner di Infiniski, un’impresa edile specializzata nella costruzione di case modulari sostenibili in Cile, Colombia e Spagna
Punti di forza principali: l’utilizzo di pallet riciclati e legno di recupero
Questa casa è stata chiamata ‘Manifest House’ per rappresentare la filosofia dell’azienda edile: design modulare, architettura bioclimatica (per ridurre il consumo di energia), materiali riciclati e riutilizzati, sistemi di costruzione non inquinanti e uso integrato di energie rinnovabili.
È costituita da tre container più una facciata a doppia pelle in legno. Uno strato è formato da doghe in legno fissate orizzontalmente, mentre l’altro è realizzato con vecchi bancali di legno che possono essere aperti o chiusi singolarmente per regolare la radiazione solare.
Dove: Curacaví, Regione Metropolitana di Santiago, Cile
Architetto: James&Mau Arquitectura (Jaime Gaztelu e Mauricio Galeano), partner di Infiniski, un’impresa edile specializzata nella costruzione di case modulari sostenibili in Cile, Colombia e Spagna
Punti di forza principali: l’utilizzo di pallet riciclati e legno di recupero
Questa casa è stata chiamata ‘Manifest House’ per rappresentare la filosofia dell’azienda edile: design modulare, architettura bioclimatica (per ridurre il consumo di energia), materiali riciclati e riutilizzati, sistemi di costruzione non inquinanti e uso integrato di energie rinnovabili.
È costituita da tre container più una facciata a doppia pelle in legno. Uno strato è formato da doghe in legno fissate orizzontalmente, mentre l’altro è realizzato con vecchi bancali di legno che possono essere aperti o chiusi singolarmente per regolare la radiazione solare.
Perché il legno?
«Abbiamo realizzato la facciata in legno non solo per una migliore integrazione della casa con il paesaggio, ma anche per creare una superficie che funga da camera d’aria ventilata. Abbiamo utilizzato pallet riciclati e legno di pino locale, trattato con una vernice opaca, perché è un materiale poco costoso e facile da trovare in questa zona. Per gli arredi è stato usato legno di pino dell’Oregon recuperato da un centro di demolizione», raccontano gli architetti Jaime Gaztelu e Mauricio Galeano.
I pannelli operabili consentono alla casa di “vestirsi e svestirsi” attraverso la sua doppia pelle in legno. Vengono aperti in inverno per permettere al sole di riscaldare la superficie metallica delle pareti dei container, fornendo calore senza produrre emissioni inquinanti. Nei mesi estivi rimangono chiusi per proteggere la casa dalla luce solare e offrono al contempo aria condizionata naturale grazie alla camera d’aria ventilata creata dalla doppia pelle.
«Abbiamo realizzato la facciata in legno non solo per una migliore integrazione della casa con il paesaggio, ma anche per creare una superficie che funga da camera d’aria ventilata. Abbiamo utilizzato pallet riciclati e legno di pino locale, trattato con una vernice opaca, perché è un materiale poco costoso e facile da trovare in questa zona. Per gli arredi è stato usato legno di pino dell’Oregon recuperato da un centro di demolizione», raccontano gli architetti Jaime Gaztelu e Mauricio Galeano.
I pannelli operabili consentono alla casa di “vestirsi e svestirsi” attraverso la sua doppia pelle in legno. Vengono aperti in inverno per permettere al sole di riscaldare la superficie metallica delle pareti dei container, fornendo calore senza produrre emissioni inquinanti. Nei mesi estivi rimangono chiusi per proteggere la casa dalla luce solare e offrono al contempo aria condizionata naturale grazie alla camera d’aria ventilata creata dalla doppia pelle.
Gli architetti sottolineano però alcune difficoltà riscontrate con le costruzioni in legno. «Ci piacerebbe utilizzarlo ancora di più, ma è un materiale costoso, specie se si desidera soddisfare tutti i requisiti necessari per il progetto e se proviene da foreste certificate. Inoltre, richiede un’accurata manutenzione che non tutti sono disposti a fare. Quindi di solito lo utilizziamo maggiormente per gli interni piuttosto che per la struttura portante o per la facciata».
Gli architetti sfruttano spesso nei loro progetti legname recuperato da edifici demoliti. «Abbiamo trovato il materiale per questa casa a Valparaiso, in Cile. Il legno di pino dell’Oregon aveva circa un secolo, quindi era più che stabilizzato».
Scopri altre foto di questa casa
Gli architetti sfruttano spesso nei loro progetti legname recuperato da edifici demoliti. «Abbiamo trovato il materiale per questa casa a Valparaiso, in Cile. Il legno di pino dell’Oregon aveva circa un secolo, quindi era più che stabilizzato».
Scopri altre foto di questa casa
8. Torri altissime che si fondono nella foresta circostante, in Austria
Dove: Katschberg, Austria
Architetto: Matteo Thun & Partners
Punti di forza principali: l’armonia visiva tra le alte torri e il paesaggio grazie al graticcio in legno
Le due torri residenziali ‘Edel: Weiss Residence’ sono perfettamente integrate nel paesaggio del Katschbergpaß, il valico alpino che collega la Carinzia con il Salisburghese. Le residenze invernali degli appassionati di sci e di alpinismo contano 66 unità.
Non sono state aggiunte nuove infrastrutture per l’energia elettrica e per l’impianto idraulico, dato che il calore per l’edificio viene fornito da un hotel nelle vicinanze con un generatore a biomassa alimentato da rifiuti legnosi.
La facciata dell’edificio e gran parte degli arredi all’interno degli appartamenti sono realizzati in legno locale di larice.
Dove: Katschberg, Austria
Architetto: Matteo Thun & Partners
Punti di forza principali: l’armonia visiva tra le alte torri e il paesaggio grazie al graticcio in legno
Le due torri residenziali ‘Edel: Weiss Residence’ sono perfettamente integrate nel paesaggio del Katschbergpaß, il valico alpino che collega la Carinzia con il Salisburghese. Le residenze invernali degli appassionati di sci e di alpinismo contano 66 unità.
Non sono state aggiunte nuove infrastrutture per l’energia elettrica e per l’impianto idraulico, dato che il calore per l’edificio viene fornito da un hotel nelle vicinanze con un generatore a biomassa alimentato da rifiuti legnosi.
La facciata dell’edificio e gran parte degli arredi all’interno degli appartamenti sono realizzati in legno locale di larice.
Perché il legno?
«Il legno è parte dell’anima di questa zona situata tra le montagne austriache. L’architettura deve fondersi nel paesaggio naturale per resistere alla prova estetica del tempo. Inoltre deve essere sostenibile e durare anni», spiega l’architetto italiano Matteo Thun.
Il larice è un materiale locale, disponibile a breve distanza dal cantiere, una scelta volta anche a minimizzare l’inquinamento.
«Il legno è parte dell’anima di questa zona situata tra le montagne austriache. L’architettura deve fondersi nel paesaggio naturale per resistere alla prova estetica del tempo. Inoltre deve essere sostenibile e durare anni», spiega l’architetto italiano Matteo Thun.
Il larice è un materiale locale, disponibile a breve distanza dal cantiere, una scelta volta anche a minimizzare l’inquinamento.
«Il legno sviluppa una patina entrando in contatto con la luce, l’aria, l’umidità e così via, e assume più carattere con il tempo», continua Thun. «È caldo e morbido al tatto, ma al contempo è solido e robusto, e questo trasmette fiducia».
Guarda la galleria di foto sulle torri
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9. Casa in legno a basso impatto ambientale costruita da due fratelli danesi
Dove: Aarhus, Danimarca
Architetto: Rasmus Jensen Arkitekt MAA
Falegname: Per Clemens Jensen
Impresa edile: Brix & Jensen
Punti di forza principali: progetto familiare per una residenza a basso consumo energetico
La famiglia è importante, in particolare il legame tra fratelli. Costruire una casa può sembrare un progetto arduo, ma non per questi due fratelli: il più giovane è un falegname e il più grande un architetto. Insieme hanno creato una bellissima casa in legno a basso consumo energetico, che si erge su uno dei quattro lotti residenziali di un progetto di sviluppo interdisciplinare, chiamato ‘Home for Life’. A questo progetto pilota hanno partecipato diverse aziende, con l’obiettivo di costruire abitazioni a basso impatto ambientale.
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Dove: Aarhus, Danimarca
Architetto: Rasmus Jensen Arkitekt MAA
Falegname: Per Clemens Jensen
Impresa edile: Brix & Jensen
Punti di forza principali: progetto familiare per una residenza a basso consumo energetico
La famiglia è importante, in particolare il legame tra fratelli. Costruire una casa può sembrare un progetto arduo, ma non per questi due fratelli: il più giovane è un falegname e il più grande un architetto. Insieme hanno creato una bellissima casa in legno a basso consumo energetico, che si erge su uno dei quattro lotti residenziali di un progetto di sviluppo interdisciplinare, chiamato ‘Home for Life’. A questo progetto pilota hanno partecipato diverse aziende, con l’obiettivo di costruire abitazioni a basso impatto ambientale.
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Perché il legno?
La casa consuma solo 1.700 kWh di elettricità all’anno. A titolo di confronto, nel 2014, il consumo medio annuo di energia elettrica di un cliente residenziale statunitense era 10.932 kWh, secondo quanto riporta la US Energy Information Administration.
Il basso consumo è dovuto alla extra coibentazione del legno e alle finestre ad alta efficienza energetica con distanziatori compositi e tripli vetri. Anche se non è dotato di riscaldamento centralizzato, il riscaldamento geotermico dell’edificio e il sistema di raffreddamento mantengono questa casa ben isolata e confortevole tutto l’anno.
Guarda tutte le foto sul progetto
Cosa ne pensi? Ti piacerebbe vivere in una casa in legno? Pensi che sia il materiale del futuro o preferisci altre soluzioni? Condividi le tue idee nei Commenti.
La casa consuma solo 1.700 kWh di elettricità all’anno. A titolo di confronto, nel 2014, il consumo medio annuo di energia elettrica di un cliente residenziale statunitense era 10.932 kWh, secondo quanto riporta la US Energy Information Administration.
Il basso consumo è dovuto alla extra coibentazione del legno e alle finestre ad alta efficienza energetica con distanziatori compositi e tripli vetri. Anche se non è dotato di riscaldamento centralizzato, il riscaldamento geotermico dell’edificio e il sistema di raffreddamento mantengono questa casa ben isolata e confortevole tutto l’anno.
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Cosa ne pensi? Ti piacerebbe vivere in una casa in legno? Pensi che sia il materiale del futuro o preferisci altre soluzioni? Condividi le tue idee nei Commenti.
Dove: Fujinomiya, prefettura di Shizuoka, Giappone
Architetto: Yoshiaki Amino e Heisei Corporation
Punti di forza principali: microclima confortevole all’interno; uso di materiale locale, con conseguente beneficio per le persone della zona che lavorano nel settore del legno
Questa casa è conosciuta come Ki no Katamari no Ie (casa realizzata in legname spesso), ed è il frutto della collaborazione tra Yoshiaki Amino, un professore universitario e architetto specializzato in strutture in legno, e Heisei Corporation, una società di costruzioni nota per la progettazione architettonica di case in legno di alta qualità. Nasce dal desiderio dell’architetto di costruire uno spazio abitativo salutare per gli anziani genitori, sfruttando le proprietà ecologiche del legno.
«Il legno è un materiale da costruzione con molte qualità: come la robustezza e il buon isolamento termico, la capacità di accumulare il calore e il controllo dell’umidità. È perfetto per creare ambienti confortevoli», afferma Amino. Per sfruttare al massimo le sue proprietà ecosostenibili, l’abitazione è stata costruita prevalentemente con legno di cedro giapponese, un materiale locale ed economico poiché presentava alcuni difetti e irregolarità.
Si è optato per una pianta quadrata per ridurre il numero di pareti esterne e limitare il più possibile l’esposizione alle condizioni atmosferiche. Sul tetto sono stati integrati dei pannelli solari che forniscono acqua calda. Inoltre, la cucina è attrezzata con una stufa a legna svizzera che produce calore per un serbatoio da una tonnellata d’acqua, oltre a scaldare gli ambienti durante il periodo invernale.
Nella parete esposta a sud la luce penetra soltanto dalle finestre a nastro poste in alto, creando un’atmosfera rilassante fatta di giochi di luci e ombre.