SCALA A NORMA PRIMA CASA

nutyl

9 mesi fa

Ultima modifica:9 mesi fa

Buongiorno,

mi permetto per la prima volta di scrivere per risolvere questo dilemma sulla mia abitazione che, a tutt'oggi, non ha l'abitabilità in primis per questo problema...

Purtroppo la scala interna sarà da sostituire totalmente, dato che quella installata non è a norma.

Ora le alzate sono da 22cm, le pedate 27, larghe 70, senza corrimano: tutto da rifare.

In primis l'Ufficio Tecnico comunale impone larghezza cm 80: figuriamoci sul resto.

Non guardate lo stile/colori della casa: sono di 20 anni fa appena entrata.

La disposizione sia della porta di ingresso che della finestra è rimasta invariata.

Allego anche il disegno del foro muro visto dal piano primo.

Partendo da questo livello e girando verso sinistra, ho la possibilità di "allungare" la scala grazie a quei 40 cm dopo l'ultimo gradino.

Certo, averla attaccata all'ingresso di casa non è il massimo, ma se non si potrà fare diversamente...

Inevitabilmente i gradini passeranno davanti alla finestra, quindi non si potrà più aprire.

Per me non è grave: dipende se è consentito o se si dovrà sostituire con un vetro fisso.

Dall'altra parte della stanza ci sarà una portafinestra larga cm 110: l'areazione dell'ambiente quindi è salva.

Guardando la foto dall'alto, nell'angolo sinistro si intravede lo spigolo dell'unione muro B-C.

Purtroppo queste pareti non si possono toccare perché sono quelle di una stanza collocata al primo piano. Inoltra le "putrelle" (si chiamano così?) della soletta sono state fatte/saldate con questa forma di L: rifare la soletta diventa quindi impossibile.

Il muro F è di 60cm di spessore, confinate con una proprietà disabitata da anni.

Domanda: con le alzate a norma e allungando la scala di altri 2? gradini, si rischia di sbattere la testa quando a quell'altezza si arriva alla soletta? Quest'ultima è alta cm 20. Io son piccolina e vivo da sola... ma i tecnici comunali potrebbero contestarlo?

Da qualche parte ho letto che con una sanatoria (inevitabile) c'è uno scarto del 2% per ciò che non si può demolire, posso rivalermi su questo? L'abitazione è di 52mq su due livelli, in prov di Milano.

L'unica soluzione sarebbe "scavare" per qualche cm per far spazio ai singoli gradini sul lato F (tra l'altro muro storto) ma anche questo non è consentito...

Il Comune ha bocciato anche l'altezza soffitto piano terra cm 269.

Aiutatemi a capire come risolvere questo problema con meno danno possibile, sia economico che abitativo.

Mille grazie

Nunzia

Risposta in evidenza

PRO

金 Silvana G. | Interior designer e Home stager

9 mesi fa

diciamo che miro meglio le ricerche ;) non essendo precisamente nel mio il calcolo delle scale, ma ho trovato questo

" I gradini delle scale devono avere le seguenti misure: - alzata minima 16 cm, massima cm. 18; l'altezza massima della alzata è consentita solo per casi particolari e comunque solo per progetti di ristrutturazione; - pedata di larghezza tale che la somma di essa con due alzate non sia inferiore a cm. 63 "

https://dimmi.ordinearchitetti.mi.it/it/15.-le-alzate-delle-scale-di-uso-comune-come-devono-essere-progettate-secondo-le-norme-vigenti-in-lombardia

quindi matematicamente viene 18x2+27=63, alzata da 18, pedata 27 o all'altro estremo 16x2+31

e dipende quindi dalle misure delle pareti, perchè sembra si stia tra i 15 e i 17 scalini se valutiamo una scala dritta (tutta matematica, quindi potrebbe arrivare anche un architetto e dire che ho cannato alla grande, nel caso, ha ragione lui/lei )

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Commenti (97)

Cuiprodest?
9 mesi fa
https://bim.acca.it/progettazione-scale-interne-guida-completa/

qui dice "La rampa delle scale interne deve essere larga almeno 80 cm, mentre nel caso di una scala a chiocciola il diametro deve essere almeno di 110 cm. Rispetto al pavimento, l’inclinazione della rampa della scala deve essere compresa fra i 30 e i 60 gradi."

quindi per la scala a chiocciola basta un foro da 110 cm
Cuiprodest?
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
quest'altro sito https://www.tendaflexsrl.it/scale-chiocciola/ dice che le scale a chiocciola a pianta quadra devono avere un foro di almeno 100 cm, quindi più piccolo di quello rotondo:

"Infine un’ultima analisi va fatta sul diametro della scala a chiocciola, le cui dimensioni minime sono regolamentate dalla UNI 10804 del 1999. Secondo questa normativa la scala a chiocciola deve avere un passaggio utile di almeno 70 cm in ambienti privati e di 50 cm in ambienti privati secondari.

Per le chiocciole a pianta tonda il diametro deve essere di almeno 110/120 cm ed in quelle a pianta quadra di almeno 100 cm. Non ci sono particolari indicazioni per l’altezza, in quanto la scala può essere molto bassa ma anche superare i 4 metri. Unico limite per l’alzata, che non deve essere superiore ai 24 cm."

Io sentirei un rivenditore di scale come questo (che non è lontano da Milano) visto che in ogni caso dovrai fartela progettare
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(0) commenti
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(1) commenti
Ahhhh! Vincenzo, buongiorno e benvenuto in uno di quei "guazzabugli" legislativi tutti italiani. Dipende. In pratica funziona così. La legislazione distingue tra beni finiti e beni non finiti. I beni finiti, in teoria (ma solo in teoria) sono quelli che, comprati, non hanno bisogno di altro per funzionare. I beni non finiti, invece, sono quelli che hanno bisogno di mano d'opera per essere usati. Personalmente non mi è chiaro come un bene considerato finito possa essere usato senza che qualcuno lo monti, ma io sono polemico in merito e quindi non faccio testo. I beni finiti comunque godono delle agevolazioni IVA, mentre per i beni non finiti l'IVA è al 22%. Con mio rammarico ti dico subito che, così come hai posto tu la domanda l'IVA sarebbe al 22% essendo il pavimento considerato come bene non finito. Ma se al posto di comprare tu il pavimento dal rivenditore lo compri dal posatore ci sono casi in cui l'IVA scenderebbe al 4% (dico scenderebbe perché va da se che se il posatore si fa carico anche dell'acquisto del pavimento, pagando lui l'IVA al 22%, il prezzo della sua fornitura e posa in opera, non sarebbe più quello di partenza in quanto la ditta si accollerebbe un tot di IVA in più). Inoltre, andando proprio a norma a norma non sarebbe nemmeno sufficiente l'acquisto del pavimento insieme alla sua posa in opera, ma dovresti trovarti anche nel caso di una ristrutturazione documentata (titolo abilitativo rilasciato regolarmente dal Comune) e dovresti anche avere un perché ritenuto "valido" (ad esempio il caso di ristrutturazione necessaria per l'abbattimento delle barriere architettoniche). Non so dirti da altre parti d'Italia, ma qui, nel materano, i controlli sono abbastanza ferrei e nessuno ti da il pavimento con l'IVA al 4% se non dopo dimostrato possesso del titolo edilizio e dopo che hai fatto la dichiarazione che ti spetta l'agevolazione. C'è infine il caso in cui godi delle detrazioni fiscali al 50% per le ristrutturazioni. Qui, essendo, per te l'IVA un costo, ti porti in detrazione anche quella. Sarebbe del 10% ma, alla fine, a detrazioni finite, diventerebbe del 5 per il ragionamento fatto ora. Ma anche qui, come prima, ti serve il titolo edilizio, non puoi comprare tu ma deve comprare la ditta e fornirtelo insieme alla posa in opera e inoltre devi verificare qualche altro requisito. Anche in questo caso, almeno qui, nessuno ti darà il pavimento se non puoi dimostrare di avere il titolo edilizio e se non fai la dichiarazione che ti spetta l'agevolazione.
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Buongiorno Tobia, arredare la prima casa è difficile e al contempo bellissimo. Occorre per prima cosa realizzare il Progetto, per avere le idee chiare su come fare, come porsi con i professionisti del settore e scegliere ogni singolo passo per avere un risultato di Design con il Tuo gusto e le tue esigenze. Proprio per le persone come te ho realizzato il mio video-corso Corso Arredo www.corsoarredo.it/info-corso-arredo/ è comodo perché puoi vederlo on line quando hai tempo senza la presenza di orari fissi e comprende lezioni pratiche e teoriche per realizzare il tuo Progetto che si basa sulle principali nozioni della Vera progettazione d'interni, anche se non sai disegnare. Prova a guardare e dimmi che ne pensi. Il mio obiettivo è far sì che tutti abbiano una casa bella, in cui sentirsi bene. E' proprio questo il punto: vivere il benessere della TUA casa giorno dopo giorno senza stancarti mai. Buon lavoro. Valeria P.S. Per qualunque dubbio o informazione mi trovi qui: http://www.corsoarredo.it/contattami/
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(10) commenti
e ancora: Ciò premesso, relativamente al quesito rappresentato al punto 1), la scrivente fa presente che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con il parere n. 27/2018, ha precisato che rientrano tra gli interventi di “ristrutturazione edilizia” di cui all’art. 3, comma 1, lett. d) del D.P.R. n. 380 del 2001 (Testo Unico dell’Edilizia) quelli di demolizione e ricostruzione di un edificio con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, e, con riferimento agli immobili sottoposti a vincoli, di cui al d.lgs. n. 42 del 2004, gli interventi di demolizione e ricostruzione che rispettino la medesima sagoma dell’edificio preesistente. Con il medesimo parere, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha ritenuto che gli interventi di demolizione e ricostruzione come sopra rappresentati, progettati ed eseguiti in conformità alle vigenti norme tecniche per le costruzioni, rappresentino una efficace strategia di riduzione del rischio sismico su una costruzione non adeguata alle norme tecniche medesime e, pertanto, “dal punto di vista tecnico, detti interventi possono certamente rientrare fra quelli di cui all’art. 16-bis, comma 1, lett. i) del TUIR, relativi all’adozione di misure antisismiche”.
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PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
andrebbe valutato bene tutto con un sopralluogo, ma le posto un idea di una scala sviluppata in 150x150 cm. un mionlavoro di qualche anno fa.
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PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Questa scala fu progettata in modo da non avere difficoltà qua di si saliva e si scendeva e ogni gradino come si può notare è diverso dall’altro.
Cuiprodest?
9 mesi fa
Però i siti di scale citano normative che distinguono tra tipologie di scale, io chiederei a loro. Che comune è? Vediamo il regolamento del comune
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Sunp i siti di quali scale..quelle già assemblate..prefabbricate..?

Quindi questa scala per i siti che lei cita, non sarà mai a norma? ;-)

https://architizer.com/projects/the-duplex/

e comunque le scale che vede da me realizzate hanno tutte rispettato le norme.
Cuiprodest?
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Architetto Bartolomeo Fiorillo mi riferivo alle norme che citavano i primi link che ho visto (ovvio che per me una cosa di questo tipo la deve fare un professionista). L'articolo di Cose di casa dice per esempio, cito: "Le misure delle scale devono rispettare il D.M. 236 del 14/6/1989, ma vanno considerati anche i Regolamenti Edilizi Comunali", quindi immagino che come per il resto ci sia una normativa uguale per tutti e delle norme comune per comune. Ma mi sembra strano, solo a livello di logica, che se la norma dice in generale che le scala a chiocciola devono avere un foro del diametro almeno di 110 cm o 100 cm nel caso in cui sia quadrato, il comune in cui si trova questa casa lo voglia invece di almeno 160 cm!

Io approfondirei la questione con un architetto, un geometra o chi le fa su misura (se le fanno su misura avranno dei geometri o degli architetti che lavorano per loro, no?) :)

quest'altro sito che avevo linkato https://bim.acca.it/progettazione-scale-interne-guida-completa/ citava queste normative:

"Gli aspetti normativi, strutturali, ergonomici e di sicurezza per la progettazione delle scale sono regolati dalla Legge 13/1989 e dal dm 236/1989.
- legge 13/1989 (eliminazione delle barriere architettoniche);
- dm 14 giugno 1989 n. 236 (regolamento di attuazione della legge 13/1989);
- dm 10 marzo 1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro).
È importante tuttavia fare sempre riferimento ai Regolamenti Edilizi Comunali: nella maggior parte dei Comuni le rampe di una scala interna (non considerata per uso pubblico) devono presentare una larghezza minima di 80 cm."

E ripeto, avendo vissuto con una persona sulla sedia a rotelle, l'eliminazione delle barriere architettoniche in un appartamento di questo tipo è una vera (parolaccia) secondo me, senza senso. Della serie complichiamoci la vita con dell'inutole burocrazia.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Sunp le norme da lei citate sono inerenti agli edifici di interesse pubblico.

Nelle case private posso fare anche una scala da marinaio tipo quelle sulle navi, nessuno la contesterà..basta che sia dichiarata e calcolata.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
se volessimo rispettare veramente la costruzione delle scale..a prescindere andrebbe sempre calcolato il rapporto 2A+P.

Quindi il 98% delle scale nelle case in italia sono da demolire si fidi.
Cuiprodest?
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Bartolomeo Fiorillo giusto, quindi perché contestano questa scala? Che per 20 anni ha assolto egregiamente il compito per cui era stata progettata?

Sono dei burocrati e basta :))
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
le specifiche sono:

Pubblico1)

Larghezza minima di passaggio utile3), in mm 1200

Pedata minima3), in mm 300

Rapporto alzata/pedata 2A+P=620÷640

Privato principale1)

800

250

2A+P=620÷640

Privato secondario2)

600

220

2A+P=600÷660

Più chiaro adesso?
Cuiprodest?
9 mesi fa
nutyl io chiederei una consulenza all'architetto Bartolomeo Fiorillo, anche se siete lontani :)))
Cuiprodest?
9 mesi fa
cosa significa privato secondario?
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
9 mesi fa
@Cuiprodest? perchè non ha l'abitabilità, quindi per averla adesso deve rispettare le norme di adesso.

(poi se ci sono margini per andare in deroga, ma vista la fiscalità nei controlli direi di no, il tecnico che incaricherà farà la pratica adeguata)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
intendono per le case con meno spazio, infatti se vede sono ristrette anche le dimensioni della scala
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Dimensionamento dei gradini per le scale a chiocciola.

Pubblico

Privato principale

Privato secondario

Larghezza minima di passaggio utile

Non ammesso dalla legislazione vigente

(L. 13/89 e DM 236 del 6/89)

700

500

Angolo minimo del gradino

22°30'

30°

Alzata massima in mm

240

240
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
spero che ora sia tutto più chiaro. ;-)
Cuiprodest?
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager ho capito che non ha l'abitabilità, perché come ho scritto si chiudono mille occhi davanti alla costruzione di case in zone sismiche senza i requisiti, si dà il permesso di costruire un palazzone di 8 piani in un cortile in mezzo ai cortili al posto di uno di 2 piani (contro tutte le normative possibili), però non si dà l'abitabilità a una casa che ha i soffitti più bassi di 1 CM e la scala più stretta di 10 cm con una pedata più alta di 3 cm (che è ABITABILISSIMA)!!

Ma dai, è vergognoso
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Mi scusi @金 Silvana G. | Interior designer e Home stager..lei parla di abitabilità, non so se ha mai fatto una pratica tale o una richiesta. Mi viene da dire forse no, in quanto deve essere firmata da tecnico abilitato ed iscritto ad un ordine.....Sa cosa chiedono per avere l'abitabilità..?

Mi può spiegare gentilmente cosa intende per ( poi se ci sono margini per andare in deroga, ma vista la fiscalità nei controlli direi di no, il tecnico che incaricherà farà la pratica adeguata) ?????
Cuiprodest?
9 mesi fa
Bartolomeo Fiorillo grazie per la spiegazione, non ho capito ma mi auguro che la diretta interessata si rivolga a lei :)))
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Sunp non danno permessi in zone sismiche senza verifiche statiche, calcoli o simili..qui ci sono controlli rigidi dal 2008.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Riformulo la domanda a @金 Silvana G. | Interior designer e Home stager....secondo lei io non avrei mai dovuto avere l'agibilità di questa scala llora.

https://architizer.com/projects/the-duplex/
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo no, e non vorrei mai dovermi addentrare in quel girone dantesco ;)

le pratiche io le delego ad altri

intendo che a Bologna, per una "variazione in costruzione" mi è stato detto che poteva rientrare nelle tolleranze e non aver problemi, oltre alla parcella di chi avrebbe sanato

nello specifico, una finestra che, rispetto al progetto iniziale del condominio, è stata fatta più piccola, ma dato che il costruttore non aggiornò la documentazione se ora vogliono vendere devono sanare, quasi sicuramente non avranno multe, ma la parcella del tecnico si
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
ne di questa essendo una casa del 500

UNA CASA A MASSA · Maggiori informazioni
Cuiprodest?
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Bartolomeo Fiorillo ricordo bene che dopo l'ultimo terremoto, quello in cui persero la vita dei ragazzi in uno studentato, era venuto fuori che la maggior parte delle costruzioni non erano a norma. Per non parlare di quello successivo in un'isola, a Ischia... ah no era un'alluvione ma fa lo stesso :)

https://www.repubblica.it/cronaca/2022/11/27/news/isola_ischia_sicurezza_ricostruzione_alluvioni_sisma-376344609/
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Gentilissima @金 Silvana G. | Interior designer e Home stager..se il progetto iniziale della casa con finestra era rappresentato bene e il costruttore poi ha fatto la finestra più piccola, risulta una sciocchezza sistemare e non sanare..perchè non c'è nessun abuso. sanare è ben altra cosa. ;-)

io in una casa ho aperto tre finestre con una cila, naturalmente dimostrando che non avrebbero gravato sulla staticità del fabbricato. ma questo dipende anche dalla cazzimma del tecnico progettista. ;-)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
sump..ischia, come l'emilia romagna sono casi differenti...il priblema li è idrogeologico. Non c'è normativa sismica che dia garanzie se non verificare che con dei pali, delle fondazioni fatte in un certo modo le case possono essere realizzate..naturalmente li dove ce la speculazione da parte dei comuni è ben altra cosa......ma di base il problema è idrogeologico. è un discorso lungo da spiegare qui.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
@stefaniasasso61 concordo... se anche fosse possibile collocare un ascensore, in quell'aria salotto parliamo di mt 330x220: non sarebbe il massimo, sia per un discorso estetico che economico :/
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo appunto, magari c'è agio anche per questo caso

però anche sanando, è una sciocchezza, ma la parcella comunque a lui devono pagarla, o vendere a meno l'appartamento perchè dovrà pagarla l'acquirente

(io stavo visionando per un home staging)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
Sto facendo un progetto in un area della toscana ad alto rischio idrogeologico, dove le normative sono molto rigide e sono dettate dalla regione..ma nessuno può sapere cosa potrebbe accadere nel sottosuolo nonostante vengano rispettate norme e regole per evitarlo. ma ripeto che è un discorso molto lungo da affrontare qua. e stiamo uscendo fuori tema dal dilemma in oggetto.
Cuiprodest?
9 mesi fa
Bartolomeo Fiorillo era per dire che di abusi edilizi di ogni genere è piena l'Italia, ma qui facciamo le pulci a dei cm che sicuramente non fanno la differenza riguardo all'abitabilità o meno, dai! :)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
@金 Silvana G. | Interior designer e Home stager se l'errore è stato commesso dal costruttore, non rispettando il progetto, lo paga lui il tecnico e le eventuali alre spese.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
@Cuiprodest? la scala l'hanno contestata fin da subito. Sto' affrontando solo ora la cosa di sistemare tutte le anomalie effettuate dalla parte venditrice, perché solo ora ho finito di pagare il mutuo. Essendo monoreddito ora dovrò cercare di sistemare una volta per tutte la situazione, con uno step alla volta. Abitandoci poi diventa veramente molto complicato...
PRO
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo palazzo del 1967, ho qualche dubbio sia ancora sul mercato, ma potrebbero verificare
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
330x220 è un signore ascensore. e comunque i costi di un ascensore oggi sono molto contenuti.

per farle capire, in una palazzina di 5 piani un ascensore costerebbe sui 30.000 euro, con tutti gli smonti e parlo di un ascensore panoramico. in questo caso realizzare la scala non costerebbe comunque poco..poi dipende quanto si è disposti a spendere e quale sia il budget.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
@Cuiprodest? quella che sembra una portafinestra è il portoncino di ingresso. E' già stato sostituito con una porta blindata. Posso invece (se necessario) modificare la finestra.
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
nutyl..come le avevo già detto..va fatto una valutazione dettagliata, un progetto e se necessario, si dovrebbe forse intervenire sul foro del solaio del piano primo.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
@Cuiprodest? alla voce scale il regolamento edilizio dice: 1. Le scale di uso comune sono disciplinate, quanto a lunghezza, dimensioni e chiusure dalla normativa vigente in materia e dal Regolamento Locale d’Igiene. Deve in ogni caso essere garantita la possibilità di trasporto di soccorso delle persone. 2. Le scale a chiocciola sono consentite all'interno delle singole unità immobiliari, purché consentano l'evacuazione di persone, e devono comunque essere realizzate nel rispetto delle prescrizioni della vigente normativa (norme UNI). 2. Per le scale di uso non comune si applicano le disposizioni contenute nel Regolamento Locale d’Igiene. Inoltre si evidenzia che per tali scale gli unici gradini a piè d’oca accettabili sono quelli formanti un angolo di 45° in cui sia iscrivibile un rettangolo avente misura cm. 25 x cm. 80. 3. Anche per le scale di uso non comune deve essere garantito il corretto rapporto alzata-pedata (2 a + p = 62:64 cm). I tecnici dell'ufficio di igiene che sono venuti con quelli comunali sono di Abbiategrasso (Mi). Essendo un'abitazione di utilizzo privato, ignoro questa modalità (sembrerebbe cosa rara)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
l'esigenza qui era avere luce. ;-)
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
comunque i comuni sicuramente adottano dei regolamenti che fanno propri, ma sono anche flessibili su certe abitazioni già realizzate, perchè se non dovessero dare permessi o autorizzare la realizzazione di scale o altro, dopo che lo stesso comune ha rilasciato pareri e permessi precedenti, esiste il tar e di conseguenza il comune viene chiamato a rispondere del come mai prima si e poi no, visto che la norma sulle scale non è di ieri, ma di 20 anni fa.
Cuiprodest?
9 mesi fa
Ecco, vedi. Io chiamerei l'architetto Fiorillo per farmi risolvere la questione :))))
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
@金 Silvana G. | Interior designer e Home stager gli edifici vecchi sono più semplici da verificare rispetto ai nuovi, in quanto questi di solito hanno le idoneità statiche e non i collaudi. per allargare le finestre viene richiesto la cerchiatura ed è autorizzata con un semplice deposito con semplice calcolo.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo ovvio, sarà inevitabile anche ripresentare exnovo progetti, sanatoria etc. Desideravo solo capire se c'è una soluzione senza intervenire sul solaio, con percentuali di tolleranza (magari esistenti e di cui ignoro) su cui un Comune non dovrebbe "accanirsi" dato che è una casetta di 52mq su 2 livelli e ad uso privato. Inoltre il foro ad L (come da messaggio iniziale), in tutto il suo perimetro ha muri di già microscopiche stanze. Vorrebbe dire ribaltare quasi tutto il primo piano, con importi alle stelle per le mie possibilità...
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Non ho detto che bisogna intervenire, ma se fosse necessario e si dovrebbe per risolvere il problema di una scala, andrebbe toccato il solaio.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo una domanda tecnica: ipotizziamo di far partire la scala diversamente rispetto ad ora (ma sempre lungo quella parete) per far sì di aggiungere gradini ed avere alzate a norma. Inevitabilmente il corrimano appoggerà sui gradini da 80cm di larghezza che loro impongono. Quindi la pedata effettiva sarà inferiore a quei cm, giusto?
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
No perché il corrimano non dovrebbe fare distanza. Ma può sempre posizionarlo a giro o laterale.
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo ok. Ipotizziamo di rifare la scala exnovo e mettere dei "tiranti" laterali che fungano da corrimano/protezione. La maggior parte dei gradini quindi rimarranno lungo la parete E (nonché facciata della casa), la scala poi girerà con un pianerottolo come ora e gli ultimi verso la parete F (quella confinante). Se alla fine saranno giusto 4 (max 5) pedate che porterebbero al primo piano... che solo questi siano larghi 76cm (lato A), possono rientrare in una sanatoria che da un 2% di tollerabilità? Se sì, nessuna modifica verrebbe effettuato al solaio/stanze etc. Chiedo venia per le domande da ignorante in materia, dato che per lavoro mi occupo di cannoncini, bigne', torte e via dicendo...
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Ultima modifica: 9 mesi fa
nutyl, se non le dispiace non parlo con le lettere. Ma con i progetti alla mano. Lei che conosce la casa comprenderà le A,B,C e cosi via. Ma io senza una pianta non posso esprimere nessun parere oltre quello che già ho fatto. Come le ho detto va pensato e fatto un progetto non consigli sul fai così o coli..!
nutyl
Autore originale
9 mesi fa
@Bartolomeo Fiorillo le lettere che riportavo erano in riferimento all'immagine pubblicata nel post di apertura. Grazie comunque...
PRO
Bartolomeo Fiorillo
9 mesi fa
Questo lo avevo capito ma è chiaro più a lei che a chi legge 😉

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