Classe energetica e fotovoltaico

17 giorni fa

ciao, avrei una curiosità da porre a coloro che elaborano APE.

se un condominio ha il fotovoltaico condominiale che serve soltanto le parti comuni, nell’APE del singolo appartamento il fotovoltaico sarà pari a zero oppure bisognerà inserire la quota pro parte?

ad esempio condominio con fotovoltaico da 6 Kw e 4 appartamenti: nell’APE bisogna inserire 1,5 kw oppure zero??

grazie a tutti

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Commenti (6)

Hermann
17 giorni fa
Ultima modifica: 17 giorni fa
Secondo il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192
(Attuazione della direttiva (UE) 2018/844, che modifica le direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia, 2012/27/UE sull'efficienza energetica, 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia), integrato, modificato, abrogato o sostituito in alcune parti dalla legge n. 90 del 2013,

Articolo 4, comma 2): "il fabbisogno energetico annuale globale si calcola per singolo servizio energetico, espresso in energia primaria, su base mensile. Con le stesse modalità si determina l'energia rinnovabile prodotta all'interno del confine del sistema";

Quindi se il sistema che eroga un servizio il quale richiede un consumo energetico è comune a più unità immobiliari (uno o più tra questi: riscaldamento centralizzato, ascensore condominiale, luce scala condominiale e altre parti comuni, luce corridoio cantine, luci esterne, cancello motorizzato, videocitofonia, eventuale impianto di produzione dell'acqua calda sanitaria, climatizzazione estiva, autoclave, sistema di allarme e videosorveglianza, ecc.), nel caso di calcolo e redazione dell'APE di un singolo appartamento che gode di questi servizi centralizzati, secondo le norme dell'UNI TS 11300, che vengono costantemente aggiornate, i fabbisogni energetici relativi vanno suddivisi per ciascuna unità immobiliare, secondo i criteri con cui si ripartiscono i costi condominiali (superficie, volume, portata), a cui si aggiunge il fabbisogno energetico prodotto da sistemi autonomi (impianto di illuminazione e climatizzazione estiva autonomi, ad esempio, o caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e cottura del singolo appartamento).

Per esempio, il fabbisogno annuale della forza motrice dell'ascensore va ripartita per metà in base al valore millesimale di proprietà e per metà in base all'altezza del piano dal suolo.

Cerchi di reperire la normativa UNI TS 11300, penso che l'ultima versione risalga al 2019.
Hermann
17 giorni fa
Ultima modifica: 17 giorni fa
Comunque sono calcoli talmente complessi per cui anche i professionisti utilizzano dei software appositi, e solo i professionisti iscritti agli ordini professionali statali (architetti e ingegneri, e a determinate condizioni anche i geometri) possono redigere e asseverare attestati di prestazione energetica.
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Q
(3) commenti
La caldaia a condensazione ha gli stessi costi di gestione di una caldaia normale, il solare ed il fotovoltaico necessitano di manutenzione ordinaria annuale ma non mi risulta che tali costi siano alti nè che inficino i benefici sul risparmio conseguito. Ti consiglio però di mantenere i 3kw di fornitura elettrica perchè l'aggiunta anche di un solo kw è molto onerosa per la tua bolletta; molto sono tentati di fare questo passaggio avendo il fotovoltaico e pensando di massimizzare l'investimento riempiendo la casa di elettrodomestici elettrici ma in realtà, nella maggior parte dei casi, questa scelta risulta a svantaggio del risparmio. Infine ti informo che dal 1 ottobre 2015 sono in vigore nuove classi energetiche e la classe A "vecchia" non esiste più quindi, anche se il vecchio certificato è valido, ti consiglio di farti rilasciare l'APE aggiornato per sapere bene cosa stai comprando.
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Ristrutturazione: da classe G a classe..?
Q
(1) commenti
La domanda richiederebbe un... trattato. Provo a darti solo qualche imput, se poi ti interessa puoi contattarmi in privato. I lavori che ti prefiggi su infissi e riscaldamento a pavimento non sono sufficienti a portare un immobile in classe G in una classe decente perchè come minimo occorrerebbero il cambio di caldaia e la realizzazione di un cappotto esterno per la coibentazione. Il valore di mercato di un immobile nuovo in classe B equivale all'incirca al costo di un immobile in classe G + il costo dei lavori che devi fare per portarlo nella stessa classe. Quello che posso consigliarti è di acquistare un immobile da ristrutturare e dilazionare nel tempo i costi di efficientamento energetico e ricorre ai bonus fiscali in merito per abbattere il costo dei lavori.
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Ristrutturazione: miglioramento efficenza energeticas
Q
(3) commenti
Ciao Jaq Sim. Certo che si può migliorare l'efficienza energetica di una casa fine anni 90. Non so se lei ha l'APE relativa a quella casa, ma se ce l'ha ed è fatta a norma, deve per forza suggerirle almeno un intervento migliorativo e darle anche tempi (in anni) intesi come ritorno della cifra economica spesa. Cioè dopo quanti anni l'intervento si paga da se, attraverso i risparmi in fattura. In genere però sulle APE un po' datate ci sono solo interventi il cui ritorno economico è sotto i 10 anni. A prescindere però dall'APE si o APE no, i modi di intervenire sono molteplici. Si va da un miglior isolamento termico della casa, ad infissi più performanti, da generatori più efficienti, alla rivisitazione dell'impianto termico, fino a giungere alle rinnovabili. Ovvio che rifare un impianto termico che funzioni a bassa entalpia, se pensa a quello a pavimento sarebbe fuori discussione: dovrebbe smantellare i pavimenti, i massetti, rifare gli impianti, i masetti e ripavimentare. Immagino sia utopico il discorso. Ma ci sono altre possibilità. Impianti radianti a soffitto, a parete, a battiscopa. Tutti perfettamente in grado di fare quello che fa un normale impianto a pavimento. Quindi funzionare anche in raffescamento, sempre a bassa entalpia e persino essere alimentati da fonti rinnovabili. Non ha che l'imarazzo della scelta della classe energetica in cui vuole salire, rapportato al quantum che deciderà di spendere, quando lo deciderà. Spesso gli interventi, almeno quelli più spiccioli, possono anche essere fatti a "puntate". Le ricordo infine che ci sono le agevolazioni Irpef per l'ecobonus.
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Nuovo modulo fotovoltaico Bifacciale LG Solar
Q
(9) commenti
Beh! Hermann parliamo comunque di una tra le migliori aziende produttrici di pannelli fotovoltaici, a mio avviso (e non solo il mio veramente). Per me meglio c'è solo Sunpower, ma costano un bel po'. Lg per qualità/prezzo non ha paragoni con questi moduli. Da dati tecnici surriscaldano appena appena un pochino in più dei Sunpawer, ma comunque sono tra i pannelli che surriscaldano meno. Insomma da usare sicuramente. Per i pannelli solari, capisco: diciamo che un impianto solare termico, ha lo svantaggio di non produrre proprio quando servirebbe e così si ovviava con pannelli più performanti, passando dai vetrati non trattati a quelli trattati in modo non selettivo, poi a quelli selettivi ecc. fino a giungere a quelli sotto vuoto. Insomma, li il primo problema era che non sempre si usava il pannello più giusto per un dato luogo. Poi comunque, con temeprature basse non producevano. Ma anche qui la tecnologia ci viene incontro: basterebbe passare dal solore termico al solare termodinamico che, accoppiato ai pannelli giusti, produce anche con temperature bassissime, prossime allo 0 per capirci. Come sempre, insomma, il tutto va calcolato, il fai da te o l'affidarsi, fidandosi, del proprio installatore non va bene: per quanto bravissimo sia, non ha le conoscenze fisiche per poter dare al cliente il meglio. In genere consiglia ciò che ha fatto per altri in zona, ma cambiano le esigenze, i fabbisogni, l'albedo e tante altre variabili e così, quei poch calcolati funzionano, gli altri danno rogne e dopo un po' spariscono. Cosa posso dirti? Nel mio spazio Houzz ci sono due NZEB: casa R&G e casa A&G. In entrambe c'è sia il fotovoltaico che il solare termodinamico con accumulo. Entrambe, oltre a produrre la quantità di ACS richiesta, mandano in circolo la restante quantità di acqua calda prodotta nel rispettivo impianto radiante di inverno e non hanno alcun problema in estate. Ma forse parliamo di altri climi: qui scendiamo al di sotto dello 0 per pochissimi giorni all'anno, mentre d'estate, se non monti il termico giusto, hai voglia a buttar acqua dall'apposito dispositivo sull'accumulo. Ma se progettato il tutto correttamente ...... nessun problema nemmeno in estate. Comunque anche da te un termodinamico, con i giusti pannelli non dovrebbe dare problemi, salvo non siate per buona parte dell'inverno di parecchio sotto zero.
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Hermann
17 giorni fa
Qui c'è il testo aggiornato del Decreto Legislativo n. 192 del 2005, così se vuole può leggerselo tutto https://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2005_0192.htm
saccogianluca
Autore originale
17 giorni fa
Comunque, in sintesi se ho capito bene, il fotovoltaico condominiale viene inserito nell’APE del singolo immobile per la sua quota. Giusto?
Hermann
16 giorni fa
Ultima modifica: 16 giorni fa
Sì, certo. Perché la singola unità immobiliare, l'appartamento, gode di servizi a consumo energetico prodotti da impianti condominiali, quindi il fabbisogno energetico va ripartito, così come l'eventuale produzione di energia che soddisfa questo fabbisogno (fotovoltaico, eolico o geotermico condominiale). Immagino che il fotovoltaico del condominio integri l'energia consumata per l'illuminazione delle scale, apriporta automatici, i citofoni, la forza motrice dell'ascensore, esatto?

Nell'articolo 4 si parla precisamente di "confine di sistema" per definire gli impianti di erogazione e di produzione e le unità immobiliari che servono.
saccogianluca
Autore originale
16 giorni fa
Esattamente integra quelle parti.

grazie mille delle delucidazioni.

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