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francescabianchi32

Arredare la zona living

Buonasera,

avrei bisogno di aiuto per arredare la zona living costituita dalla cucina e dal soggiorno.

Al momento abbiamo solo la cucina (che nel tempo spero di cambiare) e nel soggiorno abbiamo un divano appena comprato e una parete - libreria con camino.


Abbiamo recentemente venduto i mobili vecchi che erano sulle restanti pareti, per questo motivo vi chiedo quali mobili, oggetti, quadri posso mettere per sostituire quelli vecchi e riempire il vuoto che c'è ora.


A me piace l'arredamento moderno, avrei pensato quindi di aggiungere un mobile bianco fra cucina e sala, attaccato alla parete, che sarebbe anche comodo per riporre tutti quegli oggetti che in cucina non ci stanno.


Mi date qualche suggerimento in generale su come arredare questa zona living?

Grazie mille.


Commenti (21)

  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Buongiorno volevo chiederle di mettere una foto della parete con la porta e una della cucina al completo, per poterle dare qualche consiglio, grazie.

    francescabianchi32 ha ringraziato Gdm Pal
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  • francescabianchi32
    Autore originale
    7 anni fa
    Ultima modifica: 7 anni fa

    Buongiorno Lorenzo,

    mi rendo conto di aver formulato una domanda molto semplice che richiede invece una risposta tutt'altro che semplice e scontata. Grazie mille per i preziosi consigli. Abbiamo valutato l'ipotesi di suddividere i due ambienti (cucina e sala) con una struttura come una parete, una tenda oppure un mobile più articolato che permetta una suddivisione più funzionale e pratica, allo stesso tempo avendo la fortuna di avere una zona giorno così ampia ci piace l'idea dell'open space. Diciamo che siamo piuttosto indecisi sul da farsi per questo stiamo cercando idee e proposte che ci possono piacere.

    Per quanto riguarda il pavimento invece proprio non mi piace, avrei voluto sostituirlo con un gres porcellanato effetto pietra (liscio al tatto) oppure effetto parquet ma il mio compagno al momento non vuole fare interventi troppo "invasivi" sulla casa.

    In ogni caso allego una planimetria per avere una situazione più chiara degli spazi. Sulla stessa risulta una parete divisoria fra cucina e sala che ora non c'è più.

  • francescabianchi32
    Autore originale
    7 anni fa

    Buongiorno gdmpal,

    allego le foto richieste. Abbiamo due porte di accesso: una accanto al divano, l'altra accanto alla cucina. Quella principale e che usiamo per accedere alla zona living è quella accanto alla cucina.


  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa
    A me il tuo pavimento piace tanto. Due cose delle presenti cambierei: la porta a vetro che dipingerei come le pareti e il tavolo che trovo sproporzionato rispetto al lampadario che è davvero un bell'oggetto
    francescabianchi32 ha ringraziato OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa
    Ultima modifica: 7 anni fa

    Sposterei anche il divano più lontano dalla parete col televisore per dare più respiro all'area relax. Se poi servono mobili contenitivi ne metterei uno tra le due porte finestre e uno al posto del piccolo scrittoio.

    francescabianchi32 ha ringraziato OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
  • PRO
    DesignForLove
    7 anni fa
    il colore della parete mi piace
    francescabianchi32 ha ringraziato DesignForLove
  • francescabianchi32
    Autore originale
    7 anni fa

    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS,

    grazie mille per i suggerimenti, anch'io ho pensato di spostare il divano per allargare l'area relax e posizionerei dei mobili proprio nei punti indicati da voi.

    Per quanto riguarda il tavolo, abbiamo pensato di cambiarlo e sostituirlo con uno rettangolare bianco che all'occorrenza e in caso di ospiti si possa allungare.

    Ottimo suggerimento anche quello di dipingere la porta a vetri, a questo punto mi piacerebbe dipingere anche le altre porte di bianco per dare un senso di continuità e armonia...

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa

    buona idea

  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Buona sera Francesca inizio con il dirle che ha una stanza bellissima e luminosa e che anche se trovo il pavimento davvero bello essendo io un'amante del parquet concordo con la sua idea di sostituirlo con un grès effetto legno. Prima di parlare di arredamento credo che ci sia bisogno di qualche piccolo intervento che renda la stanza più comoda e funzionale. Prima di tutto vorrei sapere se c'è un motivo tecnico per cui non avete abbattuto il tramezzo che si trova alla sinistra della porta di accesso alla cucina, perché se così non fosse io ne eliminerei una parte precisamente quella che copre il frigorifero spostando di conseguenza anche gli interruttori. Questo permetterebbe una migliore fruizione del frigo ed eliminerebbe quel l'effetto cunicolo che c'è ora. Fatto ciò sostituirei la colonna che c'è dopo il frigo con delle mensole in legno fatte su misura che partano dal tramezzo facendo L'angolo fino al frigorifero, questo le permetterebbe di riporre tutte le sue cose compreso il forno a microonde, mentre nella parte bassa troverebbero posto i contenitori per la raccolta differenziata.

  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Mi scusi se le scrivo a tappe ma più di una volta all'improvviso il programma ha cancellato tutto e ho dovuto ricominciare daccapo. Continuando, nella parte bassa della cucina eliminerei il carrellino che si trova sotto la finestra e lo sostituirei con una bottigliera bianca come i mobili( da Ikea troverà sicuramente qualcosa di adatto) poi farei allungare il top fino al balcone passando sotto la finestra, da qui con un angolo di 135* creerei una penisola con due sgabelli,
    dopo aver eliminato il tavolo e le sedie esistenti (questa disposizione le permetterebbe di aprire il balcone e di non avere sacrificata la zona dei fuochi, lasciando a vista il termosifone). Nella parte superiore della cucina farei costruire delle mensole in legno ai due lati della cappa e un mensolone con i faretti che copra dal colapiatti fino alla parete opposta scavalcando la colonna della cappa oppure se possibile facendo una controsoffittatura con i faretti incassati. Manterrei il colore della parete che trovo molto bello ma ridipingerei assolutamente tutte le porte di bianco, mentre per le restanti pareti sceglierei una tonalità molto chiara di grigio che sposa con qualsiasi colore e che farebbe risaltare i serramenti dipinti di bianco.


  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Per la zona dove ora c'è il piccolo scrittoio io avrei previsto una consolle allungabile che all'occorrenza si possa aprire per ricevere gli ospiti.

    I lampadari che lei possiede sono molto belli credo solo che non siano posizionati nel posto giusto infatti ne sposterei uno al centro della stanza difronte alla consolle e uno al centro della zona divani mentre per la cucina utilizzerei i faretti per illuminare il piano cottura e due lampade a sospensione per la penisola.

  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Per la zona del salotto dipingerei le pareti di fondo delle nicchie libreria perché ora risultano un po' piatte e farei un po' d'ordine togliendo le cose superflue che posizionerei nel mobile contenitore che metterei tra i due balconi. Sposterei più indietro il bel divano nuovo e anche la poltrona a fianco della quale metterei un tavolino quadrato e basso con una bella lampada abbastanza grande. Sul lato corto del divano ( dalla foto mi sembra un angolare, giusto?) posizionerei un tavolino rettangolare stretto e alto come ulteriore piano d'appoggio poiché non prevedo nulla davanti al divano, visto che mi piace l'idea di poter allungare le gambe verso il camino. Infine metterei una piantana nell'angolo con la finestra e delle tende panna con una cornice grigia scura come bordo ( quella della cucina coordinata a quelle del salotto ma a pacchetto). Spero di esserle stata utile.

  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa
    Ultima modifica: 7 anni fa

    @francescabianchi32

    Santocielo, com'è difficile progettare "via internet" senza un sopralluogo dal vero!

    Ho capito da foto e pianta che il volume che occupa l'ambiente è il vano di una scala, cui si accede dalla porta adiacente a quella che ha definito la porta di accesso principale (più frequente) alla stanza, vicino alla zona cucina.

    Approccio il progetto in modo completamente diverso:

    Prima domanda: avete in animo di eseguire opere murarie oppure no?

    Superfluo pensare di abbattere muri se il committente non ha alcuna intenzione di vedersi muratori in casa; impossibile pensare di eliminare tramezzi senza considerare che il pavimento ne mostrerebbe le tracce e le conseguenze; dunque o si lavora in punta di piedi, magari aprendo luci, tgliando pareti, ma conservando l'attacco a terra originario, oppure si è deve essere disposti realmente a considerare l'impegno economico di rifare anche il pavimento. In tutto o in parte? Dipende dal budget generale che uno pensa di essere disposto a dedicare "all'operazione casa": se è tanto si può fare tutto; se è "da vedere" si può ragionare "di fino" dosando gli effetti di un intervento rispetto alla loro resa estetica e alla loro complessità di realizzazione (soprattutto nel senso di coinvolgimento a catena di altri interventi: abbattere il tramezzo con gli interruttori prevede di riposizionarli o di eliminarli; di risalire alla scatola di derivazione e ridefinire il percorso dello stesso tubo corrugato verso una nuova posizione, comporta pressochè certamente aprire nuove tracce altrove e la necessità dell'elettricista, che significa poi dover reimbiancare anche dove ora le cose appaiono "a posto"). Senza chiarire il livello di questa disponibilità di base ci si muove solo per fantasia, con il grave rischio di immaginare qualcosa che poi o non si potrà realizzare del tutto, oppure lascerà il sapore di una brutta copia di quello che era il desiderio: pericolo!

    E allora partiamo da qui: muratura si o muratura no? (a ragionare tanto per esplorare la fantasia io considererei l'idea di aprire il vano scala...ma non conosco l'abitazione dal vero quindi non posso avere parametri per capire se sarebbe tecnicamente possibile o no: ripeto: soprattutto nel senso di valutare esattamente, molto esattamente, le implicazioni indotte che sono dove si annida l'imprevisto e il "questo non lo avevo considerato").

    Altre cose: quanti siete, Francesca? Siete due cuori, senza capanna ma con una bella casa e opinioni diverse sul pavimento? Siete in quattro, con due gladiatori adolescenti che quando uscite a cena invitano venti amici a sfidarsi in sessioni freestyle di rap? Fate colazione insieme la mattina quando vi alzate o vi piacerebbe farlo? oppure andate di corsa ed amate riunirvi la sera privilegiando i tempi lunghi senza l'ansia della "riunione alle 14:00"?

    Raccontate di voi, perchè un buon progetto lo è se è per voi, non se è pensato in modo astratto dal rivenditore per proporre tutti gli elementi di quel modello di cucina (mi ameranno le rivendite di cucine, lo so, ma tanto non mi assumono se mando il cv: meglio curare l'interesse del cliente :)

    Infine, anche se a questo stadio non so come, baserei il brief del progetto sulla necessità di poter chiudere la cucina perchè vorrete anche la libertà di impilare piatti e lasciare per aria la pirofila dell'arrosto quando di là ci saranno ospiti i suoceri chiudendo la vista ai commenti, e la suggestione del campo visivo lungo per un aperitivo dove gli amici potranno apprezzare il blu della parete della zona cottura. Questo deve essere il baricentro. Come? Tutto da vedere, ma si fa.

  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa

    Ah, si: quei lampadari vanno assolutamente riposizionati, perché sono rimasti gli stessi di quando esisteva la partizione tra cucina e salotto! Come, se i fili escono dal soffitto in quei punti? Eh beh: é a queste domande che pensavamo di rispondere per lavoro quando studiavamo architettura e design ;)

  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Gentile signor Lorenzo, come ho già ribadito io non sono un architetto, quindi i miei progetti sono solo idee per rinnovare un locale che per qualche motivo non ci piace più, i problemi logistici e di budget non sono di mia competenza. Però per esperienza so che volere è potere, per quanto riguarda i due punti che lei ritiene di così difficile realizzazione credo che potrebbero essere ovviati con dei piccoli interventi. Per la parete da eliminare (una piccolissima parte) non è un intervento così catastrofico certo bisogna fare le garage per sistemare i fili ma io in casa mia l'ho fatto e non è stato così problematico, per la porzione di pavimento che ovviamente sarebbe da sistemare si può cercare qualcosa di simile da integrare oppure si potrebbe creare una striscia continua fino alla parete opposta, è solo un'idea ovviamente da sottoporre ad un architetto. Per lo spostamento dei lampadari, lei ha perfettamente ragione, per un lavoro ad arte ci sarebbe un bel po da fare, ma ragionando in economia si potrebbe semplicemente mantenere il punto di attacco dei fili e spostare il punto di fissaggio magari utilizzando un filo rivestito in stoffa, una catenella oppure una piattina, cosa ne pensa? Tutto ovviamente deve essere sottoposto al giudizio di un architetto e soprattutto alla disponibilità della signora Francesca. Cordiali saluti.

  • PRO
    OFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
    7 anni fa

    Bello questo insieme di idee e di contrappunto dell'arch. sulle questioni pratiche. Mi piace soprattutto la cortese (e non polemica) disponibilità dell'arch. Lorenzo a questo scambio teso alla valutazione dei problemi che si possono incontrare durante la realizzazione di eventuali idee proposte dai vari utenti. Trovo sia di vero aiuto e stimolante affinché si capisca l'importanza del rivolgersi a dei professionisti ed è anche vero che quì si possono ottenere diversi livelli di proposte da poi confrontare e valutare con un effettivo sopralluogo se si ha poi l'intenzione di avvalersi di tecnici del settore.

    Cara Francesca dipende dall'intervento che si è prefissati di eseguire e dalla esigenze familiari che come le ha sottoposto l'arch. Lorenzo possono essere molteplici e varie.

    Davvero complimenti sia a gdmpal e a lorenzo-pasqualucci-designer-wwwlopit

  • PRO
    Lorenzo Pasqualucci, designer | www.lop.it
    7 anni fa
    Ultima modifica: 7 anni fa

    gdmpal, non si risenta delle parole che ho scritto: io sono su houzz da poco e la sola cosa di cui sono strasicuro è che chi veramente ottiene tanto, tanto valore a frequentare il portale sono i clienti: le mie parole, regalate come le sue e come quelle di ogni propositore, erano rivolte a chi ha iniziato la discussione che in questo modo avrà più materiale a propria disposizione per meditare e valutare le proprie preferenze.

    Se legge il mio commento, noterà che non intende dequalificare i suggerimenti avanzati da lei: lei ha fatto esattamente la cosa che ci si aspetta quando si pensa "vorrei un'idea di come sistemare il mio ambiente".

    Io però (purtroppo, perchè vuol dire che non ho più venticinque anni anzi, la cosa peggiore è che potrei scrivere con la stessa enfasi non ho più trentacinque anni) ho un'esperienza che fotografa il vero nucleo della professione non nel "fare l'architetto" ma "nel trasferire al cliente le competenze (le consapevolezze) dell'architetto", perchè in oltre il novanta per cento dei casi è il cliente che chiede di effettuare le scelte, che sia il privato nell'intervento più ridotto o che sia la grande azienda nella persona dell'amministratore delegato per lo stand da diecimila metri quadrati.

    E' rarissima la realtà del committente che lascia le chiavi di casa e dice "proponga lei, realizzi lei, mi stupisca, mi affido a lei e sono sicuro che porterà avanti in modo coerente e ottimizzato ogni passaggio, così io avrò il miglior risultato per me e risparmierò pure rispetto a lanciarmi in soluzioni immaginate che non ho esattamente capacità di controllare cosa implicano e cosa comportano per arrivarci".

    Purtroppo la realtà prevalente non conviene a nessuno, perchè il cliente rischia di lanciarsi in fantasie che poi significano azioni che non intende intraprendere, il progettista si trova a dover rimbalzare continuamente le proprie interpretazioni di linguaggio incontrando una difficoltà gratuita e che non conviene a nessuno nel portare avanti un filo logico coerente, e la situazione generale incontra frequentemente punti nodali dove emerge che certi costi non si erano considerati, o che se si doveva fare anche questo per fare quest'altro allora sceglievo una cosa diversa.

    Non si risentano adesso tutti quelli che si vedono dalla parte del cliente, ma questo settore è enorme, vario, e come tutti i settori popolato sia da persone eccezionali che da persone che sarebbe meglio evitare, che hanno a volte il ruolo del professionista, a volte il ruolo del cliente.

    Il professionista in quanto tale, esattamente come un calciatore che gioca un anno per una squadra e l'anno successivo per la squadra avversaria, si deve porre in modo neutrale e preparato rispetto alle preferenze di stile e di linguaggio del committente, per saperlo accompagnare nella scelta, esattamente fornendogli quella capacità di valutare, prima che le cose vengano fatte, tutti gli aspetti delle sue decisioni. Dal canto suo, invece, il cliente dovrebbe saper capire che i valori del progettista sono esattamente due: uno è quello di sapere cosa significa e cosa implica "fare una cosa": quando l'architetto suggerisce di controsoffittare la stanza sa esattamente cosa comporta, sa che si può fare e come, sa che è il bilanciamento migliore tra un risultato estetico da raggiungere e il controllo delle problematiche che si possono incontrare nella realizzazione; quando lo dice la sigora cliente, non è la stessa cosa: se si riesce in modo oggettivo a vedere dall'alto la situazione, si capisce subito che operare nel primo modo è conveniente prima di tutto per il cliente.

    Il secondo valore del progettista è il linguaggio, la cultura, l'interpretazione dei desiderata del cliente secondo il proprio filtro creativo: è quella parte (che non costituisce da sola tutta la professione, ma che la cònnota nella sua essenza almeno presso la percezione dei più) dell'Architetto Fuffas di Maurizio Crozza: quella è satira, certo, ma la sostanza è che quella parte è la parte della fantasia ed è la parte che il cliente ha sempre in animo di esprimere da solo. Vogliamo dire anche qui che quando l'architetto pensa "meglio arancione" è una riflessione di spessore maggiore di quando lo pensa il cliente? In linea di massima si può dire senza offendere nessuno, almeno perchè l'architetto pensa al colore in rapporto al cerchio di Itten mentre il cliente ci pensa mentre guida la macchina nel tratto che lo riporta la sera dall'ufficio alla casa dove si trova il cantiere (con l'architetto dentro).

    Questo non è vero in modo così schiacciante come nel primo "valore", perchè vi sono clienti che hanno fior di cultura, livelli di gusto eccelso e persino una creatività invidiabile; però i clienti dovrebbero avere la consapevolezza e la lucidità di pensare queste cose quando scelgono il professionista cui affidarsi, perchè Gigi d'Alessio è realmente un ottimo musicista, preparato al Conservatorio, ma la sua anima, il suo repertorio sono quelli: non ci si può aspettare di ingaggiare Gigi d'Alessio e restare delusi perchè non propone il rock degli Aerosmith !

  • Gdm Pal
    7 anni fa

    Gentile architetto io sono perfettamente d'accordo con lei, bisogna sempre rivolgersi ad un professionista capace per ottenere un lavoro fatto ad arte, e non era assolutamente mia intenzione sostituirmi ad una figura professionale che tra l'altro io stimo moltissimo. Il mio progetto voleva solo dare un'idea alla signora Francesca su come poter arredare in modo carino la sua bellissima stanza è ovvio che qualunque mio suggerimento non sarebbe stato realizzato in prima persona dalla signora e che quindi ogni mia idea sarebbe stata sottoposta all'approvazione di un architetto che avrebbe valutato la fattibilità del mio progetto. Sono ancora d'accordo con lei quando dice che spesso noi clienti non sappiamo a cosa andiamo incontro quando chiediamo di fare un intervento che noi magari consideriamo una sciocchezza e che invece comporta dei notevoli lavori, tipo" si può spostare questa porta un po' più in là?" Questo però non è il mio caso, ho abbastanza chiaro quanto sia difficile intervenire e so quanto sia difficile il vostro lavoro nel cercare di accontentarci, il mio desiderio di dare qualche idea magari diversa, proprio perché non sono un architetto, deriva dal fatto che purtroppo per me sono incappata in un impresa che mi ha devastato la casa al mare, non ero presente sul cantiere per ovvi motivi e mi sono fidata( molto male per me) e ne ho pagato tutte le conseguenze, da quella pessima esperienza ho deciso di imparare tutto ciò che potevo e decidere in prima persona ciò che volevo (se proprio dovevo sbagliare almeno volevo potermela prendere solo con me stessa) così quando ho ristrutturato il mio appartamento, ho preparato un progetto per ogni stanza cambiando idea quasi ogni giorno e prendendo misure per tre mesi poi ho sottoposto il tutto ad un'impresa fantastica che ha valutato le mie idee e a cercato di accontentarmi in tutto e per tutto. Tutto questo solo per dirle che non era assolutamente mia intenzione sostituirmi alla sua figura professionale volevo soltanto dare un'idea dal punto di vista di una casalinga. Buona serata.

  • PRO
    Giulia Torregrossa Architetto
    6 anni fa

    io metterei mobile contenitore dietro al divano... acquisterei tappetto in colore uniforme magari sempre grigio da mettere sotto la divsno...

  • PRO
    Giulia Torregrossa Architetto
    6 anni fa

    acquisterei nuovo tavolo magari bianco quadrato... e sulla parere libera una bella libreria de padova

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