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Come si Sceglie la Cappa da Cucina?
Scopriamo i 6 aspetti più importanti da considerare con un esperto del settore
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Mix di design e tecnologia, la cappa è un elettrodomestico che in cucina fa la differenza: non si tratta solo di mandare via gli odori sgradevoli, ma anche di preservare la qualità dell’aria che respiriamo. Questo succede solo se scegliamo un modello davvero adatto alla nostra cucina. Ma non è semplice: gli aspetti da considerare sono, infatti, più di quanti immaginiamo. Ecco perché, con l’aiuto di un esperto Falmec, abbiamo stilato un elenco dei più determinanti. Per arrivare al momento della scelta con più competenza e un ridotto margine di errore.
1. La differenza fra aspirante e filtrante
Partiamo dalla prima, fondamentale differenza: la cappa aspirante è dotata di un tubo di scarico che consente l’emissione all’esterno dei fumi, ed è quindi utilizzabile dove c’è la possibilità di realizzare un foro d’uscita e di avere un’apertura per l’areazione. La tubazione deve essere sufficientemente grande, per questo motivo è importante verificare le prescrizioni del costruttore sul diametro di uscita delle tubazioni.
Altro elemento da considerare è il percorso dei fumi, che deve essere il più lineare possibile e di lunghezze contenute (massimo 6 metri).
La cappa filtrante utilizza invece un sistema di filtri per purificare l’aria, che viene poi reimmessa nell’ambiente. Rispetto al passato, oggi vi sono soluzioni filtranti molto efficaci – ad esempio le cappe sanificanti, che sfruttano gli ioni atmosferici – che garantiscono ottimi risultati, maggiore libertà di installazione e notevole risparmio energetico.
Partiamo dalla prima, fondamentale differenza: la cappa aspirante è dotata di un tubo di scarico che consente l’emissione all’esterno dei fumi, ed è quindi utilizzabile dove c’è la possibilità di realizzare un foro d’uscita e di avere un’apertura per l’areazione. La tubazione deve essere sufficientemente grande, per questo motivo è importante verificare le prescrizioni del costruttore sul diametro di uscita delle tubazioni.
Altro elemento da considerare è il percorso dei fumi, che deve essere il più lineare possibile e di lunghezze contenute (massimo 6 metri).
La cappa filtrante utilizza invece un sistema di filtri per purificare l’aria, che viene poi reimmessa nell’ambiente. Rispetto al passato, oggi vi sono soluzioni filtranti molto efficaci – ad esempio le cappe sanificanti, che sfruttano gli ioni atmosferici – che garantiscono ottimi risultati, maggiore libertà di installazione e notevole risparmio energetico.
2. Le tipologie principali
- Parete: è installata a ridosso della parete, a cui aderisce con un lato.
- Incasso: è integrata nel pensile e quindi estremamente discreta.
- Angolo: è un particolare tipo di cappa a parete, la cui parte posteriore disegna un angolo e dunque si adatta a cucine angolari.
- Sistemi di cottura integrati (nell’immagine sopra): la cappa è integrata nel piano cottura a induzione, quindi in un unico corpo sono unite le funzioni di cottura e aspirazione
- Soffitto: è incassata nel controsoffitto o aderisce al soffitto stesso.
- Isola: è installata nel soffitto, da cui scende verso il piano cottura.
- Downdraft (nell’immagine sotto): la cappa ha un sistema motorizzato che le permette di fuoriuscire dal piano durante l’uso e di rientrarvi una volta spenta.
3. La dimensione necessaria e il design
«Uno degli aspetti più trascurati nell’acquisto della cappa – spiega Roberto Rui, supporto tecnico Falmec – è l’ampiezza della superficie aspirante, che deve essere almeno pari a quella del piano cottura o preferibilmente maggiore. Andrà anche tenuta in considerazione la posizione della cappa: più in alto verrà installata, maggiore dovrà essere la dimensione della superficie aspirante. Questo perché aumenterà il cono dei fumi di cottura».
E il design? Classico, minimale oppure contemporaneo? In questo caso la scelta non è legata ad aspetti tecnici ma al gusto personale, in generale, è consigliabile abbinare lo stile della cappa a quello della cucina, in modo che si integri con discrezione e coerenza estetica.
«Uno degli aspetti più trascurati nell’acquisto della cappa – spiega Roberto Rui, supporto tecnico Falmec – è l’ampiezza della superficie aspirante, che deve essere almeno pari a quella del piano cottura o preferibilmente maggiore. Andrà anche tenuta in considerazione la posizione della cappa: più in alto verrà installata, maggiore dovrà essere la dimensione della superficie aspirante. Questo perché aumenterà il cono dei fumi di cottura».
E il design? Classico, minimale oppure contemporaneo? In questo caso la scelta non è legata ad aspetti tecnici ma al gusto personale, in generale, è consigliabile abbinare lo stile della cappa a quello della cucina, in modo che si integri con discrezione e coerenza estetica.
4. La potenza e il consumo
La potenza necessaria non è legata solo a quanto cuciniamo ma anche alla dimensione dell’ambiente. La potenza necessaria si calcola moltiplicando il volume dell’ambiente per 10 e il perché ce lo spiega Roberto Rui: «Per una buona areazione in cucina si raccomanda di eseguire almeno 10 ricambi aria ogni ora. Quindi, ad esempio, per una cucina di 3x5 m con un’altezza di 2,7 m, il calcolo sarà: (3 x 5 x 2,7) x 10 = 405 m³ /h. Quindi la capacità aspirante necessaria dovrà essere almeno di 405 m³/h».
Ovviamente un motore più potente consente una più rapida pulizia dell’aria e una maggiore capacità di catturare i fumi.
La potenza necessaria non è legata solo a quanto cuciniamo ma anche alla dimensione dell’ambiente. La potenza necessaria si calcola moltiplicando il volume dell’ambiente per 10 e il perché ce lo spiega Roberto Rui: «Per una buona areazione in cucina si raccomanda di eseguire almeno 10 ricambi aria ogni ora. Quindi, ad esempio, per una cucina di 3x5 m con un’altezza di 2,7 m, il calcolo sarà: (3 x 5 x 2,7) x 10 = 405 m³ /h. Quindi la capacità aspirante necessaria dovrà essere almeno di 405 m³/h».
Ovviamente un motore più potente consente una più rapida pulizia dell’aria e una maggiore capacità di catturare i fumi.
«Per quanto riguarda i consumi – prosegue Roberto Rui – il mercato delle cappe offre diversi tipi di motorizzazioni a seconda delle esigenze, proponendo anche motori ad alta efficienza energetica, anche se il vero vantaggio energetico deriva dall’utilizzo di soluzioni a ricircolo e conseguente riduzione degli sprechi dovuti all’estrazione dell’aria all’esterno».
5. La rumorosità
Il rumore della cappa, espresso in decibel, dipende dalla tipologia di modello e dalla correttezza dell’installazione ed è provocato principalmente da due fattori: il motore e il flusso dell’aria.
Per avere un riferimento basti pensare che la rumorosità riscontrabile in un ufficio è di circa 70 dB e che una cappa, normalmente, lavora a circa 68 dB.
Sul mercato esistono modelli di cappe silenziose che non superano i 45dB. In alternativa, si può spostare la fonte del rumore, ovvero il motore, in posizione remota: spesso tale soluzione è abbinata a cappe a soffitto dove il motore viene appunto installato all’esterno o nella zona sottotetto.
Il rumore della cappa, espresso in decibel, dipende dalla tipologia di modello e dalla correttezza dell’installazione ed è provocato principalmente da due fattori: il motore e il flusso dell’aria.
Per avere un riferimento basti pensare che la rumorosità riscontrabile in un ufficio è di circa 70 dB e che una cappa, normalmente, lavora a circa 68 dB.
Sul mercato esistono modelli di cappe silenziose che non superano i 45dB. In alternativa, si può spostare la fonte del rumore, ovvero il motore, in posizione remota: spesso tale soluzione è abbinata a cappe a soffitto dove il motore viene appunto installato all’esterno o nella zona sottotetto.
6. La pulsantiera e le sue opzioni
Esistono vari tipi di controllo: dai più economici con tasti meccanici, ai più sofisticati con pulsantiera touch e display.
Esistono anche modelli dotati di radiocomando in modo da rendere possibile l’uso della cappa senza accedervi direttamente.
Alcune cappe prevedono la possibilità di essere comandate direttamente dal piano cottura per una maggiore praticità nelle mansioni in cucina.
Infine, alcuni modelli incorporano la modalità automatica che tramite apparati sensoriali e algoritmi individua la modalità di utilizzo migliore per mantenere un’adeguata qualità dell’aria in casa.
L’obiettivo è sempre l’aria pulita, e con un quadro più chiaro e completo sugli aspetti tecnici e funzionali da considerare, saremo pronti per scegliere una cappa che nella nostra cucina farà davvero la differenza.
Scopri di più sul sito di Falmec
Questo Ideabook è stato scritto dal team Houzz che gestisce i contenuti sponsorizzati
Esistono vari tipi di controllo: dai più economici con tasti meccanici, ai più sofisticati con pulsantiera touch e display.
Esistono anche modelli dotati di radiocomando in modo da rendere possibile l’uso della cappa senza accedervi direttamente.
Alcune cappe prevedono la possibilità di essere comandate direttamente dal piano cottura per una maggiore praticità nelle mansioni in cucina.
Infine, alcuni modelli incorporano la modalità automatica che tramite apparati sensoriali e algoritmi individua la modalità di utilizzo migliore per mantenere un’adeguata qualità dell’aria in casa.
L’obiettivo è sempre l’aria pulita, e con un quadro più chiaro e completo sugli aspetti tecnici e funzionali da considerare, saremo pronti per scegliere una cappa che nella nostra cucina farà davvero la differenza.
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Se nelle migliori cucine del mondo si respira un’aria nuova, coinvolgente e positiva, il merito è di Falmec.... Continua a leggere
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Bell'articolo e bellissime proposte!
Che bello! Sembrano davvero efficienti e belle da vedere.