Houzz Tour: Spazio alla Luce, ai Colori e ai Tantissimi Libri
Dopo essersi incontrati su Houzz, architetti e committenti si sono trovati d'accordo: colore e libri innanzitutto
Arte contemporanea, arredi d’epoca, modernariato e tanti, tantissimi libri. La ristrutturazione della zona giorno di questo appartamento ha letteralmente liberato la bellezza racchiusa al suo interno, puntando su un layout fluido in cui le persone, la luce e l’aria scorrono liberamente. Dall’ingresso al salotto, la pianta offre una sorprendente profondità che è stata valorizzata riducendo al minimo le pareti divisorie e lasciando correre lo sguardo, optando per arredi bassi e grandi squarci. Committenti e progettisti si sono incontrati grazie a Houzz, punto di partenza per l’intero progetto.
«Quando abbiamo visitato per la prima volta questo appartamento – racconta l’architetta Silvia Cirabolini dello studio Ghost Architects – siamo rimasti molto colpiti dallo charme che pervadevano le sue stanze: opere d’arte contemporanea e oggetti di famiglia accoglievano gli ospiti e raccontavano molto delle persone che lo abitavano». Si trattava, infatti, di una casa già carica di fascino e ristrutturata circa quindici anni fa. Tuttavia i committenti desideravano rinnovare la zona giorno e la cucina, ambienti in cui amano ricevere ospiti. Ecco perché hanno cercato e trovato su Houzz i professionisti a cui affidarsi scegliendo, in base alla galleria di progetti, lo studio Ghost Architects.
In questa immagine, l’ingresso dell’appartamento come si presentava prima dei lavori.
In questa immagine, l’ingresso dell’appartamento come si presentava prima dei lavori.
Ed ecco lo stesso ingresso dopo i lavori: la porta è stata dipinta in turchese, come le pareti, ed è stata aggiunta una libreria sul lato destro. Già con questi piccoli interventi l’ambiente ha cambiato volto.
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Sul lato opposto alla porta di ingresso si trovava una grande porta vetrata che dava sul salotto, come si vede da questa immagine del prima dei lavori. È stata smontata e ricollocata, come vedremo più avanti.
Arredo bifronte disegnato dagli architetti e realizzato dalla ditta Alessandro Bergamin
«La grande profondità visiva dall’ingresso è stata mantenuta e amplificata lavorando sui cromatismi e sul controllo dell’inquadratura creata da un mobile libreria bifronte su misura che separa ingresso e soggiorno: la metà verso l’ingresso accoglie gli ospiti con ampi spazi contenitivi mentre dal lato del soggiorno offre alloggio alla televisione», spiega Cirabolini. Al soggiorno si accede ora da un corridoio laterale che prima era stato chiuso e adibito a ripostiglio.
«La grande profondità visiva dall’ingresso è stata mantenuta e amplificata lavorando sui cromatismi e sul controllo dell’inquadratura creata da un mobile libreria bifronte su misura che separa ingresso e soggiorno: la metà verso l’ingresso accoglie gli ospiti con ampi spazi contenitivi mentre dal lato del soggiorno offre alloggio alla televisione», spiega Cirabolini. Al soggiorno si accede ora da un corridoio laterale che prima era stato chiuso e adibito a ripostiglio.
Si presentava così e conteneva i tantissimi libri dei proprietari, che oggi trovano il loro meritato spazio in una deliziosa biblioteca che vedremo più avanti.
Ed ecco il corridoio liberato e ripensato per scandire lo spazio lasciando circolare la luce e le persone. «Considerando la notevole lunghezza del corridoio, per evitare di creare uno spazio angusto abbiamo aperto nuovi varchi tra corridoio e soggiorno in corrispondenza delle finestre, introducendo degli specchi in corridoio che amplificano la percezione dello spazio e creano un dialogo tra i due vani, consentendo a chi percorre il corridoio di avere luce e una visione del soggiorno», prosegue l’architetta.
Gli arredi del soggiorno erano già nella casa, sono stati recuperati e disposti in modo da scandire le diverse funzioni dell’ambiente. In particolare sono state create due zone unite ma funzionalmente distinte: una dedicata alla tv e un’altra dedicata alla conversazione, con divano e poltrone.
Questa è la zona del salotto dedicata alla televisione. Lo schermo è inserito nel mobile su misura bifronte oltre il quale si intravede l’ingresso. Il divanetto, di cui si vede lo schienale, è stato rifoderato con un tessuto intonato ai nuovi colori delle pareti.
Del resto, come spiega Cirabolini, il colore ha un ruolo importante non solo per la decorazione ma anche per la scansione degli spazi: un’alternanza tra tonalità morbide e altre più vivaci enfatizzano la sequenza degli spazi e la loro funzione.
Del resto, come spiega Cirabolini, il colore ha un ruolo importante non solo per la decorazione ma anche per la scansione degli spazi: un’alternanza tra tonalità morbide e altre più vivaci enfatizzano la sequenza degli spazi e la loro funzione.
Per amplificare la percezione dello spazio e della luce nel corridoio, sono stati installati alcuni grandi specchi, come questo nell’immagine, che riflette la finestra moltiplicando la luce naturale.
Qui siamo nella biblioteca: «I numerosissimi libri (oltre un migliaio) che precedentemente erano collocati nel ripostiglio-corridoio sono stati spostati in quell’ambiente centrale della casa, più lontano dalle finestre e che è stato ribattezzato “biblioteca”; il mobile che lo separa dal soggiorno – a destra nell’immagine – accoglie altri volumi nella parte bassa per lasciare libero lo sguardo di correre dall’ingresso fino alla cucina. Questo ambiente è stato tinteggiato di un colore blu scuro per accentuarne l’aspetto intimo e speciale, accentuando il contrasto di luminosità e colore rispetto al soggiorno e alla cucina», racconta Cirabolini.
Dalla biblioteca, attraversando un piccolo disimpegno, si arriva nella cucina che ospita anche la zona pranzo. Qui i proprietari amano ricevere gli amici e avevano bisogno di più spazio per i commensali.
Prima dei lavori si presentava così. Per ampliarla, la parete di sinistra è stata abbattuta, come si vede nell’immagine che segue.
Cucina: Arredo3; mattonelle cucina: Terra Astro Vers. F di Marca Corona
Ed ecco la cucina, il cui spazio è quasi raddoppiato, con le due grandi finestre. A sinistra ritroviamo la porta vetrata che era stata rimossa dall’ingresso, ridipinta e installata tra la cucina e l’ambiente attiguo che ospita la lavanderia.
Ed ecco la cucina, il cui spazio è quasi raddoppiato, con le due grandi finestre. A sinistra ritroviamo la porta vetrata che era stata rimossa dall’ingresso, ridipinta e installata tra la cucina e l’ambiente attiguo che ospita la lavanderia.
«Il muro della lavanderia che costituisce di fatto il fondale del tavolo da pranzo è stato rivestito con una carta da parati che rappresenta un ambiente naturale e che ne aumenta ulteriormente la profondità», prosegue l’architetta.
Carta da parati: Orta Grisaille di Les Dominotiers
La lavanderia è in realtà un ambiente polifunzionale perché chiudendo la spessa tenda di velluto si trasforma in zona pranzo ulteriore. Il tavolo con le sedie di modernariato era già dei proprietari e si trovava in cucina. Ora serve sia come appoggio per il bucato che come tavolo in più quando i commensali aumentano.
La lavanderia è in realtà un ambiente polifunzionale perché chiudendo la spessa tenda di velluto si trasforma in zona pranzo ulteriore. Il tavolo con le sedie di modernariato era già dei proprietari e si trovava in cucina. Ora serve sia come appoggio per il bucato che come tavolo in più quando i commensali aumentano.
Carta da parati: Allium di Cole&Son
Infine, anche una delle camere da letto è stata oggetto di restyling, con un intervento di colore e carta da parati nei toni del viola.
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Infine, anche una delle camere da letto è stata oggetto di restyling, con un intervento di colore e carta da parati nei toni del viola.
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Dove: Milano
Chi ci abita: una famiglia
Anno di ristrutturazione: 2021
Superficie: 220 m²
Architetto: Architetti Silvia Cirabolini e Alberto Soana di Ghost Architects. Direzione lavori dell’architetta Valeria Manzoni