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Progetti con personalità che durano nel tempo? Leggi la storia della designer Annamaria Pivetta

Houzz Pro

18 MAGGIO 2023

Come hai iniziato a lavorare in questo settore?

L’arredamento è sempre stato la mia passione, ma solo negli ultimi quindici anni è diventata la mia vera e propria professione. Dopo la laurea in storia dell’arte, per alcuni anni mi sono occupata di moda collaborando con aziende del settore, poi ho approfondito personalmente la mia ricerca nel mondo dei tessuti, realizzando una linea di pezzi unici di abbigliamento. Per le aziende con le quali ho collaborato avevo seguito l’allestimento degli showroom o arredato le case di colleghi o amici. Un‘esperienza che pian piano è diventata una spinta sempre più forte che mi ha portata verso il mondo dell’interior design: una mia grande passione, che negli ultimi anni ho reso il mio lavoro attuale. Occupandomi di arredamento, la mia sensibilità per i tessuti è diventata per me una grande risorsa, una competenza dalla quale non posso prescindere. 

Qual è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?

Quello che più mi entusiasma del mio lavoro è la sfida creativa, riuscire a portare bellezza nelle case delle persone che si rivolgono a me. Non è un processo facile, ma lento e duro, perché i clienti all’inizio fanno fatica a fidarsi. Alla fine del progetto, quando la casa è terminata e tutto vive in una nuova armonia, mi dà grande soddisfazione vedere come i nuovi ambienti vengano usati con gioia. È bello aver dato ai miei clienti qualcosa a cui da soli non sarebbero mai giunti e sentire la loro gratitudine! 

Come hai conosciuto Houzz Pro?

Sei anni fa facendo ricerca di immagini di arredamento sul web ho conosciuto Houzz, mi sono iscritta, ho partecipato a un webinar e da allora Houzz è diventato la mia finestra sul mondo. Venivo da Milano, e a Padova, dove lavoro ancora oggi, avevo pochissimi contatti. Houzz mi ha permesso di mostrarmi professionalmente. Marta, la mia bravissima tutor da Berlino, mi ha guidata pazientemente, mi ha aiutata a strutturami per quanto riguarda l’immagine che propongo di me e del mio lavoro sul web. 

Qualche giorno fa ho conosciuto un architetto affermato della mia città e ho scambiato qualche riflessione. Lui lavora da quarant’anni, è un affermato professionista, ma mi ha confessato che gli manca la parte social, si sente carente per quel che riguarda la comunicazione sui media. Oggi non basta più essere dei bravi professionisti per lavorare, bisogna sapere comunicare con i nuovi linguaggi in maniera efficace e immediata. Mi capita spesso di ricevere un nuovo contatto da un potenziale cliente mentre sono per strada. Mi fermo, mando i miei link di Houzz e immediatamente la persona che mi ha cercata può vedere chi sono e come lavoro sulla mia pagina di Houzz. La comunicazione è immediata, in qualsiasi momento posso parlare del mio lavoro e posso instaurare una relazione. In questa nuova era comunichiamo prima con le immagini, poi con le parole. 

Houzz mi ha dato modo di organizzare in unico posto le foto dei progetti realizzati, le recensioni dei clienti. A tutto questo si è aggiunta la possibilità di fare planimetrie da condividere. Vedere fin da subito la loro casa sotto un nuovo punto di vista, colpisce e diverte molto i clienti così come osservare man mano il rendering che andiamo modificando.

Quale suggerimento ti sentiresti di dare a chi ha appena iniziato con Houzz?

A chi da poco tempo è entrato nel mondo di Houzz mi sento di consigliare di avere pazienza e di fidarsi dei consigli del proprio tutor. È competente e vede più in la di noi, perché ha molta esperienza nel campo della comunicazione. Oggi è fondamentale arrivare a trasmettere contenuti in maniera efficace e attrattiva.

Raccontaci qualcosa della tua attività.

Io mi sento un’armonizzatrice di spazi. Parto in primo luogo dalla comprensione della personalità dei miei clienti, dai loro gusti, dai loro desideri e poi inizio a progettare. Quando devo intervenire sulla disposizione degli ambienti mi affido alla collaborazione di un valido architetto professionista. 

Il mio scopo è riuscire a portare i miei clienti oltre i loro desideri. La loro nuova casa dovrà piacergli per molti anni e io voglio aiutarli a comprendere cosa gli piace ora, ma anche cosa potrà piacere loro più avanti. 

Gran parte del potenziale del mio lavoro, soprattutto se si tratta di un restauro, inizia dal trovare un nuovo colore adatto alla casa. In questi anni, ho maturato una buona esperienza in questo campo e ogni volta mi rendo conto che individuare il colore giusto delle pareti definisce positivamente già quasi il 60% della realizzazione del progetto.  Una nuova cromia crea una sorta di “scatola” entro la quale inserire mobili nuovi o che già possediamo e permette abbinamenti di oggetti e quadri. Si crea una particolare interazione tra la luce della casa e la piacevolezza del nuovo colore, un’emozione visiva dove ogni elemento prende una nuova vita. 

Un altro punto forte del mio lavoro è la creazione di una moodboard. Uno strumento utilissimo: una pagina che racchiude i colori e lo stile che voglio dare alla casa secondo le indicazioni dei clienti. È una sorta di interpretazione della personalità e dei gusti dei miei committenti. Se qualcosa non è in linea, salta subito all’occhio e si va a correggere. Voglio sia sempre un percorso condiviso e che nulla sia imposto da me, ma concordato nel dialogo.

Parlaci di uno dei tuoi progetti preferiti sul tuo profilo Houzz e raccontaci perché ti piace.

Il mio progetto preferito è sempre l’ultimo, quello che ho in cantiere e a oggi sono quattro, tutti molto differenti con proprietari di casa di età diverse, con gusti e richieste ogni volta particolari. 

Un ultimo bel lavoro si è concluso a fine febbraio. Tramite Houzz mi ha contattato una coppia di professionisti con un figlio. Avevano visionato approfonditamente il mio profilo. Erano rimasti favorevolmente colpiti dai miei lavori e alla fine hanno deciso di fidarsi. Per loro ho realizzato qualcosa che è andato al di là delle mie aspettative. Mi hanno dato pian piano fiducia, e con l’uso di splendide carte da parati e bei mobili contemporanei siamo riusciti a ottenere un ottimo risultato che li ha riempiti di soddisfazione. 

Quali cambiamenti positivi hai notato utilizzando Houzz Pro?

Uso Houzz Pro essenzialmente per rispondere alle richieste di nuovi potenziali clienti e per pianificare le planimetrie e i rendering. Non lo uso per inviare i preventivi. Lo stato avanzamento dei lavori mi piace tenerlo in un’agenda, farlo a fine giornata in una maniera un po' retrò. 

Raccontaci dell’ultimo progetto che hai ottenuto tramite Houzz di cui sei più orgogliosa.

Sto ricevendo molte richieste per case di medici ultimamente, dopo la pandemia sono una categoria particolarmente provata. L’ultimo progetto ottenuto riguarda la riqualificazione di un appartamento dove i miei clienti sono dovuti entrare in fretta rientrando dall’estero. La cliente dice che è stata colpita dalla parola wunderkammer che ha trovato nella descrizione di certi miei lavori dove ho sistemato collezioni di quadri. Sto preparando per lei e il marito un'ambientazione che armonizzi mobili etnici e altri più contemporanei per quella che sarà la loro bellissima nuova casa.

Cosa fai per differenziare il tuo business dai competitor?

Non mi sento in competizione con miei colleghi. Il mio modus operandi è un po' diverso, ed è proprio dalle pagine di Houzz che il cliente se ne rende conto. Il mio stile piace o non piace: è una questione di pelle. Il mio gusto è contemporaneo, ma un po' sopra le righe, molto personale, eclettico, questo mi distingue da altri professionisti che operano qui in città e che offrono sicuramente un servizio molto più tecnico. 


Quali sono stati i tuoi metodi di maggior successo per promuovere la tua attività?

Due i punti fondamentali per lavorare bene: Il rapporto di fiducia con il cliente, perché genera una buona pubblicità e poi una comunicazione per immagini efficace, ben presentata e immediata, come quella su Houzz. Le foto del prima e del dopo i lavori da scorrere sono essenziali. Le faccio passare in sequenza sullo schermo video nel mio showroom con vetrina sulla strada. La gente si diverte a vedere una carrellata di “prima” e di “dopo”. Più la comunicazione è semplice e intuitiva, più è efficace a mio avviso. 


Quali sono i suoi obiettivi per il 2023

I miei goal per il 2023 si sono già definiti da inizio anno! Voglio pubblicare su Houzz lavori sempre più interessanti. Sono sicura che questo attirerà clienti con case particolari che possano stimolare sempre più la mia creatività.


Secondo te, perché un proprietario che intende ristrutturare ti sceglie?

La vetrina di Houzz sul web con l’esposizione accurata del lavoro del professionista conduce il cliente che vuole ristrutturare quasi sempre al consulente adatto. Lo stile e le capacità dell’interior design non possono passare inosservati. Le peculiarità che emergono dal mio profilo sono il mio uso originale del colore alle pareti, la creazione di quadrerie, (famiglie di quadri che dialogano fra loro), il recupero di mobili vintage accostati ad altri contemporanei. Il pubblico oggi è molto informato, i clienti navigano molto in internet quando devono pensare alla nuova casa, per contro si sentono anche un po' disorientati. Quando mi scelgono, vedendomi sul mio profilo Houzz, credo siano colpiti da un gusto che cambia a seconda delle richieste dei committenti, ma che allo stesso tempo rimane caratterizzato da uno stile molto personale. Tranquillizzo sempre chi si rivolge al mio studio per una consulenza ricordando che non spetta loro essere informati su come si arredi una casa, devono solo pensare a divertirsi, guardare le mie presentazioni e assieme troviamo la soluzione che meglio riesce a conformarsi alle loro esigenze.

5 domande chiave…

La chiave del successo nel mio settore è comprendere al meglio le esigenze del cliente e saperle coniugare con la personale competenza maturata negli anni, offrendo qualità e dedizione al progetto. Il cliente lo comprende e chi vede i tuoi lavori di interior design percepisce un valore aggiunto alto che va al di la dell’ordinario. Questa è la migliore pubblicità per me. 

Un buon progetto di design/ristrutturazione/home staging deve essere contemporaneo, aderente alla personalità del cliente e al luogo in cui si trova l’immobile, inoltre deve anticipare almeno di cinque anni le ultime tendenze del settore. 

Gli interior design che più ammiro e mi hanno sempre molto ispirato sono Axel Vervoordt, il suo stile sfida il tempo e le mode, riesce in ogni occasione a essere originalissimo ed essenziale, e il gruppo Dimore Studio di Milano. Due gusti diversi di arredare, ma che si basano sul recupero attento di oggetti che vengono dal passato. 

Definirei il mio stile eclettico, mutevole nelle scelte per ogni singolo cliente che incontro, ma costante nel seguire parametri di eleganza e buon gusto. 

Il migliore suggerimento che ho ricevuto e di cui faccio tesoro è stato quello di seguire i parametri esistenti in natura, nell’abbinamento dei colori e dei materiali ispirandomi sempre alle forme codificate dall’arte.

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