Pievani Studio

"Questo è l’aspetto più bello del lavoro dell’architetto: l’attività di pensiero che, dopo un lungo percorso, trasforma l'immaginazione in materia facendola diventare realtà. L’idea agisce sulla materia per trasformare lo sfondo generando il progetto". Lo studio, fondato nel 1995, sviluppa progetti in vari ambiti: architettura, interior design e urbanistica. Siamo convinti che un progetto non sia mai uguale ad un altro, per tipologia, storia, localizzazione, esigenze specifiche, per queste ragioni si presenta sempre come un'incognita tutta da scoprire, da conoscere, da ripensare, da inventare e da sviluppare. Considerano il progetto come un’attività di ricerca: • ricerca funzionale (bisogni, necessità, esigenze) • ricerca culturale (storia, tradizioni, esempi del passato) • ricerca di soluzioni (nuove forme, nuovi spazi, nuovi materiali) un percorso quindi che, partendo dall'analisi dei problemi, attraverso il rapporto storia/progetto, arriva all'individuazione degli spazi e delle forme. Un progetto nasce dall’analisi della storia, cioè dal passato; dalle esigenze e dalle necessità, cioè dal presente; dalla ricerca, cioè dal futuro; ma anche dalla fantasia, è quindi il frutto della sintesi di tutto questo, attraverso un percorso di ricerca integrata, e trasversale, tra passato, presente e futuro. Alcuni elementi base della nostra attività progettuale sono: • il rapporto tra antico e moderno: è fondamentale accostare antico e moderno per realizzare progetti che possano durare nel tempo • la luce: è molto importante studiare la luce perchéci fa percepire gli ambienti e gli oggetti in modo diverso, in meglio o in peggio, pertanto occorre imparare a sfruttare e controllare quella naturale, cioè quella solare, e a progettare quella artificiale. • la funzionalità e la razionalità: ogni progetto deve soddisfare, e risolvere, nel miglior modo possibile le esigenze e le necessità richieste, per questo la funzionalità e la razionalità stanno alla base di tutto, vengono prima della forma, perché ne determinano caratteristiche e dimensioni; ogni elemento deve avere il suo ruolo all'interno di una gerarchia complessiva, rigorosa e omogenea che risponda ai bisogni e alle necessità di chi utilizza quello specifico edificio. • il concetto di open space: gli ambienti devono interagire tra loro come tanti singoli componenti di un motore, è l'insieme che produce energia ed è la sinergia tra tutte le singole parti che determina il risultato.