nicola_stabile

È come filosofia….. Si, è proprio così che io progettista, interpreto l’architettura, la progettazione e l’habitat di ogni committente….. È uno stupore che non si arresta in un sentimento estetico…. non si riduce a una curiosità momentanea quando l’opera mi viene commissionata , ma è l'inizio di un processo, che accende il desiderio di entrare in rapporto con il modo di vivere, con la personalità e il carattere del mio committente, di conoscerlo e di comprenderlo. Lo stupore accompagna ogni passo successivo e mi consente di essere più attento, più proteso a comprendere l’anima del committente e a interagire con essa, e quindi a rispondere mettendo in campo tutta la mia creatività progettuale. Ogni progetto pertanto si concretizza come un connubio armonioso tra due anime: quella del committente e quella del progettista, fino ad arrivare all’opera finale che risulterà, pertanto, in sintonia con le esigenze estetico-funzionali di entrambi gli attori coinvolti in questo processo. Il progetto pertanto non nasce mai ispirato da un concetto teorico valido sempre ed applicabile alla pluralità dei contesti, piuttosto ritengo che questa fase di know-how sia indispensabile per poi concretizzare le idee ed adattarle al meglio alla situazione. Durante le fasi di ideazione e realizzazione mi piace sostenere un continuo dialogo costruttivo con il mio cliente poiché è proprio dai sentimenti di piacere ed anche dispiacere che ne possono scaturire, che il mio modus operandi si configurerà come vero e proprio work-in-progress; il progetto, pertanto, non è da intendersi come un pacchetto confezionato e definito in ogni sua parte, piuttosto come un’impalcatura da arricchire con elementi individuati da un lato dalle richieste del cliente e, dall’altro, dalle proposte scaturite dal mio estro creativo, che di volta in volta verranno avanzate da entrambi. Soltanto così l’opera finita può dirsi ad hoc per chi l’ha voluta e, per me che l’ho realizzata, non c’è maggiore soddisfazione nel vedere lo sguardo di stupore, di meraviglia e di compiacimento negli occhi di chi l’aveva soltanto sognata. Quando questo si realizza posso dire di essere giunto alla sublimazione con la mia opera….