Una Vecchia Portineria di 19 Mq Rinasce Usando l'Alto Soffitto
Una vecchia portineria buia e abbandonata è stata trasformata in un monolocale luminoso in stile scandi
Guardando le foto del “dopo”, questo appartamento di Parigi è irriconoscibile. I proprietari hanno acquistato una vecchia portineria in stato di degrado come investimento immobiliare e si sono rivolti a Margaux Carnevali di Neva Architecture Intérieure per una ristrutturazione integrale.
Margaux, che ama particolarmente ristrutturare i piccoli spazi, ha sfruttato in modo intelligente la doppia altezza dell’ambiente per ottimizzare al massimo lo spazio. Ha anche ideato un’ingegnosa disposizione a forma di L che fa sembrare l’appartamento molto più grande dei suoi 19 metri quadri.
Margaux, che ama particolarmente ristrutturare i piccoli spazi, ha sfruttato in modo intelligente la doppia altezza dell’ambiente per ottimizzare al massimo lo spazio. Ha anche ideato un’ingegnosa disposizione a forma di L che fa sembrare l’appartamento molto più grande dei suoi 19 metri quadri.
La planimetria prima della ristrutturazione
Questa vecchia portineria, situata al piano terra di un edificio storico, misura 19 metri quadrati e ha un soffitto alto 3,5 metri. Prima dell’intervento di ristrutturazione, lo spazio risultava molto buio nonostante le due grandi finestre che danno sul cortile, poiché una delle finestre era racchiusa in una “scatola” – probabilmente quell’ambiente ospitava una cucina o un bagno.
La proprietà è stata completamente abbandonata per due decenni e quando l’interior designer Margaux ha fatto il sopralluogo le condizioni in cui versava erano abbastanza degradate. La disposizione degli spazi appariva invece “ordinata”.
Questa vecchia portineria, situata al piano terra di un edificio storico, misura 19 metri quadrati e ha un soffitto alto 3,5 metri. Prima dell’intervento di ristrutturazione, lo spazio risultava molto buio nonostante le due grandi finestre che danno sul cortile, poiché una delle finestre era racchiusa in una “scatola” – probabilmente quell’ambiente ospitava una cucina o un bagno.
La proprietà è stata completamente abbandonata per due decenni e quando l’interior designer Margaux ha fatto il sopralluogo le condizioni in cui versava erano abbastanza degradate. La disposizione degli spazi appariva invece “ordinata”.
La planimetria dopo la ristrutturazione, con vista del soppalco
La progettista ha subito intuito che il soffitto molto alto avrebbe offerto la chiave per sfruttare al meglio lo spazio. È stato infatti realizzato un soppalco dove collocare il letto. Grazie a questa soluzione gli inquilini non avrebbero dovuto aprire e chiudere ogni giorno il divano letto.
Margaux ha posizionato il soppalco all’ingresso, in modo da non sovrastare il soggiorno né bloccare la luce proveniente dalle finestre.
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La progettista ha subito intuito che il soffitto molto alto avrebbe offerto la chiave per sfruttare al meglio lo spazio. È stato infatti realizzato un soppalco dove collocare il letto. Grazie a questa soluzione gli inquilini non avrebbero dovuto aprire e chiudere ogni giorno il divano letto.
Margaux ha posizionato il soppalco all’ingresso, in modo da non sovrastare il soggiorno né bloccare la luce proveniente dalle finestre.
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La planimetria dopo la ristrutturazione, senza la vista del soppalco
La sfida era trovare un modo per progettare il bagno e la cucina in un’unica linea con l’ingresso, dove si trovava l’impianto idraulico. Inizialmente Margaux dubitava che sarebbe stata in grado di sistemare il bagno sotto il soppalco, come aveva inizialmente previsto.
«Se non fosse stato sufficientemente alto per una doccia, avremmo dovuto installare la cucina sotto il soppalco», dice. «La disposizione sarebbe risultata però meno funzionale, perché avrebbe significato posizionare il bagno dal lato della finestra e perdere la vista sull’esterno e la luce naturale».
La sfida era trovare un modo per progettare il bagno e la cucina in un’unica linea con l’ingresso, dove si trovava l’impianto idraulico. Inizialmente Margaux dubitava che sarebbe stata in grado di sistemare il bagno sotto il soppalco, come aveva inizialmente previsto.
«Se non fosse stato sufficientemente alto per una doccia, avremmo dovuto installare la cucina sotto il soppalco», dice. «La disposizione sarebbe risultata però meno funzionale, perché avrebbe significato posizionare il bagno dal lato della finestra e perdere la vista sull’esterno e la luce naturale».
Dopo un attento calcolo, è stato possibile installare un soppalco sopra il locale bagno di 1,4 metri quadri e alto 2,1 metri.
«Abbiamo creato un soppalco in legno, con uno spessore minimo del pavimento di 10 cm. Grazie a un materasso alto 15 cm rimane ancora un metro sopra il letto, che è sufficiente per stare comodamente seduti», dice Margaux.
Con l’aggiunta di un bastone e alcuni ripiani, Margaux ha trasformato l’originale credenza all’ingresso in un armadio. Una tenda di lino lo nasconde alla vista. L’interior designer ha proposto questa soluzione perché le piace «il gesto di aprire una tenda. Inoltre alleggerisce l’atmosfera nell’ingresso angolare e aggiunge un tocco di allegria».
Il soppalco si allinea perfettamente con l’armadio. L’alcova in alto è stata allestita con nicchie aperte e chiuse. «Funzionano come comodini e piccoli ripostigli per cose come la biancheria da letto», dice.
«Abbiamo creato un soppalco in legno, con uno spessore minimo del pavimento di 10 cm. Grazie a un materasso alto 15 cm rimane ancora un metro sopra il letto, che è sufficiente per stare comodamente seduti», dice Margaux.
Con l’aggiunta di un bastone e alcuni ripiani, Margaux ha trasformato l’originale credenza all’ingresso in un armadio. Una tenda di lino lo nasconde alla vista. L’interior designer ha proposto questa soluzione perché le piace «il gesto di aprire una tenda. Inoltre alleggerisce l’atmosfera nell’ingresso angolare e aggiunge un tocco di allegria».
Il soppalco si allinea perfettamente con l’armadio. L’alcova in alto è stata allestita con nicchie aperte e chiuse. «Funzionano come comodini e piccoli ripostigli per cose come la biancheria da letto», dice.
Un’altra immagine delle condizioni in cui si trovava lo spazio che ora ospita il bagno e la camera da letto soppalcata.
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Margaux ha rimosso il tramezzo che chiudeva quella che oggi è la cucina per riportare la seconda finestra nel soggiorno. Ciò ha completamente modificato la luminosità dell’ambiente e ha introdotto una bella vista sul cortile, ampliando visivamente lo spazio.
A destra del nuovo bagno, la cucina occupa meno di 160 cm di larghezza. È in una posizione perfetta, in modo che, come la camera da letto, non sia visibile dall’ingresso.
A destra del nuovo bagno, la cucina occupa meno di 160 cm di larghezza. È in una posizione perfetta, in modo che, come la camera da letto, non sia visibile dall’ingresso.
Il bagno ricavato sotto il soppalco è un ottimo esempio di ottimizzazione degli spazi. Nonostante le sue dimensioni ridotte – 1,4 metri quadri, con un’altezza di 2,10 metri – Margaux è riuscita a trovare spazio per un wc sospeso, doccia, lavabo e lavatrice.
Per riuscire a far stare tutto, ha usato una combinazione tanto rara quanto originale: una lavatrice poco profonda con un lavabo da appoggio sopra. «Ottimizzare uno spazio non significa mandare i suoi abitanti a fare il bucato in lavanderia. Ho trovato questa soluzione online e ho cercato a lungo una versione commerciale di questo lavabo», dice.
Il box doccia largo 80 cm ha porte scorrevoli. «La sua forma semicircolare libera spazio e facilita il passaggio in questa piccola stanza», spiega.
C’è anche un ingegnoso scaldasalviette, non visibile in questa foto, che si apre nella parte superiore per essere utilizzato come stendibiancheria.
Per riuscire a far stare tutto, ha usato una combinazione tanto rara quanto originale: una lavatrice poco profonda con un lavabo da appoggio sopra. «Ottimizzare uno spazio non significa mandare i suoi abitanti a fare il bucato in lavanderia. Ho trovato questa soluzione online e ho cercato a lungo una versione commerciale di questo lavabo», dice.
Il box doccia largo 80 cm ha porte scorrevoli. «La sua forma semicircolare libera spazio e facilita il passaggio in questa piccola stanza», spiega.
C’è anche un ingegnoso scaldasalviette, non visibile in questa foto, che si apre nella parte superiore per essere utilizzato come stendibiancheria.
La nuova cucina in bianco, legno e verde salvia sfrutta questo punto discreto ma ben illuminato dietro il bagno e il soppalco. Tre elementi offrono la massima funzionalità nonostante i metri quadrati limitati: il frigorifero, il mobile ad angolo – che contiene il lavello – e il mobile con il piano cottura.
Margaux ha potuto ricorrere a uno dei suoi trucchi preferiti: l’utilizzo di elettrodomestici intelligenti combinati, in questo caso la combinazione forno-lavastoviglie e microonde-cappa aspirante. Li usa nei suoi progetti da molto tempo. «Sono fantastici per sfruttare al meglio gli spazi, ma sfortunatamente sono stati ritirati dalla produzione da aziende come Candy e Whirlpool», spiega.
Gli armadietti poco profondi sembrano salire fino al soffitto. La caldaia è montata su un fianco nei pensili più alti, vi si accede tramite una scala.
Margaux ha potuto ricorrere a uno dei suoi trucchi preferiti: l’utilizzo di elettrodomestici intelligenti combinati, in questo caso la combinazione forno-lavastoviglie e microonde-cappa aspirante. Li usa nei suoi progetti da molto tempo. «Sono fantastici per sfruttare al meglio gli spazi, ma sfortunatamente sono stati ritirati dalla produzione da aziende come Candy e Whirlpool», spiega.
Gli armadietti poco profondi sembrano salire fino al soffitto. La caldaia è montata su un fianco nei pensili più alti, vi si accede tramite una scala.
L’arredamento dell’appartamento è stato guidato dai desideri dei proprietari e dal background scandinavo del marito. Anche se non è una grande fan dello stile, Margaux si è ispirata all’arredamento nordico ma lo ha ricreato, come dice lei, «in stile Margaux».
Ispirandosi alle due grandi finestre che danno sul rigoglioso cortile, è stata guidata anche dal tema della “campagna parigina”. È con questo spirito che ha aggiunto dei vasi smaltati con piantine aromatiche.
Ispirandosi alle due grandi finestre che danno sul rigoglioso cortile, è stata guidata anche dal tema della “campagna parigina”. È con questo spirito che ha aggiunto dei vasi smaltati con piantine aromatiche.
Grazie alla disposizione salvaspazio che unisce il bagno e il soppalco in una fascia all’ingresso, il soggiorno – composto dall’angolo pranzo e dalla zona divani – occupa quasi 12 metri quadri, un’impresa quasi impossibile in un appartamento di 19 metri quadri.
Margaux ha fatto il possibile per differenziare visivamente le varie zone, attraverso le finiture di pavimenti e pareti. La cucina è caratterizzata da un pavimento in cementine, mentre la zona giorno ha un pavimento effetto legno. «Abbiamo utilizzato il grès effetto legno, poiché il proprietario temeva che il parquet non durasse nel tempo», dice. «Personalmente preferisco il legno, perché è molto più caldo quando si cammina scalzi, ma visivamente questa finitura simula perfettamente l’effetto ».
Margaux ha fatto il possibile per differenziare visivamente le varie zone, attraverso le finiture di pavimenti e pareti. La cucina è caratterizzata da un pavimento in cementine, mentre la zona giorno ha un pavimento effetto legno. «Abbiamo utilizzato il grès effetto legno, poiché il proprietario temeva che il parquet non durasse nel tempo», dice. «Personalmente preferisco il legno, perché è molto più caldo quando si cammina scalzi, ma visivamente questa finitura simula perfettamente l’effetto ».
Ora un angolo pranzo si trova vicino alla finestra e si affaccia sul cortile alberato. Margaux lo ha suddiviso in zone con carta da parati e piante artificiali.
«Non è facile trovare una carta da parati che sia semplice e luminosa. Ho scelto questa per riprodurre lo spirito scandinavo. Con il suo motivo geometrico argentato ricordava i tralicci che si usano per far arrampicare le piante in campagna».
«Non è facile trovare una carta da parati che sia semplice e luminosa. Ho scelto questa per riprodurre lo spirito scandinavo. Con il suo motivo geometrico argentato ricordava i tralicci che si usano per far arrampicare le piante in campagna».
Sotto alla nuova finestra del soggiorno c’è l’unico radiatore della stanza, un efficiente modello elettrico.
Margaux racconta che la sua scelta finale di aggiungere dei tocchi di colore blu/verde è stata ispirata dall’ombra che ha trovato sulle pareti della portineria. Trova che questo colore sia molto parigino. «Era il colore dei biglietti della metropolitana quando ero piccola», dice.
Il colore è stato utilizzato in particolare per lo sfondo verde dell’alcova della camera da letto (vedi foto sopra), che attira l’attenzione e porta una sensazione di freschezza al suo interno.
Il colore è stato utilizzato in particolare per lo sfondo verde dell’alcova della camera da letto (vedi foto sopra), che attira l’attenzione e porta una sensazione di freschezza al suo interno.
La zona giorno è minimalista, arredata con l’indispensabile: il divano, alcuni tavoli, un mobile TV a parete, uno specchio che sembra quasi una finestra in più e alcuni leggeri complementi di arredo.
Margaux ha utilizzato una lampada con un diametro di 1 m per delimitare la zona giorno. È uno dei dettagli neri in ferro battuto che apportano contrasto ed energia al design generale. Ammorbidendo l’aspetto angolare dell’appartamento, la sua forma arrotondata conferisce una morbidezza che viene ripresa dai tavolini da caffè, dal tavolo da pranzo, dalle sedie e dal lavello in cucina.
La scala del soppalco è stata acquistata in un negozio, ma è stata adattata in modo da non ostruire il passaggio, poi dipinta e fissata dal falegname.
La scala del soppalco è stata acquistata in un negozio, ma è stata adattata in modo da non ostruire il passaggio, poi dipinta e fissata dal falegname.
Lasciata appositamente priva di carta da parati, l’area dietro il divano separa visivamente il soggiorno dalla zona pranzo. Due mensole sono state decorate con cornici in legno e metallo nero contenenti foglie e stampe a tema botanico per richiamare nuovamente il tema della “campagna moderna”.
La grande lampada pende abbastanza in alto da sottolineare la generosa altezza del soffitto, mette in risalto la zona giorno e porta nello spazio leggerezza e linee grafiche.
Margaux si diverte molto a ottimizzare i piccoli spazi al punto che è difficile trovare qualcosa che manchi. «Amo rinnovare i monolocali perché i progetti sono più veloci e al tempo stesso richiedono più inventiva», dice.
Raccontaci: cosa ti piace di questo ingegnoso mini appartamento? Condividi i tuoi pensieri nei Commenti.
Margaux si diverte molto a ottimizzare i piccoli spazi al punto che è difficile trovare qualcosa che manchi. «Amo rinnovare i monolocali perché i progetti sono più veloci e al tempo stesso richiedono più inventiva», dice.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia
Dove: Quartier Nationale, 13° arrondissement di Parigi
Superficie: 19 m²
Completamento lavori: febbraio 2020
Durata lavori: quattro mesi
Interior designer: Margaux Carnevali di Neva Architecture Intérieure
Budget: 45.000 € inclusi mobili e decorazioni