Le Case di Houzz
Ristrutturare
Un Seminterrato si Trasforma da Ufficio ad Appartamento
A Milano, un seminterrato ad uso ufficio è stato ristrutturato per diventare un appartamento confortevole e funzionale
Aveva l’abitabilità, ma era un ufficio; per trasformare questo seminterrato in un comodo appartamento per una studentessa universitaria è stato sufficiente modificare la destinazione d’uso con una semplice pratica in Comune. E poi dare il via al progetto di ristrutturazione, coordinato dall’architetto Virginia Tentori in stretta collaborazione con la committente. Fra gli strumenti che hanno semplificato la condivisione di idee e consigli fra progettista e proprietaria, gli Ideabook di Houzz hanno avuto un ruolo fondamentale.
L’intervento ha richiesto una serie di aggiornamenti agli impianti, per garantire sufficiente ventilazione e illuminazione, e la riorganizzazione degli spazi per ottimizzare la superficie disponibile, che – grazie a un soppalco – è passata da 43 a 55 m².
L’intervento ha richiesto una serie di aggiornamenti agli impianti, per garantire sufficiente ventilazione e illuminazione, e la riorganizzazione degli spazi per ottimizzare la superficie disponibile, che – grazie a un soppalco – è passata da 43 a 55 m².
L’architetto racconta così il momento di avvio del progetto: «Questo piccolo seminterrato mi ha subito conquistato per la posizione: interna a un piccolo giardino isolato, luminoso, silenziosissimo, alto quasi quattro metri. Era un ufficio e, ancora prima, uno studio di registrazione. La destinazione d’uso ad ufficio era provvista di certificato di abitabilità, quindi già compatibile con la residenza ed è bastato presentare una semplice pratica in Comune per modificarne la destinazione d’uso».
Risolte le questioni normative e burocratiche, è cominciato il progetto di ristrutturazione, che ha riguardato sia gli impianti che la struttura vera e propria.
Risolte le questioni normative e burocratiche, è cominciato il progetto di ristrutturazione, che ha riguardato sia gli impianti che la struttura vera e propria.
«Come succede per tutti gli spazi parzialmente interrati, ci sono stati da risolvere problemi legati all’isolamento perimetrale delle pareti, al controllo dell’umidità interna e al ricambio d’aria», continua l’architetto.
«Nel corso della ristrutturazione, demoliti i controsoffitti presenti, si sono trovati degli impianti condominiali a vista (relativi all’impianto idrico e di riscaldamento) che sono poi stati mascherati totalmente alla vista attraverso l’inserimento di un controsoffitto, ora sopra il divano e realizzato su più livelli per coprire le diverse quote dei tubi».
Tavolo: Opera di Vibieffe; porta blindata di Mister Shut
Per quanto riguarda la ventilazione, il ricambio d’aria permesso dalle finestre è stato incrementato attraverso l’inserimento di un impianto di ventilazione meccanica controllata, capace di garantire una corretta qualità dell’aria all’interno dell’appartamento.
Per quanto riguarda la ventilazione, il ricambio d’aria permesso dalle finestre è stato incrementato attraverso l’inserimento di un impianto di ventilazione meccanica controllata, capace di garantire una corretta qualità dell’aria all’interno dell’appartamento.
Risolte le questioni impiantistiche e strutturali, ha preso avvio il dialogo fra progettista e committente relativo alla ricerca della soluzione migliore per ottimizzare lo spazio disponibile.
Virginia Tentori ha proposto modelli 3D di studio, capaci di far comprendere meglio alla committente le potenzialità date dall’altezza degli interni e, insieme, sono state in diversi show-room per scegliere insieme le finiture per i pavimenti, i sanitari e gli arredi.
«È stata molto stretta la collaborazione con l’architetto e fin da subito è stato facile farle capire lo stile che volevo», racconta la committente. «Ci siamo scambiate dei book con immagini evocative di location simili e dello stile che volevamo dare. Man mano che il progetto andava avanti Virginia mi proponeva più idee e varianti e io potevo essere molto libera sulla scelta. Inoltre abbiamo visitato insieme molti showroom e questo, oltre che essere molto utile, è stato anche piacevole e mi ha reso veramente partecipe nella progettazione».
Virginia Tentori ha proposto modelli 3D di studio, capaci di far comprendere meglio alla committente le potenzialità date dall’altezza degli interni e, insieme, sono state in diversi show-room per scegliere insieme le finiture per i pavimenti, i sanitari e gli arredi.
«È stata molto stretta la collaborazione con l’architetto e fin da subito è stato facile farle capire lo stile che volevo», racconta la committente. «Ci siamo scambiate dei book con immagini evocative di location simili e dello stile che volevamo dare. Man mano che il progetto andava avanti Virginia mi proponeva più idee e varianti e io potevo essere molto libera sulla scelta. Inoltre abbiamo visitato insieme molti showroom e questo, oltre che essere molto utile, è stato anche piacevole e mi ha reso veramente partecipe nella progettazione».
Obiettivi del progetto erano di nascondere la zona letto e la zona cottura (dove gli arredi sono realizzati su misura), privilegiando l’area del soggiorno. Per riuscirci, l’architetto ha realizzato uno spazio su più livelli, con una scala compatta sfruttata anche come spazio di contenimento.
L’antibagno e il bagno, inoltre, sono stati ridotti alla minima altezza possibile, in modo da poterne sfruttare la parte superiore come armadi per la camera da letto.
L’antibagno e il bagno, inoltre, sono stati ridotti alla minima altezza possibile, in modo da poterne sfruttare la parte superiore come armadi per la camera da letto.
«Per ottimizzare al meglio lo spazio, ho previsto una sorta di corridoio all’arrivo della scala che ospita, al di sotto, il piano cucina e che si rialza su un lato per la zona del letto e sull’altro per lo spazio armadio che è collocato sopra al bagno e al suo disimpegno», precisa Virginia Tentori.
Una soluzione che ha permesso di ricavare spazio aggiuntivo, tanto da registrare un incremento nei metri quadrati dell’appartamento, che passano dagli iniziali 43 agli attuali 55.
Guarda tutte le foto di questo progetto
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Il bagno prima dell’intervento di ristrutturazione
Rivestimento: piastrelle della serie Memento di Marazzi; sanitari di Ceramica Cielo; mobile bagno realizzato su disegno
Parte del progetto ha riguardato anche il rifacimento del bagno, che ora gode di illuminazione naturale grazie alla fenditoia in vetro inserita sul soffitto.
Parte del progetto ha riguardato anche il rifacimento del bagno, che ora gode di illuminazione naturale grazie alla fenditoia in vetro inserita sul soffitto.
Minimal App Milano
«Sono molto soddisfatta del mio appartamento. Nonostante sia un seminterrato è molto luminoso e gli spazi sono sfruttati al massimo. Il controsoffitto a doppie altezze mi piace molto perché insieme al soppalco ha aiutato a separare la zona living dalla camera da letto, dettaglio che negli open space non è scontato», conclude con soddisfazione Lavinia Bovini.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
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Dove sitrova: Milano
Anno di costruzione: il palazzo è dei primi del Novecento
Anno di ristrutturazione: 2019
Chi vive in questa casa: Lavinia Bovini, studentessa universitaria ventenne
Superficie: pre-intervento 43 m²; post 43m² + 12m² di soppalco
Costo: circa 60.000 euro
Architetto: Virginia Tentori
Un percorso lineare e semplice, quello del progetto commissionato all’architetto Virginia Tentori da una studentessa e da suo padre. E questo nonostante il punto di partenza non proprio fortunato, trattandosi di un seminterrato di poco più di 40 metri quadrati precedentemente usato come ufficio.
Eppure la stretta collaborazione fra progettista e committente e la possibilità di scambiarsi suggerimenti e opinioni attraverso Ideabook hanno permesso a entrambe di essere soddisfatte di quanto raggiunto.