Trend: La Carta da Parati Esce di Casa e Arriva in Giardino!
La carta da parati raggiunge un nuovo obiettivo e si presenta come soluzione anche per ravvivare pareti all'aperto
Il successo della carta da parati si allarga ulteriormente, raggiungendo anche gli spazi outdoor; le nuove varianti, basate su un supporto in fibra di vetro, sono infatti adatte anche alla posa su pareti esterne. Fondamentale, studiare la qualità del muro di posa, le caratteristiche del rivestimento e l’esposizione della parete.
I parei professionali di:
Marica Dugo, garden designer di Il Pollice Verde, provincia di Piacenza
Eufemia Ferri, marketing&sales manager di Kemuro, Novara
I parei professionali di:
Marica Dugo, garden designer di Il Pollice Verde, provincia di Piacenza
Eufemia Ferri, marketing&sales manager di Kemuro, Novara
I materiali
Proprio per rispettare queste caratteristiche, solitamente la carta da parati per esterni è un vero e proprio rivestimento tecnico in fibra di vetro, trattato con una specifica resina studiata per le pareti esterne e con effetto opaco.
Precisa infatti Eufemia Ferri che «visto che per rivestire le pareti esterne si utilizza un supporto in fibra di vetro, è più corretto definirlo ‘rivestimento per esterni’ piuttosto che carta da parati», espressione forse un po’ fuorviante.
Proprio per rispettare queste caratteristiche, solitamente la carta da parati per esterni è un vero e proprio rivestimento tecnico in fibra di vetro, trattato con una specifica resina studiata per le pareti esterne e con effetto opaco.
Precisa infatti Eufemia Ferri che «visto che per rivestire le pareti esterne si utilizza un supporto in fibra di vetro, è più corretto definirlo ‘rivestimento per esterni’ piuttosto che carta da parati», espressione forse un po’ fuorviante.

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La posa
Anche in termini di posa il processo è diverso rispetto alla tradizionale carta da parati. Ne parla Marica Dugo: «Certamente la carta da parati da esterno richiede una particolare posa a cura dei professionisti del settore; infatti, per la fattibilità del progetto bisogna prima interfacciarsi con i produttori o rivenditori/posatori, in modo da poter ottenere degli ottimi risultati durevoli nel tempo.
Trova un professionista nella tua zona
Anche in termini di posa il processo è diverso rispetto alla tradizionale carta da parati. Ne parla Marica Dugo: «Certamente la carta da parati da esterno richiede una particolare posa a cura dei professionisti del settore; infatti, per la fattibilità del progetto bisogna prima interfacciarsi con i produttori o rivenditori/posatori, in modo da poter ottenere degli ottimi risultati durevoli nel tempo.
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Instabilelab, Tropicana
La posa ottimale richiede una parete a fondo liscio e/o rasato a gesso, per cui questa deve essere prima pulita e sgrassata e “abrasivata” in superficie per aiutare l’adesione del tessuto. Quindi va applicato un primer, poi l’adesivo/collante, quindi si posa il tessuto tecnico. Per finire va applicato un trattamento protettivo, una resina, con proprietà meccaniche e di resistenza agli agenti atmosferici. Questo trattamento superficiale in resina è molto importante in quanto conferisce quella resistenza e impermeabilità che la parete esterna deve avere».
L’applicazione, approfondisce Eufemia Ferri, fa in modo che la manutenzione della parete sia minima, anche indipendentemente dallo strato del rivestimento: «Le carte proteggono le superfici da fessurazioni e da crepe di assestamento e attenuano eventuali disomogeneità», infatti.
La posa ottimale richiede una parete a fondo liscio e/o rasato a gesso, per cui questa deve essere prima pulita e sgrassata e “abrasivata” in superficie per aiutare l’adesione del tessuto. Quindi va applicato un primer, poi l’adesivo/collante, quindi si posa il tessuto tecnico. Per finire va applicato un trattamento protettivo, una resina, con proprietà meccaniche e di resistenza agli agenti atmosferici. Questo trattamento superficiale in resina è molto importante in quanto conferisce quella resistenza e impermeabilità che la parete esterna deve avere».
L’applicazione, approfondisce Eufemia Ferri, fa in modo che la manutenzione della parete sia minima, anche indipendentemente dallo strato del rivestimento: «Le carte proteggono le superfici da fessurazioni e da crepe di assestamento e attenuano eventuali disomogeneità», infatti.
Il ciclo di vita
È resistente agli urti, agli strappi, alle abrasioni; il pattern superficiale non viene danneggiato da detersivi o disinfettanti e, se l’applicazione viene eseguita a regola d’arte, il rivestimento per esterni può durare decenni, secondo l’esperienza di Kemuro.
Certo, è necessario considerare, però, anche altre variabili: «Al di là delle garanzie fornite dal produttore, molto dipende dall’esposizione della parete che viene rivestita e, aggiungerei, anche dalla latitudine, si pensi ad esempio all’irraggiamento solare tra nord e sud Italia – che è molto diverso – , o anche al potere abrasivo dei venti, per fare un altro esempio. Ad ogni modo i prodotti sono solitamente garantiti per 10 anni per quel che riguarda il potere di adesione del rivestimento e la finitura protettiva, mentre 5 anni per la tenuta del colore», racconta Marica Dugo.
È resistente agli urti, agli strappi, alle abrasioni; il pattern superficiale non viene danneggiato da detersivi o disinfettanti e, se l’applicazione viene eseguita a regola d’arte, il rivestimento per esterni può durare decenni, secondo l’esperienza di Kemuro.
Certo, è necessario considerare, però, anche altre variabili: «Al di là delle garanzie fornite dal produttore, molto dipende dall’esposizione della parete che viene rivestita e, aggiungerei, anche dalla latitudine, si pensi ad esempio all’irraggiamento solare tra nord e sud Italia – che è molto diverso – , o anche al potere abrasivo dei venti, per fare un altro esempio. Ad ogni modo i prodotti sono solitamente garantiti per 10 anni per quel che riguarda il potere di adesione del rivestimento e la finitura protettiva, mentre 5 anni per la tenuta del colore», racconta Marica Dugo.
Instabilelab, Lots of Green
Gli spazi più adatti
Terrazze, porticati o pareti protette sarebbero gli spazi più indicati, ma non sono da escludere anche superfici di altra tipologia. «Sicuramente – specifica Marica Dugo – quella di un terrazzo coperto sarebbe la condizione migliore, in quanto la parete non è direttamente esposta agli agenti atmosferici garantendo una maggiore durabilità nel tempo, ma date le sue caratteristiche è possibile anche l’utilizzo in terrazzi senza tettoia o pareti completamente esposte ai cambiamenti atmosferici; certo, questo ne riduce la durata nel tempo o per meglio dire ne aumenta la necessità di manutenzione. In ogni caso sono consigliate per edifici residenziali, industriali e commerciali senza problemi, ma ovviamente, come si diceva sopra, sempre meglio chiedere prima agli esperti tutte le informazioni necessarie in base al luogo e al progetto da realizzare».
Gli spazi più adatti
Terrazze, porticati o pareti protette sarebbero gli spazi più indicati, ma non sono da escludere anche superfici di altra tipologia. «Sicuramente – specifica Marica Dugo – quella di un terrazzo coperto sarebbe la condizione migliore, in quanto la parete non è direttamente esposta agli agenti atmosferici garantendo una maggiore durabilità nel tempo, ma date le sue caratteristiche è possibile anche l’utilizzo in terrazzi senza tettoia o pareti completamente esposte ai cambiamenti atmosferici; certo, questo ne riduce la durata nel tempo o per meglio dire ne aumenta la necessità di manutenzione. In ogni caso sono consigliate per edifici residenziali, industriali e commerciali senza problemi, ma ovviamente, come si diceva sopra, sempre meglio chiedere prima agli esperti tutte le informazioni necessarie in base al luogo e al progetto da realizzare».
Wallpaper for Santa Maria di Leuca veranda
Le varianti
Dal momento che si tratta di un supporto stampabile, si presta a numerosissime soluzioni grafiche e decorative, anche personalizzate e realizzate su misura.
Guarda altre foto di carte da parati
Hai domande sulla carta da parati per esterni? Scrivici nei Commenti!
Dal momento che si tratta di un supporto stampabile, si presta a numerosissime soluzioni grafiche e decorative, anche personalizzate e realizzate su misura.
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Non si tratta di una ‘normale’ carta da parati: «La carta da parati da esterno deve assolutamente soddisfare determinate condizioni, ovvero essere adatta agli ambienti umidi per eccellenza (viene infatti utilizzata anche per le zone bagno), per cui deve essere resistente alla pioggia, all’ingiallimento e agli agenti atmosferici, possedere proprietà antismog e, deve essere certificata alla resistenza al fuoco secondo gli standard europei. Si può applicare su parete in calcestruzzo e intonaco, su parete con termo cappotto e su pannelli in cartongesso», precisa Marica Dugo.