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Tendenze d’Autunno: Le Cose da Sapere Se Vi Siete Persi Le Fiere
Milano, Copenaghen, Parigi, Bologna, Francoforte: il punto sulle principali novità emerse alle grandi rassegne europee
Houzz
27 ottobre 2021
Con l’autunno alle porte, l’Europa è stata protagonista di un fitto calendario fieristico. Eccovi una carrellata delle tendenze più interessanti, che probabilmente comincia con quella che è la novità più importante e, come pensano in tanti, il fatto più emozionante: il ritorno delle fiere in presenza. Molti degli storici eventi commerciali d’Europa si sono tenuti di persona per la prima volta dopo diciotto mesi, e l’eccitazione tra i professionisti e gli appassionati di design è stata ovunque palpabile.
Alla fiera Maison et Objet, Area What’s New, tema Share, mostra Sculptural. Foto di Aethion
Naturalmente, le scosse sismiche della pandemia continuano a farsi sentire. Tanto per cominciare, le fiere quest’anno sono state diverse e particolari: gli organizzatori del Salone del Mobile di Milano, per esempio, hanno voluto considerare le misure di igienizzazione come un’opportunità creativa. In questa edizione, a tutti gli espositori è stato dato uno spazio espositivo standard, il che ha aiutato a governare il passaggio delle persone, ma ha anche “livellato” il terreno di gioco. Dai grandi marchi ai piccoli studi, tutti hanno dovuto lavorare sodo nello stesso modo per rispettare le distanze. Allo scopo di marcare questo nuovo inizio, la fiera è stata ribattezzata Supersalone (e si è svolta dal 5 al 10 settembre).
In generale, le principali tendenze delle fiere europee, quest’anno, possono essere considerate come il risultato di due forti impulsi, entrambi guidati dalle nostre più recenti esperienze: da un lato, un’ “iper-consapevolezza” della crisi ambientale, dall’altro, un rinnovato piacere nelle comodità della casa.
Naturalmente, le scosse sismiche della pandemia continuano a farsi sentire. Tanto per cominciare, le fiere quest’anno sono state diverse e particolari: gli organizzatori del Salone del Mobile di Milano, per esempio, hanno voluto considerare le misure di igienizzazione come un’opportunità creativa. In questa edizione, a tutti gli espositori è stato dato uno spazio espositivo standard, il che ha aiutato a governare il passaggio delle persone, ma ha anche “livellato” il terreno di gioco. Dai grandi marchi ai piccoli studi, tutti hanno dovuto lavorare sodo nello stesso modo per rispettare le distanze. Allo scopo di marcare questo nuovo inizio, la fiera è stata ribattezzata Supersalone (e si è svolta dal 5 al 10 settembre).
In generale, le principali tendenze delle fiere europee, quest’anno, possono essere considerate come il risultato di due forti impulsi, entrambi guidati dalle nostre più recenti esperienze: da un lato, un’ “iper-consapevolezza” della crisi ambientale, dall’altro, un rinnovato piacere nelle comodità della casa.
Sostenibilità a più facce
La sostenibilità è il tema emerso con più evidenza e forza dalle varie fiere europee. Anche se, ogni volta che si parla di sostenibilità dei marchi, salta sempre fuori lo spettro del greenwashing (sull’onda di una crescente domanda di attenzione per l’impatto ambientale dei prodotti, l’azienda presenta ingannevolmente il proprio operato come sostenibile), vedere queste tematiche esaminate da tante angolazioni diverse è stato di grande stimolo.
Riciclo. Abbiamo visto molti prodotti realizzati con materiali riciclati o riciclabili. Nella foto, vediamo il prototipo della Ocean Chair di Zuiver, esposta alla fiera Maison et Objet (che si è tenuta dal 9 al 13 settembre a Parigi). La sedia è prodotta con plastica oceanica riciclata e poggia su una struttura di metallo riciclabile al 100%.
Il Supersalone ha visto il debutto di una serie di nuovi materiali riciclati o comunque a basso impatto ambientale. Gli organizzatori, inoltre, hanno voluto sottolineare che la fiera stessa è stata concepita per essere sostenibile, con stand espositivi completamente realizzati in legno riciclato che sarà restituito al ciclo produttivo evitando l’emissione di 553.500 tonnellate di CO2.
Supersalone 2021: 8 Tendenze del Design Viste a Milano
La sostenibilità è il tema emerso con più evidenza e forza dalle varie fiere europee. Anche se, ogni volta che si parla di sostenibilità dei marchi, salta sempre fuori lo spettro del greenwashing (sull’onda di una crescente domanda di attenzione per l’impatto ambientale dei prodotti, l’azienda presenta ingannevolmente il proprio operato come sostenibile), vedere queste tematiche esaminate da tante angolazioni diverse è stato di grande stimolo.
Riciclo. Abbiamo visto molti prodotti realizzati con materiali riciclati o riciclabili. Nella foto, vediamo il prototipo della Ocean Chair di Zuiver, esposta alla fiera Maison et Objet (che si è tenuta dal 9 al 13 settembre a Parigi). La sedia è prodotta con plastica oceanica riciclata e poggia su una struttura di metallo riciclabile al 100%.
Il Supersalone ha visto il debutto di una serie di nuovi materiali riciclati o comunque a basso impatto ambientale. Gli organizzatori, inoltre, hanno voluto sottolineare che la fiera stessa è stata concepita per essere sostenibile, con stand espositivi completamente realizzati in legno riciclato che sarà restituito al ciclo produttivo evitando l’emissione di 553.500 tonnellate di CO2.
Supersalone 2021: 8 Tendenze del Design Viste a Milano
La fibra di canapa potrebbe diventare un materiale sostenibile del futuro. Foto di Spott per Heimtextil
Circolarità. Soltanto qualche anno fa era considerata un’idea radicale, eppure quest’anno le fiere di tutta Europa si sono concentrate su questo concetto.
In un’anteprima online delle tendenze per la fiera Heimtextil del prossimo anno (che si terrà dall’11 al 14 gennaio 2022 a Francoforte), Caroline Till, dello studio creativo britannico Franklin Till, ha parlato di due diversi approcci per continuare a produrre senza creare squilibri nella natura: «Trattenere i materiali di derivazione naturale all’interno del ciclo biologico e lasciarli degradare, oppure utilizzare solo materiali sintetici che possono essere trattenuti interamente nel ciclo tecnico, all’interno di cicli infiniti».
Al London Design Festival (tenutosi dal 18 al 26 settembre a Londra), la circolarità è stata al centro di una tavola rotonda e della mostra Designing for Circularity, dove dodici designer di mobili danesi hanno mostrato approcci diversi per mantenere in uso i materiali.
Alla fiera 3 Days of Design di Copenaghen (tenutasi dal 16 al 18 settembre), Bang & Olufsen ha esposto un articolo progettato per allungare la vita dei suoi prodotti: un kit per ammodernare i giradischi degli anni Settanta. Con la stessa logica, il produttore di mobili Skagerak sta portando avanti l’iniziativa Re-Classic, nell’ambito della quale ricompra, restaura e rivende i suoi stessi prodotti. «Durante la pandemia abbiamo visto un enorme aumento della domanda di questi articoli di seconda mano», spiega l’amministratore delegato di Skagerak, Jasper Panduro.
Anteprima: i Trend dalla Fiera del Tessile Heimtextil 2021
Circolarità. Soltanto qualche anno fa era considerata un’idea radicale, eppure quest’anno le fiere di tutta Europa si sono concentrate su questo concetto.
In un’anteprima online delle tendenze per la fiera Heimtextil del prossimo anno (che si terrà dall’11 al 14 gennaio 2022 a Francoforte), Caroline Till, dello studio creativo britannico Franklin Till, ha parlato di due diversi approcci per continuare a produrre senza creare squilibri nella natura: «Trattenere i materiali di derivazione naturale all’interno del ciclo biologico e lasciarli degradare, oppure utilizzare solo materiali sintetici che possono essere trattenuti interamente nel ciclo tecnico, all’interno di cicli infiniti».
Al London Design Festival (tenutosi dal 18 al 26 settembre a Londra), la circolarità è stata al centro di una tavola rotonda e della mostra Designing for Circularity, dove dodici designer di mobili danesi hanno mostrato approcci diversi per mantenere in uso i materiali.
Alla fiera 3 Days of Design di Copenaghen (tenutasi dal 16 al 18 settembre), Bang & Olufsen ha esposto un articolo progettato per allungare la vita dei suoi prodotti: un kit per ammodernare i giradischi degli anni Settanta. Con la stessa logica, il produttore di mobili Skagerak sta portando avanti l’iniziativa Re-Classic, nell’ambito della quale ricompra, restaura e rivende i suoi stessi prodotti. «Durante la pandemia abbiamo visto un enorme aumento della domanda di questi articoli di seconda mano», spiega l’amministratore delegato di Skagerak, Jasper Panduro.
Anteprima: i Trend dalla Fiera del Tessile Heimtextil 2021
L’azienda di illuminotecnica Pooky ha presentato una versione aggiornata del suo lampadario Athena alla fiera Decorex di Londra
Scommettere su classici duraturi. Specularmente a queste iniziative ci si sta concentrando sulla creazione di prodotti, sì, nuovi, ma che abbiano una lunga durata. «Per alcuni anni ogni cosa è stata molto “passeggera”, ha spiegato Alexandra Jurkiewicz, di Helen Green Design Studio, alla fiera Decorex di Londra (organizzata dal 10 al 13 ottobre). «Oggi le persone sono felici di investire in pezzi che rimarranno in famiglia o nella casa stessa, nel caso questa sia messa in vendita».
Questo tipo di ethos è condiviso da lungo tempo, in particolare, dai produttori danesi: marchi come Karl Hansen & Son e Fritz Hansen in questo momento ci raccontano di una vera e propria esplosione delle vendite ai privati, sia in Danimarca sia all’estero.
Scommettere su classici duraturi. Specularmente a queste iniziative ci si sta concentrando sulla creazione di prodotti, sì, nuovi, ma che abbiano una lunga durata. «Per alcuni anni ogni cosa è stata molto “passeggera”, ha spiegato Alexandra Jurkiewicz, di Helen Green Design Studio, alla fiera Decorex di Londra (organizzata dal 10 al 13 ottobre). «Oggi le persone sono felici di investire in pezzi che rimarranno in famiglia o nella casa stessa, nel caso questa sia messa in vendita».
Questo tipo di ethos è condiviso da lungo tempo, in particolare, dai produttori danesi: marchi come Karl Hansen & Son e Fritz Hansen in questo momento ci raccontano di una vera e propria esplosione delle vendite ai privati, sia in Danimarca sia all’estero.
Royal Copenhagen alla fiera 3 Days of Design
Vintage, antiquariato e aste per una nuova generazione. Non sorprende che il vintage e l’antiquariato siano stati popolari al festival 3 Days of Design di quest’anno, dove è emerso come una nuova generazione di consumatori si stia avvicinando agli oggetti datati e alle aste con gli occhi puntati alla sostenibilità. «Finora la gente faceva acquisti alle aste per la bellezza, la storia o l’alta qualità dei vecchi oggetti. Ora, invece, sta emergendo un’intera nuova generazione di clienti, per i quali la sostenibilità è la ragione principale per lanciare offerte a un’asta», spiega bl Rode Sundstrøm, amministratore delegato della casa d’aste danese Lauritz.com.
Vintage, antiquariato e aste per una nuova generazione. Non sorprende che il vintage e l’antiquariato siano stati popolari al festival 3 Days of Design di quest’anno, dove è emerso come una nuova generazione di consumatori si stia avvicinando agli oggetti datati e alle aste con gli occhi puntati alla sostenibilità. «Finora la gente faceva acquisti alle aste per la bellezza, la storia o l’alta qualità dei vecchi oggetti. Ora, invece, sta emergendo un’intera nuova generazione di clienti, per i quali la sostenibilità è la ragione principale per lanciare offerte a un’asta», spiega bl Rode Sundstrøm, amministratore delegato della casa d’aste danese Lauritz.com.
Riflettori puntati su artigianato e competenza
Alle fiere l’accento non è stato messo soltanto su abilità, expertise e oggetti artigianali. Ovunque è stato riconosciuto quanto l’artigianato sia una risorsa sostenibile, nella misura in cui rappresenta la produzione su piccola scala e filiere locali e tracciabili.
L’esperto di tendenze Vincent Grégoire sostiene che l’attenzione alla sostenibilità vista a Maison et Objet, focalizzata su etichette d’origine, tracciabilità e produzione a chilometro zero, «si sta riversando dal mondo culinario al design».
«Siamo in un periodo di cambiamento», dice Anja Bisgaard Gaede dello studio danese Spott Trends & Business, che ha partecipato ai lavori di un gruppo di esperti concentrati sulle tendenze del futuro, il Trend Council della fiera Heimtextil di Francoforte. «Tuttavia siamo ancora legati a una produzione su larga scala, che dobbiamo orientare verso un percorso più sostenibile».
Maison & Objet: Le Grandi Tendenze di Quest’Anno da Parigi
Alle fiere l’accento non è stato messo soltanto su abilità, expertise e oggetti artigianali. Ovunque è stato riconosciuto quanto l’artigianato sia una risorsa sostenibile, nella misura in cui rappresenta la produzione su piccola scala e filiere locali e tracciabili.
L’esperto di tendenze Vincent Grégoire sostiene che l’attenzione alla sostenibilità vista a Maison et Objet, focalizzata su etichette d’origine, tracciabilità e produzione a chilometro zero, «si sta riversando dal mondo culinario al design».
«Siamo in un periodo di cambiamento», dice Anja Bisgaard Gaede dello studio danese Spott Trends & Business, che ha partecipato ai lavori di un gruppo di esperti concentrati sulle tendenze del futuro, il Trend Council della fiera Heimtextil di Francoforte. «Tuttavia siamo ancora legati a una produzione su larga scala, che dobbiamo orientare verso un percorso più sostenibile».
Maison & Objet: Le Grandi Tendenze di Quest’Anno da Parigi
Questo trend è evidente in alcuni prodotti unici e realizzati con grande abilità, che si allontanano da tutto ciò che è convenzionale. Un esempio? Il vaso Les Inséparables di Audrey Jezic Céramiques in ceramica con chamotte (ritratto nella foto precedente).
A Maison et Objet abbiamo scoperto una serie di novità: dalla rinascita del ricamo e del macramè a nuovi e delicati modi di lavorare il legno, come possiamo osservare in questa scultura di Maxime Perrolle e nelle ideazioni dei designer più giovani, con chiari riferimenti alle arti visive. L’esperta di tendenze Elizabeth Leriche, curatrice di una delle aree tematiche di Maison et Objet, ha notato la prevalenza di motivi che evocano gli approcci alle arti visive del Ventesimo secolo, come le tecniche del dripping con sgocciolamento e schizzi di pittura e le forme libere.
E ancora: alla fiera Decorex di Londra l’artigianato tradizionale è stato usato in modi nuovi. Annika Reed, per esempio, ha esposto carte da parati realizzate con la vecchia tecnica di stampa realizzata con blocchi in legno.
A Maison et Objet abbiamo scoperto una serie di novità: dalla rinascita del ricamo e del macramè a nuovi e delicati modi di lavorare il legno, come possiamo osservare in questa scultura di Maxime Perrolle e nelle ideazioni dei designer più giovani, con chiari riferimenti alle arti visive. L’esperta di tendenze Elizabeth Leriche, curatrice di una delle aree tematiche di Maison et Objet, ha notato la prevalenza di motivi che evocano gli approcci alle arti visive del Ventesimo secolo, come le tecniche del dripping con sgocciolamento e schizzi di pittura e le forme libere.
E ancora: alla fiera Decorex di Londra l’artigianato tradizionale è stato usato in modi nuovi. Annika Reed, per esempio, ha esposto carte da parati realizzate con la vecchia tecnica di stampa realizzata con blocchi in legno.
Divano Roll di Sedilia
La comodità dentro le nostre case e l’importanza dello stare insieme
Alla rassegna 3 Days of Design, l’artigianato è emerso come uno dei tanti elementi di un movimento più ampio teso a rivalutare i rituali della casa, e in particolare i pasti. Diverse collezioni di articoli per la tavola presentate a Copenaghen celebrano il pranzo e la cena come momenti di incontro tra le persone.
Allo stesso modo, anche a Maison et Objet ci si è concentrati sul piacere di stare tra le mura domestiche. «A casa ci si sente bene. Il tema To be home, già vivace prima della pandemia, risuona pienamente nelle nostre vite. Abbiamo voluto mostrare l’interiorità, la “porosità” della casa. Non è rivoluzionario, ma guardiamo a questi oggetti con occhi nuovi», dice Leriche.
La comodità dentro le nostre case e l’importanza dello stare insieme
Alla rassegna 3 Days of Design, l’artigianato è emerso come uno dei tanti elementi di un movimento più ampio teso a rivalutare i rituali della casa, e in particolare i pasti. Diverse collezioni di articoli per la tavola presentate a Copenaghen celebrano il pranzo e la cena come momenti di incontro tra le persone.
Allo stesso modo, anche a Maison et Objet ci si è concentrati sul piacere di stare tra le mura domestiche. «A casa ci si sente bene. Il tema To be home, già vivace prima della pandemia, risuona pienamente nelle nostre vite. Abbiamo voluto mostrare l’interiorità, la “porosità” della casa. Non è rivoluzionario, ma guardiamo a questi oggetti con occhi nuovi», dice Leriche.
Al London Design Festival e al Decorex, questa tendenza si è riflessa in mobili morbidi, curvi ed ultra comodi, come il divano Roll Top di Sedilia (ritratto nella prima foto di questa sezione) e la collezione Lugano, disegnata da Rock Galpin per Morgan Furniture (nella foto che segue), che si ispira al concetto del “dare nutrimento”.
Un altro aspetto saliente enfatizzato al London Design Festival è l’interesse verso prodotti di un design incentrato sull’uomo, come la poltrona Bruno (ritratta nella foto), progettata da Ilse Crawford e Oscar Peña per SCP. Ispirato al saggio di Bruno Munari del 1944 Ricerca della comodità in una poltrona scomoda, il braccio inferiore permette all’utente di appoggiare casualmente la gamba in una posizione seduta più comoda e organica.
Un altro aspetto saliente enfatizzato al London Design Festival è l’interesse verso prodotti di un design incentrato sull’uomo, come la poltrona Bruno (ritratta nella foto), progettata da Ilse Crawford e Oscar Peña per SCP. Ispirato al saggio di Bruno Munari del 1944 Ricerca della comodità in una poltrona scomoda, il braccio inferiore permette all’utente di appoggiare casualmente la gamba in una posizione seduta più comoda e organica.
Alla fiera 3 Days of Design, è stata evidente la tendenza dei diversi marchi a concentrarsi su versioni esclusive e lussuose di design classici.
Le Ultime da Copenaghen: il Futuro del Design Post-Pandemia
Le Ultime da Copenaghen: il Futuro del Design Post-Pandemia
Rilassamento mirato. Alle varie rassegne abbiamo visto anche prodotti destinati al relax in casa. Lo Starpool Wellness Coach presentato al Supersalone (ritratto nella foto) include programmi di mindfulness con brani musicali e suoni della natura. Anche Jacuzzi ha presentato una vasca idromassaggio con cromoterapia integrata e infusori di sali.
Al Cersaie, invece, abbiamo trovato specchi dotati di LED su sensori di movimento, dove la temperatura di colore della luce si adatta all’ora del giorno.
Al Cersaie, invece, abbiamo trovato specchi dotati di LED su sensori di movimento, dove la temperatura di colore della luce si adatta all’ora del giorno.
Esperienze tattili. Alle fiere è emersa con evidenza anche un’enfasi sulle texture e sul coinvolgimento dei sensi. «La pandemia ci ha fatto perdere l’orientamento e ha sconvolto i nostri sensi: il rapporto con il gusto, l’olfatto, ma anche con la vista e il tatto», commenta Vincent Grégoire.
Questo aspetto lo abbiamo ritrovato nelle piastrelle dalle diverse texture viste al Cersaie e nelle ceramiche di Harriet Caslin viste al Decorex (ritratte nella foto). «Mi piace l’idea che qualcuno usi una delle mie tazze e si accorga di come sia comodo tenerla nelle mani e di quanto lo smalto satinato, con il suo design unico, sia piacevole al tatto», spiega Caslin sul suo sito web.
Questo aspetto lo abbiamo ritrovato nelle piastrelle dalle diverse texture viste al Cersaie e nelle ceramiche di Harriet Caslin viste al Decorex (ritratte nella foto). «Mi piace l’idea che qualcuno usi una delle mie tazze e si accorga di come sia comodo tenerla nelle mani e di quanto lo smalto satinato, con il suo design unico, sia piacevole al tatto», spiega Caslin sul suo sito web.
Gioia di Ceramiche Gardenia Orchidea, Decoro Brit
La biofilia va ancora forte. A proposito di benessere tra le pareti di casa, la biofilia la fa da protagonista, e il trend è ancora in crescita. Al Cersaie lo abbiamo osservato nei motivi botanici delle piastrelle (ritratti nella foto). Anche a Decorex erano tangibili atmosfere e ispirazioni naturali: basti vedere questa nuova linea di carte da parati e tessuti di Timorous Beasties.
La biofilia va ancora forte. A proposito di benessere tra le pareti di casa, la biofilia la fa da protagonista, e il trend è ancora in crescita. Al Cersaie lo abbiamo osservato nei motivi botanici delle piastrelle (ritratti nella foto). Anche a Decorex erano tangibili atmosfere e ispirazioni naturali: basti vedere questa nuova linea di carte da parati e tessuti di Timorous Beasties.
Al Supersalone, le piante erano addirittura integrate nei mobili, come nella cucina monoblocco Oasi di Stefano Boeri Architetti per Aran Cucine (ritratta nella foto). La biofilia ha ispirato la progettazione della fiera stessa, con ben duecento alberi piantati intorno alla struttura che ospitava l’iniziativa. Dopo l’evento, gli alberi saranno ripiantati nel Parco Nord Milano come parte del progetto di rinverdimento urbano Forestami.
Stand Puik, Maison et Objet. Foto di Aethion
I colori tornano al futuro
Quello che è certo è che il colore è tornato alla grande. L’attenzione di quest’anno per le tonalità cromatiche può essere suddivisa in tre tendenze molto evidenti.
Abbinamenti audaci. Si tratta di colori forti che portano una punta di nostalgia per le comodità dei decenni precedenti. Pensate alle giustapposizioni e alle combinazioni di toni contrastanti che ci riportano agli anni Ottanta e Novanta. Queste tonalità coprono gamme che vanno dall’arancio bruciato, ai marroni e ai verdi muschio degli anni Settanta. Ed è da notare anche il ritorno del blu Klein.
Queste ultime nuance sono in contrasto con l’interpretazione futuristica del trend data invece all’anteprima di Heimtextil, con toni ultravioletti e verdi neon innaturali che accompagnano la crescente popolarità del consumo virtuale.
I colori tornano al futuro
Quello che è certo è che il colore è tornato alla grande. L’attenzione di quest’anno per le tonalità cromatiche può essere suddivisa in tre tendenze molto evidenti.
Abbinamenti audaci. Si tratta di colori forti che portano una punta di nostalgia per le comodità dei decenni precedenti. Pensate alle giustapposizioni e alle combinazioni di toni contrastanti che ci riportano agli anni Ottanta e Novanta. Queste tonalità coprono gamme che vanno dall’arancio bruciato, ai marroni e ai verdi muschio degli anni Settanta. Ed è da notare anche il ritorno del blu Klein.
Queste ultime nuance sono in contrasto con l’interpretazione futuristica del trend data invece all’anteprima di Heimtextil, con toni ultravioletti e verdi neon innaturali che accompagnano la crescente popolarità del consumo virtuale.
Carta da parati della collezione retrospettiva Maison Leleu con Lelièvre Paris
Al Supersalone, si è visto usare anche un blu più scuro e umido, usato dentro a palette dai forti contrasti.
«È un periodo entusiasmante e variegato per il design, perché non ci sono regole. I clienti vogliono essere più audaci», commenta Louise Wicksteed dello studio Sims Hilditch.
Al Supersalone, si è visto usare anche un blu più scuro e umido, usato dentro a palette dai forti contrasti.
«È un periodo entusiasmante e variegato per il design, perché non ci sono regole. I clienti vogliono essere più audaci», commenta Louise Wicksteed dello studio Sims Hilditch.
Il divano Costume di Stefan Diez per Magis è tra le novità che sono state presentate al Supersalone
Pastelli potenti. All’anteprima di Heimtextil, gli esperti di tendenze hanno parlato, un po’ paradossalmente, di “potenti colori pastello”, come il pistacchio, il pesca e il blu cielo polveroso: qualcosa di visto anche al Salone e a Maison et Objet.
Colori in Arrivo! Il Supersalone a Milano ha le Idee Chiarissime
Pastelli potenti. All’anteprima di Heimtextil, gli esperti di tendenze hanno parlato, un po’ paradossalmente, di “potenti colori pastello”, come il pistacchio, il pesca e il blu cielo polveroso: qualcosa di visto anche al Salone e a Maison et Objet.
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Vasi romani in metallo di Pols Potten presentati a Maison et Objet
A Parigi, in compenso, si è potuta osservare una forte propensione al rosa pallido e al malva.
A Parigi, in compenso, si è potuta osservare una forte propensione al rosa pallido e al malva.
Rotin di Studio Zanellato / Bortolotto per Ethimo: un’altra novità presentata al Supersalone
Un bouquet autunnale. Infine, all’anteprima di Heimtextil si è sentito il profumo dei toni della terra, dai cachi ai marroni, in quello che la redattrice di Houzz France Claire Tardy ha chiamato un “bouquet autunnale” di terracotta, arance bruciate, gialli audaci e verde muschio.
Tra le novità anticipate, l’accento è stato messo su fibre naturali e non trattate con coloranti.
Maison & Objet 2021: i Colori di Tendenza della Prossima Stagione
Un bouquet autunnale. Infine, all’anteprima di Heimtextil si è sentito il profumo dei toni della terra, dai cachi ai marroni, in quello che la redattrice di Houzz France Claire Tardy ha chiamato un “bouquet autunnale” di terracotta, arance bruciate, gialli audaci e verde muschio.
Tra le novità anticipate, l’accento è stato messo su fibre naturali e non trattate con coloranti.
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Vintage Collection di Enrico Cesana per Ardeco nella versione senape opaco con serigrafia Penta antracite: una novità vista al Cersaie
Colore anche in bagno!
Infine, sono anni ormai che vediamo crescere la tendenza a usare i colori in bagno, ma quest’anno abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione. Sia al Cersaie che al London Design Festival le stanze da bagno sono state trasformate in zone policromatiche. Persino i lavabi hanno abbandonato il bianco per integrare in questi ambienti toni più interessanti.
Al London Design Festival, l’enfasi è stata messa sui toni caldi, mentre al Cersaie le più grandi novità in fatto di uso del colore si sono viste in piastrelle e accessori.
8 Trend da Cersaie 2021: Il Nuovo Bagno è Tecno e a Fiori
Colore anche in bagno!
Infine, sono anni ormai che vediamo crescere la tendenza a usare i colori in bagno, ma quest’anno abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione. Sia al Cersaie che al London Design Festival le stanze da bagno sono state trasformate in zone policromatiche. Persino i lavabi hanno abbandonato il bianco per integrare in questi ambienti toni più interessanti.
Al London Design Festival, l’enfasi è stata messa sui toni caldi, mentre al Cersaie le più grandi novità in fatto di uso del colore si sono viste in piastrelle e accessori.
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