Tutto sul Geranio
Il nome botanico è Pelargonium, ma il nome comune è quello della pianta in assoluto più amata e coltivata in Italia: il geranio
Per una volta si può fare a meno di usare il nome botanico, perché quando si dice “geranio”, tutti capiscono e sanno a che pianta ci riferiamo. Il geranio è, assieme alle rose, la pianta più coltivata, amata e conosciuta dagli italiani. Per anni la sua capillare diffusione le è valsa la fama di pianta per giardinieri poco raffinati, ma il geranio ha continuato ad essere richiesto e venduto. Inoltre negli ultimi anni sono state introdotte molte varietà a fogliame variegato o profumato, che hanno subito catturato l’interesse degli specialisti.
A seconda della specie, del colore, del portamento, il geranio passa tranquillamente da accostamenti professionali e un po’ “dottorali” all’allegria spensierata di un cortile di campagna.
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A seconda della specie, del colore, del portamento, il geranio passa tranquillamente da accostamenti professionali e un po’ “dottorali” all’allegria spensierata di un cortile di campagna.
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Tipici dello stile mediterraneo
Chi si è accorto che il geranio è una pianta poco rustica, cioè poco resistente ai freddi, avrà intuito che la sua origine è nei paesi caldi. I Pelargonium sono infatti spontanei nelle zone calde e sassose del Sudafrica, dove non solo il terreno è sciolto, povero di humus e piuttosto arido, ma dove sugli altipiani le temperature non sono bollenti.
Sebbene fosse conosciuto già nel Seicento, fu intorno agli anni ‘30 dell’Ottocento che il geranio vide un boom di fama, dovuto al fatto che gli ibridatori erano riusciti a selezionare delle varierà a fiore molto grande, con fusti poco legnosi, e di taglia contenuta. Ciò li rese un must per le aiuole estive, per i vasi, per le serre e i giardini d’inverno.
In climi caldi, fino a Napoli o Roma, sverna senza troppi problemi, e si accresce anno dopo anno, lignificando alla base (com’è sua natura). Più a nord occorre proteggerlo, e comunque non arriverà mai a creare dei veri e propri cespugli.
Chi si è accorto che il geranio è una pianta poco rustica, cioè poco resistente ai freddi, avrà intuito che la sua origine è nei paesi caldi. I Pelargonium sono infatti spontanei nelle zone calde e sassose del Sudafrica, dove non solo il terreno è sciolto, povero di humus e piuttosto arido, ma dove sugli altipiani le temperature non sono bollenti.
Sebbene fosse conosciuto già nel Seicento, fu intorno agli anni ‘30 dell’Ottocento che il geranio vide un boom di fama, dovuto al fatto che gli ibridatori erano riusciti a selezionare delle varierà a fiore molto grande, con fusti poco legnosi, e di taglia contenuta. Ciò li rese un must per le aiuole estive, per i vasi, per le serre e i giardini d’inverno.
In climi caldi, fino a Napoli o Roma, sverna senza troppi problemi, e si accresce anno dopo anno, lignificando alla base (com’è sua natura). Più a nord occorre proteggerlo, e comunque non arriverà mai a creare dei veri e propri cespugli.
Mille combinazioni
La versatilità del geranio lo rende un’ottima pianta da vaso, adatta a molti tipi di combinazioni. La varietà cromatica copre tutte le sfumature del rosso, fino a un bordeaux nerastro, l’intera gamma dei rosa e anche il bianco. Inoltre molte varietà hanno petali screziati, sfrangiati, puntinati, sfumati o macchiati, il che arricchisce la tavolozza. Poco rappresentati sono il giallo, l’arancio, le tonalità del pesca e dell’albicocca, mentre l’azzurro è completamente assente.
Nonostante queste “limitazioni”, non c’è pianta che trovi più facilmente collocazione in composizioni raffinate o complesse, sia per combinazioni di colore, sia per trama del fogliame.
In questo vaso convivono perfettamente un Pelargonium peltatum a fiore color rosso vino, con una Callibrachoa rosa squillante, Bidens ferulifolia (fiorellini gialli), Petunia serie Surfinia (fiori viola con margine bianco) e –margheritine gialle sullo sfondo.
Guarda altre foto di giardini e esterni
La versatilità del geranio lo rende un’ottima pianta da vaso, adatta a molti tipi di combinazioni. La varietà cromatica copre tutte le sfumature del rosso, fino a un bordeaux nerastro, l’intera gamma dei rosa e anche il bianco. Inoltre molte varietà hanno petali screziati, sfrangiati, puntinati, sfumati o macchiati, il che arricchisce la tavolozza. Poco rappresentati sono il giallo, l’arancio, le tonalità del pesca e dell’albicocca, mentre l’azzurro è completamente assente.
Nonostante queste “limitazioni”, non c’è pianta che trovi più facilmente collocazione in composizioni raffinate o complesse, sia per combinazioni di colore, sia per trama del fogliame.
In questo vaso convivono perfettamente un Pelargonium peltatum a fiore color rosso vino, con una Callibrachoa rosa squillante, Bidens ferulifolia (fiorellini gialli), Petunia serie Surfinia (fiori viola con margine bianco) e –margheritine gialle sullo sfondo.
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I gerani pendenti
Anche il giardiniere più sospettoso nei confronti del geranio tipico (P. zonale) rimane affascinato dalla grazia e dalla profusione di fiori del P. peltatum o di altri tipi di gerani pendenti. Sia per la capacità di combinarsi con altre piante in vaso, sia per il portamento pulvinato che le avvicina alle tappezzanti.
Anche il giardiniere più sospettoso nei confronti del geranio tipico (P. zonale) rimane affascinato dalla grazia e dalla profusione di fiori del P. peltatum o di altri tipi di gerani pendenti. Sia per la capacità di combinarsi con altre piante in vaso, sia per il portamento pulvinato che le avvicina alle tappezzanti.
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In bordura
I gerani tipici non sono piante che amano molto le bordure miste, dove forse si tende a irrigare troppo, perciò è particolarmente consigliabile piantare esemplari piccoli e lasciarli finché i fusti basali non siano troppo lignificati. Quindi fare delle talee per avere piante nuove e giovani, e sostutuire tutto il cespo.
I gerani tipici non sono piante che amano molto le bordure miste, dove forse si tende a irrigare troppo, perciò è particolarmente consigliabile piantare esemplari piccoli e lasciarli finché i fusti basali non siano troppo lignificati. Quindi fare delle talee per avere piante nuove e giovani, e sostutuire tutto il cespo.
Se la cavano da soli
In un cortile assolato in cui l’unico ornamento vegetale è un rampicante sopra la porta-finestra, bastano due vasi di gerani per creare subito un’atmosfera mediterranea e l’idea di giardino, di domesticità e di antropizzazione.
In un cortile assolato in cui l’unico ornamento vegetale è un rampicante sopra la porta-finestra, bastano due vasi di gerani per creare subito un’atmosfera mediterranea e l’idea di giardino, di domesticità e di antropizzazione.
La tradizione li vuole in vaso
Lo sviluppo radicale del geranio è molto contenuto, questo ne fa una pianta insostituibile in vaso.
A proposito, scopri anche questa guida: Perché Scegliere il Vaso Giusto È un Gesto d’Amore per le Piante
Lo sviluppo radicale del geranio è molto contenuto, questo ne fa una pianta insostituibile in vaso.
A proposito, scopri anche questa guida: Perché Scegliere il Vaso Giusto È un Gesto d’Amore per le Piante
A cascata
Se si usano molte piante della stessa cultivar ben serrate tra loro, in modo che non ci siano spazi evidenti, l’effetto cascata è garantito. Se volete puntare su risultati più dinamici e originali, potete usare degli ibridi a fiore stellato, o con petali frangiati o bicolori.
Se si usano molte piante della stessa cultivar ben serrate tra loro, in modo che non ci siano spazi evidenti, l’effetto cascata è garantito. Se volete puntare su risultati più dinamici e originali, potete usare degli ibridi a fiore stellato, o con petali frangiati o bicolori.
Tocco esotico
Se lasciati serpeggiare tra le altre piante, vasi di terracotta, rocce, declivi, muretti, e ovunque ci sia una pendenza, i gerani a portamento pulvinato non creano un effetto “cuscino fiorito”, ma tendono a ritrovare la loro natura di pianta dei declivi sudafricani e allungare gli steli, portando fiori a mazzetti più radi che se fossero coltivati in vaso. Questo garantisce un risultato più raffinato e meno zuccheroso, con accenti di colore squillante distribuiti tra le foglie di altre piante.
Se lasciati serpeggiare tra le altre piante, vasi di terracotta, rocce, declivi, muretti, e ovunque ci sia una pendenza, i gerani a portamento pulvinato non creano un effetto “cuscino fiorito”, ma tendono a ritrovare la loro natura di pianta dei declivi sudafricani e allungare gli steli, portando fiori a mazzetti più radi che se fossero coltivati in vaso. Questo garantisce un risultato più raffinato e meno zuccheroso, con accenti di colore squillante distribuiti tra le foglie di altre piante.
Foglie variegate
Sono moltissime le varietà di Pelargonium a foglie variegate. I colori possono essere rossi brunati o gialli dorati, come anche marginature bianche e venature gialle. Tra le tante ricordiamo il P. quercifolium ‘Variegatum’, ‘Filigree’, ’Golden Ears’, ‘Francis Parmenter’, la serie Happy Thought, P. fragrans ‘Variegatum’, ‘Contrast’ e ‘Vancouver Centennial’.
Sono moltissime le varietà di Pelargonium a foglie variegate. I colori possono essere rossi brunati o gialli dorati, come anche marginature bianche e venature gialle. Tra le tante ricordiamo il P. quercifolium ‘Variegatum’, ‘Filigree’, ’Golden Ears’, ‘Francis Parmenter’, la serie Happy Thought, P. fragrans ‘Variegatum’, ‘Contrast’ e ‘Vancouver Centennial’.
Pelargoni odorosi
Dal classico P. graveolens in poi sono difficili da contare le molte varietà di geranio odoroso, anche perché gli ibridatori producono sempre nuove cultivar e specie botaniche vengono introdotte dal Sudafrica.
L’industria profumiera e cosmetica ha “scoperto” l’essenza di geranio, gradevole e fresca, pungente e molto speziata, e le sue proprietà di repellente di insetti fastidiosi. Ma non sempre l’essenza è pura o di buona qualità: diffidate quindi delle bombolette “aria fresca” da pochi cent, e preferite acquistare in erboristerie o in negozi specializzati.
Tra le varietà consigliate: ’Cinnamon’, ‘Queen of Roses’, P. crispum (esiste anche una cultivar variegata), ‘Little Gem’, P. cordifolium, con lunghe foglie vellutate, il classico P. citriodorum, P. x blandfordianum ‘Roseum’.
Dal classico P. graveolens in poi sono difficili da contare le molte varietà di geranio odoroso, anche perché gli ibridatori producono sempre nuove cultivar e specie botaniche vengono introdotte dal Sudafrica.
L’industria profumiera e cosmetica ha “scoperto” l’essenza di geranio, gradevole e fresca, pungente e molto speziata, e le sue proprietà di repellente di insetti fastidiosi. Ma non sempre l’essenza è pura o di buona qualità: diffidate quindi delle bombolette “aria fresca” da pochi cent, e preferite acquistare in erboristerie o in negozi specializzati.
Tra le varietà consigliate: ’Cinnamon’, ‘Queen of Roses’, P. crispum (esiste anche una cultivar variegata), ‘Little Gem’, P. cordifolium, con lunghe foglie vellutate, il classico P. citriodorum, P. x blandfordianum ‘Roseum’.
Ebbene sì, i gerani sono amati da tutti… anche dalle farfalle!
Questa storia è stata pubblicata inizialmente il 30 marzo 2016 e poi aggiornata
Sei appassionato di giardinaggio? Scopri altri consigli e curiosità nella nostra sezione Fiori e piante
E ora, a te la parola! Quali sono le tue specie preferite e i tuoi consigli per la coltivazione?
Questa storia è stata pubblicata inizialmente il 30 marzo 2016 e poi aggiornata
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E ora, a te la parola! Quali sono le tue specie preferite e i tuoi consigli per la coltivazione?
La storia della botanica è costellata di piante che cambiano nome, creando una certa confusione. Questo è successo al geranio, che è stato riclassificato come Pelargonium. Ne esistono moltissime specie e un numero pressoché infinito di ibridi. Il più conosciuto è il geranio comune (a destra nella foto), cioè il P. zonale. A seguire il P. peltatum (a sinistra nella foto), il cosiddetto “geranio pendente” o “parigino”.
Il rosso acceso è il colore classico del geranio, quello che trasmette più allegria e solarità, è carico ma vellutato, ed è così caratteristico di questo fiore che alcuni pigmenti hanno preso il nome di “rosso geranio” o “lacca geranio”.
È stata una pianta protagonista di molti disegni e incisioni in stile Liberty, e questo dà la misura di quanto fortemente questo fiore sia legato all’immaginario estetico collettivo.