Scopri Quale Vialetto d'Ingresso Funziona Meglio a Casa Tua
Dritto, angolato o curvo. Capiamo quale è la migliore soluzione per la nostra abitazione e perché
Il viale d’ingresso alla casa è troppo spesso banalizzato da concezioni e realizzazioni maldestre, tanto che moltissimi paesaggisti e urbanisti italiani hanno espresso a gran voce il loro disappunto. Se da un lato è vero che le tipologie possibili per un viale d’ingresso non sono molte, è anche vero che l’ingresso deve essere ben concepito per non risultare disarmonico e poco significativo.
Il viale non deve essere solo un mezzo per transitare dalla strada alla porta di casa, ma una soglia metafisica; è infatti un elemento dell’architettura degli esterni tra i più interessanti, proprio per la sua complessità.
Funzionalità e originalità devono andare di pari passo, la scelta delle piante è strategica e deve essere fatta con estrema cognizione di causa: in questi casi la consulenza di un architetto paesaggista può fare la differenza.
Il viale non deve essere solo un mezzo per transitare dalla strada alla porta di casa, ma una soglia metafisica; è infatti un elemento dell’architettura degli esterni tra i più interessanti, proprio per la sua complessità.
Funzionalità e originalità devono andare di pari passo, la scelta delle piante è strategica e deve essere fatta con estrema cognizione di causa: in questi casi la consulenza di un architetto paesaggista può fare la differenza.
2. Rustica ghiaia con piastrelloni
L’Italia è costellata da ville di campagna che conservano qualche memoria di un recente passato. Nel secolo scorso era frequente passare l’estate in campagna e in questo tipo di abitazione si reperiscono vecchie piante dimenticate e antichi rosai. In un contesto in cui la rusticità si fonde con una certa classicità, un’alternanza di ghiaia e piastrelloni funziona sempre molto bene: garantisce una camminata sicura ma anche una texture morbida alla vista.
Questo tipo di viale funziona molto bene sia per brevi distanze che percorsi più lunghi, ma è inadatto al contesto urbano.
La realizzazione è semplice e può essere fatta a che da soli, ma con cura.
L’Italia è costellata da ville di campagna che conservano qualche memoria di un recente passato. Nel secolo scorso era frequente passare l’estate in campagna e in questo tipo di abitazione si reperiscono vecchie piante dimenticate e antichi rosai. In un contesto in cui la rusticità si fonde con una certa classicità, un’alternanza di ghiaia e piastrelloni funziona sempre molto bene: garantisce una camminata sicura ma anche una texture morbida alla vista.
Questo tipo di viale funziona molto bene sia per brevi distanze che percorsi più lunghi, ma è inadatto al contesto urbano.
La realizzazione è semplice e può essere fatta a che da soli, ma con cura.
3. Sentiero carraio ed erba
Laddove ci si trovi in zone aperte, con strade disagevoli, un sistema poco costoso e di buona riuscita è l’uso di pietre molto resistenti per creare un viale carraio (a pista intera o doppia), accompagnato da erba. Inadatto a terreni fangosi e poco drenati, argillosi, con tendenza all’effetto “saponetta”: le pietre si muoverebbero.
L’erba serve anche a consolidare il terreno e non far spostare le pietre. In questo senso, meglio graminacee con apparato radicale fibroso come la gramigna.
Un viale d’accesso come in foto si presta a contesti rustici, ma per costruzioni nuove e moderne è molto meglio utilizzare viali con materiali di nuova concezione, anche sintetici, purché resistenti e ben posati.
Laddove ci si trovi in zone aperte, con strade disagevoli, un sistema poco costoso e di buona riuscita è l’uso di pietre molto resistenti per creare un viale carraio (a pista intera o doppia), accompagnato da erba. Inadatto a terreni fangosi e poco drenati, argillosi, con tendenza all’effetto “saponetta”: le pietre si muoverebbero.
L’erba serve anche a consolidare il terreno e non far spostare le pietre. In questo senso, meglio graminacee con apparato radicale fibroso come la gramigna.
Un viale d’accesso come in foto si presta a contesti rustici, ma per costruzioni nuove e moderne è molto meglio utilizzare viali con materiali di nuova concezione, anche sintetici, purché resistenti e ben posati.
Angolato
1. Angolo semplice con scale terminali
Forse è la tipologia di ingresso più diffusa nelle città italiane, assieme a quella dritta. Se cancello d’ingresso e portone sono disallineati è obbligatorio creare un angolo. Quando il percorso è breve è meglio non disporre barriere ottiche, come pannelli o grigliati per piante (a meno che non si desideri un surplus di privacy), ma lasciare “fluttuare” la pavimentazione, in modo da consentire allo sguardo di abbracciare in un colpo d’occhio la prospettiva, che risulterà meno occlusiva, specie se al termine c’è una piccola rampa di scale.
È importante che la pavimentazione sia di buona fattura e il materiale sia interessante (che non vuol dire “costoso”!).
I piastrelloni sono sempre comodi perché scandiscono il percorso rendendo il tutto meno banale. Il rischio di questo tipo di viale di ingresso è proprio questo: sarà a quel punto importante scegliere le piante in modo adeguato, anche in stile eclettico e perfino esuberante.
1. Angolo semplice con scale terminali
Forse è la tipologia di ingresso più diffusa nelle città italiane, assieme a quella dritta. Se cancello d’ingresso e portone sono disallineati è obbligatorio creare un angolo. Quando il percorso è breve è meglio non disporre barriere ottiche, come pannelli o grigliati per piante (a meno che non si desideri un surplus di privacy), ma lasciare “fluttuare” la pavimentazione, in modo da consentire allo sguardo di abbracciare in un colpo d’occhio la prospettiva, che risulterà meno occlusiva, specie se al termine c’è una piccola rampa di scale.
È importante che la pavimentazione sia di buona fattura e il materiale sia interessante (che non vuol dire “costoso”!).
I piastrelloni sono sempre comodi perché scandiscono il percorso rendendo il tutto meno banale. Il rischio di questo tipo di viale di ingresso è proprio questo: sarà a quel punto importante scegliere le piante in modo adeguato, anche in stile eclettico e perfino esuberante.
2. Decking con copertura
Variante dell’ingresso con angolo che spesso troviamo in ingressi di grandi ville, palazzine e condomini, ma anche edifici pubblici o uffici. Se il percorso è più lungo l’angolo sarà più pronunciato e visibile (in questo caso è una “L").
Sia in climi freddi e piovosi che in zone calde, una copertura può essere non solo comoda, ma necessaria.
Il decking rialzato consente un passaggio semplice e sicuro, anche in caso di pioggia.
Si tratta di un ingresso evidentemente più costoso per via della presenza di strutture autoportanti e che richiede manodopera specializzata, progettazione e autorizzazioni. Inoltre è indispensabile avere un accesso secondario per l’automobile.
I costi ne fanno una tipologia di ingresso poco diffusa, ma dagli evidenti pregi estetici e funzionali.
Variante dell’ingresso con angolo che spesso troviamo in ingressi di grandi ville, palazzine e condomini, ma anche edifici pubblici o uffici. Se il percorso è più lungo l’angolo sarà più pronunciato e visibile (in questo caso è una “L").
Sia in climi freddi e piovosi che in zone calde, una copertura può essere non solo comoda, ma necessaria.
Il decking rialzato consente un passaggio semplice e sicuro, anche in caso di pioggia.
Si tratta di un ingresso evidentemente più costoso per via della presenza di strutture autoportanti e che richiede manodopera specializzata, progettazione e autorizzazioni. Inoltre è indispensabile avere un accesso secondario per l’automobile.
I costi ne fanno una tipologia di ingresso poco diffusa, ma dagli evidenti pregi estetici e funzionali.
3. Moderno con gioco d’acqua
In abitazioni con spiccata vocazione al contemporaneo si può giocare con superfici diverse e con corsie d’acqua, un elemento che è sottovalutato in giardino, soprattutto come compagnia del viale d’ingresso.
Eppure, come la foto illustra bene, anche un ingresso davvero piccolo può ospitare una corsia d’acqua.
L’acqua è in assoluto l’elemento fondativo attorno a cui si sviluppa la storia del giardino, aggiunge potere evocativo e senso di trascendenza.
Ritagliate accanto al lato lungo del viale uno spazio anche basso e sottile, dove far correre l’acqua. Vegetazione bassa e poco impegnativa consente minima manutenzione e prospettiva aperta. In contesti moderni si possono largamente usare materiali sintetici o pietre artificiali, calcestruzzo, ghiaia, colori neutri e piante a portamento scultoreo.
L’idea in più è tingere il fondo: l’effetto della superficie cambierà a seconda del colore.
11 Giochi d’Acqua che Elevano il Fascino del Tuo Giardino
In abitazioni con spiccata vocazione al contemporaneo si può giocare con superfici diverse e con corsie d’acqua, un elemento che è sottovalutato in giardino, soprattutto come compagnia del viale d’ingresso.
Eppure, come la foto illustra bene, anche un ingresso davvero piccolo può ospitare una corsia d’acqua.
L’acqua è in assoluto l’elemento fondativo attorno a cui si sviluppa la storia del giardino, aggiunge potere evocativo e senso di trascendenza.
Ritagliate accanto al lato lungo del viale uno spazio anche basso e sottile, dove far correre l’acqua. Vegetazione bassa e poco impegnativa consente minima manutenzione e prospettiva aperta. In contesti moderni si possono largamente usare materiali sintetici o pietre artificiali, calcestruzzo, ghiaia, colori neutri e piante a portamento scultoreo.
L’idea in più è tingere il fondo: l’effetto della superficie cambierà a seconda del colore.
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Curvo
1. Lungo e ampio a opus incertum
Il viale d’ingresso curvo è poco diffuso perché funziona bene solo su percorsi lunghi, altrimenti le curve sarebbero troppo strette. Inoltre un viale curvo allunga i tempi di percorrenza e questo può essere fastidioso in città.
È invece ideale dove ci sia una certa presenza di verde, anche un po’ scomposto, e in campagna.
L’errore più grave che si può commettere con un viale d’accesso curvo è realizzarlo troppo stretto o troppo ampio: è importante trovare la giusta larghezza, che deve considerare anche la distanza, la conformazione dell’edificio, il paesaggio circostante, il materiale. Un opus incertum come quello in foto ha bisogno di maggiore larghezza rispetto a tozzetti o mattoncini.
1. Lungo e ampio a opus incertum
Il viale d’ingresso curvo è poco diffuso perché funziona bene solo su percorsi lunghi, altrimenti le curve sarebbero troppo strette. Inoltre un viale curvo allunga i tempi di percorrenza e questo può essere fastidioso in città.
È invece ideale dove ci sia una certa presenza di verde, anche un po’ scomposto, e in campagna.
L’errore più grave che si può commettere con un viale d’accesso curvo è realizzarlo troppo stretto o troppo ampio: è importante trovare la giusta larghezza, che deve considerare anche la distanza, la conformazione dell’edificio, il paesaggio circostante, il materiale. Un opus incertum come quello in foto ha bisogno di maggiore larghezza rispetto a tozzetti o mattoncini.
2. Sinuoso per movimentare
Ecco una brillante variazione sinuosa e urbana di quello che abitualmente sarebbe un vialetto perfettamente parallelo alla parete.
La scelta e la posa del materiale sono fondamentali: mattoncini disposti per lungo accentuano la fluidità della prospettiva. La continuità tra il colore dei mattoni e della pacciamatura assicura un effetto più armonico e poco contrasto.
In questo caso, data anche la superficie ridotta, il vialetto è stretto, ma lo sarebbe stato anche se fosse stato dritto, perciò una piccola ansa non crea disturbo.
Ecco una brillante variazione sinuosa e urbana di quello che abitualmente sarebbe un vialetto perfettamente parallelo alla parete.
La scelta e la posa del materiale sono fondamentali: mattoncini disposti per lungo accentuano la fluidità della prospettiva. La continuità tra il colore dei mattoni e della pacciamatura assicura un effetto più armonico e poco contrasto.
In questo caso, data anche la superficie ridotta, il vialetto è stretto, ma lo sarebbe stato anche se fosse stato dritto, perciò una piccola ansa non crea disturbo.
3. Ampio tra le aiuole fiorite
Alcuni elementi, come la presenza di un albero o piccole strutture (pozzi, tombini, allacci, vasche, etc.) possono rendere necessario far curvare il viale d’ingresso. Se la vegetazione ai lati è esuberante, una pavimentazione a piastrelloni posti di sbieco renderà l’insieme più ordinato.
In linea generale il viale curvo è più adatto ai sentieri interni al giardino, se lo usate come ingresso siate consapevoli che per arrivare dentro casa impiegherete quel tanto di più di tempo che potrebbe renderlo fastidioso. Paradossalmente la differenza si noterà di più su percorsi brevi che su quelli lunghi, dove le curve non saranno percepite come “rallentamenti”.
Hai trovato l’idea che fa per te? Cerca su Houzz il professionista più adatto a realizzarla.
Altro
La pavimentazione giusta per i vialetti del giardino
Naturale, romantico o enigmatico: qual è il tuo sentiero da giardino?
Alcuni elementi, come la presenza di un albero o piccole strutture (pozzi, tombini, allacci, vasche, etc.) possono rendere necessario far curvare il viale d’ingresso. Se la vegetazione ai lati è esuberante, una pavimentazione a piastrelloni posti di sbieco renderà l’insieme più ordinato.
In linea generale il viale curvo è più adatto ai sentieri interni al giardino, se lo usate come ingresso siate consapevoli che per arrivare dentro casa impiegherete quel tanto di più di tempo che potrebbe renderlo fastidioso. Paradossalmente la differenza si noterà di più su percorsi brevi che su quelli lunghi, dove le curve non saranno percepite come “rallentamenti”.
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1. In città, con cementine
In caso di viale piuttosto corto, in posizione frontale rispetto all’ingresso, è sempre meglio un viale dritto, ampio e regolare. Gli elementi ornamentali saranno lasciati alle piante o ad altre strutture, mentre si può giocare moltissimo con i materiali della pavimentazione, eseguendo disegni – anche di una certa complessità – purché in tono con lo stile dell’abitazione, e soprattutto della porta d’ingresso e del cancello. Il viale deve essere elemento di unione.