Ristrutturare per Sé o per l’Inquilino Fa la Differenza?
A confronto due progetti congegnati in funzione della diversa destinazione dell’alloggio: abitazione o affitto
Agnès Carpentier
16 aprile 2019
Ristrutturare le abitazioni piccole rappresenta sempre una sfida interessante. In questi casi i problemi da affrontare e le spese da prevedere variano molto anche in funzione del fatto che gli spazi siano destinati ad abitazione del proprietario o a locazione. Per offrire una guida introduttiva sul tema, vi presentiamo due tra i migliori progetti individuati da Houzz Francia, corredati dai suggerimenti e dai commenti dei professionisti che li hanno realizzati.
Foto di Philippe Billard
Progetto 1: Parigi. Il consistente intervento di ristrutturazione della casa di una giovane donna
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una professionista trentenne
Dove: Parigi
Data di completamento dei lavori: 2017
Superficie: 32 m² (42 m² calpestabili)
Progettista: Agathe Marimbert
Budget di spesa: 40mila euro
Progetto 1: Parigi. Il consistente intervento di ristrutturazione della casa di una giovane donna
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una professionista trentenne
Dove: Parigi
Data di completamento dei lavori: 2017
Superficie: 32 m² (42 m² calpestabili)
Progettista: Agathe Marimbert
Budget di spesa: 40mila euro
Prima: La tromba della scala e la cabina doccia. L’appartamento corrispondeva al piano superiore di un’unità sviluppata su due livelli (un cosiddetto “duplex”) che il precedente proprietario aveva deciso di dividere. Servito da una scala centrale, originariamente era composto da due camere nel sottotetto e da un ambiente con doccia accanto alla scala. Una tale frammentazione degli spazi non dava grande spazio per immaginarne l’abitabilità. La particolare posizione della scala e dell’impianto trituratore di scarico rendeva difficile la realizzazione di una cucina e di un bagno.
Dopo. La proprietaria, che non è più una studentessa, desiderava una zona living confortevole dove poter anche lavorare in caso di necessità. Per l’appartamento, la giovane immaginava arredi semplici ma di stile, materiali di qualità e un’efficace distribuzione degli spazi.
L’acquisto di questo tipo di abitazione, datata e piena di ingombri, comporta sempre qualche rischio, poiché è difficile valutarne a priori le condizioni. Sa il budget stanziato dalla nuova proprietaria, inizialmente, era di 35mila euro, la ristrutturazione ha poi però presentato una serie di sgradevoli sorprese, già in fase di demolizione: «Quando abbiamo abbattuto le pareti divisorie, il soffitto è in parte crollato», racconta Agathe Marimbert, la progettista che ha seguito i lavori. «Ci siamo resi conto che non c’era alcuna forma di isolamento e che rischiavamo di avere infiltrazioni dal tetto».
Scegliendo di risolvere il problema di dispersioni di calore in inverno e di eccessive temperature in estate, piuttosto che salvare le travi a vista, la proprietaria ha così stanziato altri cinquemila euro per isolamento e cartongesso.
Nell’appartamento c’erano tre vecchie finestre con vetro singolo e un più moderno lucernario con doppio vetro e, per questioni di budget, la padrona di casa ha deciso di rimandare al futuro la sostituzione dei serramenti: «Ogni finestra sarebbe costata attorno ai 1.500 euro», puntualizza Marimbert. In ogni caso, è stato dato il via libera all’installazione di efficienti radiatori elettrici a inerzia fluida.
Scegliendo di risolvere il problema di dispersioni di calore in inverno e di eccessive temperature in estate, piuttosto che salvare le travi a vista, la proprietaria ha così stanziato altri cinquemila euro per isolamento e cartongesso.
Nell’appartamento c’erano tre vecchie finestre con vetro singolo e un più moderno lucernario con doppio vetro e, per questioni di budget, la padrona di casa ha deciso di rimandare al futuro la sostituzione dei serramenti: «Ogni finestra sarebbe costata attorno ai 1.500 euro», puntualizza Marimbert. In ogni caso, è stato dato il via libera all’installazione di efficienti radiatori elettrici a inerzia fluida.
La planimetria dopo la ristrutturazione
Per la ristrutturazione dell’appartamento è stata importante l’esperienza e la capacità progettuale dell’architetto. Agathe Marimbert si è da subito resa conto delle possibilità offerte dalla demolizione dei muri non portanti, inclusa quella di creare una nuova camera di ben 8 metri quadrati. D’altra parte, la progettista ha dovuto trovare una posizione per le tubature, in modo da riuscire a ricavare un posto per un bagno e, prima di tutto, per la cucina.
Per la ristrutturazione dell’appartamento è stata importante l’esperienza e la capacità progettuale dell’architetto. Agathe Marimbert si è da subito resa conto delle possibilità offerte dalla demolizione dei muri non portanti, inclusa quella di creare una nuova camera di ben 8 metri quadrati. D’altra parte, la progettista ha dovuto trovare una posizione per le tubature, in modo da riuscire a ricavare un posto per un bagno e, prima di tutto, per la cucina.
La cucina. «Abbiamo montato la cucina contro la parete posteriore del soggiorno, perché volevamo valorizzare al massimo lo charme dell’attico senza per questo rischiare di battere ovunque la testa», spiega la progettista.
Diventato il punto focale della stanza, questo angolo è stato allestito con semplicità ma con materiali di alta qualità. Le cassettiere, provenienti dalla grande distribuzione, sono state dotate di ante color tortora Valchromat, realizzate su misura con pannelli in fibra di legno tinta in massa.
L’idea del professionista: Il paraspruzzi a tutta altezza è stato rivestito con piastrelle con fuga colorata, in modo da creare un motivo a zig-zag, che dà subito un tocco di sofisticata eleganza. «Ne risulta un forte elemento grafico, che ha aggiunto personalità all’ambiente senza implicare costi esorbitanti», commenta Marimbert.
L’idea del professionista: Il paraspruzzi a tutta altezza è stato rivestito con piastrelle con fuga colorata, in modo da creare un motivo a zig-zag, che dà subito un tocco di sofisticata eleganza. «Ne risulta un forte elemento grafico, che ha aggiunto personalità all’ambiente senza implicare costi esorbitanti», commenta Marimbert.
Prima.
Dopo. La progettista ha suggerito alla padrona di casa di sistemare la scrivania accanto alla porta di entrata, in modo da poter lavorare vicino alla finestra approfittando della luce e della vista. Montato sotto il tetto spiovente, il banco non ruba spazio alla stanza e lascia sgombra la zona dell’ingresso (a sinistra, nella foto), valorizzando il bel parquet in rovere massiccio.
L’idea del professionista: Sulla parete inclinata è stato montato un grande armadio (ritratto nella foto a sinistra). Per ammorbidire le linee dure di questo mobile a tutta altezza in Mdf, largo 50 cm, Agathe Marimbert ha suggerito di aggiungere, nella parte centrale, una nicchia con mensole.
L’idea del professionista: Sulla parete inclinata è stato montato un grande armadio (ritratto nella foto a sinistra). Per ammorbidire le linee dure di questo mobile a tutta altezza in Mdf, largo 50 cm, Agathe Marimbert ha suggerito di aggiungere, nella parte centrale, una nicchia con mensole.
Prima.
Dopo. La padrona di casa desiderava creare una piacevole e intima atmosfera da boudoir, e ha dipinto le pareti di una bella tonalità grigio-verde. «La cliente voleva un colore forte, che creasse un contrasto. Se fosse stato per me, probabilmente non mi sarei presa rischi dipingendo le pareti spioventi o la finestra, ma è una soluzione che funziona, e in futuro me ne ricorderò», dice Marimbert .
L’idea del professionista: Per sfruttare al meglio gli 8 metri quadrati di questa camera, sotto il tetto è stato realizzato su misura uno spazio contenitore. Di fronte, è stata allestita una cabina armadio con tenda: «Dato che la cabina è larga soltanto 40 centimetri, la tenda, che ha un ingombro minore di quello di una porta, permette di appendere anche gli attaccapanni».
Vernice: Pleat 280, Little Greene; Tenda finestra: Paul & Joe
L’idea del professionista: Per sfruttare al meglio gli 8 metri quadrati di questa camera, sotto il tetto è stato realizzato su misura uno spazio contenitore. Di fronte, è stata allestita una cabina armadio con tenda: «Dato che la cabina è larga soltanto 40 centimetri, la tenda, che ha un ingombro minore di quello di una porta, permette di appendere anche gli attaccapanni».
Vernice: Pleat 280, Little Greene; Tenda finestra: Paul & Joe
Prosegue la progettista: «La mia committente originariamente intendeva sistemare il bagno a fianco all’ingresso per approfittare della finestra Velux. Io le ho consigliato di collocarlo, piuttosto, in una nicchia già esistente vicino alla cucina, così da riuscire a evitare di dover installare un nuovo impianto con trituratore di scarico», dice Marimbert.
Dato che il vano era piuttosto lungo e stretto, la doccia di 80 x 140 cm è stata installata nella parte posteriore della stanza, dopo il wc e il lavabo: «La disposizione migliore per questo tipo di ambiente», sottolinea la progettista. Le lucide piastrelle bianche 10 x 10 cm con fuga scura creano un elegante contrasto grafico con quelle del pavimento nere, dalla forma ottagonale.
Dato che il vano era piuttosto lungo e stretto, la doccia di 80 x 140 cm è stata installata nella parte posteriore della stanza, dopo il wc e il lavabo: «La disposizione migliore per questo tipo di ambiente», sottolinea la progettista. Le lucide piastrelle bianche 10 x 10 cm con fuga scura creano un elegante contrasto grafico con quelle del pavimento nere, dalla forma ottagonale.
Foto di MadaM Architecture
Progetto 2: Tours. L’elegante ma non costosa ristrutturazione della residenza di uno studente
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Uno studente
Dove: Centro della città di Tours
Data di completamento dei lavori: 2018
Superficie: 30 m² (40 m² calpestabili)
Progettista: Cécile Gorce dello studio MadaM Architecture
Budget: 23mila euro
Progetto 2: Tours. L’elegante ma non costosa ristrutturazione della residenza di uno studente
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Uno studente
Dove: Centro della città di Tours
Data di completamento dei lavori: 2018
Superficie: 30 m² (40 m² calpestabili)
Progettista: Cécile Gorce dello studio MadaM Architecture
Budget: 23mila euro
Prima. Il proprietario di questo piccolo alloggio situato nel centro di Tours lo ha comprato per ristrutturarlo e affittarlo a studenti. All’acquisto, l’appartamento era piuttosto malmesso: il soffitto aveva subito perdite d’acqua, le travi andavano trattate e il pavimento si stava scollando. L’accesso alla casa era possibile grazie a una scala, situata proprio nel mezzo del soggiorno. Accanto a questa prima stanza, una camera delle stesse dimensioni affacciava su due ambienti separati, uno con il wc e uno con la vasca (come spesso accade in Francia).
Dopo. Il proprietario desiderava trasformare l’alloggio in un appartamento moderno, luminoso e accogliente, spendendo il meno impossibile ma senza rinunciare allo stile. L’obiettivo era valorizzare al massimo le magnifiche travi – il pezzo forte di questa casa– e dare al piccolo bilocale un’aria contemporanea che potesse esercitare un certo fascino su degli inquilini giovani.
In primissima battuta, la progettista Cécile Gorce aveva pensato di rubare un po’ di spazio alla camera per creare una zona living con più respiro ma, per ragioni di budget, il proprietario ha preferito conservare la distribuzione degli spazi originale, mantenendo cucina e bagno nella stessa posizione.
Sempre per limitare le spese, le logore travi marrone-scuro non sono state sabbiate, ma soltanto riverniciate in una tonalità di grigio che mira ad alleggerire tutto l’ambiente. Le perdite sono state riparate e il soffitto è stato re-intonacato, ma non è stato realizzato alcun intervento di isolamento.
Il proprietario, invece, non ha lesinato sull’impianto idraulico e quello elettrico, rifacendoli completamente e sostituendo i vecchi radiatori con un sistema a pannelli radianti. Per ottenere un effetto di massima luminosità, il pavimento è stato rivestito con strisce chiare di vinile (al costo di 20 euro al metro quadrato), mentre per le pareti e per gli arredi della cucina è stato scelto il bianco.
Sempre per limitare le spese, le logore travi marrone-scuro non sono state sabbiate, ma soltanto riverniciate in una tonalità di grigio che mira ad alleggerire tutto l’ambiente. Le perdite sono state riparate e il soffitto è stato re-intonacato, ma non è stato realizzato alcun intervento di isolamento.
Il proprietario, invece, non ha lesinato sull’impianto idraulico e quello elettrico, rifacendoli completamente e sostituendo i vecchi radiatori con un sistema a pannelli radianti. Per ottenere un effetto di massima luminosità, il pavimento è stato rivestito con strisce chiare di vinile (al costo di 20 euro al metro quadrato), mentre per le pareti e per gli arredi della cucina è stato scelto il bianco.
Nella zona giorno, una cucina completamente equipaggiata, dotata di un alto bancone, sfrutta al meglio la superficie disponibile: grazie a una tale ottimizzazione degli spazi l’affittuario non è stato costretto a procurarsi degli altri mobili. «I banconi sono modelli di Ikea in legno di betulla che il falegname ha tagliato su misura per questo spazio», spiega Cécile Gorce. «Il moderno tavolo da pranzo è stato sistemato sotto la finestra e la parete inclinata così da occupare meno spazio possibile». Il piano a L ha forma allungata e si presta a essere usato anche come angolo studio.
La cucina dallo stile essenziale è composta da lavandino, piano cottura in vetroceramica, frigorifero, lavatrice e vano spazzatura. «Piatti e pentole trovano posto nell’armadio sotto il bancone. Sfortunatamente non abbiamo potuto ricorrere a un piano a induzione perché avrebbe surriscaldato il frigorifero posto al di sotto», spiega la progettista.
L’idea del professionista: Le travi a vista sono state il punto di partenza da cui l’intero progetto ha tratto ispirazione. Le linee grafiche disegnate da questi elementi sono riprese dai campi dipinti in grigio sulle pareti, che valorizzano le forme del soffitto. Analogamente, gli angoli acuti del bancone-tavolo si alternano ai giochi di pieno e vuoto degli armadi della camera e della parete con vetrata del bagno.
Prima.
Dopo. La progettista ha sempre avuto chiara in mente l’idea iniziale di ridimensionare la camera. Usando stratagemmi come il lasciare il più sgombro possibile il pavimento e sistemando tutti i contenitori lungo le pareti della stanza, è riuscita a creare un ambiente dalle proporzioni equilibrate.
L’idea del professionista: Cécile Gorce è molto competente nell’individuare soluzioni innovative ma a basso costo: «Nella stanza avevamo soltanto una presa elettrica, sotto il letto. Con delle staffe per mensole in legno di Ikea da 3 euro, una decina di euro di cavi e 20 euro di lampadine, abbiamo realizzato due lampade a sospensione DIY per la lettura a letto».
Prima.
Dopo. La stanza da bagno non è stata spostata, ma, per dare un tocco di contemporaneità agli arredi, la parete divisoria tra questo ambiente e la camera è stata dipinta in una tonalità grigio scura e dotata di pannelli in vetro. La vasca è stata sostituita con una doccia di 120 x 70 cm, mentre, per dare un tocco finale all’arredamento dell’ambiente, alla parete è stato fissato un armadietto sospeso, alto 60 cm: «Ho trovato questo mobile, corredato di miscelatore e specchio, da Lapeyre, a 199 euro. Un articolo che mi sentirei senz’altro di raccomandare», conclude Gorce.
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superficie e superficie contestabile
Non capisco come sia possibile, in tutti è due gli appartenenti, che la superficie contestabile sia più grande della superficie dell'appartamento stesso (nel primo 30mq di superficie e 42mq di superficie contestabile e nel secondo 30 vs 40) qualcuno mi può spiegare? grazie
complimenti, niente male!!!