Quanti (e Quali) Taglieri Servono per Cucinare Bene?
L’esperta food blogger spiega quanti dovrebbero essere i taglieri in una cucina ben attrezzata, di che forma e in quali materiali
Tritare, sminuzzare, impastare, affettare: queste sono solo alcune delle operazioni che si fanno su un tagliere. In commercio si trovano tantissime varianti e materiali, ma ogni tipologia risponde a un diverso uso e una diversa manualità. Le caratteristiche dei taglieri variano, infatti, a seconda del tipo di operazione che dovremo effettuarvi sopra e di conseguenza anche il materiale potrà essere più o meno adatto all’uso.
Quelli in legno massello, grandi e pesanti sono i più diffusi, ma ve ne sono anche di innovativi in silicone o resina, più leggeri e maneggevoli, fino a quelli di design, perfetti complementi d’arredo per le cucine più sofisticate.
Quelli in legno massello, grandi e pesanti sono i più diffusi, ma ve ne sono anche di innovativi in silicone o resina, più leggeri e maneggevoli, fino a quelli di design, perfetti complementi d’arredo per le cucine più sofisticate.
2. Uno più piccolo e più maneggevole, da usare per il pane. Sarà il tagliere che poggerete sul tavolo da pranzo o su un piano di lavoro sul quale affetterete il pane e potrete usarlo anche per servirlo durante i pasti, senza dover spostare le fette in cestini portapane.
3. Il terzo sarà un tagliere in resina da usare con quei cibi che macchiano o lasciano cattivi odori. Servirà infatti un tagliere in un materiale più facile da pulire e da poter anche lavare in lavastoviglie. Alimenti come il pesce o le carote lasciano residui di odore o di colore su materiali come il legno.
MATERIALI
Legno
I classici taglieri in legno ricordano quelli delle nonne, sono resistenti, stabili e pratici da usare. Il legno però ha il difetto di essere un materiale che assorbe, quindi si macchia facilmente e se lasciato a contatto con cibi dal profumo intenso, tende ad assorbire anche gli odori. Per poter essere stabili dovranno avere uno spessore di almeno 5 cm e di conseguenza saranno pesanti.
Legno
I classici taglieri in legno ricordano quelli delle nonne, sono resistenti, stabili e pratici da usare. Il legno però ha il difetto di essere un materiale che assorbe, quindi si macchia facilmente e se lasciato a contatto con cibi dal profumo intenso, tende ad assorbire anche gli odori. Per poter essere stabili dovranno avere uno spessore di almeno 5 cm e di conseguenza saranno pesanti.
Da evitare i taglieri in legno verniciato, in quanto la superficie verniciata verrà a contatto diretto con i cibi. Affettando o tritando si potrebbe scalfire e le piccole parti finirebbero insieme al cibo e verrebbero quindi ingerite.
In commercio ve ne sono alcuni dal doppio uso: tagliere e spianatoia. Sono dotati di un dente sul bordo che permette di bloccare il pannello in legno e tenerlo quindi fermo al bordo del piano di lavoro in modo da potervi lavorare per impastare. Girandoli poi sul lato opposto si possono usare come normali taglieri!
Quando la cucina non ha problemi di spazio, è utile dotarsi di qualche tagliere in più, come quelli piccoli da usare ad esempio, con i formaggi. Sono in genere taglieri di dimensioni e spessore inferiori che non subiscono movimenti pesanti o pressioni. Data la loro capacità di essere maneggiati, si prestano a diventare da tagliere a vassoio per formaggi e salumi quando dovete organizzare un aperitivo in casa con gli amici.
Altro pregio del legno è la possibilità di essere facilmente lavorato e modellato. In questo caso, infatti, il tagliere può essere sagomato come il lavello, in modo da esservi incastrato sopra. Questo permette di avere un utile piano di appoggio e di lavoro e di acquistare spazio nelle cucine meno spaziose. Qualsiasi falegname potrà facilmente realizzarne uno sulle misure e la forma esatta del vostro lavello.
Marmo
Sono sicuramente molto raffinati i piccoli taglieri in marmo ma anche molto delicati. Il marmo si rovina se viene a contatto con cibi acidi come il succo di limone e si macchia con il succo dei frutti rossi, come fragole o ciliegie. Se cade si può rompere e se usato con utensili ruvidi si graffia. È indicato per impastare, per lavorare il cioccolato, ma per alcuni potrebbe risultare scomodo per tritare ed affettare, per via del fastidioso ticchettio del coltello sulla superficie dura e liscia.
Sono sicuramente molto raffinati i piccoli taglieri in marmo ma anche molto delicati. Il marmo si rovina se viene a contatto con cibi acidi come il succo di limone e si macchia con il succo dei frutti rossi, come fragole o ciliegie. Se cade si può rompere e se usato con utensili ruvidi si graffia. È indicato per impastare, per lavorare il cioccolato, ma per alcuni potrebbe risultare scomodo per tritare ed affettare, per via del fastidioso ticchettio del coltello sulla superficie dura e liscia.
Inoltre i taglieri in marmo sono pesanti e più scomodi da spostare e da lavare. Non si prestano perciò ad essere usati come vassoi per servire il cibo. Sono invece ottimali per chi ha la passione del cioccolato: il materiale più adatto al temperaggio del cioccolato è proprio il marmo.
Resina
I taglieri in resina sono i più leggeri e pratici. Se ne trovano di diverse misure. In alcuni casi si trovano adattabili alle dimensioni del lavello per poter sfruttare il foro come piano di appoggio. Essendo però in un materiale leggero, sono meno funzionali per alcune operazioni che richiedono forza: hanno infatti meno stabilità di quelli pesanti in legno massello e tendono a muoversi. Un grande pregio dei taglieri in resina è la possibilità di essere lavati facilmente in lavastoviglie. Oppure possono essere puliti con un normale detersivo per piatti, cosa da non fare con quelli in marmo o in legno!
I taglieri in resina sono i più leggeri e pratici. Se ne trovano di diverse misure. In alcuni casi si trovano adattabili alle dimensioni del lavello per poter sfruttare il foro come piano di appoggio. Essendo però in un materiale leggero, sono meno funzionali per alcune operazioni che richiedono forza: hanno infatti meno stabilità di quelli pesanti in legno massello e tendono a muoversi. Un grande pregio dei taglieri in resina è la possibilità di essere lavati facilmente in lavastoviglie. Oppure possono essere puliti con un normale detersivo per piatti, cosa da non fare con quelli in marmo o in legno!
Porcellana, gres o ceramica
I materiali come la porcellana, la ceramica e il gres sono pratici per la pulizia e l’igiene, ma molto fragili in caso di urto: si possono infatti spezzare mentre si trita o si affetta con i grossi coltelli da cucina. Adatti invece come base per gli impasti a mano, anche se essendo leggeri tendono a spostarsi mentre si lavora.
Guida Houzz: Tutti i Materiali per il Top della Cucina
I materiali come la porcellana, la ceramica e il gres sono pratici per la pulizia e l’igiene, ma molto fragili in caso di urto: si possono infatti spezzare mentre si trita o si affetta con i grossi coltelli da cucina. Adatti invece come base per gli impasti a mano, anche se essendo leggeri tendono a spostarsi mentre si lavora.
Guida Houzz: Tutti i Materiali per il Top della Cucina
FORMA
Rettangolare o quadrata
La forma più diffusa e anche più pratica è quella rettangolare o talvolta quadrata, per adattarsi alle dimensioni di cucine più piccole. È quella che meglio si presta quando dobbiamo impastare e permette di avere un’area di lavoro per il taglio e un’altra per poggiare il cibo da affettare.
Rettangolare o quadrata
La forma più diffusa e anche più pratica è quella rettangolare o talvolta quadrata, per adattarsi alle dimensioni di cucine più piccole. È quella che meglio si presta quando dobbiamo impastare e permette di avere un’area di lavoro per il taglio e un’altra per poggiare il cibo da affettare.
Tonda
La forma tondeggiante non è pratica per impastare, né per lavorare con un mattarello. Essendo la forma tonda ridotta rispetto alle stesse dimensioni in larghezza di un quadrato o rettangolo, risulta anche meno pratica per tritare o affettare. È adatta invece quando vogliamo affettare torte, schiacciate o pizze, appena tolte dal forno e quindi molto calde. Il calore infatti spezzerebbe qualsiasi piatto da portata sul quale andreste ad appoggiare il cibo.
La forma tondeggiante non è pratica per impastare, né per lavorare con un mattarello. Essendo la forma tonda ridotta rispetto alle stesse dimensioni in larghezza di un quadrato o rettangolo, risulta anche meno pratica per tritare o affettare. È adatta invece quando vogliamo affettare torte, schiacciate o pizze, appena tolte dal forno e quindi molto calde. Il calore infatti spezzerebbe qualsiasi piatto da portata sul quale andreste ad appoggiare il cibo.
L’idea di design
Infine, per gli amanti del design i taglieri più creativi, belli da ammirare e da sfoggiare come complemento d’arredo della cucina. Stravaganti nelle forme o nei materiali, avranno qualche limite nella funzionalità o maneggevolezza. Per compensare però queste eventuali “mancanze”, dotatevi di un tagliere in resina e poggiate l’oggetto del desiderio in bella vista sul vostro piano di lavoro o al muro. La sua funzione, più che pratica, sarà sicuramente un colpo d’occhio di sicuro effetto estetico!
Idee e consigli per la tua cucina
Infine, per gli amanti del design i taglieri più creativi, belli da ammirare e da sfoggiare come complemento d’arredo della cucina. Stravaganti nelle forme o nei materiali, avranno qualche limite nella funzionalità o maneggevolezza. Per compensare però queste eventuali “mancanze”, dotatevi di un tagliere in resina e poggiate l’oggetto del desiderio in bella vista sul vostro piano di lavoro o al muro. La sua funzione, più che pratica, sarà sicuramente un colpo d’occhio di sicuro effetto estetico!
Idee e consigli per la tua cucina
Prima domanda da porsi è questa, quanti taglieri sono necessari in una cucina?
In genere ne servono almeno tre: