Quando Chiamare un'Impresa Edile
Come funziona un'impresa edile, dagli incarichi al cantiere, raccontato direttamente dai Pro
Un’impresa edile si può occupare di un intero progetto, chiavi in mano, o di una sua parte. Ma qual è il percorso di incarico per un’impresa edile e chi le commissiona il lavoro? Qual è la parcella da aspettarsi e come viene calcolata? Attraverso il dialogo con i professionisti sul campo, cerchiamo di dare queste risposte.
I consigli professionali di:
Eliana Bezze, titolare di Bezze Guerrino e figli, provincia di Milano
Alessio Vincentelli, titolare di Reno Haus, Genova
I consigli professionali di:
Eliana Bezze, titolare di Bezze Guerrino e figli, provincia di Milano
Alessio Vincentelli, titolare di Reno Haus, Genova
Il percorso di incarico
I Pro coinvolti in questo dialogo sono concordi: gli incarichi arrivano nella maggior parte dei casi grazie al passaparola, meno attraverso gare di appalto.
Ne parla Alessio Vincentelli: «La maggior parte dei progetti che mi vengono affidati originano dal vecchio sistema del “passaparola”. Clienti per cui ho già lavorato indicano il mio nome al nuovo cliente e dopo i primi contatti si procede mettendo a fuoco i dettagli per la loro idea.
A volte i clienti procedono richiedendo più preventivi a diverse aziende e innescando quella che si può definire “gara”. Per esperienza nella ristrutturazione di interni, al netto dell’intesa in merito ai costi, pesa molto “l’affinità elettiva” con il cliente”.
I Pro coinvolti in questo dialogo sono concordi: gli incarichi arrivano nella maggior parte dei casi grazie al passaparola, meno attraverso gare di appalto.
Ne parla Alessio Vincentelli: «La maggior parte dei progetti che mi vengono affidati originano dal vecchio sistema del “passaparola”. Clienti per cui ho già lavorato indicano il mio nome al nuovo cliente e dopo i primi contatti si procede mettendo a fuoco i dettagli per la loro idea.
A volte i clienti procedono richiedendo più preventivi a diverse aziende e innescando quella che si può definire “gara”. Per esperienza nella ristrutturazione di interni, al netto dell’intesa in merito ai costi, pesa molto “l’affinità elettiva” con il cliente”.
Eliana Bezze conferma il percorso: «Spesso veniamo chiamati per passaparola e dai nostri vecchi clienti; nel caso di gare d’appalto veniamo interpellati dagli studi professionali».
Trova un’impresa edile nella tua zona
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Chi è il committente
A monte, chi dà l’incarico, il committente del progetto o l’architetto? Non sembra esserci una figura prevalente, rimanendo essenzialmente nell’ambito dei progetti di ristrutturazione residenziale, il fattore determinante rimane la qualità della relazione personale.
«Riceviamo incarichi sia dagli studi professionali che dai committenti stessi», conferma Eliana Bezze.
L’ago della bilancia tende più verso i committenti privati, per Alessio Vincentelli: «Personalmente ricevo incarichi molto più spesso il cliente finale. Penso che questo sia dovuto all’approccio “olistico” che ho nella ristrutturazione di un immobile. Credo nella bontà di un progetto realizzato nella sua interezza, dalla A alla Z; un architetto tende solitamente a parcellizzare diversi incarichi a diverse ditte. Le volte infatti che sono stato coinvolto in un progetto da un tecnico è sempre stato limitatamente a una parte (impianto idraulico o finiture)».
A monte, chi dà l’incarico, il committente del progetto o l’architetto? Non sembra esserci una figura prevalente, rimanendo essenzialmente nell’ambito dei progetti di ristrutturazione residenziale, il fattore determinante rimane la qualità della relazione personale.
«Riceviamo incarichi sia dagli studi professionali che dai committenti stessi», conferma Eliana Bezze.
L’ago della bilancia tende più verso i committenti privati, per Alessio Vincentelli: «Personalmente ricevo incarichi molto più spesso il cliente finale. Penso che questo sia dovuto all’approccio “olistico” che ho nella ristrutturazione di un immobile. Credo nella bontà di un progetto realizzato nella sua interezza, dalla A alla Z; un architetto tende solitamente a parcellizzare diversi incarichi a diverse ditte. Le volte infatti che sono stato coinvolto in un progetto da un tecnico è sempre stato limitatamente a una parte (impianto idraulico o finiture)».
In quale momento della ristrutturazione entra in gioco l’impresa
Dal ruolo dato all’impresa edile nel progetto di ristrutturazione dipende la tempistica del suo ingresso in cantiere. La consulenza, tuttavia, spesso comincia fin dalle prime fasi: «Spesso veniamo coinvolti fin dall’inizio; ci viene richiesto il sopralluogo e in base alle esigenze presentiamo poi le nostre proposte», racconta Eliana Bezze.
Dal ruolo dato all’impresa edile nel progetto di ristrutturazione dipende la tempistica del suo ingresso in cantiere. La consulenza, tuttavia, spesso comincia fin dalle prime fasi: «Spesso veniamo coinvolti fin dall’inizio; ci viene richiesto il sopralluogo e in base alle esigenze presentiamo poi le nostre proposte», racconta Eliana Bezze.
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La relazione con l’architetto
Il rapporto sereno fra impresa edile e architetto è fondamentale perché il percorso di progetto e cantiere si sviluppino senza ostacoli: il ‘fattore umano’ è quindi determinante.
«La collaborazione con il progettista è fondamentale e, proprio perché siamo una realtà molto propositiva – nelle scelte estetiche, nei materiali, nelle tecniche e nelle tecnologie – le prime vibrazioni che sentiamo nei confronti dell’architetto sono importantissime. Se non c’è il giusto feeling meglio perdere il progetto. Alla base del rapporto, infatti, devono esserci reciproca fiducia e rispetto; se mancano ne va della buona riuscita del cantiere, a scapito del cliente», racconta Alessio Vincentelli.
Il rapporto sereno fra impresa edile e architetto è fondamentale perché il percorso di progetto e cantiere si sviluppino senza ostacoli: il ‘fattore umano’ è quindi determinante.
«La collaborazione con il progettista è fondamentale e, proprio perché siamo una realtà molto propositiva – nelle scelte estetiche, nei materiali, nelle tecniche e nelle tecnologie – le prime vibrazioni che sentiamo nei confronti dell’architetto sono importantissime. Se non c’è il giusto feeling meglio perdere il progetto. Alla base del rapporto, infatti, devono esserci reciproca fiducia e rispetto; se mancano ne va della buona riuscita del cantiere, a scapito del cliente», racconta Alessio Vincentelli.
La definizione della parcella
È difficile stabilire degli standard, in questa filiera, talvolta proprio per l’importanza data alle relazioni fra le figure coinvolte, altre volte per la mancanza di protocolli di riferimento univoci.
«L’impresa edile non ha parcelle. Esegue lavori per un dato prezzo che può derivare dai tariffari delle Camere di Commercio o stilati a livello nazionale o molto più spesso può richiedere prezzi a corpo magari derivanti dai prezziari già citati e adeguati, perché i lavori richiesti sono difficilmente inquadrabili in uno standard», chiarisce Alessio Vincentelli.
Da Bezze Guerrino raccontano che spesso la percentuale viene spalmata sui prezzi dei materiali forniti: «Generalmente facciamo solo il ricarico del guadagno sui materiali; definire una percentuale per l’incarico di seguire il cliente dall’inizio alla fine non è possibile, altrimenti i prezzi sarebbero fuori mercato. Inoltre, quando non c’è il professionista e io mi avvalgo del mio geometra per la pratica da presentare in Comune, tutti i servizi che faccio per seguire il cliente fanno parte del lavoro ma non metto costi aggiuntivi».
È difficile stabilire degli standard, in questa filiera, talvolta proprio per l’importanza data alle relazioni fra le figure coinvolte, altre volte per la mancanza di protocolli di riferimento univoci.
«L’impresa edile non ha parcelle. Esegue lavori per un dato prezzo che può derivare dai tariffari delle Camere di Commercio o stilati a livello nazionale o molto più spesso può richiedere prezzi a corpo magari derivanti dai prezziari già citati e adeguati, perché i lavori richiesti sono difficilmente inquadrabili in uno standard», chiarisce Alessio Vincentelli.
Da Bezze Guerrino raccontano che spesso la percentuale viene spalmata sui prezzi dei materiali forniti: «Generalmente facciamo solo il ricarico del guadagno sui materiali; definire una percentuale per l’incarico di seguire il cliente dall’inizio alla fine non è possibile, altrimenti i prezzi sarebbero fuori mercato. Inoltre, quando non c’è il professionista e io mi avvalgo del mio geometra per la pratica da presentare in Comune, tutti i servizi che faccio per seguire il cliente fanno parte del lavoro ma non metto costi aggiuntivi».
Gli ostacoli più frequenti
Negli ultimi tempi l’ostacolo maggiore è quello relativo alla reperibilità e ai tempi di consegna dei materiali, a cui si aggiungono anche difficoltà relative alle collaborazioni: trovare artigiani e professionisti con cui trovarsi bene e iniziare un percorso progettuale non è sempre semplice, raccontano i soggetti coinvolti.
Tocca a te! Hai esperienze da raccontare riguardo a rapporti con le imprese edili? Scrivici nei Commenti!
Negli ultimi tempi l’ostacolo maggiore è quello relativo alla reperibilità e ai tempi di consegna dei materiali, a cui si aggiungono anche difficoltà relative alle collaborazioni: trovare artigiani e professionisti con cui trovarsi bene e iniziare un percorso progettuale non è sempre semplice, raccontano i soggetti coinvolti.
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Il ruolo di un’impresa edile può essere di diverse proporzioni; può occuparsi di un progetto dalla A alla Z, oppure può seguire una delle sue fasi, dalla posa di nuovi pavimenti e rivestimenti alla demolizioni di pareti divisorie fino al rifacimento degli impianti.
«Possiamo occuparci sia del chiavi in mano, proponendo anche l’arredamento, oppure occuparci di tutte le opere edili e impiantistiche, compresa la fornitura dei materiali di finitura, e lasciare che l’arredamento venga scelto dai clienti dove vogliono. Generalmente i mobili del bagno vengono sempre forniti da noi (per via dei prezzi interessanti che riusciamo a ottenere e delle molteplici composizioni proposte)», testimonia Eliana Bezze.
Backstage: Come Funziona un Cantiere Edile? I Pro Raccontano