Quali Piante Scegliere per Avere un Giardino Profumatissimo
Il profumo è una qualità irresistibile che dona ad un giardino una nota sensuale e una marcia in più, grazie a fiori e legni
Molte piante hanno sviluppato, nel corso delle ere, una qualità che le rende irresistibili: il profumo. Per noi umani, ma ancor più per gli insetti impollinatori. Un elemento puramente funzionale su cui la civiltà umana ha scritto romanzi e poemi. Anche un fiore non particolarmente attraente, se profuma, viene posto in una categoria differente rispetto agli altri: come se i fiori profumati avessero la consapevolezza di esercitare su di noi un potere seduttivo.
Ma bisogna dire che non solo i fiori hanno profumi speciali. Infatti, molte piante hanno cortecce, legni, radici, fusti e foglie profumate, specie se vengono schiacciate, spezzate o bagnate.
Ad esempio il classico e balsamico profumo di pino si libera soprattutto in estate, quando il calore sollecita le resine presenti nella corteccia e nel fogliame. I Cosmos hanno un fogliame che se strofinato odora di mela verde. Per secoli il profumo di violetta fu ricavato dal rizoma di Iris florentina. Ma si pensi anche a piante esotiche, come il sandalo, o i chiodi di garofano e la noce moscata: in questo caso non sono i fiori a profumare, ma il legno o i frutti.
Ma bisogna dire che non solo i fiori hanno profumi speciali. Infatti, molte piante hanno cortecce, legni, radici, fusti e foglie profumate, specie se vengono schiacciate, spezzate o bagnate.
Ad esempio il classico e balsamico profumo di pino si libera soprattutto in estate, quando il calore sollecita le resine presenti nella corteccia e nel fogliame. I Cosmos hanno un fogliame che se strofinato odora di mela verde. Per secoli il profumo di violetta fu ricavato dal rizoma di Iris florentina. Ma si pensi anche a piante esotiche, come il sandalo, o i chiodi di garofano e la noce moscata: in questo caso non sono i fiori a profumare, ma il legno o i frutti.
Plumeria
Il profumo della plumeria è molto complesso, dolce, speziato e fresco al contempo. È una delle essenze più apprezzate in profumeria, anche se molto costosa. Ad esempio, Beige di Chanel e Glamorous di Ralph Lauren sono due tra i profumi che lo utilizzano.
Pare che descrivere il profumo della plumeria sia molto difficile, non solo a causa delle numerose molecole che lo compongono, ma per il bilanciamento tra la parte dolce e quella speziata e fresca. In poche parole il suo profumo, che spesso trovate etichettato come “frangipani”, è divenuto simbolo di charme ed eleganza, anche grazie alla sua scarsa invadenza. Non è esclusivamente femminile, e questo ne ha moltiplicato il successo.
L’albero è originario delle zone orientali, dove è considerato un fiore degli dei, ma è ampiamente naturalizzato nelle zone dell’America centrale e meridionale. È parente dell’oleandro e del Rhyncospermum jasminoides, altre due piante profumatissime.
Il profumo della plumeria è molto complesso, dolce, speziato e fresco al contempo. È una delle essenze più apprezzate in profumeria, anche se molto costosa. Ad esempio, Beige di Chanel e Glamorous di Ralph Lauren sono due tra i profumi che lo utilizzano.
Pare che descrivere il profumo della plumeria sia molto difficile, non solo a causa delle numerose molecole che lo compongono, ma per il bilanciamento tra la parte dolce e quella speziata e fresca. In poche parole il suo profumo, che spesso trovate etichettato come “frangipani”, è divenuto simbolo di charme ed eleganza, anche grazie alla sua scarsa invadenza. Non è esclusivamente femminile, e questo ne ha moltiplicato il successo.
L’albero è originario delle zone orientali, dove è considerato un fiore degli dei, ma è ampiamente naturalizzato nelle zone dell’America centrale e meridionale. È parente dell’oleandro e del Rhyncospermum jasminoides, altre due piante profumatissime.
Murraya exotica (M. paniculata)
Negli anni 2000 la Murraya ha avuto un boom di fama e diffusione, grazie alla sua vegetazione compatta, al fogliame tondeggiante, fine e sempreverde, alla fioritura profumata seguita da belle bacche arancio-rosso.
Purtroppo non è molto rustica e la diffusione è limitata alle zone a sud di Napoli. Inoltre ha una crescita davvero lenta e questo può essere scoraggiante.
Tuttavia se vi piace avere un elemento sempreverde, di forma tondeggiante, in un bel vaso in giardino o sul balcone, la Murraya è un’ottima scelta. I fiori sono piccoli e bianchi, dal delicato sentore di zagara. Una pianta decisamente sorprendente quando è fiorita.
Negli anni 2000 la Murraya ha avuto un boom di fama e diffusione, grazie alla sua vegetazione compatta, al fogliame tondeggiante, fine e sempreverde, alla fioritura profumata seguita da belle bacche arancio-rosso.
Purtroppo non è molto rustica e la diffusione è limitata alle zone a sud di Napoli. Inoltre ha una crescita davvero lenta e questo può essere scoraggiante.
Tuttavia se vi piace avere un elemento sempreverde, di forma tondeggiante, in un bel vaso in giardino o sul balcone, la Murraya è un’ottima scelta. I fiori sono piccoli e bianchi, dal delicato sentore di zagara. Una pianta decisamente sorprendente quando è fiorita.
Freesia
Diffuse in tutto il mondo come fiori da taglio, si sono fatte la fama di “piante della nonna”, rurali, campagnole. Provengono dal Sud dell’Africa e amano inverni mediamente umidi e primavere asciutte. La coltivazione della fresia è in effetti tra le più semplici e la loro fioritura molto appagante. Curiosamente la specie a fiore giallo semplice è anche la più profumata.
La specie F. refracta, diffusa allo stato spontaneo, è spesso utilizzata nelle cerimonie popolari dei “giardini di Adone”, riti che ancora si seguono nelle zone dell’area magnogreca nel periodo pasquale.
I nasi più sofisticati individuano un marcata differenza tra il profumo della F. refracta e quello delle F. hybrida, che sarebbe meno pregevole.
Vanitas di Versace e Gucci Eau de Parfum II ne contengono l’estratto, ma molti altri profumi fiorati e femminili ne fanno uso.
Diffuse in tutto il mondo come fiori da taglio, si sono fatte la fama di “piante della nonna”, rurali, campagnole. Provengono dal Sud dell’Africa e amano inverni mediamente umidi e primavere asciutte. La coltivazione della fresia è in effetti tra le più semplici e la loro fioritura molto appagante. Curiosamente la specie a fiore giallo semplice è anche la più profumata.
La specie F. refracta, diffusa allo stato spontaneo, è spesso utilizzata nelle cerimonie popolari dei “giardini di Adone”, riti che ancora si seguono nelle zone dell’area magnogreca nel periodo pasquale.
I nasi più sofisticati individuano un marcata differenza tra il profumo della F. refracta e quello delle F. hybrida, che sarebbe meno pregevole.
Vanitas di Versace e Gucci Eau de Parfum II ne contengono l’estratto, ma molti altri profumi fiorati e femminili ne fanno uso.
‘Blossomtime’ e altre rose profumate
Le rose meriterebbero un capitolo a parte, e fiumi di inchiostro sono stati versati per descriverne il profumo. Ferrè, Gucci, Prada, Versace, Givenchy, Chloé, Bulgari, Dolce e Gabbana, solo per citare i nomi più noti, hanno dedicato alla rosa splendidi profumi. Ma l’essenza di rosa è uno degli ingredienti più presenti tra i profumi di tutto il mondo. Una delle ragioni è che le rose profumate sono numerose, un’altra è la facilità di coltivazione e l’abbondanza della fioritura, e la relativa facilità di estrazione.
Ci sono delle classi di rose con profumi meravigliosi, come la Alba, quasi tutte celestialmente profumate. La più amata è ‘Königin von Dänemark‘. Rinomate per il profumo sono le Damascene, tra cui ‘Celsiana’, la famosa ‘Kazanlik’, una delle cultivar usate per l’estrazione dell’essenza, ‘Ispahan’. Da considerare anche la classe del Bourbon, tra cui ricordiamo ‘Mme Isaac Péreire’, a detta di molti tra le rose più profumate in assoluto. I profumi sono una delle caratteristiche principali della classe delle Inglesi, purtroppo a volte sono un po’ rudi e poco sofisticate. Tra le rose Inglesi più profumate ‘Gertrude Jekyll’ e ‘Mayor of Casterbridge’.
Vuoi qualche consiglio in più? Leggi anche: Oh Maggio, Oh Le Rose!
Le rose meriterebbero un capitolo a parte, e fiumi di inchiostro sono stati versati per descriverne il profumo. Ferrè, Gucci, Prada, Versace, Givenchy, Chloé, Bulgari, Dolce e Gabbana, solo per citare i nomi più noti, hanno dedicato alla rosa splendidi profumi. Ma l’essenza di rosa è uno degli ingredienti più presenti tra i profumi di tutto il mondo. Una delle ragioni è che le rose profumate sono numerose, un’altra è la facilità di coltivazione e l’abbondanza della fioritura, e la relativa facilità di estrazione.
Ci sono delle classi di rose con profumi meravigliosi, come la Alba, quasi tutte celestialmente profumate. La più amata è ‘Königin von Dänemark‘. Rinomate per il profumo sono le Damascene, tra cui ‘Celsiana’, la famosa ‘Kazanlik’, una delle cultivar usate per l’estrazione dell’essenza, ‘Ispahan’. Da considerare anche la classe del Bourbon, tra cui ricordiamo ‘Mme Isaac Péreire’, a detta di molti tra le rose più profumate in assoluto. I profumi sono una delle caratteristiche principali della classe delle Inglesi, purtroppo a volte sono un po’ rudi e poco sofisticate. Tra le rose Inglesi più profumate ‘Gertrude Jekyll’ e ‘Mayor of Casterbridge’.
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Caprifoglio
Chanel ha una particolare predilezione per i profumi fiorati: Chance è uno di questi, e contiene essenza di caprifoglio, ma il profumo al caprifoglio più famoso è forse Lalique Honeysuckle, dalla inconfondibile e preziosa mini bottiglia. Il profumo del caprifoglio è dichiaratamente fiorato e campagnolo, tanto che sono molto diffusi i prodotti di bellezza di tipo erboristico, come saponette o creme.
Ma in realtà è quel genere di profumo che rende meglio in giardino che sugli scaffali di una profumeria, e tra la tarda primavera e l’estate, trasforma il giardino in un eden. In Inghilterra è usatissimo come siepe, e in effetti il profumo si libera meglio dopo la pioggia e se fa fresco.
Chanel ha una particolare predilezione per i profumi fiorati: Chance è uno di questi, e contiene essenza di caprifoglio, ma il profumo al caprifoglio più famoso è forse Lalique Honeysuckle, dalla inconfondibile e preziosa mini bottiglia. Il profumo del caprifoglio è dichiaratamente fiorato e campagnolo, tanto che sono molto diffusi i prodotti di bellezza di tipo erboristico, come saponette o creme.
Ma in realtà è quel genere di profumo che rende meglio in giardino che sugli scaffali di una profumeria, e tra la tarda primavera e l’estate, trasforma il giardino in un eden. In Inghilterra è usatissimo come siepe, e in effetti il profumo si libera meglio dopo la pioggia e se fa fresco.
Giglio (Lilium)
Sicuramente avrete sentito qualcuno lamentarsi del fatto di essere semi-svenuto a causa del profumo dei gigli.
Alcuni hanno infatti un profumo realmente intossicante, che stordisce, specie se collocati in stanze piccole e poco areate. Quando li regalate, sia che provengano dal vostro giardino o che li abbiate acquistati dal fioraio, tenete conto dei gusti del destinatario e per andare sul sicuro scegliete varietà poco profumate.
Di gigli ne esistono così tanti che è stato necessario dividerli in gruppi per portamento ed esigenze di coltivazione. Possono crescere benissimo anche in vaso e molti sopportano l’ombra (come il L. longiflorum), e gradiscono terreni morbidi e ricchi. Altri, come il famoso Giglio di S. Antonio (L. candidum) preferiscono suoli asciutti e calcarei. Se li coltivate in luoghi molto esposti, abbiate cura di sostenerli con canne o tutori.
Tra i più belli i gigli Aureliani, molto alti, a fioritura tarda, e gli ibridi orientali.
Sicuramente avrete sentito qualcuno lamentarsi del fatto di essere semi-svenuto a causa del profumo dei gigli.
Alcuni hanno infatti un profumo realmente intossicante, che stordisce, specie se collocati in stanze piccole e poco areate. Quando li regalate, sia che provengano dal vostro giardino o che li abbiate acquistati dal fioraio, tenete conto dei gusti del destinatario e per andare sul sicuro scegliete varietà poco profumate.
Di gigli ne esistono così tanti che è stato necessario dividerli in gruppi per portamento ed esigenze di coltivazione. Possono crescere benissimo anche in vaso e molti sopportano l’ombra (come il L. longiflorum), e gradiscono terreni morbidi e ricchi. Altri, come il famoso Giglio di S. Antonio (L. candidum) preferiscono suoli asciutti e calcarei. Se li coltivate in luoghi molto esposti, abbiate cura di sostenerli con canne o tutori.
Tra i più belli i gigli Aureliani, molto alti, a fioritura tarda, e gli ibridi orientali.
Lathyrus odoratus ‘Zorja Rose’
In epoca edoardiana, il reverendo W. T. Hutchins poeticamente disse che il profumo del pisello odoroso era “una dolce profezia di benvenuto ovunque esso fosse stato abbondantemente piantato”. Ed è realmente così. Delicato e mielato, non è tanto forte da sprigionarsi nell’aria se non piantato in masse compatte – sia che vengano allevati a spalliera o su tutori sia lasciati crescere disordinatamente tra le altre piante o in mezzo al prato.
I piselli odorosi hanno un’aria romantica e per smorzarla è bene evitare accostamenti con fiori ricchi di petali, come le rose doppie o le peonie. Sono rare le cultivar con poco profumo, persino quelle stradoppie, un po’ troppo “spinte” dall’ibridazione, conservano un delicato sentore di miele. Da provare la varietà ‘Cupaniana’ che dovrebbe aver mantenuto la fragranza originale.
In epoca edoardiana, il reverendo W. T. Hutchins poeticamente disse che il profumo del pisello odoroso era “una dolce profezia di benvenuto ovunque esso fosse stato abbondantemente piantato”. Ed è realmente così. Delicato e mielato, non è tanto forte da sprigionarsi nell’aria se non piantato in masse compatte – sia che vengano allevati a spalliera o su tutori sia lasciati crescere disordinatamente tra le altre piante o in mezzo al prato.
I piselli odorosi hanno un’aria romantica e per smorzarla è bene evitare accostamenti con fiori ricchi di petali, come le rose doppie o le peonie. Sono rare le cultivar con poco profumo, persino quelle stradoppie, un po’ troppo “spinte” dall’ibridazione, conservano un delicato sentore di miele. Da provare la varietà ‘Cupaniana’ che dovrebbe aver mantenuto la fragranza originale.
Mandevilla suaveolens
Amatissima per la rapidità di crescita e per la sua fioritura, la Mandevilla è coltivata in zone del Centro Italia poiché non è rustica, ma nemmeno ama i venti salsi e secchi.
Ha la caratteristica di profumare soprattutto di sera e di notte, di un sentore fresco e agrumato. Consigliata in zone vicine alla casa, meglio accanto alle finestre della stanza da letto.
Come la Plumeria, l’oleandro e il Rhyncospermum, fa parte delle Apocynaceae.
Amatissima per la rapidità di crescita e per la sua fioritura, la Mandevilla è coltivata in zone del Centro Italia poiché non è rustica, ma nemmeno ama i venti salsi e secchi.
Ha la caratteristica di profumare soprattutto di sera e di notte, di un sentore fresco e agrumato. Consigliata in zone vicine alla casa, meglio accanto alle finestre della stanza da letto.
Come la Plumeria, l’oleandro e il Rhyncospermum, fa parte delle Apocynaceae.
Gardenia jasminoides
La più suggestiva descrizione del profumo sprigionato dalla gardenia la troviamo nel libro Per un erbario di Colette, in cui il fiore si sveglia lentamente, di pomeriggio, profumando l’aria di un un odore che intorpidisce i sensi.
È vero che durante le ore serali il profumo della gardenia è più forte, quindi collocatela in un luogo dove sostate di pomeriggio.
Se avrete l’accortezza di piantarla in bel vaso alto, sarà anche a “livello di naso”, ma non dimenticate che la gardenia diventa un arbusto alto anche due metri, sebbene si accresca con molta lentezza. Un aiuto sarà un muro caldo ma non rovente.
L’importante è che non prenda una illuminazione diretta, specie nelle ore centrali del giorno, e che sia annaffiata regolarmente dalla primavera fino all’autunno.
Spesso soggetta a clorosi, sono indispensabili per la concimazione il sequestrene e il solfato ferroso.
Gucci e Chanel le hanno dedicato un profumo.
La più suggestiva descrizione del profumo sprigionato dalla gardenia la troviamo nel libro Per un erbario di Colette, in cui il fiore si sveglia lentamente, di pomeriggio, profumando l’aria di un un odore che intorpidisce i sensi.
È vero che durante le ore serali il profumo della gardenia è più forte, quindi collocatela in un luogo dove sostate di pomeriggio.
Se avrete l’accortezza di piantarla in bel vaso alto, sarà anche a “livello di naso”, ma non dimenticate che la gardenia diventa un arbusto alto anche due metri, sebbene si accresca con molta lentezza. Un aiuto sarà un muro caldo ma non rovente.
L’importante è che non prenda una illuminazione diretta, specie nelle ore centrali del giorno, e che sia annaffiata regolarmente dalla primavera fino all’autunno.
Spesso soggetta a clorosi, sono indispensabili per la concimazione il sequestrene e il solfato ferroso.
Gucci e Chanel le hanno dedicato un profumo.
Ipomoea alba
Questa rampicante linosa ha cambiato più volte nome (Calonyction aculeatum, Ipomoea noctiflora, Calonyction pulcherrimum) per fermarsi – parrebbe – alla denominazione di Ipomoea alba.
I fiori sono enormi, grandi come piattini da tè, che si aprono solo la sera e profumano la notte. Piantatela pertanto in un punto dove le ombre della sera la raggiungano prima, ad est. Purtroppo non è totalmente rustica, ma può resistere anche al Centro-Nord contro un muro assolato.
Un’indicazione sulla germinazione, che è un po’ laboriosa: i semi, grandi come nocciole, vanno posti a bagno in acqua tiepida (non fredda e non bollente), finchè non si screpolano, dopodiché vanno interrati.
Questa rampicante linosa ha cambiato più volte nome (Calonyction aculeatum, Ipomoea noctiflora, Calonyction pulcherrimum) per fermarsi – parrebbe – alla denominazione di Ipomoea alba.
I fiori sono enormi, grandi come piattini da tè, che si aprono solo la sera e profumano la notte. Piantatela pertanto in un punto dove le ombre della sera la raggiungano prima, ad est. Purtroppo non è totalmente rustica, ma può resistere anche al Centro-Nord contro un muro assolato.
Un’indicazione sulla germinazione, che è un po’ laboriosa: i semi, grandi come nocciole, vanno posti a bagno in acqua tiepida (non fredda e non bollente), finchè non si screpolano, dopodiché vanno interrati.
Giacinto (Hyacinthus)
Uno dei profumi più famosi che contiene l’essenza di giacinto è N°19 di Chanel. È un’essenza usata per dare un tocco orientale e mistico ai profumi, ma così intensa da risultare invadente e intossicante – tanto che se si forzano in inverno per averli fioriti a Natale, è bene tenerli in salotto e non in camera da letto.
I giacinti preferiscono esposizioni non in sole diretto: ombra parziale, mezz’ombra o meglio ancora, ombra a chiazze, sotto un albero deciduo dal fogliame leggero e mobile. Hanno il difetto di fiorire radamente dopo il primo anno, anche se ben concimati, pertanto alcuni consigliano di aggiungere un cucchiaino di sale per metro quadrato. Anche se non ci sono riscontri positivi certi su questa tecnica di coltivazione.
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Uno dei profumi più famosi che contiene l’essenza di giacinto è N°19 di Chanel. È un’essenza usata per dare un tocco orientale e mistico ai profumi, ma così intensa da risultare invadente e intossicante – tanto che se si forzano in inverno per averli fioriti a Natale, è bene tenerli in salotto e non in camera da letto.
I giacinti preferiscono esposizioni non in sole diretto: ombra parziale, mezz’ombra o meglio ancora, ombra a chiazze, sotto un albero deciduo dal fogliame leggero e mobile. Hanno il difetto di fiorire radamente dopo il primo anno, anche se ben concimati, pertanto alcuni consigliano di aggiungere un cucchiaino di sale per metro quadrato. Anche se non ci sono riscontri positivi certi su questa tecnica di coltivazione.
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È sorprendente come la Natura sia ricca di regali in attesi, e come un bisogno biologico si trasformi in un piacere dei sensi. Il cervello umano è inoltre conformato in modo da memorizzare molto velocemente gli odori e i profumi, perciò spessissimo, un profumo ci riporta indietro nel tempo a momenti di gioia fanciullesca, come la tisana di tiglio che risvegliò in Proust i ricordi del tempo perduto.
Una curiosità: la maggior parte dei fiori profumati sono bianchi. Parrebbe che questo fatto sia legato ai meccanismi di visione dei colori di insetti e uccelli.