Quali Alberi si Possono Coltivare Anche in Casa?
Tre proposte adatte anche ai principianti: Ficus lyrata, Radermachera sinica e Araucaria heterophylla
Tutti sappiamo che moltissime piante sono adatte alla coltivazione in interno, ma quante tra queste sono veri e propri alberi che in natura crescono decine di metri? Le tre proposte di questo articolo sono alberi interessanti e di facile coltivazione. Tenendoli in interno, preferiscono concimazioni liquide e durante il periodo vegetativo, non di riposo. Sono tutte sempreverdi, e qualcuna è persino acclimatata nelle regioni calde della nostra penisola.
La coltivazione del Ficus lyrata non è difficile: una posizione lontana da colpi di vento e dove la temperatura sia stabile (non necessariamente altissima). Da evitare i punti vicino a porte e finestre, corridoi ventosi, zone fredde e umide, luoghi bui.
La luce deve essere indiretta, in particolare bisogna evitare quella della seconda parte della giornata, che può bruciare le foglie.
A differenza delle successive due piante, il Ficus lyrata ama essere spruzzato occasionalmente, e non può essere coltivato in esterno, almeno non in Italia.
È quella tipica pianta a cui bisogna trovare la giusta posizione e non spostarla, ma solo ruotare il vaso per avere una crescita simmetrica.
La luce deve essere indiretta, in particolare bisogna evitare quella della seconda parte della giornata, che può bruciare le foglie.
A differenza delle successive due piante, il Ficus lyrata ama essere spruzzato occasionalmente, e non può essere coltivato in esterno, almeno non in Italia.
È quella tipica pianta a cui bisogna trovare la giusta posizione e non spostarla, ma solo ruotare il vaso per avere una crescita simmetrica.
Il terriccio deve essere di buona qualità, molto ben drenato, non zuppo, ma è sconsigliabile lasciare asciugare troppo il terreno tra una irrigazione e l’altra. Il F. lyrata tollera sia terreni acidi che alcalini, ma può essere soggetto a qualche insettino dannoso, come afidi o ragnetto. Se appaiono, pulite bene le foglie con un panno umido, facendo attenzione alla pagina inferiore, e irrorate con preparati appositi, preferibilmente biologici, seguendo scrupolosamente le dosi riportate in etichetta.
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Radermachera sinica
È certamente una delle piante da interno più vendute in Italia. Se non la riconoscete a prima vista è perché in giardino, dove il clima lo consente, diventa un albero maestoso, dal portamento elegante e dalla bellezza mozzafiato. A maturità produce fiori bianchi a trombetta, ricadenti, molto belli, seguiti da una sorta di baccelli ritorti, che le valgono il nome comune di “serpent tree” (nel mondo anglofono è nota come “china doll tree”).
In negozio la troverete come una comune pianta in vaso medio-piccolo, non particolarmente appariscente: potreste non essere colpiti subito dalla sua bellezza, ma se osservate con attenzione sarete sorpresi dall’aspetto compatto, dal fogliame fine, lucido, di rara eleganza e al contempo vigoroso. L’insieme è fluido, mosso e junglesco.
Può vivere in casa per molti anni, diventando un vero e proprio albero a fusto singolo o multiplo.
È certamente una delle piante da interno più vendute in Italia. Se non la riconoscete a prima vista è perché in giardino, dove il clima lo consente, diventa un albero maestoso, dal portamento elegante e dalla bellezza mozzafiato. A maturità produce fiori bianchi a trombetta, ricadenti, molto belli, seguiti da una sorta di baccelli ritorti, che le valgono il nome comune di “serpent tree” (nel mondo anglofono è nota come “china doll tree”).
In negozio la troverete come una comune pianta in vaso medio-piccolo, non particolarmente appariscente: potreste non essere colpiti subito dalla sua bellezza, ma se osservate con attenzione sarete sorpresi dall’aspetto compatto, dal fogliame fine, lucido, di rara eleganza e al contempo vigoroso. L’insieme è fluido, mosso e junglesco.
Può vivere in casa per molti anni, diventando un vero e proprio albero a fusto singolo o multiplo.
Nella foto a destra una Jacaranda fiorita
La Radermachera deve la sua diffusione alla sua tolleranza in ambienti un po’ secchi come spesso sono le nostre abitazioni oggi. L’esposizione deve essere luminosa, ma non alla luce diretta. Se arriva qualche raggio di sole direttamente sulla pianta la mattina o al tramonto può andare, purché sia per poco tempo e mai nelle ore centrali della giornata. In ogni caso se intravedete segni di ustioni solari, spostate la pianta più all’ombra. Evitate di posizionarla vicino a finestre che danno a sud.
Le indicazioni sull’annaffiatura sono semplici, ma devono essere seguite: annaffiare abbondantemente solo quando lo strato superficiale del terriccio è asciutto, e svuotare il sottovaso di continuo, oppure usare i distanziatori o qualsiasi cosa tenga separata l’acqua rimasta nel sottovaso dalla base del vaso. Dietro la quasi totalità di “inspiegabili morti improvvise” di piante d’appartamento, ci sono sottovasi mai svuotati.
In estate può essere portata all’esterno, ma sempre all’ombra, mai al sole diretto.
La Radermachera deve la sua diffusione alla sua tolleranza in ambienti un po’ secchi come spesso sono le nostre abitazioni oggi. L’esposizione deve essere luminosa, ma non alla luce diretta. Se arriva qualche raggio di sole direttamente sulla pianta la mattina o al tramonto può andare, purché sia per poco tempo e mai nelle ore centrali della giornata. In ogni caso se intravedete segni di ustioni solari, spostate la pianta più all’ombra. Evitate di posizionarla vicino a finestre che danno a sud.
Le indicazioni sull’annaffiatura sono semplici, ma devono essere seguite: annaffiare abbondantemente solo quando lo strato superficiale del terriccio è asciutto, e svuotare il sottovaso di continuo, oppure usare i distanziatori o qualsiasi cosa tenga separata l’acqua rimasta nel sottovaso dalla base del vaso. Dietro la quasi totalità di “inspiegabili morti improvvise” di piante d’appartamento, ci sono sottovasi mai svuotati.
In estate può essere portata all’esterno, ma sempre all’ombra, mai al sole diretto.
Araucaria heterophylla
Tanto è conosciuta e un po’ ubiqua la comune Araucaria araucana, tanto è poco conosciuta un’altra specie, la A. heterophylla, che a differenza della prima si presta benissimo come pianta d’appartamento. È un vero e proprio albero, che in natura supera i dodici metri di altezza, ma in casa assume un portamento conico, molto simile all’abete.
L’Araucaria heterophylla può essere coltivata anche all’esterno, ma solo al Sud Italia. In interno cresce lentamente, rimanendo più compatta. Condivide con l’A. araucana un fogliame appuntito, ma molto fine, più corto e denso, che la fa assomigliare a una felce arbustiva.
Negli Stati Uniti si usa sovente come albero di Natale ecologico e a basso impatto. L’unico inconveniente è che questa pianta ha un apparato radicale fragile, e non deve essere sovraccaricata di decorazioni. Anche durante le operazioni di cura colturale, e soprattutto durante il rinvaso, occorre essere cauti, effettuandolo solo quando le radici hanno completamente riempito il vaso e usando opportuni tutori, specie quando l’albero è ancora giovane.
Quando rinvasate, usate un vaso solo due o tre centimetri più grande del precedente.
Tanto è conosciuta e un po’ ubiqua la comune Araucaria araucana, tanto è poco conosciuta un’altra specie, la A. heterophylla, che a differenza della prima si presta benissimo come pianta d’appartamento. È un vero e proprio albero, che in natura supera i dodici metri di altezza, ma in casa assume un portamento conico, molto simile all’abete.
L’Araucaria heterophylla può essere coltivata anche all’esterno, ma solo al Sud Italia. In interno cresce lentamente, rimanendo più compatta. Condivide con l’A. araucana un fogliame appuntito, ma molto fine, più corto e denso, che la fa assomigliare a una felce arbustiva.
Negli Stati Uniti si usa sovente come albero di Natale ecologico e a basso impatto. L’unico inconveniente è che questa pianta ha un apparato radicale fragile, e non deve essere sovraccaricata di decorazioni. Anche durante le operazioni di cura colturale, e soprattutto durante il rinvaso, occorre essere cauti, effettuandolo solo quando le radici hanno completamente riempito il vaso e usando opportuni tutori, specie quando l’albero è ancora giovane.
Quando rinvasate, usate un vaso solo due o tre centimetri più grande del precedente.
L’A. heterophylla gradisce esposizioni luminose, con un paio d’ore di luce diretta al mattino o alla sera. È importantissimo ruotare il vaso di un quarto di giro al mese per avere una crescita ben proporzionata. In estate la pianta può anche essere spostata all’aperto, ma in ombra luminosa, mai alla luce diretta del sole, e sempre avendo cura di non far subire troppi traumi al vaso e alle radici.
Il terriccio deve essere molto drenato, quindi già al primo rinvaso aggiungete sabbia silicea o perlite.
Per l’irrigazione valgono le regole generali, il terriccio non deve essere zuppo ma neanche rimanere secco, tuttavia anche questa pianta ha una discreta resistenza al secco di case e uffici e tollera bene qualche distrazione.
La potatura deve essere molto accorta e fatta quando necessario: se la cima dovesse allungarsi può essere spuntata, così come i lami laterali. Impostate la pianta fin da giovane in modo che la chioma sia compatta anche all’interno, lasciando i getti che nascono dal fusto centrale.
Spesso la pianta viene venduta a fusto triplo.
Il terriccio deve essere molto drenato, quindi già al primo rinvaso aggiungete sabbia silicea o perlite.
Per l’irrigazione valgono le regole generali, il terriccio non deve essere zuppo ma neanche rimanere secco, tuttavia anche questa pianta ha una discreta resistenza al secco di case e uffici e tollera bene qualche distrazione.
La potatura deve essere molto accorta e fatta quando necessario: se la cima dovesse allungarsi può essere spuntata, così come i lami laterali. Impostate la pianta fin da giovane in modo che la chioma sia compatta anche all’interno, lasciando i getti che nascono dal fusto centrale.
Spesso la pianta viene venduta a fusto triplo.
E ora, tocca a te: esistono altri alberi e moltissime piante che si possono coltivare in appartamento, c’è qualche specie di cui vorresti sapere di più? Puoi commentare e chiedere, la community di Houzz sarà felice di rispondere. Se vuoi inserire delle immagini è semplicissimo: basta trascinarle nella finestra di dialogo!
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Dopo il Ficus benjamin e il F. elastica, il lyrata è il ficus da interni più coltivato, e probabilmente una delle piante da interno più amate, per via delle foglie grandi, dall’insolita forma, e dall’aspetto esuberante, appariscente, che si impone alla vista.
È adattissimo come “solitario” anche in casa, dove risalta con maggiore impatto se da solo, ma può tranquillamente essere incluso in gruppi, cui può fare da sostegno ottico, e a volte anche materiale, magari per piccole piante rampicanti, come la Hoya.