Qual è la Siepe Giusta per il Tuo Giardino?
Siepe sempreverde, alta, bassa... albero o arbusto? Come destreggiarsi nel vasto mondo delle siepi senza sbagliare
Lidia Zitara
2 luglio 2018
Giornalista
La siepe è una delle questioni legate al giardino che fanno sudare freddo. Non si sa mai quale pianta scegliere, né come si comporterà e se in futuro saranno necessari interventi drastici per tenerla in forma o se si dovrà addirittura togliere e sostituire. Le piante da siepe sono spesso messe a dimora da ditte che propongono scelte piuttosto anonime e standardizzate, dove non c’è molto tempo per cambiare idea o affidarsi a un garden designer per un parere.
La siepe da giardino è un po’ come un diamante: se non è per sempre, è per molto a lungo. La manutenzione sarà in ogni caso complessa e delicata, perché le siepi funzionano spesso un divisorio ottico tra il giardino e l’esterno, di conseguenza possono rivelarsi fastidiose per i passanti, i vicini o per il Comune stesso, che potrebbe chiedervi interventi costosi e sgraditi.
Poche altre cose in giardino vanno scelte con la dura forza della logica, mettendo da parte considerazioni puramente estetiche. Ecco una guida ragionata per aiutarvi a scegliere la pianta da siepe ideale per il giardino.
La siepe da giardino è un po’ come un diamante: se non è per sempre, è per molto a lungo. La manutenzione sarà in ogni caso complessa e delicata, perché le siepi funzionano spesso un divisorio ottico tra il giardino e l’esterno, di conseguenza possono rivelarsi fastidiose per i passanti, i vicini o per il Comune stesso, che potrebbe chiedervi interventi costosi e sgraditi.
Poche altre cose in giardino vanno scelte con la dura forza della logica, mettendo da parte considerazioni puramente estetiche. Ecco una guida ragionata per aiutarvi a scegliere la pianta da siepe ideale per il giardino.
I tre pilastri da cui partire per la scelta
Dando per scontato che le piante da siepe vanno scelte in base alle condizioni climatiche e pedologiche del giardino oltre a ragioni estetiche e stilistiche, riferendoci a parametri apparentemente brutali, bisogna capire che altezza si desidera ottenere.
Dando per scontato che le piante da siepe vanno scelte in base alle condizioni climatiche e pedologiche del giardino oltre a ragioni estetiche e stilistiche, riferendoci a parametri apparentemente brutali, bisogna capire che altezza si desidera ottenere.
- L’altezza della siepe ci dirà se bisogna scegliere alberi o arbusti, più o meno grandi.
- Il secondo parametro riguarda la permanenza delle foglie. Una siepe sempreverde dà maggiore solidità alle linee del giardino, ma può diventare troppo rigida o tendere a uno stile severo. Garantisce maggiore privacy e, se ben scelta, può offrire anche un certo riparo dal vento. Inoltre forma una sorta di ossatura nella pianificazione del giardino, che permane durante i mesi freddi, e che funge anche da sfondo per le aiuole. Non necessariamente la scelta di piante per una siepe sempreverde deve ricadere su piante che non fioriscono. Se non graditi, i fiori possono essere anche rimossi.
- Il terzo parametro è da dedicare alla specie: monospecie o mista? In una siepe monospecie, come in foto, le piante vengono sistemate in modo regolare, accostate, per formare una quinta verde, un blocco di colore unico e compatto. In genere queste siepi vengono potate in modo regolare, più o meno squadrato. La siepe mista può essere composta da alberi, arbusti e piante erbacee e legnose, di diversa taglia, spoglianti e sempreverdi. Richiede meno manutenzione e di solito meno irrigazioni, offre riparo per piccoli mammiferi e per gli uccelli e offre varietà durante tutto l’arco dell’anno. Inoltre può essere molto fiorita, specie in ampi spazi di campagna.
Sempreverdi classici, medi e alti
Le piante da siepe sono di solito molto resistenti alle potature e agli strapazzi, sopportano malattie e irrigazioni non perfette, inoltre hanno un portamento compatto che garantisce una schermatura della visuale. Le scelte classiche sono il tasso (Taxus baccata), dalla crescita lenta, fogliame scuro, con un effetto a maturità piuttosto imponente e cupo. È la siepe tipica dei giardini all’inglese e arriva, nel tempo, a tre-quattro metri d’altezza, ma cresce molto lentamente.
Il bosso (Buxus sempervirens) è in assoluto la pianta più usata per siepi formali basse.
Il Ligustrum ovalifolium segue a ruota per diffusione, ha una manutenzione molto leggera, un bel fogliame e fiori a pannocchietta, bianco crema, dal curioso odore di buccia di banana.
Il Lauroceraso (Prunus laurocerasus), è una pianta molto convenzionale, usatissima nelle siepi di città, e voglio spezzare una lancia a favore di una scelta apparentemente banale. Quando c’è bisogno di ottenere privacy velocemente e non si hanno a disposizione tempo, mezzi o acqua, il Lauroceraso può essere davvero risolutivo. Cresce molto bene in qualsiasi terreno e anche in esposizioni non perfettamente baciate dal sole, inoltre qualsiasi siepe può nel tempo essere arricchita o modificata con l’aggiunta di qualche pianta da fiore o rampicanti. Se la manutenzione vi preoccupa, il lauroceraso potrebbe fare al caso vostro.
Thuja (Thuja plicata, T. occidentalis), notissima e diffusa allo sfinimento, anche come piccolo albero o arbusto ornamentale usato dai Comuni, rende difficile sentirsi a posto con la coscienza indicandola come una scelta valida, ma la sua affidabilità e adattabilità ne fanno comunque una pianta validissima. Il consiglio è di scegliere qualche varietà non troppo vista.
Viburno tino (Viburnum tinus), arbusto dal fogliame compatto, affidabile e di facile coltivazione, molto adattabile a suoli anche poveri e condizioni di illuminazione non perfetta, ha un fogliame più piccolo rispetto al Lauroceraso.
Le piante da siepe sono di solito molto resistenti alle potature e agli strapazzi, sopportano malattie e irrigazioni non perfette, inoltre hanno un portamento compatto che garantisce una schermatura della visuale. Le scelte classiche sono il tasso (Taxus baccata), dalla crescita lenta, fogliame scuro, con un effetto a maturità piuttosto imponente e cupo. È la siepe tipica dei giardini all’inglese e arriva, nel tempo, a tre-quattro metri d’altezza, ma cresce molto lentamente.
Il bosso (Buxus sempervirens) è in assoluto la pianta più usata per siepi formali basse.
Il Ligustrum ovalifolium segue a ruota per diffusione, ha una manutenzione molto leggera, un bel fogliame e fiori a pannocchietta, bianco crema, dal curioso odore di buccia di banana.
Il Lauroceraso (Prunus laurocerasus), è una pianta molto convenzionale, usatissima nelle siepi di città, e voglio spezzare una lancia a favore di una scelta apparentemente banale. Quando c’è bisogno di ottenere privacy velocemente e non si hanno a disposizione tempo, mezzi o acqua, il Lauroceraso può essere davvero risolutivo. Cresce molto bene in qualsiasi terreno e anche in esposizioni non perfettamente baciate dal sole, inoltre qualsiasi siepe può nel tempo essere arricchita o modificata con l’aggiunta di qualche pianta da fiore o rampicanti. Se la manutenzione vi preoccupa, il lauroceraso potrebbe fare al caso vostro.
Thuja (Thuja plicata, T. occidentalis), notissima e diffusa allo sfinimento, anche come piccolo albero o arbusto ornamentale usato dai Comuni, rende difficile sentirsi a posto con la coscienza indicandola come una scelta valida, ma la sua affidabilità e adattabilità ne fanno comunque una pianta validissima. Il consiglio è di scegliere qualche varietà non troppo vista.
Viburno tino (Viburnum tinus), arbusto dal fogliame compatto, affidabile e di facile coltivazione, molto adattabile a suoli anche poveri e condizioni di illuminazione non perfetta, ha un fogliame più piccolo rispetto al Lauroceraso.
Alberi
Il cipresso di Leyland (Cuprocyparis leylandii) è l’albero più usato per le siepi alte. Questo tipo di pianta cresce molto velocemente, fino ad altezze considerevoli, fornendo uno schermo verde-grigio fitto.
L’essere sempreverde (anzi, sempre-grigio), la rapidità di crescita e la sua affidabilità lo hanno fatto diffondere a macchia d’olio negli scorsi decenni, ma moltissimi giardinieri si sono pentiti della scelta, proprio per l’altezza della siepe, che finiva per rubare troppa luce e necessitare tagli drastici con conseguenti ingenti spese e considerevoli danni estetici. È una pianta che va usata bene e dove ci sia necessità e spazio, con prudenza. Ne esistono alcune varianti a fogliame giallo-dorato.
Spesso confuso con questo albero c’è un’altra conifera altrettanto usata e che va piantate con le stesse accortezze, la Chamaecyparys lawsoniana (cipresso di Lawson), anche questa sempreverde e con molte varietà di colore.
Il Faggio (Fagus sylvatica), albero deciduo, dal bellissimo fogliame che in natura si alza di diverse decine di metri, può essere potato per formare blocchi di vegetazione più o meno alti. È usatissimo come siepe con fusto, cioè impalcato alto, con chioma topiata in forme regolari.
Il Carpino (Carpinus betulus) è molto frequente in Italia, specie in zone fresche; le “carpinate”erano molto diffuse nelle zone del Nord Italia. Da non confondere con il cosiddetto Carpino nero, che è molto simile, ma appartiene a un genere diverso, Ostrya carpinifolia.
L’Agrifoglio (Ilex aquifolium), è magnifico per portamento e fogliame, che può essere molto spinoso o inerme a seconda della varietà. Cresce con grande lentezza ma a maturità è un albero maestoso. Ne esistono varietà a foglie variegate o dorate, che richiedono più luce rispetto a quelle a fogliame scuro.
L’Alloro (Laurus nobilis), tradizionalemnte usato per le siepi, specie in zone calde, è un vero e proprio albero sempreverde a accrescimento molto lento, tanto che è raro trovarne esemplari maturi, che raggiungono e superano i dieci metri d’altezza. L’affidabilità dell’alloro è nota, ma è importante una potatura che non lo faccia lignificare troppo per tenere il fogliame ben fitto anche alla base.
Il Cipresso (Cupressus sempervirens), è un albero notissimo e affascinante, cantato in poesie e simbolo del paesaggio del cento Italia, ma diffuso in tutta la penisola. La varietà ‘Fastigiata’ è a portamento più affusolato. Molto noto e usato è anche il Cupressus macrocarpa, detto cipresso di Monterey, che conta molte varietà dal fogliame grigio o più o meno dorato.
Il cipresso di Leyland (Cuprocyparis leylandii) è l’albero più usato per le siepi alte. Questo tipo di pianta cresce molto velocemente, fino ad altezze considerevoli, fornendo uno schermo verde-grigio fitto.
L’essere sempreverde (anzi, sempre-grigio), la rapidità di crescita e la sua affidabilità lo hanno fatto diffondere a macchia d’olio negli scorsi decenni, ma moltissimi giardinieri si sono pentiti della scelta, proprio per l’altezza della siepe, che finiva per rubare troppa luce e necessitare tagli drastici con conseguenti ingenti spese e considerevoli danni estetici. È una pianta che va usata bene e dove ci sia necessità e spazio, con prudenza. Ne esistono alcune varianti a fogliame giallo-dorato.
Spesso confuso con questo albero c’è un’altra conifera altrettanto usata e che va piantate con le stesse accortezze, la Chamaecyparys lawsoniana (cipresso di Lawson), anche questa sempreverde e con molte varietà di colore.
Il Faggio (Fagus sylvatica), albero deciduo, dal bellissimo fogliame che in natura si alza di diverse decine di metri, può essere potato per formare blocchi di vegetazione più o meno alti. È usatissimo come siepe con fusto, cioè impalcato alto, con chioma topiata in forme regolari.
Il Carpino (Carpinus betulus) è molto frequente in Italia, specie in zone fresche; le “carpinate”erano molto diffuse nelle zone del Nord Italia. Da non confondere con il cosiddetto Carpino nero, che è molto simile, ma appartiene a un genere diverso, Ostrya carpinifolia.
L’Agrifoglio (Ilex aquifolium), è magnifico per portamento e fogliame, che può essere molto spinoso o inerme a seconda della varietà. Cresce con grande lentezza ma a maturità è un albero maestoso. Ne esistono varietà a foglie variegate o dorate, che richiedono più luce rispetto a quelle a fogliame scuro.
L’Alloro (Laurus nobilis), tradizionalemnte usato per le siepi, specie in zone calde, è un vero e proprio albero sempreverde a accrescimento molto lento, tanto che è raro trovarne esemplari maturi, che raggiungono e superano i dieci metri d’altezza. L’affidabilità dell’alloro è nota, ma è importante una potatura che non lo faccia lignificare troppo per tenere il fogliame ben fitto anche alla base.
Il Cipresso (Cupressus sempervirens), è un albero notissimo e affascinante, cantato in poesie e simbolo del paesaggio del cento Italia, ma diffuso in tutta la penisola. La varietà ‘Fastigiata’ è a portamento più affusolato. Molto noto e usato è anche il Cupressus macrocarpa, detto cipresso di Monterey, che conta molte varietà dal fogliame grigio o più o meno dorato.
Arbusti
Per le siepi medio-basse spesso si esagera in dimensioni, prendendo piante che poi vanno potate severamente: questo è un errore. Scegliete le piante in base all’altezza media che raggiungono a maturità, senza sovradimensionare per avere un effetto “subito pronto”.
Le aromatiche arbustive sono insuperabili: rosmarino, mirto, lavanda, salvia, santolina o altre piante arbustive della macchia mediterranea, come cisti, artemisia, euforbia, ginepro, ginestra o altri. In zone calde il lentisco (Pistacia lentiscus) è una scelta raffinata per via del fogliame minuto e lucido, sottile.
Per le siepi medio-basse spesso si esagera in dimensioni, prendendo piante che poi vanno potate severamente: questo è un errore. Scegliete le piante in base all’altezza media che raggiungono a maturità, senza sovradimensionare per avere un effetto “subito pronto”.
Le aromatiche arbustive sono insuperabili: rosmarino, mirto, lavanda, salvia, santolina o altre piante arbustive della macchia mediterranea, come cisti, artemisia, euforbia, ginepro, ginestra o altri. In zone calde il lentisco (Pistacia lentiscus) è una scelta raffinata per via del fogliame minuto e lucido, sottile.
Altri arbusti
Sono davvero tanti gli arbusti che possono essere usati per le siepi; a seguire, alcuni esempi.
Photinia: conosciutissima e piuttosto biasimata per esser diventata il simbolo di un giardinaggio anonimo e convenzionale, cittadino e passivo, è invece una pianta molto bella, che magari renderà moltissimo in una siepe mista e non monospecie.
Un po’ lo stesso vale per la Nandina, meno inflazionata e più apprezzabile per il fogliame minuto.
Mahonia: ottima in posizioni ombrose, purché umide in zone davvero calde. In zone fresche l’ombra asciutta è perfetta.
Berberis: arbusti variabili da bassi a molto alti, alcuni sempreverdi o con fogliami porpora o rossicci. Sono in genere molto spinosi, vanno quindi bene per limitare perimetri o riparare zone da animali invadenti.
Griselina littoralis: dal nome della specie si evince come sia una pianta resistente agli aerosol marini.
Pyracantha: detta anche agazzino, è stata molto usata in passato come bassa siepe da città. Può essere lasciata in forma libera, che sarà sempre molto scomposta ed esplosiva, oppure potata in forme regolari. Spine lunghe e acuminate, utili per la difesa del perimetro.
Sono davvero tanti gli arbusti che possono essere usati per le siepi; a seguire, alcuni esempi.
Photinia: conosciutissima e piuttosto biasimata per esser diventata il simbolo di un giardinaggio anonimo e convenzionale, cittadino e passivo, è invece una pianta molto bella, che magari renderà moltissimo in una siepe mista e non monospecie.
Un po’ lo stesso vale per la Nandina, meno inflazionata e più apprezzabile per il fogliame minuto.
Mahonia: ottima in posizioni ombrose, purché umide in zone davvero calde. In zone fresche l’ombra asciutta è perfetta.
Berberis: arbusti variabili da bassi a molto alti, alcuni sempreverdi o con fogliami porpora o rossicci. Sono in genere molto spinosi, vanno quindi bene per limitare perimetri o riparare zone da animali invadenti.
Griselina littoralis: dal nome della specie si evince come sia una pianta resistente agli aerosol marini.
Pyracantha: detta anche agazzino, è stata molto usata in passato come bassa siepe da città. Può essere lasciata in forma libera, che sarà sempre molto scomposta ed esplosiva, oppure potata in forme regolari. Spine lunghe e acuminate, utili per la difesa del perimetro.
Hippophae rhamnoides: detta “olivello spinoso”, con bel fogliame fine e argentato e bacche rosso-arancio, adatta alle zone esposte, ventose, salse.
Syringa: il comune lillà è un’ottima pianta da siepe di piccole dimensioni.
Weigela: amata per i fiori minuti color rosa o rosa scuro, dalla fioritura profumata e ottima resistenza.
Spiraea: arbusto di medie dimensioni di forma elegante e aggraziata, con fiori che possono essere rosa o bianchi a seconda della varietà. Non va potato pena la perdita dei fiori.
Viburni: tutti i viburni sono ottime piante da siepe, in particolare quelli da fiore.
I Cotoneaster sono apprezzatissimi, alcuni hanno portamento più eretto, altri formano dei densi cuscini di fogliame fine ma supportato da rametti legnosi.
Hebe: piccoli arbusti in genere di altezza media, con bei fiori azzurri.
Olearia: eccellente per le zone a clima caldo.
Osmanthus: noto per il suo profumo e la sua resistenza, è ampiamente utilizzato.
Caprifogli arbustivi, come la Lonicera nitida.
Syringa: il comune lillà è un’ottima pianta da siepe di piccole dimensioni.
Weigela: amata per i fiori minuti color rosa o rosa scuro, dalla fioritura profumata e ottima resistenza.
Spiraea: arbusto di medie dimensioni di forma elegante e aggraziata, con fiori che possono essere rosa o bianchi a seconda della varietà. Non va potato pena la perdita dei fiori.
Viburni: tutti i viburni sono ottime piante da siepe, in particolare quelli da fiore.
I Cotoneaster sono apprezzatissimi, alcuni hanno portamento più eretto, altri formano dei densi cuscini di fogliame fine ma supportato da rametti legnosi.
Hebe: piccoli arbusti in genere di altezza media, con bei fiori azzurri.
Olearia: eccellente per le zone a clima caldo.
Osmanthus: noto per il suo profumo e la sua resistenza, è ampiamente utilizzato.
Caprifogli arbustivi, come la Lonicera nitida.
Le siepi miste
Sono le siepi che preferisco per molte ragioni: sono più aggraziate e a minore manutenzione, danno colori e forme variabili tutto l’anno, proteggono la piccola fauna selvatica e gli uccelli. Inoltre hanno un pregio non indifferente: in una siepe monospecie sempreverde le imperfezioni si notano all’istante, mentre in una siepe mista c’è molto margine per errori di impianto o manutenzione, spostamenti, indecisioni, ripensamenti e modifiche del gusto. Oltre a ciò sono in genere fiorite, dettaglio che per molti è importante.
Sono le siepi che preferisco per molte ragioni: sono più aggraziate e a minore manutenzione, danno colori e forme variabili tutto l’anno, proteggono la piccola fauna selvatica e gli uccelli. Inoltre hanno un pregio non indifferente: in una siepe monospecie sempreverde le imperfezioni si notano all’istante, mentre in una siepe mista c’è molto margine per errori di impianto o manutenzione, spostamenti, indecisioni, ripensamenti e modifiche del gusto. Oltre a ciò sono in genere fiorite, dettaglio che per molti è importante.
Siepi di rose
Forse un po’ passate di moda perché ritenute troppo ostentate, le rose sono rientrate nelle liste di piante da siepe soprattutto attraverso le specie botaniche o le cultivar a fiore semplice.
Sono belle e si prestano molto alla siepe mista di campagna. Anche un recinto può essere adornato da rose rampicanti con i rami piegati in orizzontale.
Lo stesso vale per le ortensie, ma il terreno deve essere umido in estate.
Forse un po’ passate di moda perché ritenute troppo ostentate, le rose sono rientrate nelle liste di piante da siepe soprattutto attraverso le specie botaniche o le cultivar a fiore semplice.
Sono belle e si prestano molto alla siepe mista di campagna. Anche un recinto può essere adornato da rose rampicanti con i rami piegati in orizzontale.
Lo stesso vale per le ortensie, ma il terreno deve essere umido in estate.
Il Cornus stolonifera
Non si vedono spesso siepi lungo i margini acquatici. Il Cornus stolonifera è una delle piante adatte, assieme ai salici, gli ontani (Alnus cordata), sambuchi e sorbi.
Non si vedono spesso siepi lungo i margini acquatici. Il Cornus stolonifera è una delle piante adatte, assieme ai salici, gli ontani (Alnus cordata), sambuchi e sorbi.
Siepe step-over
È un particolare tipo di siepe che si usa negli orti e nei frutteti, piegando in orizzontale i rami di alberi da frutto cresciuti su portinnesto nani.
Con le opportune cure si ottiene una vera e propria siepe a cordone, che produrrà anche frutta.
È un particolare tipo di siepe che si usa negli orti e nei frutteti, piegando in orizzontale i rami di alberi da frutto cresciuti su portinnesto nani.
Con le opportune cure si ottiene una vera e propria siepe a cordone, che produrrà anche frutta.
Sul balcone
La privacy in balcone è una necessità, ma anche una nota dolente, perché si tende a risolvere con masse di Rhyncospermum jasminoides (falso gelsomino), che è sempreverde e rustico.
Ciò ha reso i balconi e le terrazze delle città sempre più uguali le une alle altre.
Oltre al Rhyncospermum ci sono molte piante, rampicanti o meno, che possono essere aggiunte. Ne abbiamo parlato nell’Ideabook: Quali Piante Usare per Creare Privacy in Balcone?
La privacy in balcone è una necessità, ma anche una nota dolente, perché si tende a risolvere con masse di Rhyncospermum jasminoides (falso gelsomino), che è sempreverde e rustico.
Ciò ha reso i balconi e le terrazze delle città sempre più uguali le une alle altre.
Oltre al Rhyncospermum ci sono molte piante, rampicanti o meno, che possono essere aggiunte. Ne abbiamo parlato nell’Ideabook: Quali Piante Usare per Creare Privacy in Balcone?
La verità è che scegliere una siepe non è facile e qualche sbaglio va messo in conto, ecco perché una giusta scelta è fondamentale. Tu come hai scelto?
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Ciao, è importante che i vasi abbiano un buon drenaggio e che questo convogli in un pluviale o in uno scolo. Per il resto usa buon terriccio, non acquistato, ma di campo 8fatte salve le norme per la raccolta) o di giardino di amici. Con quella profondità non puoi certo inventarti magie: piante grandi non ci stanno, quindi ti consiglio molte graminacee e salvie, che si adattano a profondità ridotte.
Ti metto due link:
https://www.houzz.it/ideabooks/71684052/list/tutto-sulla-salvia-come-il-fatto-che-ne-esistono-1000-varieta
https://www.houzz.it/ideabooks/63154810/list/quali-piante-usare-per-creare-privacy-in-balcone
grazie molte
qui si vede solo una parte della mia siepe mista: Oleandri, lagerstroemia, lilla. nandine, davanti più basse rose rifiorenti, e fiori stagionali giacinti, tulipani, astri, fiordalisi.