Pro e Contro: Materiali per il Pavimento del Balcone a Confronto
I Pro presentano pregi e difetti di alcuni materiali per esterni e svelano cosa c'è da sapere prima di iniziare i lavori
Greta La Rocca
28 marzo 2018
Collaboratore Houzz Magazine. Giornalista, svolgo anche attività di Ufficio Stampa e mi occupo di tutto ciò che riguarda la Comunicazione, off e on line.
Curiosa e appassionata scrivo da sempre (anche) di architettura e design.
Affascinata dalla bellezza, cerco il giusto compromesso tra estetica e funzionalità.
Collaboratior of Houzz Magazine. Journalist; I do PR activities also and in communication in general, both on and off line.
Curious and passionate, I write since ever (also) of Architecture and Design. Fascinated by beauty, I look for the right balance between esthetic and functionality.
Collaboratore Houzz Magazine. Giornalista, svolgo anche attività di Ufficio Stampa... Altro
Il balcone, grande o piccolo che sia, porta valore aggiunto a ogni abitazione. Se ben sfruttato, può davvero trasformarsi in una stanza in più all’aria aperta. Contribuisce a definirlo, e ad arredarlo, anche la sua pavimentazione che, però, come ogni elemento strutturale della nostra casa, non dura per sempre. O quasi.
Quando è ora di sostituire il pavimento dei nostri balconi? E appurato che l’intervento è necessario, quale materiale scegliere? L’abbiamo chiesto a due professionisti di Houzz che in questo Ideabook svelano i pregi e i difetti dei 6 materiali che i loro clienti chiedono più di frequente. Soluzioni tutte affascinanti e fra loro diverse. Leggiamo i loro consigli.
Ne abbiamo parlato con:
Quando è ora di sostituire il pavimento dei nostri balconi? E appurato che l’intervento è necessario, quale materiale scegliere? L’abbiamo chiesto a due professionisti di Houzz che in questo Ideabook svelano i pregi e i difetti dei 6 materiali che i loro clienti chiedono più di frequente. Soluzioni tutte affascinanti e fra loro diverse. Leggiamo i loro consigli.
Ne abbiamo parlato con:
- Christian Fassino, Rinnovare Milano
- Rosalina Gagliano, Gagliano SRL (prov. di Asti)
Prima di iniziare, è bene sapere che…
«Il rifacimento di un balcone, di una terrazza, di un lastrico solare e, in genere, di ogni superficie piana esposta alle intemperie, si rende necessario quanto il manto impermeabile sottostante la pavimentazione non assolve più correttamente la propria funzione» esordisce Christian Fassino. «Anche se la tenuta idrorepellente dei manti impermeabili è garantita per legge almeno 10 anni, si può affermare che la vita media di un manto impermeabile protetto dalla pavimentazione può raggiungere anche i 30».
«Prima di rifare la pavimentazione, è bene sapere che questo tipo di intervento non richiede il rispetto di norme particolari, se non quelle comunemente necessarie per la realizzazione di lavori edili all’interno delle proprietà private. Nel caso in cui l’azienda che segue il progetto invia personale alle proprie dipendenze, non occorre effettuare la comunicazione agli organi di competenza; al contrario se in cantiere dovessero intervenire più aziende (ad esempio il muratore dipendente di una ditta, l’asfaltista o il piastrellista che hanno una propria partita IVA) è necessario inviare una notifica preliminare all’ASL di pertinenza» precisa ancora Fassino.
«Il rifacimento di un balcone, di una terrazza, di un lastrico solare e, in genere, di ogni superficie piana esposta alle intemperie, si rende necessario quanto il manto impermeabile sottostante la pavimentazione non assolve più correttamente la propria funzione» esordisce Christian Fassino. «Anche se la tenuta idrorepellente dei manti impermeabili è garantita per legge almeno 10 anni, si può affermare che la vita media di un manto impermeabile protetto dalla pavimentazione può raggiungere anche i 30».
«Prima di rifare la pavimentazione, è bene sapere che questo tipo di intervento non richiede il rispetto di norme particolari, se non quelle comunemente necessarie per la realizzazione di lavori edili all’interno delle proprietà private. Nel caso in cui l’azienda che segue il progetto invia personale alle proprie dipendenze, non occorre effettuare la comunicazione agli organi di competenza; al contrario se in cantiere dovessero intervenire più aziende (ad esempio il muratore dipendente di una ditta, l’asfaltista o il piastrellista che hanno una propria partita IVA) è necessario inviare una notifica preliminare all’ASL di pertinenza» precisa ancora Fassino.
E ora, quale materiale scegliere?
«La pavimentazione per la terrazza o il balcone – spiega Rosalina Gagliano – va scelta in base a caratteristiche funzionali, ma anche secondo lo stile dell’abitazione e il gusto di chi vi abita». Le fa eco Fassino che puntualizza: «Per la buona riuscita dell’intervento occorre rispettare i tempi di essiccazione dei materiali e preparare correttamente le superfici. In linea generale i supporti devono essere ben asciutti e privi di umidità. E il giorno della posa del sottofondo, così come quello successivo, è fondamentale che non piova».
«La pavimentazione per la terrazza o il balcone – spiega Rosalina Gagliano – va scelta in base a caratteristiche funzionali, ma anche secondo lo stile dell’abitazione e il gusto di chi vi abita». Le fa eco Fassino che puntualizza: «Per la buona riuscita dell’intervento occorre rispettare i tempi di essiccazione dei materiali e preparare correttamente le superfici. In linea generale i supporti devono essere ben asciutti e privi di umidità. E il giorno della posa del sottofondo, così come quello successivo, è fondamentale che non piova».
1. Gres porcellanato
I pro ci aiutano a delineare pregi e difetti dei materiali che, spiegano, i loro clienti chiedono più di frequente.
Partiamo dal grès porcellanato.
«È l’ideale per l’esterno grazie alla sua superficie ingeliva, è antiscivolo e resiste agli agenti atmosferici e all’usura» afferma Gagliano.
Quali sono i suoi pregi? «È uno dei materiali più usati per rivestire i pavimenti, viene venduto in piastrelle di diverse dimensioni e colori. È molto versatile e duttile, resiste nel tempo e grazie all’assenza di porosità è difficile che si formino macchie o si graffi. Il gres porcellanato è molto compatto e duro e le piastrelle possono avere diversi effetti (per esempio legno, marmo, pietra o granito)» continua Gagliano.
Difetti
«Non riesce a isolare suoni e rumori, ha poca conducibilità termica, quindi scarsa diffusione del calore e minore penetrazione del freddo» conclude.
I pro ci aiutano a delineare pregi e difetti dei materiali che, spiegano, i loro clienti chiedono più di frequente.
Partiamo dal grès porcellanato.
«È l’ideale per l’esterno grazie alla sua superficie ingeliva, è antiscivolo e resiste agli agenti atmosferici e all’usura» afferma Gagliano.
Quali sono i suoi pregi? «È uno dei materiali più usati per rivestire i pavimenti, viene venduto in piastrelle di diverse dimensioni e colori. È molto versatile e duttile, resiste nel tempo e grazie all’assenza di porosità è difficile che si formino macchie o si graffi. Il gres porcellanato è molto compatto e duro e le piastrelle possono avere diversi effetti (per esempio legno, marmo, pietra o granito)» continua Gagliano.
Difetti
«Non riesce a isolare suoni e rumori, ha poca conducibilità termica, quindi scarsa diffusione del calore e minore penetrazione del freddo» conclude.
2. Legno trattato
È possibile optare anche per una piastrella modulare in legno trattato per esterni, la posa è semplice e può avvenire su qualsiasi supporto. «Se non si vuole demolire, è la scelta giusta perché i moduli in legno si posano con un semplice incastro. Inoltre, è possibile scegliere tra diverse finiture (per esempio teak, iroko, mogano o sughero naturale)» afferma Gagliano.
«Il legno ha un buon livello di isolamento acustico e di conducibilità termica. Inoltre resiste al calpestio, a ogni sollecitazione esterna e agli attacchi degli agenti chimici. E, grazie a trattamenti speciali, il colore e le tonalità non subiscono cambiamenti». Aggiunge Gagliano: «La messa in posa e le sostanze impiegate per la realizzazione delle strutture non rilasciano sostanze tossiche o nocive».
Difetti
Nonostante tutti i parquet per esterno vengano trattati con particolari impregnanti che lo proteggono da eventuali alterazioni, spiegano i pro, il legno, in quanto materiale vivo e poroso, assorbe qualsiasi sostanza e reagisce alle condizioni climatiche: dunque sarà soggetto ad un inevitabile deterioramento. Si rivela necessario, almeno una volta all’anno, passarlo con un buon olio per mobili da esterno.
È possibile optare anche per una piastrella modulare in legno trattato per esterni, la posa è semplice e può avvenire su qualsiasi supporto. «Se non si vuole demolire, è la scelta giusta perché i moduli in legno si posano con un semplice incastro. Inoltre, è possibile scegliere tra diverse finiture (per esempio teak, iroko, mogano o sughero naturale)» afferma Gagliano.
«Il legno ha un buon livello di isolamento acustico e di conducibilità termica. Inoltre resiste al calpestio, a ogni sollecitazione esterna e agli attacchi degli agenti chimici. E, grazie a trattamenti speciali, il colore e le tonalità non subiscono cambiamenti». Aggiunge Gagliano: «La messa in posa e le sostanze impiegate per la realizzazione delle strutture non rilasciano sostanze tossiche o nocive».
Difetti
Nonostante tutti i parquet per esterno vengano trattati con particolari impregnanti che lo proteggono da eventuali alterazioni, spiegano i pro, il legno, in quanto materiale vivo e poroso, assorbe qualsiasi sostanza e reagisce alle condizioni climatiche: dunque sarà soggetto ad un inevitabile deterioramento. Si rivela necessario, almeno una volta all’anno, passarlo con un buon olio per mobili da esterno.
3. Pavimenti in cotto
I pro ci spiegano che la pavimentazione in cotto è antigelivo, carrabile, antiscivolo e antimuschio, oltre ad essere economica e versatile poiché gli stampi consentono di variare formato e dimensioni.
Il cotto è un materiale poroso, è in grado di attutire i colpi e spezzarsi con difficoltà; ciò però non limita la possibilità di tagliarlo e modellarlo come si vuole. Non si deforma e, grazie alla sua composizione, garantisce un ottimo isolamento termico.
Difetti
La porosità, però, fa sì che assorba facilmente umidità e macchie; inoltre tende a graffiarsi e a scolorire nel tempo.
I pro ci spiegano che la pavimentazione in cotto è antigelivo, carrabile, antiscivolo e antimuschio, oltre ad essere economica e versatile poiché gli stampi consentono di variare formato e dimensioni.
Il cotto è un materiale poroso, è in grado di attutire i colpi e spezzarsi con difficoltà; ciò però non limita la possibilità di tagliarlo e modellarlo come si vuole. Non si deforma e, grazie alla sua composizione, garantisce un ottimo isolamento termico.
Difetti
La porosità, però, fa sì che assorba facilmente umidità e macchie; inoltre tende a graffiarsi e a scolorire nel tempo.
4. In erba sintetica
L’erba, disponibile in rotoli o moduli, è semplice da posizionare e da assemblare; sotto viene posizionato un materiale isolante che garantisce un’ottima prestazione termico-acustico-drenante.
Difetti
È atossica e facile da pulire, ma con il tempo può scolorirsi, surriscaldarsi e appiattirsi.
L’erba, disponibile in rotoli o moduli, è semplice da posizionare e da assemblare; sotto viene posizionato un materiale isolante che garantisce un’ottima prestazione termico-acustico-drenante.
Difetti
È atossica e facile da pulire, ma con il tempo può scolorirsi, surriscaldarsi e appiattirsi.
5. Calcestruzzo
Il calcestruzzo è un materiale molto robusto, può essere lavorato per essere esteticamente simile alla pietra, alla roccia, alla ceramica, ai mattoni e anche al legno e non necessita di particolare manutenzione.
È resistente agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, è antigrasso, antiolio, antimuffa e idrorepellente.
Difetti
«Gran parte degli svantaggi di questa pavimentazione sono dovuti alla non perfetta composizione del calcestruzzo e al non corretto trattamento sulla superficie» afferma Gagliano.
Il calcestruzzo è un materiale molto robusto, può essere lavorato per essere esteticamente simile alla pietra, alla roccia, alla ceramica, ai mattoni e anche al legno e non necessita di particolare manutenzione.
È resistente agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, è antigrasso, antiolio, antimuffa e idrorepellente.
Difetti
«Gran parte degli svantaggi di questa pavimentazione sono dovuti alla non perfetta composizione del calcestruzzo e al non corretto trattamento sulla superficie» afferma Gagliano.
6. Resina
La resina è versatile e veloce da posare, non ha fughe o giunti e si può sovrapporre a qualsiasi pavimento. Inoltre è monolitica e uniforme e i costi sono contenuti. E precisa Gagliano: «La pulizia è semplice perché le resine non necessitano di specifici prodotti, in quanto la superficie è impermeabile e non assorbe nessuna sostanza; è un pavimento igienico perché, non avendo fughe, non permette la proliferazione di batteri e muffe, resiste agli attacchi di sostanze chimiche e ha una buona conducibilità termica».
Inoltre, un pavimento in resina può essere riportato allo stato iniziale con pochi e semplici passaggi, senza dover ricorrere alla completa rimozione, garantendo un risparmio in termini di costi.
Per farlo diventare antisdrucciolo o per aggiungere un tocco in più. il pavimento in resina può inglobare anche ciottoli ed elementi in marmo.
Difetti
Questa soluzione, però, è soggetta a usura, perde la bellezza estetica a causa di abrasioni, graffi e cadute accidentali di oggetti. I segni sono più evidenti sui pavimenti lucidi e cromaticamente uniformi, dove ogni imperfezione tende a risaltare di più. «Se il supporto non è perfetto, il pavimento in resina risente dell’esistenza di crepe, rotture, micro cavillature, tutte imperfezioni che creano problemi dopo la posa». E prosegue Gagliano «Le resine epossidiche possono ingiallirsi per la scarsa resistenza ai raggi UV»
La resina è versatile e veloce da posare, non ha fughe o giunti e si può sovrapporre a qualsiasi pavimento. Inoltre è monolitica e uniforme e i costi sono contenuti. E precisa Gagliano: «La pulizia è semplice perché le resine non necessitano di specifici prodotti, in quanto la superficie è impermeabile e non assorbe nessuna sostanza; è un pavimento igienico perché, non avendo fughe, non permette la proliferazione di batteri e muffe, resiste agli attacchi di sostanze chimiche e ha una buona conducibilità termica».
Inoltre, un pavimento in resina può essere riportato allo stato iniziale con pochi e semplici passaggi, senza dover ricorrere alla completa rimozione, garantendo un risparmio in termini di costi.
Per farlo diventare antisdrucciolo o per aggiungere un tocco in più. il pavimento in resina può inglobare anche ciottoli ed elementi in marmo.
Difetti
Questa soluzione, però, è soggetta a usura, perde la bellezza estetica a causa di abrasioni, graffi e cadute accidentali di oggetti. I segni sono più evidenti sui pavimenti lucidi e cromaticamente uniformi, dove ogni imperfezione tende a risaltare di più. «Se il supporto non è perfetto, il pavimento in resina risente dell’esistenza di crepe, rotture, micro cavillature, tutte imperfezioni che creano problemi dopo la posa». E prosegue Gagliano «Le resine epossidiche possono ingiallirsi per la scarsa resistenza ai raggi UV»
Tocca te! Quale materiale hai scelto per il tuo balcone? Come ti trovi? Racconta la tua esperienza nei Commenti qui sotto, oppure fai domande specifiche nella sezione Consigli.
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Per una questione di solidità e di - ridotta - manutenzione, propendiamo spesso per una soluzione in gres porcellanato, che, nel tempo, è in grado di garantire le prestazioni e l'immagine iniziale. Potendo, utilizziamo anche materiali con colorazione chiara per permettono di diminuire l'accumulo di calore del pavimento stesso, aumentando d'altro canto la luminosità interna all'appartamento.
Per esperienza farei molta attenzione ad utilizzare le resine in esterno perchè, come già sottolineato nell'articolo, si tratta di un materiale piuttosto fragile, soprattutto se posato in esterni!
Per il mio piccolo terrazzo, in una casa di montagna, ho scelto l’erba sintetica, che ben si adatta al contesto. Si è rivelata leggera, gradevole da vedere e facile da posare.
Leggendo il vostro articolo però ho scoperto di doverci mettere sotto un materiale drenante.
Ne terrò sicuramente conto. Grazie!