Houzz per i Pro
Pro Dilemma: Render Fotorealistici o Schizzi a Matita?
Come presentare l'idea di progetto al cliente? È una fase cruciale dalla quale dipenderà la conferma dell'incarico
Meglio un render fotorealistico o prospettive a mano libera con matite e gessetti? Cos’è più emozionale per la presentazione di una idea progettuale? Sono domande che molti professionisti si pongono per capire quale strategia sia meglio utilizzare per conquistare i clienti e trasmettere al meglio la propria visione. Se ne è parlato in questa discussione, dove partendo proprio da questi interrogativi si è aperto un dibattito interessante che abbiamo deciso di approfondire con i protagonisti della discussione e altri professionisti esperti in materia.
«Il render fotografico a mio avviso è un’arma a doppio taglio: se piace ok, se non piace butti via tutto… mentre lo schizzo a mano lascia grande margine all’interpretazione a chi osserva il progetto», continua Interni Treviso.
L’intento di questo ragionamento non è dimostrare che si possa essere esaustivi con un veloce schizzo, ma che nella progettazione ci sia ancora spazio per il disegno a mano libera. Anche in un’epoca in cui la tecnologia ha rivoluzionato le competenze professionali e i rendering hanno raggiunto un livello di realismo tale da confonderli con le fotografie.
L’intento di questo ragionamento non è dimostrare che si possa essere esaustivi con un veloce schizzo, ma che nella progettazione ci sia ancora spazio per il disegno a mano libera. Anche in un’epoca in cui la tecnologia ha rivoluzionato le competenze professionali e i rendering hanno raggiunto un livello di realismo tale da confonderli con le fotografie.
Con il rendering il cliente ‘vede’ non ‘immagina’.
Infatti, dall’altra faccia della medaglia, per i sostenitori del rendering è proprio questa la forza dell’innovazione, come spiega Arredamenti Tosini: «Pur amando il disegno e gli schizzi, considero il rendering uno strumento indispensabile e ormai irrinunciabile nel mio lavoro. Ormai la simulazione 3D è talmente realistica che il cliente vede, non immagina!».
«Utilizzo i render per ogni progetto e, riuscendo ad avvicinarmi molto alla resa fotorealistica, il cliente sicuramente non ha più bisogno di fare degli sforzi di immaginazione», dice Elisa Monico di Easy Relooking.
«Il disegno a mano è molto romantico però può andare bene solo per rapidi schizzi», aggiunge l’interior designer Lia Lovisolo di Liadesign: «Il render è fatto apposta per suscitare reazioni, anche negative! È proprio capendo cosa non vogliono, che i clienti riescono a definire ciò che desiderano. Nel corso di un progetto arrivo a realizzare una media di 300 render. Non è mai tempo perso, né lavoro buttato, è uno strumento progettuale che funziona qualsiasi sia l’emozione che suscita».
Infatti, dall’altra faccia della medaglia, per i sostenitori del rendering è proprio questa la forza dell’innovazione, come spiega Arredamenti Tosini: «Pur amando il disegno e gli schizzi, considero il rendering uno strumento indispensabile e ormai irrinunciabile nel mio lavoro. Ormai la simulazione 3D è talmente realistica che il cliente vede, non immagina!».
«Utilizzo i render per ogni progetto e, riuscendo ad avvicinarmi molto alla resa fotorealistica, il cliente sicuramente non ha più bisogno di fare degli sforzi di immaginazione», dice Elisa Monico di Easy Relooking.
«Il disegno a mano è molto romantico però può andare bene solo per rapidi schizzi», aggiunge l’interior designer Lia Lovisolo di Liadesign: «Il render è fatto apposta per suscitare reazioni, anche negative! È proprio capendo cosa non vogliono, che i clienti riescono a definire ciò che desiderano. Nel corso di un progetto arrivo a realizzare una media di 300 render. Non è mai tempo perso, né lavoro buttato, è uno strumento progettuale che funziona qualsiasi sia l’emozione che suscita».
La buona pratica sta nel mezzo.
Come spesso accade, anche in questo caso la miglior soluzione è un buon compromesso. Ovvero, combinare e integrare gli strumenti di ieri e di oggi per offrire la migliore esperienza al cliente. «Sono entrambi da votare». Sono in tanti a pensarla così, come sintetizzato dall’architetto Daniele Pannuto: «Il rendering è uno strumento impeccabile per la prefigurazione del progetto. Il disegno a matita è comunque impagabile: quanti clienti affascinati con un solo schizzo al ristorante!».
«Oggi è necessario il render anche perché ormai il cliente se lo aspetta e inoltre ci permette una visione realistica a volte anche enfatizzata del lavoro finito», dice l’interior designer Michele Volpi. «Ma è anche necessario saper disegnare a mano libera, per poter “improvvisare” di fronte al cliente».
Come spesso accade, anche in questo caso la miglior soluzione è un buon compromesso. Ovvero, combinare e integrare gli strumenti di ieri e di oggi per offrire la migliore esperienza al cliente. «Sono entrambi da votare». Sono in tanti a pensarla così, come sintetizzato dall’architetto Daniele Pannuto: «Il rendering è uno strumento impeccabile per la prefigurazione del progetto. Il disegno a matita è comunque impagabile: quanti clienti affascinati con un solo schizzo al ristorante!».
«Oggi è necessario il render anche perché ormai il cliente se lo aspetta e inoltre ci permette una visione realistica a volte anche enfatizzata del lavoro finito», dice l’interior designer Michele Volpi. «Ma è anche necessario saper disegnare a mano libera, per poter “improvvisare” di fronte al cliente».
Rendering del progetto ‘La bellezza del vintage’ nato su Houzz grazie al servizio Concierge di Houzz Pro che ha messo in contatto diretto professionista e cliente
L’interior designer Vanessa Chioccini aggiunge: «Personalmente adoro disegnare su carta a mano libera, fa parte di me da sempre e della mia formazione come industrial designer. Quasi sempre i miei progetti nascono su un foglio di carta: come primo schizzo, un abbozzo veloce degli spazi e della disposizione degli arredi, oppure per entrare nei dettagli e quindi studiare particolari, sviscerare elementi di criticità, o ancora per “buttare giù” un’idea e trasferirla dalla sfera dell’immaginario a quella del reale».
Altra cosa è però la presentazione del progetto al cliente. «È indubbia la bellezza di un progetto disegnato a mano, ma credo che sia un effetto maggiormente apprezzato dagli addetti ai lavori più che dal cliente finale: ormai tutti siamo abituati a fruire quotidianamente del virtuale, in TV, nelle riviste, al cinema, nei social, reale e virtuale si sono fusi insieme talvolta confondendosi, quindi credo che presentarsi al cliente con dei rendering fotorealistici sia molto più efficace di un disegno fatto a mano per mostrare il risultato finale», spiega Chioccini e conclude: «Vedere l’emozione del cliente quando entra nella sua casa virtuale, non ha prezzo!».
L’interior designer Vanessa Chioccini aggiunge: «Personalmente adoro disegnare su carta a mano libera, fa parte di me da sempre e della mia formazione come industrial designer. Quasi sempre i miei progetti nascono su un foglio di carta: come primo schizzo, un abbozzo veloce degli spazi e della disposizione degli arredi, oppure per entrare nei dettagli e quindi studiare particolari, sviscerare elementi di criticità, o ancora per “buttare giù” un’idea e trasferirla dalla sfera dell’immaginario a quella del reale».
Altra cosa è però la presentazione del progetto al cliente. «È indubbia la bellezza di un progetto disegnato a mano, ma credo che sia un effetto maggiormente apprezzato dagli addetti ai lavori più che dal cliente finale: ormai tutti siamo abituati a fruire quotidianamente del virtuale, in TV, nelle riviste, al cinema, nei social, reale e virtuale si sono fusi insieme talvolta confondendosi, quindi credo che presentarsi al cliente con dei rendering fotorealistici sia molto più efficace di un disegno fatto a mano per mostrare il risultato finale», spiega Chioccini e conclude: «Vedere l’emozione del cliente quando entra nella sua casa virtuale, non ha prezzo!».
Conosci già Planimetrie 3D di Houzz Pro?
Houzz Pro ha recentemente lanciato un innovativo programma di progettazione per creare planimetrie in pochi minuti. Facile da utilizzare, Planimetrie 3D aiuta i clienti a visualizzare e comprendere la tua idea progettuale per la loro casa.
Puoi misurare rapidamente qualsiasi stanza grazie alla funzionalità di realtà aumentata disponibile sull’app Houzz Pro. Sposta semplicemente il tuo dispositivo da un lato all’altro della stanza per scansionare lo spazio e acquisire le dimensioni. Aggiungi poi finestre, porte e arredi in pochi clic. Hai a disposizione una vasta gamma di vernici per rendere il tuo progetto ancora più realistico. Semplice, no? In pochi minuti i clienti potranno fare un tour virtuale nella futura casa rinnovata.
Il nostro consiglio è di utilizzare Planimetrie 3D dall’app di Houzz Pro per creare velocemente planimetrie dal telefono di fronte al cliente: può essere particolarmente utile al primo incontro per una prima bozza dell’idea progettuale da sviluppare in seguito con gli altri programmi di progettazione che utilizzi abitualmente.
Houzz Pro ha recentemente lanciato un innovativo programma di progettazione per creare planimetrie in pochi minuti. Facile da utilizzare, Planimetrie 3D aiuta i clienti a visualizzare e comprendere la tua idea progettuale per la loro casa.
Puoi misurare rapidamente qualsiasi stanza grazie alla funzionalità di realtà aumentata disponibile sull’app Houzz Pro. Sposta semplicemente il tuo dispositivo da un lato all’altro della stanza per scansionare lo spazio e acquisire le dimensioni. Aggiungi poi finestre, porte e arredi in pochi clic. Hai a disposizione una vasta gamma di vernici per rendere il tuo progetto ancora più realistico. Semplice, no? In pochi minuti i clienti potranno fare un tour virtuale nella futura casa rinnovata.
Il nostro consiglio è di utilizzare Planimetrie 3D dall’app di Houzz Pro per creare velocemente planimetrie dal telefono di fronte al cliente: può essere particolarmente utile al primo incontro per una prima bozza dell’idea progettuale da sviluppare in seguito con gli altri programmi di progettazione che utilizzi abitualmente.
Questo rendering è la foto più amata e salvata di febbraio dalla Community di Houzz
La tua opinione: carta e matita, tavoletta grafica, rendering… quali strumenti utilizzi per mostrate le tue idee al cliente?
Altro
Pro-Cliente: Come Sviluppare e Presentare l’Idea Progettuale
La tua opinione: carta e matita, tavoletta grafica, rendering… quali strumenti utilizzi per mostrate le tue idee al cliente?
Altro
Pro-Cliente: Come Sviluppare e Presentare l’Idea Progettuale











Matite, gessetti, acquarelli, china… Chi preferisce i progetti su carta sostiene che l’impatto emotivo sia maggiore rispetto ad asettiche immagini generate al computer.
«Penso che le persone prendano le proprie decisioni per il 90% se stimolate dal punto di vista emozionale, e penso che le emozioni nascono dalla interpretazione, dall’immaginazione. Il limite del render fotografico è che non fa partecipare l’osservatore… dà tutto e subito! Di fatto il render annulla l’aspetto interpretativo e immaginativo, non fa sognare e quindi probabilmente coinvolge meno», commenta InterniTreviso: «Il vantaggio del disegno, o del render accennato, sta proprio nel fatto che essendo meno “descrittivi” stimolano l’osservatore a interpretare, immaginare e quindi “sognare"…in pratica suggeriscono e non danno la soluzione esatta».