Prima e Dopo: Da Seminterrato Buio e Umido a 30 Mq Funzionali
Un monolocale in un seminterrato milanese è stato diviso in due e trasformato per diventare bello e confortevole
Con una superficie disponibile di soli 30 metri quadrati e la posizione potenzialmente sfortunata, nel seminterrato di un condominio di Milano, l’idea di ricavarne un appartamento non solo funzionale ma anche comodo e di stile si presentava come molto ambiziosa. Eppure gli architetti di Plus Ultra Studio hanno raggiunto l’obiettivo, grazie alla divisione dello spazio in due aree distinte e alla collaborazione con un artigiano di fiducia, che si è occupato della realizzazione di una pedana che racchiude e ospita la zona notte.
Lo stato di fatto? Un monolocale di 30 metri quadrati, parte di un condominio costruito negli anni Cinquanta nel centro di Milano, da un lato seminterrato e dall’altro adiacente a un cortile. «Gli affacci sull’esterno sono limitati», racconta l’architetto Alessandra Castelbarco Albani dello studio Plus Ultra: «Perché da un lato vi è il cortile di un altro condominio e la proprietà non gode del diritto di affaccio ma solo di luce: per questo motivo, nella zona del letto, si è pensato di sfruttare la nicchia sotto la finestra per creare un arredo contenitore».
È quindi a partire dai vincoli esistenti, dalla limitata metratura alla disposizione delle finestre, che ha preso avvio il progetto di ristrutturazione, che ha previsto interventi su impianti e finiture e originali soluzioni d’arredo.
È quindi a partire dai vincoli esistenti, dalla limitata metratura alla disposizione delle finestre, che ha preso avvio il progetto di ristrutturazione, che ha previsto interventi su impianti e finiture e originali soluzioni d’arredo.
La ristrutturazione, pur non strutturale ma legata a impianti e finiture, è stata impegnativa, come racconta l’architetto: «L’appartamento era umido e buio, con finiture modeste e arredi scelti senza particolare cura; come primo intervento è stato realizzato un vespaio aerato – un vano isolante che separa la superficie residenziale (il pavimento) dal terreno sottostante – e sono state inserite due nuove aperture per garantire un maggiore riscontro d’aria, oltre al rifacimento completo degli impianti idraulico ed elettrico, vecchio e usurato».
Per portare a termine questi lavori è stato necessario rimuovere completamente la pavimentazione e i rivestimenti esistenti, rifare intonaci e rasature, tinteggiare, oltre a sostituire il pavimento, oggi in doghe di rovere oliato naturale.
Oltre al rifacimento dell’impianto elettrico e di quello sanitario, è stato rifatto anche l’impianto di climatizzazione.
Per portare a termine questi lavori è stato necessario rimuovere completamente la pavimentazione e i rivestimenti esistenti, rifare intonaci e rasature, tinteggiare, oltre a sostituire il pavimento, oggi in doghe di rovere oliato naturale.
Oltre al rifacimento dell’impianto elettrico e di quello sanitario, è stato rifatto anche l’impianto di climatizzazione.
Passando dal progetto di ristrutturazione a quello per gli interni, si arriva all’organizzazione funzionale degli spazi e alle scelte d’arredo.
«L’arredo è suddiviso in due blocchi: uno contiene la cucina, a ridosso della parete d’ingresso, e il secondo individua la zona notte grazie a una pedana rialzata, a cui si accede da due gradini», raccontano i progettisti.
«L’arredo è suddiviso in due blocchi: uno contiene la cucina, a ridosso della parete d’ingresso, e il secondo individua la zona notte grazie a una pedana rialzata, a cui si accede da due gradini», raccontano i progettisti.
Cominciando dalla cucina, che ci si trova a sinistra dell’ingresso, lo stato di fatto vedeva un insieme di mobili ed elettrodomestici affiancati, senza pensili e sormontati da tubazioni a vista.
Oggi, invece, la cucina è definita da un blocco unico ed è realizzata in multistrato laminato bianco con pensili incassati color azzurro polvere. Di fronte, un tavolo semplice, da usare sia come scrivania durante il giorno che come piano di appoggio per pranzi e cene.
La cucina, compresi gli elettrodomestici, è costata 5.600 euro.
Oggi, invece, la cucina è definita da un blocco unico ed è realizzata in multistrato laminato bianco con pensili incassati color azzurro polvere. Di fronte, un tavolo semplice, da usare sia come scrivania durante il giorno che come piano di appoggio per pranzi e cene.
La cucina, compresi gli elettrodomestici, è costata 5.600 euro.
La cucina prima del progetto di ristrutturazione.
Ed ecco che, voltando le spalle, ci si trova davanti al nucleo che comprende la zona notte e che rappresenta il frutto della stretta collaborazione fra gli architetti e un loro artigiano di fiducia, a cui sono stati presentati i disegni preliminari, definitivi ed esecutivi.
«L’altezza interna è di 3,10 m. Date le dimensioni esigue dell’ambiente abbiamo pensato di sfruttarla per creare un dislivello tra “zona notte” e “zona giorno” e dividerle senza una vera e propria partizione fissa che avrebbe reso l’ambiente claustrofobico – oltre a non essere consentito per normativa (superficie minima degli ambienti) – ma con un arredo su misura», raccontano gli architetti.
Complementi: Eames House Bird di Vitra
«L’altezza interna è di 3,10 m. Date le dimensioni esigue dell’ambiente abbiamo pensato di sfruttarla per creare un dislivello tra “zona notte” e “zona giorno” e dividerle senza una vera e propria partizione fissa che avrebbe reso l’ambiente claustrofobico – oltre a non essere consentito per normativa (superficie minima degli ambienti) – ma con un arredo su misura», raccontano gli architetti.
Complementi: Eames House Bird di Vitra
La zona notte prima del progetto di ristrutturazione.
In multistrato di betulla e laminato azzurro polvere, il volume, con larghezza di 335 cm e profondità di 295 cm, poggia su una pedana rialzata di 40 cm. Una volta saliti i due gradini di accesso, si raggiunge un mini-ambiente che oltre a ospitare il letto nasconde una serie di elementi contenitori: un armadio con appenderie, un armadio con ripiani e una scarpiera. Inoltre, anche tutta la superficie sotto il letto è un “deposito”: un meccanismo solleva la rete e il materasso e apre verso un ripostiglio nascosto.
Ai piedi del letto, la zona studio, con una scrivania e un sistema di mensole sospese, con luce integrata.
Il blocco pedana, compresa la struttura letto e il materasso, è costato 6.250 euro.
Ai piedi del letto, la zona studio, con una scrivania e un sistema di mensole sospese, con luce integrata.
Il blocco pedana, compresa la struttura letto e il materasso, è costato 6.250 euro.
Nell’immagine, lo schema delle aperture e dei contenitori compresi e nascosti nel volume.
La parte del volume che ospita la zona notte e che è rivolta verso la zona giorno è stata studiata per nascondere, in una nicchia, il televisore e un’altra serie di cassettoni profondi, collocati sotto la pedana.
In questa immagine anche un dettaglio delle finestre: gli infissi sono stati sostituiti e oggi si tratta di serramenti in legno laccato bianco.
Sedie: Eames Plastic Chair di Vitra
In questa immagine anche un dettaglio delle finestre: gli infissi sono stati sostituiti e oggi si tratta di serramenti in legno laccato bianco.
Sedie: Eames Plastic Chair di Vitra
La fascia di finestre prima dell’inserimento di nuovi infissi e della riorganizzazione dello spazio sottostante.
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Chi ci abita: la casa è stata concepita per affitti a breve e medio termine
Dove: Milano
Anno di costruzione: anni Cinquanta
Anno di ristrutturazione: 2017-18
Architetti: Plus Ultra studio
Superficie della casa: 30 m²
Costo della ristrutturazione: 35.000 euro