Prima e Dopo a Parigi: La Rinascita di 18 mq più Mansardina
La completa ristrutturazione di un appartamento di poco più di 18 mq, recuperando un sottotetto e vecchie travi
Siamo nel cuore di Parigi: questo bilocale è stato acquistato e ristrutturato per una ragazza appena iscritta all’università. Situato in posizione perfetta, nei pressi della Sorbona, l’alloggio era molto piccolo, ma presentava un doppio vantaggio: contava su due stanze e aveva un sottotetto che si prestava a essere sfruttato e convertito in spazio abitabile. Tuttavia, l’appartamento avrebbe avuto bisogno di un grande intervento di ristrutturazione (anche a livello strutturale) e i genitori della giovane si sono affidati a Stéphanie Bertina Minel, una progettista che in precedenza si era occupata di un’altra casa di famiglia.
Foto del “Dopo” di Émilie Arfeuil
Dopo. La distribuzione degli ambienti nell’appartamento è bloccata da due muri portanti, e la progettista ha lavorato sull’ottimizzazione degli spazi, anche visiva. Così, per esempio, la porzione del muro che conteneva una delle travi è stata rimossa, in modo da creare un’atmosfera più ariosa in ingresso. «Tra la cucina e la trave abbiamo montato degli stretti ripiani in vetro. In questo modo non c’è stato spreco di spazio ed è stato dato un nuovo senso di apertura e luminosità alla cucina fin dall’entrata, originariamente era confinata in un angolo», spiega Stéphanie Bertina Minel.
L’appartamento è stato ravvivato sulla base di due principi guida: «La giovane proprietaria desiderava circondarsi di tanto colore e, in più, le sarebbe piaciuto mescolare il legno con note metalliche di stile industriale. Noi ci siamo limitati a lavorare con i dettagli, così da preservare la leggerezza dell’insieme», commenta la progettista.
Vernice: Seigneurie, giallo Klee, serie Chromatic
Dopo. La distribuzione degli ambienti nell’appartamento è bloccata da due muri portanti, e la progettista ha lavorato sull’ottimizzazione degli spazi, anche visiva. Così, per esempio, la porzione del muro che conteneva una delle travi è stata rimossa, in modo da creare un’atmosfera più ariosa in ingresso. «Tra la cucina e la trave abbiamo montato degli stretti ripiani in vetro. In questo modo non c’è stato spreco di spazio ed è stato dato un nuovo senso di apertura e luminosità alla cucina fin dall’entrata, originariamente era confinata in un angolo», spiega Stéphanie Bertina Minel.
L’appartamento è stato ravvivato sulla base di due principi guida: «La giovane proprietaria desiderava circondarsi di tanto colore e, in più, le sarebbe piaciuto mescolare il legno con note metalliche di stile industriale. Noi ci siamo limitati a lavorare con i dettagli, così da preservare la leggerezza dell’insieme», commenta la progettista.
Vernice: Seigneurie, giallo Klee, serie Chromatic
Dopo avere valutato parecchie proposte progettuali, i proprietari alla fine hanno scelto questa disposizione, che non si discosta molto da quella originale e permette di alloggiare un ampio numero di elementi – lavandino, piastra elettrica, frigorifero e forno a microonde – in uno spazio molto ridotto.
Il rivestimento in lamiera permette di nascondere alla vista sia le tubature che la conduttura d’aerazione. «Prima della ristrutturazione, l’appartamento aveva un grosso problema di umidità. Noi l’abbiamo isolato e messo a norma con un impianto di ventilazione meccanica nelle zone umide, in cucina e in bagno. Lo scambiatore di calore è nascosto nel sottotetto», spiega Minel.
Sopra il forno è stata ricavata un’apertura, che porta la luce della grande finestra della cucina all’interno della stanza da bagno.
Il rivestimento in lamiera permette di nascondere alla vista sia le tubature che la conduttura d’aerazione. «Prima della ristrutturazione, l’appartamento aveva un grosso problema di umidità. Noi l’abbiamo isolato e messo a norma con un impianto di ventilazione meccanica nelle zone umide, in cucina e in bagno. Lo scambiatore di calore è nascosto nel sottotetto», spiega Minel.
Sopra il forno è stata ricavata un’apertura, che porta la luce della grande finestra della cucina all’interno della stanza da bagno.
Per guadagnare spazio, in bagno è stata inserita una porta pieghevole. «È un modello abbastanza costoso (500 euro), acquistato da Leroy Merlin e rivestito con uno specchio così da ampliare l’ingresso», spiega Stéphanie Bertina Minel.
L’asse in legno sul pavimento mostra dove stava la porta precedente, all’epoca in cui il bagno era sul pianerottolo.
L’asse in legno sul pavimento mostra dove stava la porta precedente, all’epoca in cui il bagno era sul pianerottolo.
Come tutta la casa, anche il bagno è decorato con tocchi di colore. Su una base di piastrelle in grès di ceramica beige, spicca un motivo nero e grigio di tessere in pasta di vetro, realizzate con una tecnica particolare, secondo cui in uno stampo si fondono dei frammenti di vetro.
Ogni elemento è stato scelto con l’obiettivo di risparmiare spazio, compresi il mobiletto del bagno, i piccoli sanitari e il mini radiatore scaldasalviette.
Toilette: Ideal Standard; radiatore scaldasalviette: Acova
Ogni elemento è stato scelto con l’obiettivo di risparmiare spazio, compresi il mobiletto del bagno, i piccoli sanitari e il mini radiatore scaldasalviette.
Toilette: Ideal Standard; radiatore scaldasalviette: Acova
La cabina doccia è stata ravvivata con una striscia di piastrelle in pasta di vetro rosso carminio (70x70 centimetri). Qui, in cima, troviamo la finestrella che apre sulla cucina. Questa apertura illumina la stanza in quantità sufficiente da permettere di non accendere la luce durante il giorno.
Su richiesta dei padroni di casa, per ventilare la stanza del bagno è stata montata sopra la porta una piccola finestra basculante, che, a detta della progettista, non era realmente necessaria, visto che era già stato installato un impianto di ventilazione meccanica.
Su richiesta dei padroni di casa, per ventilare la stanza del bagno è stata montata sopra la porta una piccola finestra basculante, che, a detta della progettista, non era realmente necessaria, visto che era già stato installato un impianto di ventilazione meccanica.
Prima. La parte più consistente dell’intervento era rappresentata dalla rimozione completa dell’originario soffitto, al fine di scoprire le travi e accedere al sottotetto. «Abbiamo avuto una sgradevole sorpresa: le travi versavano in pessime condizioni, erano piene di buchi e, in alcuni casi, si sbriciolavano per le infiltrazioni di umidità nel tetto. Per rinforzare l’intelaiatura del tetto abbiamo dovuto farle trattare. Dato che andavamo a toccare la struttura dell’edificio, abbiamo dovuto coinvolgere l’amministratore del condominio, che ha pagato l’intervento», racconta Minel.
«Ci siamo affidati a una società specializzata CTBA + (certificazione francese per professionisti specializzati nella protezione, nel trattamento e nella lavorazione del legno), che ha dato la propria garanzia in termini di preservazione dell’edificio», spiega la progettista. La società ha trattato le travi scavando dei fori nelle parti che erano state danneggiate dai tarli e iniettandovi un gel antifungino e repellente per insetti noiosi come le termiti.
Una seconda società, specializzata nella realizzazione di strutture, si è invece dedicata a rinforzare le travi danneggiate con un intervento mirato di bullonatura e sostituzione delle travi mancanti. Il completamento del lavoro ha richiesto tre settimane e, nonostante la continuazione delle altre attività, le richieste varie al condominio hanno rallentato l’intero cantiere.
«Ci siamo affidati a una società specializzata CTBA + (certificazione francese per professionisti specializzati nella protezione, nel trattamento e nella lavorazione del legno), che ha dato la propria garanzia in termini di preservazione dell’edificio», spiega la progettista. La società ha trattato le travi scavando dei fori nelle parti che erano state danneggiate dai tarli e iniettandovi un gel antifungino e repellente per insetti noiosi come le termiti.
Una seconda società, specializzata nella realizzazione di strutture, si è invece dedicata a rinforzare le travi danneggiate con un intervento mirato di bullonatura e sostituzione delle travi mancanti. Il completamento del lavoro ha richiesto tre settimane e, nonostante la continuazione delle altre attività, le richieste varie al condominio hanno rallentato l’intero cantiere.
Dopo. Questa piccola perdita di tempo è stata compensata da due piacevoli sorprese: se, da un lato, la mansarda era già dotata di un lucernario, dall’altro le travi lasciavano spazio a sufficienza per una scala. Per rendere più comodo l’accesso al piano di sopra, al posto di una scala a pioli i proprietari hanno preferito mettere una scala a gradini sfalsati.
«Ho calcolato il numero di gradini e la misura dell’ingombro, in modo che la scala non andasse a intralciare la porta, e poi ho cercato di capire che inclinazione doveva avere», spiega Minel.
Per ottimizzare lo spazio, le canne fumarie a destra della scala sono state portate alla luce e nuovamente rivestite in modo da poter realizzare dei ripiani.
«Ho calcolato il numero di gradini e la misura dell’ingombro, in modo che la scala non andasse a intralciare la porta, e poi ho cercato di capire che inclinazione doveva avere», spiega Minel.
Per ottimizzare lo spazio, le canne fumarie a destra della scala sono state portate alla luce e nuovamente rivestite in modo da poter realizzare dei ripiani.
Prima. Questo era il sottotetto prima della ristrutturazione. Anche se nella foto non si vede chiaramente, sia sopra il bagno che sopra il soggiorno si trovavano già due ambienti. Per unire le due zone sono state aggiunte due travi e, per creare un’atmosfera ariosa e accogliente, è stato posato un pavimento in OSB.
In conformità alle leggi vigenti, inoltre, la mansarda è stata isolata. «Abbiamo posato due strati incrociati di lana di vetro e una barriera al vapore. Lo spessore dell’isolamento è stato calcolato in modo da preservare il fascino delle travi a vista. Queste, tra l’altro, sono state sabbiate e dipinte con una vernice opaca», riassume la progettista.
In conformità alle leggi vigenti, inoltre, la mansarda è stata isolata. «Abbiamo posato due strati incrociati di lana di vetro e una barriera al vapore. Lo spessore dell’isolamento è stato calcolato in modo da preservare il fascino delle travi a vista. Queste, tra l’altro, sono state sabbiate e dipinte con una vernice opaca», riassume la progettista.
Dopo. La zona notte è disposta su metà dei pannelli in legno OSB. Il piccolo passaggio tra le due zone del sottotetto è stato realizzato dal nulla su nuovi travetti in legno di quercia.
Nel suo punto più alto, il soffitto raggiunge un’altezza di 1,50 metri, e, per recuperare più spazio possibile, come letto è stato usato un materasso semplicemente appoggiato per terra.
Nel suo punto più alto, il soffitto raggiunge un’altezza di 1,50 metri, e, per recuperare più spazio possibile, come letto è stato usato un materasso semplicemente appoggiato per terra.
Sopra il bagno, alle spalle di chi ha scattato questa foto, una seconda zona del sottotetto serve come ripostiglio, dove trovano posto l’aspirapolvere, l’asse da stiro e le valigie, così come l’impianto di ventilazione meccanica e lo scaldabagno. «Il boiler è di un modello ultrapiatto di Ariston: la forma rettangolare, anziché rotondeggiante, permette di risparmiare un sacco di spazio», commenta Minel.
Prima. Questa foto mostra la grande finestra che si trova al piano di sotto, in cucina. In fondo al soggiorno, una porta con vetro apre sul terrazzo.
Dopo. Una porta interamente vetrata, che fa entrare molta luce, ha sostituito quella originale. Il piccolo soggiorno ha anche una grande finestra, che ha reso la stanza molto luminosa.
Sulla parete a sinistra della porta-finestra è stato appeso un braccio orientabile che regge il televisore. La scrivania della ragazza è un semplice tavolino ribaltabile.
Sulla parete a sinistra della porta-finestra è stato appeso un braccio orientabile che regge il televisore. La scrivania della ragazza è un semplice tavolino ribaltabile.
La giovane padrona di casa desiderava degli arredi vivaci e colorati. In soggiorno ha voluto dipingere le pareti di turchese e ha scelto un divano viola scuro.
Vernice: Seigneurie, verde Tremble, serie Chromatic
Vernice: Seigneurie, verde Tremble, serie Chromatic
L’aggiunta di dieci metri quadrati di mansarda ha decisamente cambiato le cose, regalando all’appartamento una camera da letto e dello spazio di contenimento. Le travi a vista, poi, hanno dato alla casa un tocco di grande fascino e una nuova ariosità.
Infine, va sottolineato il fatto che la ristrutturazione è stata l’occasione per isolare l’appartamento e installare l’impianto di ventilazione meccanica, con il risultato che gli ambienti sono diventati molto più comodi e salubri. Se calcoliamo che il costo di risistemazione e nuovi arredi è ammontato a circa 2.200 euro al metro quadrato, e teniamo presente che ci troviamo a Parigi, possiamo dire che questo è un esempio di intervento che valeva la pena di fare.
Guarda le altre foto di questo progetto.
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Infine, va sottolineato il fatto che la ristrutturazione è stata l’occasione per isolare l’appartamento e installare l’impianto di ventilazione meccanica, con il risultato che gli ambienti sono diventati molto più comodi e salubri. Se calcoliamo che il costo di risistemazione e nuovi arredi è ammontato a circa 2.200 euro al metro quadrato, e teniamo presente che ci troviamo a Parigi, possiamo dire che questo è un esempio di intervento che valeva la pena di fare.
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Chi ci abita: Una studentessa
Dove: Parigi, VI Arrondissement
Superficie: Circa 18 m² più una mansarda
Budget: Circa 39 mila euro, escluse le imposte, per la completa ristrutturazione, compreso l’isolamento del tetto, l’impianto elettrico e l’imbiancatura
Durata dei lavori: Cinque mesi. La casa è stata consegnata nel settembre del 2017
Progettista: Stéphanie Bertina Minel
Prima. Situato al sesto e ultimo piano di un vecchio palazzo, il bilocale è stato ricavato dall’unione di due “camere di servizio” – i minuscoli ambienti in cima ai palazzi dove alloggiava la servitù nella Parigi haussmanniana di fine Ottocento – con un bagno sul pianerottolo. Originariamente, l’ingresso (ritratto nello sfondo di questa foto) costituiva un ambiente separato.
Le stanze dell’appartamento si succedono “en enfilade” (ovvero sono allineate l’una dopo l’altra), con la cucina che porta al soggiorno. Il bagno è accanto all’ingresso, dietro alla parete della cucina.
Al momento dell’acquisto l’appartamento era in condizioni discrete, ma era incompleto. In cucina, per esempio, i tubi erano tutti esposti e mancava il piano cottura.