Le Case di Houzz
Prima e Dopo: 190 mq Trasformati in 9 Mesi per 90mila Euro
Un appartamento di Napoli degli anni Settanta è diventato super funzionale (e sostenibile)
«L’obiettivo era avere una casa giovane, accogliente, ospitale e comoda»: è così che la progettista Paola Sola descrive le richieste ricevute dai committenti a proposito della ristrutturazione di questo appartamento, riqualificato anche dal punto di vista dell’isolamento termico.
Parte di un edificio degli anni Settanta, a Napoli, il progetto si trova al primo piano ed è distribuito su 190 metri quadrati.
I proprietari hanno scelto l’architetta dopo averne visto altri progetti su Houzz, ispirati dal suo stile, e si è trattato di una relazione di successo, come conferma Paola Sola: «Il rapporto è stato sereno fin dall’inizio; li ho seguiti passo passo. li ho conosciuti, interpretati, e si è creato un rapporto di grande fiducia».
Parte di un edificio degli anni Settanta, a Napoli, il progetto si trova al primo piano ed è distribuito su 190 metri quadrati.
I proprietari hanno scelto l’architetta dopo averne visto altri progetti su Houzz, ispirati dal suo stile, e si è trattato di una relazione di successo, come conferma Paola Sola: «Il rapporto è stato sereno fin dall’inizio; li ho seguiti passo passo. li ho conosciuti, interpretati, e si è creato un rapporto di grande fiducia».
Parquet: Prestige, tavolato Chateau in rovere di Tavar; divano: Mah Jong di Roche Bobois con rivestimento di Kenzo
Un tipico appartamento degli anni Settanta, con un grande corridoio poco utilizzato e una scansione regolare degli spazi, aveva bisogno di essere reinterpretato per diventare la residenza di una famiglia con due figli.
Obiettivo del progetto era rendere più razionale l’uso della metratura disponibile, ma anche aggiornare l’impiantistica in un ottica di contenimento dei consumi energetici e, non ultimo, portare colore e allegria.
Un tipico appartamento degli anni Settanta, con un grande corridoio poco utilizzato e una scansione regolare degli spazi, aveva bisogno di essere reinterpretato per diventare la residenza di una famiglia con due figli.
Obiettivo del progetto era rendere più razionale l’uso della metratura disponibile, ma anche aggiornare l’impiantistica in un ottica di contenimento dei consumi energetici e, non ultimo, portare colore e allegria.
Pianta dell’appartamento prima dell’intervento di ristrutturazione
Grande, ma organizzato in modo dispersivo, l’appartamento presentava anche finiture e rivestimenti che davano all’insieme un senso di freddezza e poca cura.
Le tappe del progetto sono quindi state essenzialmente tre: riorganizzare la scansione degli ambienti, per utilizzare meglio sia la superficie disponibile che le aperture presenti: aggiornare l’isolamento dell’involucro e gli impianti; arredare i 190 metri quadrati in modo che si presentassero leggeri e colorati.
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Grande, ma organizzato in modo dispersivo, l’appartamento presentava anche finiture e rivestimenti che davano all’insieme un senso di freddezza e poca cura.
Le tappe del progetto sono quindi state essenzialmente tre: riorganizzare la scansione degli ambienti, per utilizzare meglio sia la superficie disponibile che le aperture presenti: aggiornare l’isolamento dell’involucro e gli impianti; arredare i 190 metri quadrati in modo che si presentassero leggeri e colorati.
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Pianta di progetto
Il primo punto, relativo alle trasformazioni in pianta, ha previsto da parte della progettista uno studio delle necessità dei committenti e la rielaborazione della planimetria a favore di una divisione più razionale: oggi la grande zona giorno è stata divisa in più ambienti e zone, in modo da ottimizzarne l’uso; il corridoio è stato ridotto e integrato in un sistema di armadiature e i bagni sono due.
Il primo punto, relativo alle trasformazioni in pianta, ha previsto da parte della progettista uno studio delle necessità dei committenti e la rielaborazione della planimetria a favore di una divisione più razionale: oggi la grande zona giorno è stata divisa in più ambienti e zone, in modo da ottimizzarne l’uso; il corridoio è stato ridotto e integrato in un sistema di armadiature e i bagni sono due.
Per quanto riguarda l’aggiornamento dell’involucro sviluppato per renderlo meno energivoro, la progettista spiega direttamente le scelte edili: «La coibentazione per tutte le pareti a contatto con l’esterno è stata eseguita con ‘cappotto inverso’, cioè posato all’interno. La coibentazione è stata necessaria per rendere la casa meno dispersiva energicamente e per permettere al nuovo impianto di riscaldamento, radiante a pavimento, il soddisfacimento dei calcoli termici progettati».
In dettaglio, l’isolamento è stato eseguito applicando un biomattone di canapa con finiture con intonaco di canapa e calce, selezionando, dunque, materiali di origine naturale e sostenibili
Un altro aspetto del progetto ha riguardato la sicurezza; dal momento che l’appartamento si trova al primo piano, infatti, «Abbiamo aggiunto grate in ferro avvolgibili, affiancate alle persiane alla napoletana già esistenti», racconta la progettista, che continua: «Per nascondere gli spazi dedicati all’ispezione e recuperare lo spazio tecnico necessario per le grate si sono creati una sorta di portali a rilievo in corrispondenza delle aperture».
In dettaglio, l’isolamento è stato eseguito applicando un biomattone di canapa con finiture con intonaco di canapa e calce, selezionando, dunque, materiali di origine naturale e sostenibili
Un altro aspetto del progetto ha riguardato la sicurezza; dal momento che l’appartamento si trova al primo piano, infatti, «Abbiamo aggiunto grate in ferro avvolgibili, affiancate alle persiane alla napoletana già esistenti», racconta la progettista, che continua: «Per nascondere gli spazi dedicati all’ispezione e recuperare lo spazio tecnico necessario per le grate si sono creati una sorta di portali a rilievo in corrispondenza delle aperture».
Foto della zona giorno prima del progetto
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Cucina: Toffini Cucine; piano top: Lapitec; sedie: Camel di Segis; lampada: Oxigen di Linea Light;
pavimento: Concreto Gregaro Light di Lea Ceramiche
Spazio di grande utilizzo è la cucina, prima posizionata in un locale indipendente (oggi diventato camera da letto) e adesso inglobato nell’estremità in alto della grande zona giorno.
La cucina è composta da una parte lineare a parete, bianca con paraschizzi grigio, e da un’isola a contrasto, scura e con il piano cottura, da cui parte anche un piano di appoggio attorno a cui sono posizionate quattro sedie colorate.
Anche per questo ambiente è stata fondamentale la scelta di realizzare arredi su misura, ripetuta in altri punti dell’appartamento e pensata anche per inglobare le uscite dei sistemi di climatizzazione.
«Le operazioni di falegnameria sono state molto curate in tutti i minimi dettagli, per realizzare delle pareti contenitore a tutta altezza e complesse ispezioni per le macchine del condizionamento», specifica Paola Sola.
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pavimento: Concreto Gregaro Light di Lea Ceramiche
Spazio di grande utilizzo è la cucina, prima posizionata in un locale indipendente (oggi diventato camera da letto) e adesso inglobato nell’estremità in alto della grande zona giorno.
La cucina è composta da una parte lineare a parete, bianca con paraschizzi grigio, e da un’isola a contrasto, scura e con il piano cottura, da cui parte anche un piano di appoggio attorno a cui sono posizionate quattro sedie colorate.
Anche per questo ambiente è stata fondamentale la scelta di realizzare arredi su misura, ripetuta in altri punti dell’appartamento e pensata anche per inglobare le uscite dei sistemi di climatizzazione.
«Le operazioni di falegnameria sono state molto curate in tutti i minimi dettagli, per realizzare delle pareti contenitore a tutta altezza e complesse ispezioni per le macchine del condizionamento», specifica Paola Sola.
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Dalla cucina si accede all’area pranzo, caratterizzata da un particolare studio del colore, modulato a parete per creare un nido accogliente e separato dal resto del soggiorno.
La porzione di angolo ricavata dalle due pareti perimetrali della zona giorno e che ospita il tavolo da pranzo, infatti, è stato tinteggiato in una tonalità sabbia che crea quasi un effetto tridimensionale e che ‘chiude’ l’area pranzo.
La porzione di angolo ricavata dalle due pareti perimetrali della zona giorno e che ospita il tavolo da pranzo, infatti, è stato tinteggiato in una tonalità sabbia che crea quasi un effetto tridimensionale e che ‘chiude’ l’area pranzo.
Circondata da sedie colorate che portano un ulteriore contributo di vivacità in casa, l’area pranzo è in dialogo con il percorso che accompagna verso la zona notte e che ne è separato grazie all’inserimento di una porta in ferro realizzata su misura e che permette di non interrompere il fluire della luce.
Porta in ferro: realizzata su disegno da Punto Saldo in partnership con Cucine Toffini
La zona notte comprende tre camere da letto e, anche qui, il colore è stato interpretato come elemento progettuale, caratterizzando lo stile dell’ambiente.
La camera padronale usufruisce anche di una cabina armadio, il cui accesso è proprio di fronte al letto.
La camera padronale usufruisce anche di una cabina armadio, il cui accesso è proprio di fronte al letto.
Lavabo: Mosula di Stocco; rubinetteria: Prestige di Gaboli; carta da parati: Wall&Deco
Guarda tutte le foto di questo progetto
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Dove: Quarto, comune di Napoli
Chi ci abita: una famiglia di 4 persone, genitori con due figli tra elementari e medie
Anno di costruzione: 1979
Anno di ristrutturazione: 2019/2020
Architetto: Paola Sola
Superficie: 190 m²
Durata dei lavori: 12 mesi
Costo della ristrutturazione: 90mila euro (costo complessivo per cucina, opere di falegnameria e porte)