Per Scegliere i Colori degli Interni Serve più Ragione che Sentimento
L’esperto spiega i ragionamenti da fare per capire come usare le tonalità negli ambienti domestici, in modo creativo ma razionale
Se si ha l’esigenza o il naturale desiderio di cambiare look a una stanza della propria casa, grande o piccola che sia, si è portati istintivamente a scegliere un nuovo colore per solo una, alcune, o per tutte le pareti dello spazio in questione.
Ma per rinnovare o rafforzare il carattere di un ambiente, e delinearne una certa identità, i professionisti mostrano come serva utilizzare i cromatismi con un certo metodo, considerando diverse e spesso trascurate componenti che costituiscono e influenzano la percezione degli spazi interni.
Guardiamo i progetti dei professionisti per trovare ispirazione.
Stai cercando l’esperto per le tue pareti? Trovalo su Houzz
Ma per rinnovare o rafforzare il carattere di un ambiente, e delinearne una certa identità, i professionisti mostrano come serva utilizzare i cromatismi con un certo metodo, considerando diverse e spesso trascurate componenti che costituiscono e influenzano la percezione degli spazi interni.
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Come primo passo un professionista ti aiuterà a analizzare lo spazio ponendo alcune domande che aiuteranno nelle successive e naturali scelte cromatiche: che utilizzo ha la stanza e in che ora del giorno viene frequentata? Che quantità di luce riceve, quali arredi contiene e conterrà? Quali sensazioni ed emozioni si desidera trasmettere cambiandone il look?
Questi e altri piccoli quesiti permetteranno una scrematura iniziale e saranno utili per restringere lo spettro delle combinazioni cromatiche da poter realizzare.
Questi e altri piccoli quesiti permetteranno una scrematura iniziale e saranno utili per restringere lo spettro delle combinazioni cromatiche da poter realizzare.
Mischiare teorie sul colore e istinto
I 7 colori dell’arcobaleno ottenuti dalla rifrazione della luce (giallo, rosso, arancione, verde, azzurro, violetto ed indaco) hanno un’influenza che viene suddivisa dal nostro cervello in tantissimi codici e sintetizzata in varie percentuali di rosso, verde e blu.
Le teorie, le diverse tecniche scientifiche, possono aiutare ad agire razionalmente e individuare il colore corretto su una campionatura cromatica di riferimento, ma un buon bagaglio di conoscenze non risulta sufficiente per operare con estrema sicurezza.
Serve sempre la propria sensazione perché la decisione sarà frutto non solo di un ragionamento fatto di percentuali, ma di inevitabile capacità di scelta in base all’istinto, consci degli obiettivi pratici da raggiungere.
I 7 colori dell’arcobaleno ottenuti dalla rifrazione della luce (giallo, rosso, arancione, verde, azzurro, violetto ed indaco) hanno un’influenza che viene suddivisa dal nostro cervello in tantissimi codici e sintetizzata in varie percentuali di rosso, verde e blu.
Le teorie, le diverse tecniche scientifiche, possono aiutare ad agire razionalmente e individuare il colore corretto su una campionatura cromatica di riferimento, ma un buon bagaglio di conoscenze non risulta sufficiente per operare con estrema sicurezza.
Serve sempre la propria sensazione perché la decisione sarà frutto non solo di un ragionamento fatto di percentuali, ma di inevitabile capacità di scelta in base all’istinto, consci degli obiettivi pratici da raggiungere.
Valutare le caratteristiche dello spazio
Di solito si cerca di creare un’atmosfera rilassante in bagno, dare luminosità a un ingresso, portare armonia in salotto.
In linea di massima si può essere più o meno d’accordo con queste “regole”, di per sé molto generiche, ma ciò che è davvero importante conoscere prima di avventurarsi tra i colori è la conformazione dello spazio in sé.
Stanze troppo lunghe e strette, di pianta più o meno regolare, con soffitti alti ma che creano dispersione, la presenza di sporgenze e soprattutto il rapporto con le fonti luminose sono le componenti che portano a valutare la scelta dei colori più adatti.
Di solito si cerca di creare un’atmosfera rilassante in bagno, dare luminosità a un ingresso, portare armonia in salotto.
In linea di massima si può essere più o meno d’accordo con queste “regole”, di per sé molto generiche, ma ciò che è davvero importante conoscere prima di avventurarsi tra i colori è la conformazione dello spazio in sé.
Stanze troppo lunghe e strette, di pianta più o meno regolare, con soffitti alti ma che creano dispersione, la presenza di sporgenze e soprattutto il rapporto con le fonti luminose sono le componenti che portano a valutare la scelta dei colori più adatti.
Nascondere o enfatizzare sporgenze, soffitti e pareti irregolari
Le stanze delle nostre case hanno spesso un taglio difforme per presenza di rientranze, infissi, ingombri eterogenei o abbassamenti di soffitto: quindi intervenire con il colore su una singola superficie o parte di essa è una scelta forte, ma non sufficiente a dare un’identità ad un intero ambiente.
Se si vuole armonizzare uno spazio, il colore può essere distribuito in maniera omogenea; ma se l’intento è quello di evidenziare e creare un gioco di volumi, la superficie da colorare va delineata con stacchi più decisi e ogni intervento va pensato considerando lo spazio insieme al suo arredamento.
Colorare il soffitto, invece, non può prescindere dal conoscere il tipo di illuminazione, dalla tipologia di pavimentazione e dal volume degli arredi presenti. Decidere di evidenziare una parete con un colore dipende dal rapporto della stessa con l’arredo, del contatto con le altre superfici di contorno e della quantità di luce che la investe.
Le stanze delle nostre case hanno spesso un taglio difforme per presenza di rientranze, infissi, ingombri eterogenei o abbassamenti di soffitto: quindi intervenire con il colore su una singola superficie o parte di essa è una scelta forte, ma non sufficiente a dare un’identità ad un intero ambiente.
Se si vuole armonizzare uno spazio, il colore può essere distribuito in maniera omogenea; ma se l’intento è quello di evidenziare e creare un gioco di volumi, la superficie da colorare va delineata con stacchi più decisi e ogni intervento va pensato considerando lo spazio insieme al suo arredamento.
Colorare il soffitto, invece, non può prescindere dal conoscere il tipo di illuminazione, dalla tipologia di pavimentazione e dal volume degli arredi presenti. Decidere di evidenziare una parete con un colore dipende dal rapporto della stessa con l’arredo, del contatto con le altre superfici di contorno e della quantità di luce che la investe.
Coordinare i colori a tutto il progetto d’interni, arredi e complementi inclusi
Oltre che liberare la propria fantasia è consigliabile seguire una linea guida per fare la scelta giusta.
La pitturazione delle superfici non è l’unica maniera di utilizzare i colori e creare un reale progetto di interni.
Un punto di partenza sta sicuramente nel raccogliere le varie scelte e compararle. Effettuare un collage tra il colore principale di contorno, quello che si staglia su una superficie con un tono più o meno forte, individuare i materiali degli arredi e i tendaggi, imbottiti e rivestimenti; accostare magari il tutto alla pavimentazione dello spazio in questione.
Questo aiuta nel compiere acquisti di complementi e arredi più consoni con un progetto cromatico globale.
La composizione di colori e materiali differenti va infine confrontata con la fonte di luce presente nello spazio, sia durante il giorno che nelle ore serali, quando sarà un differente sistema di illuminazione (artificiale e non più naturale) ad evidenziare le superfici.
Questa linea guida consentirà un maggiore controllo, una regia compositiva che saprà eliminare, aggiungere, saturare o schiarire colori per ottenere, in ultimo, il giusto accordo tra gli elementi e creare l’atmosfera ricercata.
Oltre che liberare la propria fantasia è consigliabile seguire una linea guida per fare la scelta giusta.
La pitturazione delle superfici non è l’unica maniera di utilizzare i colori e creare un reale progetto di interni.
Un punto di partenza sta sicuramente nel raccogliere le varie scelte e compararle. Effettuare un collage tra il colore principale di contorno, quello che si staglia su una superficie con un tono più o meno forte, individuare i materiali degli arredi e i tendaggi, imbottiti e rivestimenti; accostare magari il tutto alla pavimentazione dello spazio in questione.
Questo aiuta nel compiere acquisti di complementi e arredi più consoni con un progetto cromatico globale.
La composizione di colori e materiali differenti va infine confrontata con la fonte di luce presente nello spazio, sia durante il giorno che nelle ore serali, quando sarà un differente sistema di illuminazione (artificiale e non più naturale) ad evidenziare le superfici.
Questa linea guida consentirà un maggiore controllo, una regia compositiva che saprà eliminare, aggiungere, saturare o schiarire colori per ottenere, in ultimo, il giusto accordo tra gli elementi e creare l’atmosfera ricercata.
Tenere in conto come i materiali appaiono sotto la luce
Ogni materiale ha una caratteristica tattile e riflettente. Un grigio ardesia non dona la stessa percezione a seconda se rappresenti il colore di una parete, di un pavimentazione, se si tratti di un sofà o di una madia in legno. Il materiale e la riflessione della luce su diverse superfici determinano percezioni altrettanto differenti.
Ogni materiale ha una caratteristica tattile e riflettente. Un grigio ardesia non dona la stessa percezione a seconda se rappresenti il colore di una parete, di un pavimentazione, se si tratti di un sofà o di una madia in legno. Il materiale e la riflessione della luce su diverse superfici determinano percezioni altrettanto differenti.
Quindi è importante osservare ogni elemento in rapporto a come la luce si posa su di esso.
Il taglio e l’intensità di luce che proviene dalla finestra e che avvolge il divano in tessuto color canapa, il cono luminoso di un faretto su un pavimento rosso lacca o l’aurea di un lampadario su un tavolo in legno sono delle componenti assolutamente importanti per determinare scelte cromatiche e capire il rapporto dei colori con tutto l’ambiente circostante.
Il taglio e l’intensità di luce che proviene dalla finestra e che avvolge il divano in tessuto color canapa, il cono luminoso di un faretto su un pavimento rosso lacca o l’aurea di un lampadario su un tavolo in legno sono delle componenti assolutamente importanti per determinare scelte cromatiche e capire il rapporto dei colori con tutto l’ambiente circostante.
Gestire il colore preferito in modo intelligente
“Io amo l’azzurro e nella mia casa vorrei sentirmi avvolta dal colore del cielo”. È una di quelle frasi che progettisti di interni o decoratori sentono spesso pronunciare dai propri clienti.
Possedere un desiderio e amare un colore rispetto ad altri è un valore da conservare in un progetto, un punto di partenza per iniziare ad immaginare uno spazio da riprogettare.
Il colore preferito può essere il punto di partenza per dare una connotazione allo spazio: non va però utilizzato con troppa spregiudicatezza, ma con una buona dose di razionalità.
“Io amo l’azzurro e nella mia casa vorrei sentirmi avvolta dal colore del cielo”. È una di quelle frasi che progettisti di interni o decoratori sentono spesso pronunciare dai propri clienti.
Possedere un desiderio e amare un colore rispetto ad altri è un valore da conservare in un progetto, un punto di partenza per iniziare ad immaginare uno spazio da riprogettare.
Il colore preferito può essere il punto di partenza per dare una connotazione allo spazio: non va però utilizzato con troppa spregiudicatezza, ma con una buona dose di razionalità.
Ad esempio, una camera da letto con solo toni del celeste, del rosso, del verde o del fucsia non produrrà certo una sensazione piacevole; al contrario potrebbe produrre una stridente forzatura che il nostro occhio percepirà come eccessiva – la stessa sensazione che si può avvertire bevendo il proprio caffè con un cucchiaino di zucchero in più del solito.
L’equilibrio, la possibilità di scaricare i toni di quel colore dove non serve, armonizza tra loro i vari cromatismi e tende ad evidenziare il colore principale dove davvero risulta funzionale al proprio intento (una parete, un set di cuscini, solo il tessuto del divano o il decoro in una pavimentazione).
Il dettaglio di colore che si staglia su una superficie tenue, comunica un’identità e fa percepire il suo carattere.
L’equilibrio, la possibilità di scaricare i toni di quel colore dove non serve, armonizza tra loro i vari cromatismi e tende ad evidenziare il colore principale dove davvero risulta funzionale al proprio intento (una parete, un set di cuscini, solo il tessuto del divano o il decoro in una pavimentazione).
Il dettaglio di colore che si staglia su una superficie tenue, comunica un’identità e fa percepire il suo carattere.
In alcuni casi e su determinate superfici e materiali i colori corretti da applicare sono quelli che magari non avremmo mai immaginato. Le tante nuance di ogni colore di base possono accentuare o armonizzare il look dell’intero ambiente, a volte avere la funzione di legante tra altri colori protagonisti, gestirne i contrasti regalando così una piacevole sensazione generale e cambiare il gusto delle proprie giornate, avvolti in una atmosfera che risulterà gradevole ai propri occhi e soprattutto al proprio umore.
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Tutte le Guide Colore
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Le sensazioni che i colori evocano sono molto personali: una complessità di fattori influenzano la nostra percezione creando effetti sui nostri sensi e sulle nostre emozioni.
I colori e le loro sfumature sono ovunque, su ogni oggetto, su ogni materiale; la composizione di toni, nuance, luminosità e trattamenti fanno parte di un quadro la cui composizione richiede un’analisi dettagliata dei vari elementi che la formano.
Risulta difficile quindi creare l’atmosfera desiderata senza avere un giusto approccio d’insieme e determinare come intervenire sull’intero ambiente composto da tessuti, pareti, complementi d’arredo e illuminazione.