Houzz per i Pro
Per Pro: 10 Modi per Superare con Successo i Blocchi Creativi
La musa ispiratrice è in sciopero? Esci dai binari dell'abitudine e nutri la creatività con queste semplici attività
“La creatività, come uso finalizzato della fantasia e dell’invenzione, si forma e si trasforma continuamente”, scrive Bruno Munari in Fantasia (1977). Perché il mondo non si divide in creativi vs. non creativi. Ognuno può entrare in contatto con il proprio spirito creativo, in qualsiasi ambito della vita, ogni giorno. Quando? Ogni qualvolta facciamo qualcosa che esula dal consueto e dall’ordinario, legando elementi tipicamente separati e trovando soluzioni innovative e non scontate.
Ma il blocco creativo colpisce chiunque. In certi momenti anche le creatività più allenate girano a vuoto alla ricerca di idee nuove. Per chi svolge una professione altamente creativa, come architetti e designer d’interni, le aspettative sono elevate. Di contro, però, la musa ispiratrice è una creatura timida, soprattutto quando è sotto pressione. Fortunatamente esistono tecniche utili a superare l’impasse e allenare la capacità di risolvere i problemi e la flessibilità del pensiero, vediamone alcune.
Ma il blocco creativo colpisce chiunque. In certi momenti anche le creatività più allenate girano a vuoto alla ricerca di idee nuove. Per chi svolge una professione altamente creativa, come architetti e designer d’interni, le aspettative sono elevate. Di contro, però, la musa ispiratrice è una creatura timida, soprattutto quando è sotto pressione. Fortunatamente esistono tecniche utili a superare l’impasse e allenare la capacità di risolvere i problemi e la flessibilità del pensiero, vediamone alcune.
2. Una pausa verde. La restorativeness, la capacità rigenerativa degli ambienti naturali, è stata più volte sottolineata in letteratura. L’attenzione diretta, soprattutto se prolungata, provoca un affaticamento del funzionamento cognitivo fino a causarne il suo esaurimento. Secondo le ricerche degli psicologi ambientali Ulrich (1983) e Rachel e Stephen Kaplan (1989), le caratteristiche rigenerative degli ambienti naturali hanno un effetto positivo sull’attenzione e sullo stress.
Un modo efficace per ricaricare le batterie è fare una pausa in natura. Una breve passeggiata al parco – o una boccata d’aria in balcone – aiuta a schiarirsi le idee e stimola l’immaginazione. Esci e siediti per un po’, lasciando che i tuoi sensi assorbano tutti gli stimoli visivi e olfattivi del paesaggio circostante.
Un modo efficace per ricaricare le batterie è fare una pausa in natura. Una breve passeggiata al parco – o una boccata d’aria in balcone – aiuta a schiarirsi le idee e stimola l’immaginazione. Esci e siediti per un po’, lasciando che i tuoi sensi assorbano tutti gli stimoli visivi e olfattivi del paesaggio circostante.
3. Nero su bianco. Architetti e designer d’interni esprimono abitualmente la creatività con il disegno. Taccuino e matita – o tavoletta grafica i più tecnologici – e creano bozze per sviluppare le idee di progetto. Ma se ti trovi a dover superare un blocco creativo e allenare la creatività prova a cambiare forma d’espressione. La scrittura aiuta a districare i pensieri, ed esprimersi attraverso un mezzo diverso e sconosciuto costringe ad affrontare il problema in un modo diverso dal solito: questo può portare a intuizioni sorprendenti e nuovi livelli di comprensione.
Inizia a scrivere, allora. Può trattarsi di una presentazione descrittiva dei dettagli tecnici del progetto, il concept illuminotecnico, le esigenze dei proprietari di casa. Oppure scrivi qualsiasi cosa ti passi per la testa, lasciando che le idee scorrano sul foglio, senza uno specifico obiettivo o una scaletta. Stimolerai un vero e proprio flusso di coscienza. Inizialmente potrebbe sembrarti privo di senso, ma pian piano i pensieri inizieranno a intrecciarsi plasmando idee interessanti.
Un esercizio è “Il binomio fantastico” proposto da Gianni Rodari nella Grammatica della Fantasia (1973), ispirato alle tecniche creative dei surrealisti francesi. Si estraggono in maniera casuale due parole che apparentemente non hanno niente in comune, si crea un titolo e si lascia correre l’immaginazione per inventare un racconto.
Un esercizio è “Il binomio fantastico” proposto da Gianni Rodari nella Grammatica della Fantasia (1973), ispirato alle tecniche creative dei surrealisti francesi. Si estraggono in maniera casuale due parole che apparentemente non hanno niente in comune, si crea un titolo e si lascia correre l’immaginazione per inventare un racconto.
4. Quando l’idea arriva, raccoglila. Dovremmo prendere l’abitudine di salvare sempre le buone idee quando ci vengono in mente o quando scoviamo un’ispirazione interessante. Il principio è fare scorta di idee che aiuteranno nei momenti meno creativi. Per chi svolge un lavoro creativo il brainstorming è spesso un processo continuo: a volte hai ottime idee, altre volte la creatività sembra essere svanita. Il classico taccuino o il quaderno degli schizzi è il posto perfetto in cui raccogliere le idee e recuperarle al momento più opportuno.
Oggi esistono anche numerose app digitali per salvare le idee e accedervi rapidamente via smartphone. Ad esempio, su Houzz proprietari di casa e professionisti possono salvare foto, articoli e appunti negli Ideabook e condividerli per collaborare. «Utilizziamo gli Ideabook di Houzz per stimolare e ispirare la creatività della persona che abbiamo di fronte, capire i suoi gusti e come vorrebbe arredare la sua casa; le moodboard invece le impieghiamo una volta scelta la fornitura, in modo da ricreare visivamente i vari ambienti e rendere più vivida l’immagine del risultato finale al cliente», raccontano dall’impresa edile CN Group.
Creare e Utilizzare un Ideabook, Impara come Si Fa
Creare e Utilizzare un Ideabook, Impara come Si Fa
5. Ri-scopri il potere del gioco. “La creatività è l’intelligenza che si diverte”. È così che Albert Einstein definisce il pensiero creativo. Allora, se vogliamo allenare il nostro pensiero laterale, divertiamoci! Mattoncini Lego, strumenti musicali, antistress, quaderni da colorare… il gioco allevia le preoccupazioni, migliora le capacità cognitive e stimola la creatività. Anche se da adulti troppo spesso ci priviamo di giocare.
Molti autorevoli psicologi e psicoanalisti come Sigmund Freud, Otto Rank, Hanna Segal, Melanie Klein si sono occupati di gioco e creatività. Nel 1950 Joy Paul Guildford introdusse il concetto di pensiero divergente contrapposto al pensiero convergente, denominati in seguito pensiero verticale e laterale da Edward de Bono (1996), considerato come la principale autorità internazionale sul pensiero creativo. Il primo è associato al pensiero logico, quindi legato alla risoluzione di problemi che ammettono una sola soluzione: il nostro pensiero converge verso un’unica possibilità. Il pensiero divergente invece è associato a problemi aperti a molteplici soluzioni e si riferisce alla capacità di cambiare i propri schemi di ragionamento senza dare nulla per scontato: ha quindi un ruolo principe nell’atto creativo.
Molti autorevoli psicologi e psicoanalisti come Sigmund Freud, Otto Rank, Hanna Segal, Melanie Klein si sono occupati di gioco e creatività. Nel 1950 Joy Paul Guildford introdusse il concetto di pensiero divergente contrapposto al pensiero convergente, denominati in seguito pensiero verticale e laterale da Edward de Bono (1996), considerato come la principale autorità internazionale sul pensiero creativo. Il primo è associato al pensiero logico, quindi legato alla risoluzione di problemi che ammettono una sola soluzione: il nostro pensiero converge verso un’unica possibilità. Il pensiero divergente invece è associato a problemi aperti a molteplici soluzioni e si riferisce alla capacità di cambiare i propri schemi di ragionamento senza dare nulla per scontato: ha quindi un ruolo principe nell’atto creativo.
I problemi di design e di architettura richiedono un modo di pensare divergente, in cui sono possibili diverse e inusuali soluzioni. Lasciamoci ispirare e guidare da ciò che ci circonda, così come fanno i bambini, che riempiono lo spazio tra sé e l’ambiente con simboli e prodotti della propria immaginazione. Se vogliamo allenare il pensiero divergente può essere utile, e soprattutto divertente, cimentarsi nella risoluzione di enigmi e indovinelli – ne trovi tantissimi nei libri di Charles Phillips.
Oppure prova a utilizzare un secchio di mattoncini in modo alternativo: scrivi in ognuno una parola a caso, mischiali e prova a costruire delle connessioni tra loro. L’obiettivo è quello di scappare dal pensiero logico e giocare con idee differenti e collegamenti che altrimenti non avresti pensato.
A proposito, riesci a risolvere il rebus nella parete in foto? Leggi la storia di questo appartamento tributo a Memphis.
Oppure prova a utilizzare un secchio di mattoncini in modo alternativo: scrivi in ognuno una parola a caso, mischiali e prova a costruire delle connessioni tra loro. L’obiettivo è quello di scappare dal pensiero logico e giocare con idee differenti e collegamenti che altrimenti non avresti pensato.
A proposito, riesci a risolvere il rebus nella parete in foto? Leggi la storia di questo appartamento tributo a Memphis.
6. Collage e moodboard. Se prima abbiamo visto quanto può essere efficace affrontare un problema descrivendolo con le parole, ora cambiamo tecnica e raccontiamo la storia visivamente. Cambiare linguaggio potrebbe farti scoprire soluzioni a cui non avevi pensato. Riviste, forbici, pennarelli, post-it. Crea un cartellone con la tecnica del collage misto a disegno e pittura. Non importa il risultato finale, il processo ti aiuterà a sperimentare e andare oltre le tue gabbie mentali.
Le moodboard, che sono estremamente utili sia come metodo di lavoro con quale sviluppare e raccogliere tutte le idee e le ispirazioni per un progetto, sia come strumento da presentare al cliente. «Accostando colori, finiture, oggetti e dettagli riesco a trasmettere il “mood” del progetto e ho la possibilità di raccogliere i primi feedback», dice l’architetto Matteo Magnabosco. «Trovo molto divertente il programma per creare moodboard di Houzz Pro», ci racconta Rossella Barozzi. Infatti Houzz ha sviluppato uno strumento completamente gratuito molto facile da usare e utile per creare moodboard digitali da presentare ai clienti. (Accedi al tuo profilo Houzz Pro e poi vai sulla sezione ‘Gestione’ e poi clicca su ‘Moodboard’).
Pro-Cliente: Come Sviluppare e Presentare l’Idea Progettuale
Pro-Cliente: Come Sviluppare e Presentare l’Idea Progettuale
7. Più attività fisica. Il movimento fisico può stimolare la nostra creatività? È ormai lontano il pensiero platonico secondo il quale corpo e mente sono entità distinte e indipendenti, oggi si parla infatti di entità interconnesse. Diversi studi dimostrano che l’attività fisica migliora le nostre funzioni cognitive perché accresce la frequenza cardiaca con conseguente aumento del flusso sanguigno al cervello e maggior ossigenazione. Inoltre aiuta a rilasciare sostanze chimiche come la dopamina e le endorfine che aumentano il buonumore e combattono stress e ansia. Insomma, un toccasana per la nostra creatività!
Il movimento stimola la parte creativa del nostro cervello: a dimostrarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience (Colzato, Szapora, Pannekoek, Hommel, The impact of physical exercise on convergent and divergent thinking, 2013). Secondo i risultati, chi pratica sport regolarmente beneficia di un maggior pensiero creativo. Infatti gli “sportivi” hanno ottenuto performance significativamente superiori rispetto alle persone “sedentarie”, sia nel pensiero convergente che in quello divergente.
Il movimento stimola la parte creativa del nostro cervello: a dimostrarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience (Colzato, Szapora, Pannekoek, Hommel, The impact of physical exercise on convergent and divergent thinking, 2013). Secondo i risultati, chi pratica sport regolarmente beneficia di un maggior pensiero creativo. Infatti gli “sportivi” hanno ottenuto performance significativamente superiori rispetto alle persone “sedentarie”, sia nel pensiero convergente che in quello divergente.
8. Lasciati andare (rilassati). “La creatività aumenta nel momento stesso in cui si diventa più consapevoli dei propri atti creativi”, scrive Daniel Goleman in Lo spirito creativo (1992). Insegnante di psicologia a Harvard e autore di numerosi best seller, Goleman propone una serie di esercizi sviluppati per alcuni corsi sulla creatività tenuti alla Stanford University e provati da migliaia di persone nel mondo. Il principio fondamentale è che le tensioni che ostacolano i flusso delle idee sono analoghe a quelle che limitano il flusso del sangue ai muscoli del corpo; il semplice atto del rilassamento fisico – del lasciarsi andare – libera la mente consentendole di aprirsi a nuove idee.
Fra gli esercizi proposti, molti hanno l’obiettivo di incoraggiare a pensare alla mente e al corpo come un unico ricettacolo del nostro spirito creativo. Meditazione, respirazione consapevole e altri esercizi per riconoscere e avere fede nelle proprie risorse creative, dire addio alla voce della censura, disinnestare il pilota automatico ed essere più presenti nel “qui e ora”. Via libera quindi alle pause senza sensi di colpa, essenziali per rilassare la mente e riattivare la creatività.
Fra gli esercizi proposti, molti hanno l’obiettivo di incoraggiare a pensare alla mente e al corpo come un unico ricettacolo del nostro spirito creativo. Meditazione, respirazione consapevole e altri esercizi per riconoscere e avere fede nelle proprie risorse creative, dire addio alla voce della censura, disinnestare il pilota automatico ed essere più presenti nel “qui e ora”. Via libera quindi alle pause senza sensi di colpa, essenziali per rilassare la mente e riattivare la creatività.
Molti artisti, scrittori, imprenditori e lavoratori creativi fanno ricorso alla meditazione come strumento per attingere al loro stato più creativo della mente. David Lynch, ad esempio, attribuisce la sua leggendaria creatività alla meditazione trascendentale che pratica assiduamente da oltre 40 anni – tant’è che nel 2005 ha fondato la David Lynch Foundation con l’obiettivo di diffondere e insegnare questa tecnica.
Uno degli studi più completi sul tema è stato condotto nel 2012 dalla psicologa cognitiva Lorenza Colzato. I risultati dimostrano che alcune tecniche di meditazione possono promuovere il pensiero creativo. Ad esempio le pratiche di mindfulness favoriscono una migliore memoria e concentrazione, un migliore benessere emotivo, riduzione dell’ansia e dello stress. Tutti fattori che possono incentivare il pensiero creativo.
Uno degli studi più completi sul tema è stato condotto nel 2012 dalla psicologa cognitiva Lorenza Colzato. I risultati dimostrano che alcune tecniche di meditazione possono promuovere il pensiero creativo. Ad esempio le pratiche di mindfulness favoriscono una migliore memoria e concentrazione, un migliore benessere emotivo, riduzione dell’ansia e dello stress. Tutti fattori che possono incentivare il pensiero creativo.
9. Ottimizzazione del tempo. Ti succede di procrastinare un po’ troppo un lavoro e poi ritrovarti al limite della consegna? In queste occasioni puntualmente l’ansia da prestazione sale e la creatività cala a picco, è comune. Le crisi creative possono essere evitate grazie all’organizzazione del tempo. Prova ad anticipare il lavoro, idealmente qualche giorno prima della consegna, in modo da rivederlo a mente fredda e poter fare le tue revisioni senza stress.
La creatività ha bisogno di limiti perché se abbiamo troppo tempo rischiamo di usarlo male. Darsi obiettivi e scadenze può rivelarsi in tal senso molto producente. Il lavoro preventivo ci aiuterà anche a gestire meglio i momenti estremamente impegnativi in cui avremo meno tempo per concentrarci.
Per migliorare la tua organizzazione ti consigliamo il software gestionale Houzz Pro, una soluzione completa per gestire tutti i tuoi progetti e le comunicazioni con i clienti in modo semplice e veloce.
La creatività ha bisogno di limiti perché se abbiamo troppo tempo rischiamo di usarlo male. Darsi obiettivi e scadenze può rivelarsi in tal senso molto producente. Il lavoro preventivo ci aiuterà anche a gestire meglio i momenti estremamente impegnativi in cui avremo meno tempo per concentrarci.
Per migliorare la tua organizzazione ti consigliamo il software gestionale Houzz Pro, una soluzione completa per gestire tutti i tuoi progetti e le comunicazioni con i clienti in modo semplice e veloce.
10. Aggiornamento continuo. Per Munari “La creatività esige una intelligenza pronta ed elastica, una mente libera da preconcetti di alcun genere, pronta a imparare ciò che gli serve in ogni occasione e a modificare le proprie opinioni quando se ne presenta una più giusta. L’individuo creativo è quindi in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall’allargamento della conoscenza in ogni campo”.
Una persona creativa è quindi socialmente più competente. Bisognerebbe prestare particolare attenzione alla formazione continua, aggiornarsi sulle tematiche che ci interessano o su cui lavoriamo, guardarsi intorno con curiosità. Farsi delle domande porta a espandere le conoscenze e a padroneggiare il sapere.
“Non è possibile unire i puntini guardando avanti, potete solo unirli guardandovi all’indietro”, pronunciò Steve Jobs nel 2005 durante il suo celebre discorso di auguri ai laureandi di Stanford. La creatività è questo: unire i puntini, cioè mettere in relazione elementi apparentemente slegati, dando origine a un’idea nuova e originale. E più sono i puntini che sarai in grado di padroneggiare, più collegamenti riuscirai a fare e più soluzioni originali troverai. Il pensiero creativo prende i pezzi più disparati che ha in magazzino e li combina in modo innovativo. Più i nostri magazzini del sapere sono pieni, più sarà automatico nutrire la curiosità.
Una persona creativa è quindi socialmente più competente. Bisognerebbe prestare particolare attenzione alla formazione continua, aggiornarsi sulle tematiche che ci interessano o su cui lavoriamo, guardarsi intorno con curiosità. Farsi delle domande porta a espandere le conoscenze e a padroneggiare il sapere.
“Non è possibile unire i puntini guardando avanti, potete solo unirli guardandovi all’indietro”, pronunciò Steve Jobs nel 2005 durante il suo celebre discorso di auguri ai laureandi di Stanford. La creatività è questo: unire i puntini, cioè mettere in relazione elementi apparentemente slegati, dando origine a un’idea nuova e originale. E più sono i puntini che sarai in grado di padroneggiare, più collegamenti riuscirai a fare e più soluzioni originali troverai. Il pensiero creativo prende i pezzi più disparati che ha in magazzino e li combina in modo innovativo. Più i nostri magazzini del sapere sono pieni, più sarà automatico nutrire la curiosità.
Per i professionisti della casa può essere utile iscriversi alla newsletter di Houzz per leggere gli ultimi articoli del Magazine, leggere le guide Houzz Pro, e partecipare alle Discussioni. Queste risorse da consultare costantemente possono essere di grande ispirazione.
Questa storia è stata pubblicata il 13 settembre 2021 e poi aggiornata
Raccontaci: cosa fai per uscire dall’inibizione creativa e allenare giorno dopo giorno la creatività?
Questa storia è stata pubblicata il 13 settembre 2021 e poi aggiornata
Raccontaci: cosa fai per uscire dall’inibizione creativa e allenare giorno dopo giorno la creatività?
Cerca di non farti condizionare da ciò che sai. Dimenticare il proprio bagaglio professionale per un momento e immaginare la prospettiva altrui può alimentare il pensiero creativo e condurti a una soluzione inaspettata.
Un’ulteriore strategia è quella di coinvolgere direttamente un’altra persona. Raccontale la tua crisi creativa. A volte il semplice atto di portarla dal tuo mondo interno verso l’esterno aiuta a mettere alla luce aspetti che magari prima non avevi considerato. Entra nell’ottica altrui: chiedi il suo punto di vista e fatti ispirare dalle sue idee, senza interruzioni o giudizi. Fai domande, esplora le risposte, prendi nota. Può essere un collega o una persona completamente lontana dal tuo lavoro. Nel primo caso sarà facile ottenere consigli e soluzioni sulla base della sua esperienza, nel secondo potrebbero arrivarti idee incredibilmente nuove.