Parla l’Esperto: le 7 Regole per Arredare Bene l’Ingresso
Come riqualificare un ingresso, renderlo affascinante, funzionale e soprattutto personale e giusto giusto per voi
Arch. Massimo Milano
27 dicembre 2015
L’ingresso dell’abitazione è solitamente descrittivo del carattere e della personalità di chi ci vive.
È lo spazio che presenta la nostra casa, l’ambiente che incrociamo quando andiamo via e che ci dà il benvenuto al nostro rientro, magari dopo un’intera giornata trascorsa fuori. Risulta quindi importante avere le idee chiare su come arredarlo.
È lo spazio che presenta la nostra casa, l’ambiente che incrociamo quando andiamo via e che ci dà il benvenuto al nostro rientro, magari dopo un’intera giornata trascorsa fuori. Risulta quindi importante avere le idee chiare su come arredarlo.
Non ci sono veri e propri elementi imprenscindibili da inserire per rimodellare questo ambiente, ma ogni intervento andrebbe considerato in base alle caratteristiche dello spazio.
In linea di massima è bene cercare di attenuare i punti critici e valorizzare i punti di forza. Un pilastro ingombrante, la mancanza di profondità visiva, la necessità di separare o aprire alla zona giorno sono le problematiche più comuni.
Che lo spazio da arredare sia troppo stretto, troppo ampio, poco luminoso o asettico, esistono soluzioni più o meno radicali per risolvere le problematiche più disparate. Oltre all’estetica bisognerebbe sempre pensare anche alla funzionalità di questo ambiente, utile sia ad accogliere sia a contenere oggetti più o meno ingombranti.
In linea di massima è bene cercare di attenuare i punti critici e valorizzare i punti di forza. Un pilastro ingombrante, la mancanza di profondità visiva, la necessità di separare o aprire alla zona giorno sono le problematiche più comuni.
Che lo spazio da arredare sia troppo stretto, troppo ampio, poco luminoso o asettico, esistono soluzioni più o meno radicali per risolvere le problematiche più disparate. Oltre all’estetica bisognerebbe sempre pensare anche alla funzionalità di questo ambiente, utile sia ad accogliere sia a contenere oggetti più o meno ingombranti.
Esistono comunque alcuni diktat da considerare prima di compiere delle scelte che potrebbero rivelarsi inopportune. Ecco dunque sette fondamentali – e non impossibili – consigli da seguire.
1. Lo specchio
Certamente utile per “darsi una controllata” prima di uscire, va però cercata con cura la sua giusta posizione per non doverlo mai collocare frontalmente alla porta d’entrata.
Chi entra non può essere spiacevolmente disorientato perché riflesso nella propria immagine, ma dovrebbe percepire un senso di comfort e, possibilmente, trovare un ambiente correttamente illuminato, che deve accoglierlo e non respingerlo.
Perfetto, ad esempio, lo specchio posto su una parete laterale a quella della porta di entrata, collocato su una madia o su una credenza.
Certamente utile per “darsi una controllata” prima di uscire, va però cercata con cura la sua giusta posizione per non doverlo mai collocare frontalmente alla porta d’entrata.
Chi entra non può essere spiacevolmente disorientato perché riflesso nella propria immagine, ma dovrebbe percepire un senso di comfort e, possibilmente, trovare un ambiente correttamente illuminato, che deve accoglierlo e non respingerlo.
Perfetto, ad esempio, lo specchio posto su una parete laterale a quella della porta di entrata, collocato su una madia o su una credenza.
2. La luce giusta
Ingressi tetri o troppo luminosi possono creare quell’effetto indesiderato di “shock visivo” percepito tra esterno ed interno che tende a infastidire chi entra o chi esce dall’abitazione.
La tipologia di illuminazione segue comunque diverse variabili: che ci sia una sola fonte luminosa (spesso una lampada a sospensione) o più sorgenti (ad esempio, faretti incassati o lampade a parete) la qualità della luce andrà studiata in base alle dimensioni degli elementi (grandezza della lampada e distanza dal pavimento) e alle caratteristiche di ogni corpo illuminante (watt, temperatura, resa luminosa).
Informarsi sugli specifici parametri di riferimento riportati nelle schede tecniche, con l’aiuto del rivenditore o del progettista, può aiutare a determinare l’illuminazione giusta.
Ingressi tetri o troppo luminosi possono creare quell’effetto indesiderato di “shock visivo” percepito tra esterno ed interno che tende a infastidire chi entra o chi esce dall’abitazione.
La tipologia di illuminazione segue comunque diverse variabili: che ci sia una sola fonte luminosa (spesso una lampada a sospensione) o più sorgenti (ad esempio, faretti incassati o lampade a parete) la qualità della luce andrà studiata in base alle dimensioni degli elementi (grandezza della lampada e distanza dal pavimento) e alle caratteristiche di ogni corpo illuminante (watt, temperatura, resa luminosa).
Informarsi sugli specifici parametri di riferimento riportati nelle schede tecniche, con l’aiuto del rivenditore o del progettista, può aiutare a determinare l’illuminazione giusta.
In generale i luoghi più accoglienti sono caratterizzati dalla presenza di una o più finestre che consentono di avere luce naturale almeno durante il giorno. Un ingresso luminoso (magari con un bel panorama) può rendere semplice anche la scelta dei necessari complementi di arredo, senza il timore che possano risultare troppo protagonisti, proprio perché attenuati dalla luce radente.
Per saperne di più su illuminazione e atmosfera leggi: Come Aumentare l’Impatto Emotivo di una Casa Arredando con la Luce
Per saperne di più su illuminazione e atmosfera leggi: Come Aumentare l’Impatto Emotivo di una Casa Arredando con la Luce
3. I complementi
Dotare lo spazio di elementi d’arredo utili, come una consolle o una madia, che fungano da contenitori e da “svuota tasche”. Un luogo dove riporre chiavi, telefono o oggetti di cui liberarsi non appena si varca la soglia di casa.
Ma anche una poltrona, una simpatica sedia o uno sgabello particolare, che consenta di cambiarci, infilarci le scarpe o appoggiare le borse pesanti.
Completa la scena un guardaroba per riporre capispalla e cappelli. Un appendiabiti da parete o a pavimento rappresentano un’alternativa valida (e necessaria) in caso di poco spazio.
Scopri come organizzare al meglio il guardaroba all’ingresso in Inverno, quando siamo sommersi da giacche pesanti e cappelli
Dotare lo spazio di elementi d’arredo utili, come una consolle o una madia, che fungano da contenitori e da “svuota tasche”. Un luogo dove riporre chiavi, telefono o oggetti di cui liberarsi non appena si varca la soglia di casa.
Ma anche una poltrona, una simpatica sedia o uno sgabello particolare, che consenta di cambiarci, infilarci le scarpe o appoggiare le borse pesanti.
Completa la scena un guardaroba per riporre capispalla e cappelli. Un appendiabiti da parete o a pavimento rappresentano un’alternativa valida (e necessaria) in caso di poco spazio.
Scopri come organizzare al meglio il guardaroba all’ingresso in Inverno, quando siamo sommersi da giacche pesanti e cappelli
4. I colori
Ogni parete, che sia coordinata o volutamente in contrasto con il resto della casa, andrebbe definita con le nuance giuste e soprattutto raccordata agli arredi o al pavimento esistente. Per cui non esiste un “colore giusto” in assoluto per ogni ingresso, e spesso la cromia preferita non è detto che sia quella ideale per il nostro spazio specifico.
Oltre che al proprio gusto personale è meglio sempre affidarsi alle caratteristiche dell’ambiente in questione e capire se determinati colori possono risultare eccessivi o poco incisivi.
Ad esempio, una volta scelti i cromatismi bisogna capire il rapporto con la luminosità dell’ambiente per verificare l’effetto reale che avranno sulle superfici: è consigliabile fare una prova colore sulla parete interessata.
Ogni parete, che sia coordinata o volutamente in contrasto con il resto della casa, andrebbe definita con le nuance giuste e soprattutto raccordata agli arredi o al pavimento esistente. Per cui non esiste un “colore giusto” in assoluto per ogni ingresso, e spesso la cromia preferita non è detto che sia quella ideale per il nostro spazio specifico.
Oltre che al proprio gusto personale è meglio sempre affidarsi alle caratteristiche dell’ambiente in questione e capire se determinati colori possono risultare eccessivi o poco incisivi.
Ad esempio, una volta scelti i cromatismi bisogna capire il rapporto con la luminosità dell’ambiente per verificare l’effetto reale che avranno sulle superfici: è consigliabile fare una prova colore sulla parete interessata.
5. I rivestimenti
Per rivestire una o più pareti dell’ingresso si possono adottare le stesse modalità descritte per la scelta della luce giusta. Bisogna considerare le superfici e il loro rapporto con il tipo di pavimento, i mobili, l’altezza del soffitto e la conformazione dello spazio.
Che optiate per una parete in pietra naturale o per una carta da parati, è importante che la stessa sia ben illuminata e che abbia una trama o un disegno proporzionato allo spazio, in modo da essere ben visualizzata.
Per rivestire una o più pareti dell’ingresso si possono adottare le stesse modalità descritte per la scelta della luce giusta. Bisogna considerare le superfici e il loro rapporto con il tipo di pavimento, i mobili, l’altezza del soffitto e la conformazione dello spazio.
Che optiate per una parete in pietra naturale o per una carta da parati, è importante che la stessa sia ben illuminata e che abbia una trama o un disegno proporzionato allo spazio, in modo da essere ben visualizzata.
6. Il cartongesso
Nel dare più o meno profondità o continuità con il resto della zona giorno, le soluzioni da adottare possono prevedere l’utilizzo di controsoffitti in cartongesso. Ideali per incassare e nascondere corpi illuminanti o creare gradevoli rapporti di “vuoto per pieno”, ad esempio con nicchie o mensole a spessore: elementi che riescono a donare un certo fascino e armonia all’insieme.
Nel dare più o meno profondità o continuità con il resto della zona giorno, le soluzioni da adottare possono prevedere l’utilizzo di controsoffitti in cartongesso. Ideali per incassare e nascondere corpi illuminanti o creare gradevoli rapporti di “vuoto per pieno”, ad esempio con nicchie o mensole a spessore: elementi che riescono a donare un certo fascino e armonia all’insieme.
7. Dare il benvenuto
Gli spazi ben pensati e curati sono importanti per migliorare le relazioni e la qualità di vita. Procurare un sorriso fin dall’inizio, comunque, risulta sempre la migliore scelta da adottare per far sentire bene i propri ospiti.
E ora a te la parola! Come hai arredato il tuo ingresso? Quali sono gli elementi che non possono mancare per renderlo accogliente?
Gli spazi ben pensati e curati sono importanti per migliorare le relazioni e la qualità di vita. Procurare un sorriso fin dall’inizio, comunque, risulta sempre la migliore scelta da adottare per far sentire bene i propri ospiti.
E ora a te la parola! Come hai arredato il tuo ingresso? Quali sono gli elementi che non possono mancare per renderlo accogliente?
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Certamente la specchiera serve sempre a valorizzare ogni ambiente e posizionarla nell'ingresso darà il suo tocco alla vostra casa.
L'ingresso della nostra casa rispecchia (lo specchio è a forma di ometto), un po' tutto questo. È un angolo che mi piace molto. L'ho pensato come come un piccolo filtro rispetto al soggiorno che riassuma le cose che poi saranno nella casa: colore, arredi di design, quadri... la foto sopra è ciò che si vede quando si entra.
Questo è il controcampo con la porta d'ingresso, il controspffitto con i piccoli faretti, il blocco in mosaico che fa da bagno giorno e da armadio, ed il letto di fortuna a cui si accede dalla scala/anta fetta di formaggio.
Questo è il soggiorno visto dal divano. Si vede la porta del bagno in vetro e la zona pranzo.
È questa è la zona divani con le due porte che comunicano con l'ingresso.
bello e interessante articolo anche se le entrate presentate sono abbastanza ampie da poter contenere librerie, contenitori, divanetti, poltroncine, sfido chiunque rendere accogliente un'entra larga 1m20 x 3mt. se ricevo qualche idea è ben accettata.