Parla l’Esperto: Come Ricavare un Bagno in Più
Scopriamo quali soluzioni si possono trovare per regalare al tuo appartamento un secondo bagno, partendo dalle planimetrie
Laura Francesca Modafferi
5 aprile 2016
Houzz Italia Contributor. Architetto libero professionista e designer. Mi occupo di ristrutturazioni di interni e restauro di edifici architettonici. Collaboro con diversi studi di architettura di Milano.
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Avere un secondo bagno per molte famiglie che vivono situazioni quotidiane sempre più frenetiche può essere indispensabile. In questo Ideabook vedremo una ristrutturazione di una casa al mare dove è stato possibile realizzarlo e in seguito altri esempi per ampliare lo sguardo su soluzioni diverse.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia di quattro persone
Dove: Savona, Italia
Superficie: abitazione 60 m²; nuovo bagno 4,90 m²
Costo della ristrutturazione: circa 10.500 € (3.000 € demolizione + 7.500 € costruzione)
Anno di ristrutturazione: 2015
Panoramica: casa vacanze costruita negli anni ‘70 con criteri di distribuzione degli spazi per una coppia senza figli. I vecchi proprietari avevano predisposto la maggior parte della superficie della casa alla zona living e alla camera matrimoniale. I nuovi proprietari, invece decidono di ristrutturare l’appartamento e dopo varie soluzioni proposte optano per modificare l’entrata principale e una finestra, per realizzare un secondo bagno interno alla nuova camera matrimoniale.
Chi ci abita: una famiglia di quattro persone
Dove: Savona, Italia
Superficie: abitazione 60 m²; nuovo bagno 4,90 m²
Costo della ristrutturazione: circa 10.500 € (3.000 € demolizione + 7.500 € costruzione)
Anno di ristrutturazione: 2015
Panoramica: casa vacanze costruita negli anni ‘70 con criteri di distribuzione degli spazi per una coppia senza figli. I vecchi proprietari avevano predisposto la maggior parte della superficie della casa alla zona living e alla camera matrimoniale. I nuovi proprietari, invece decidono di ristrutturare l’appartamento e dopo varie soluzioni proposte optano per modificare l’entrata principale e una finestra, per realizzare un secondo bagno interno alla nuova camera matrimoniale.
Questo appartamento di vacanza presentava alcune caratteristiche che i miei clienti volevano modificare per renderlo più adeguato alle loro esigenze. La pianta originaria era di un trilocale con un grande soggiorno, cucinino e un solo bagno.
Ecco le modifiche sostanziali che hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Nella piantina le murature di colore giallo rappresentano le demolizioni effettuate, quelle in rosso sono state costruite ex novo. Questo permette di comprendere con più chiarezza come si è ricavato lo spazio per il nuovo bagno.
Lo spostamento della porta d’entrata, dove prima c’era la finestra del cucinino, ha permesso di ricavare nel vecchio ingresso l’area del nuovo servizio e di creare l’ingresso principale dove prima c’era il cucinino. La seconda modifica è stata nell’invertire la posizione della camera matrimoniale con la zona living.
Nell’assetto di progetto l’appartamento presenta due zone notte ben distinte con i rispettivi bagni.
Nell’assetto di progetto l’appartamento presenta due zone notte ben distinte con i rispettivi bagni.
PRIMA: Questo è il vecchio ingresso che dava accesso al soggiorno molto ampio.
DOPO: Realizzazione del secondo bagno finestrato di 4,90 m² completo di doccia, due sanitari e lavabo con possibilità di attacco per una lavatrice.
PRIMA: La camera matrimoniale durante i lavori di ristrutturazione.
DOPO: La camera matrimoniale ha ridotto molto le sue dimensioni rispetto all’assetto originario, proprio per realizzare un secondo servizio con accesso diretto dalla stanza stessa. Le porte sono tutte a scorrere nelle murature per sfruttare le pareti e ottimizzare lo spazio.
Per il problema degli scarichi ho indirizzato i miei clienti nella scelta di utilizzare un water sanitrit collegato allo scarico del bagno originale passando con tubature nel sottofondo del pavimento. La funzione di questo apparecchio è ridurre i rifiuti organici allo stato liquido, per poterli convogliare, tramite una pompa elettrica, in tubazioni di dimensioni ridotte. Grazie a queste e alla spinta esercitata dalla pompa è possibile l’allacciamento alla rete fognaria fino a una distanza di 20 metri. Per quanto riguarda lo spazio interno, il nuovo bagno risulta molto ampio e comodo.
Alcune norme di base
La superficie minima per il secondo servizio igienico deve essere non inferiore a 2 m², con una delle due misure di almeno 120 cm. L’altezza media da terra deve essere di almeno 240 cm.
La legge prevede che il locale bagno non possa affacciarsi direttamente su un altro locale della casa che non sia un corridoio, ma che sia preceduto da un antibagno, a meno che non esista un altro bagno, nel qual caso è ammesso che il secondo bagno si affacci su una camera purché non sia un locale della zona giorno.
Il locale bagno deve essere separato dall’antibagno da una parete a tutt’altezza ed essere pavimentato con materiali antisdrucciolo ed impermeabili. Occorre infine redigere un progetto firmato da un tecnico abilitato che dichiarerà che i lavori da eseguire verranno effettuati nel rispetto delle normative vigenti, consentendo che i lavori possano iniziare subito, senza dover attendere l’autorizzazione formale del Comune.
La superficie minima per il secondo servizio igienico deve essere non inferiore a 2 m², con una delle due misure di almeno 120 cm. L’altezza media da terra deve essere di almeno 240 cm.
La legge prevede che il locale bagno non possa affacciarsi direttamente su un altro locale della casa che non sia un corridoio, ma che sia preceduto da un antibagno, a meno che non esista un altro bagno, nel qual caso è ammesso che il secondo bagno si affacci su una camera purché non sia un locale della zona giorno.
Il locale bagno deve essere separato dall’antibagno da una parete a tutt’altezza ed essere pavimentato con materiali antisdrucciolo ed impermeabili. Occorre infine redigere un progetto firmato da un tecnico abilitato che dichiarerà che i lavori da eseguire verranno effettuati nel rispetto delle normative vigenti, consentendo che i lavori possano iniziare subito, senza dover attendere l’autorizzazione formale del Comune.
Ora proviamo a vedere insieme alcune possibili soluzioni per ricavare un secondo bagno.
1. Bagno in camera
Se la camera da letto matrimoniale è molto ampia e si desidera un bagno finestrato, si può posizionare il letto con la sua testata parallela alla parete della finestra e realizzare il bagno con un semplice muretto divisorio che può accogliere da una parte il letto e dall’altra creare la zona bagno. Il muretto basso permette alla finestra di illuminare e areare anche la camera.
1. Bagno in camera
Se la camera da letto matrimoniale è molto ampia e si desidera un bagno finestrato, si può posizionare il letto con la sua testata parallela alla parete della finestra e realizzare il bagno con un semplice muretto divisorio che può accogliere da una parte il letto e dall’altra creare la zona bagno. Il muretto basso permette alla finestra di illuminare e areare anche la camera.
Esempio di parete divisoria tra il bagno e la camera da letto in muratura fino al soffitto.
In questo caso le pareti che definiscono il locale di servizio sono sostituite da delle porte scorrerevoli con vetri acidati opachi.
Un’altra soluzione potrebbe essere con pareti del bagno realizzate da lastre in vetro semi-trasparente che alleggeriscono, ad esempio, la zona notte soppalcata.
2. Secondo bagno cieco
In molti casi la soluzione più semplice è creare un bagno cieco in un posizione dell’appartamento vicina agli scarichi del Wc del bagno principale o della cucina. Se ciò non è possibile ora esistono dei Wc con sistema di scarico a pressione pneumatica; questo permette di creare un secondo bagno in qualsiasi punto della casa, ovviamente tenendo sempre presente le norme di legge.
Ciò che invece è indispensabile in un bagno cieco è l’installazione di un buon impianto di ventilazione. Principalmente possiamo distinguere due tipi:
In molti casi la soluzione più semplice è creare un bagno cieco in un posizione dell’appartamento vicina agli scarichi del Wc del bagno principale o della cucina. Se ciò non è possibile ora esistono dei Wc con sistema di scarico a pressione pneumatica; questo permette di creare un secondo bagno in qualsiasi punto della casa, ovviamente tenendo sempre presente le norme di legge.
Ciò che invece è indispensabile in un bagno cieco è l’installazione di un buon impianto di ventilazione. Principalmente possiamo distinguere due tipi:
- Naturale: mira ad utilizzare il naturale movimento di convezione dell’aria, creato dalla differenza di temperatura tra aria interna ed aria esterna, installando delle griglie di aerazione: basse per l’entrata dell’aria fresca e alte per l’uscita dell’aria calda. Per un meccanismo efficace ovviamente le bocchette non devono essere coperte da mobili.
- Meccanica: avrà in sostanza due funzioni, la prima di estrazione di aria dall’interno e la seconda di immissione di aria pura dall’esterno. Entrerà in funzione utilizzando un semplice interruttore oppure potrete scegliere un impianto che sia collegato all’accensione della luce nel bagno cieco e che quindi parta automaticamente con l’illuminazione.
3. Bagno di servizio in spazi minimi
I moderni impianti e i prodotti sempre più specifici e innovativi permettono di creare piccoli bagni sfruttando spazi, angoli e zone di ambienti interni che non avremmo forse pensato di destinare a tale scopo. Se nel vostro appartamento esiste un sottoscala o la parte terminale di un corridoio è sicuramente uno spazio interessante per poter ricavare un bagno di piccole dimensioni. Avere ad ogni piano dell’appartamento il suo servizio igienico è molto utile per una buona distribuzione dei locali; e se l’appartamento è su un solo piano, avere almeno due servizi a disposizione non guasta la convivenza famigliare.
E ora, a te la parola! Hai ricavato un secondo bagno trasformando il layout della tua casa? Raccontaci la tua esperienza nei Commenti.
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I moderni impianti e i prodotti sempre più specifici e innovativi permettono di creare piccoli bagni sfruttando spazi, angoli e zone di ambienti interni che non avremmo forse pensato di destinare a tale scopo. Se nel vostro appartamento esiste un sottoscala o la parte terminale di un corridoio è sicuramente uno spazio interessante per poter ricavare un bagno di piccole dimensioni. Avere ad ogni piano dell’appartamento il suo servizio igienico è molto utile per una buona distribuzione dei locali; e se l’appartamento è su un solo piano, avere almeno due servizi a disposizione non guasta la convivenza famigliare.
E ora, a te la parola! Hai ricavato un secondo bagno trasformando il layout della tua casa? Raccontaci la tua esperienza nei Commenti.
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Grazie
Maria
La tua osservazione è corretta, ma il tecnico comunale mi ha indicato di presentarla così con la dicitura "ripostiglio" perchè i metri quatrati non sono sufficienti per una camera. Forse era più corretto dire studio, ma mi sono attenuta alle sue indicazioni.
Ovviamente per una casa al mare è possibile utilizzarla anche come camera.
Grazie
Laura